| FINE ESTATE 1998 ( 24 anni ) -FACOLTA' INGEGNERIA INFORMATICA - Una squallida autostrada
Alla fine della stagione di quello stesso anno , la mia vita passo' nel pieno dello studio...Dovevo preparare la mia tesi per portare finalmente a termine l'universita'....Ancora pochi mesi di studio intenso e poi sarei diventato a tutti gli effetti una specie di dottor informatico...Il termine non e' che mi avesse mai entusiasmato, preferivo considerarmi come un esperto informatico, ma che avrebbe dovuto imparare ancora molte cose con la pratica....Non che non avessi ancora imparato grandi cose perche' ne avevo imparate e come, sopratutto a spese di mia madre! Quante gliene feci passare e non solo per colpa dei miei esperimenti casalinghi, ma anche a causa del mio amico Donald...Un giorno, Donald venne sotto casa a prendermi perche' poi saremmo dovuti andare ad una festa in un locale un po' malfamato, ma non potevo di certo dire ai miei dov'e' che ero diretto.....
"Donald, mi raccomando, non sognarti di venire a prendermi a casa perche' se i miei ti vedono capiscono qualcosa e mi fanno sicuramente la predica impedendomi di uscire..."
Non gli raccomandai altro a quel testone che invece si presento' sotto casa mia strombazzando a bordo di una rombante moto rossa...Quando lo vidi sbarrai gli occhi, un po' perche' se i miei fossero arrivati ( erano usciti per fortuna in quel momento), sarebbe stata una tragedia, e un po' nello stupore di vedere Donald a bordo di quello splendido modello di moto.
"Donald !! Credevo di essere stato chiaro!!"
"Si , lo so, ma ho visto i tuoi uscire di casa e cosi' mi sono permesso di suonarti....Allora ti piace il mio nuovo acquisto?"
Donald, se ne stava seduto con aria spavalda accelerando la moto sul posto e sfrizionando con grinta...
"Come diavolo hai fatto!? Non hai un soldo, non lavori! Mi spieghi??"
" Non preoccuparti, il vecchio Donald e' sempre pieno di sorprese..."
Non potevo immaginare che quella moto era il frutto di uno sporco giro di affari in cui Donald era dentro e di cui non ne avevo il minimo sospetto.
Per fortuna andammo via prima dell'arrivo dei miei, e mi ritrovai in una festa in un locale malfamato dove si aggiravano donnelle da quattro soldi che cercavano di intrattenere gli uomini
"Donald, ma dove mi porti?"
Io con la mia solita aria sorpresa , nonostante sapessi che tipo di ragazzo fosse Donald....Lo conoscevo bene, ma ogni volta riusciva a sorprendermi...
" A fottere! Ecco dove ti ho portato! Visto che non ti schiodi mai da quei libri e da quei computer, vediamo se questa sera almeno deciderai di fissare con passione due belle colline in fiore invece che due pallosi dispositivi di pc! E non guardarmi cosi' , lo sai benissimo anche tu dentro di te che ho ragione! Guarda quella, guarda che gambe da sballo! Sono due rampe di autostrada da percorrere fino a consumarle avanti e indietro in continuazione! Come sei messo a benzina?!?"
Continuava a parlarmi e a ridere fumando una sigaretta e tenendo in una mano un bicchiere di vodka.
" Benzina? Beh, ecco....credo che sono un po' a corto di benzina..."
Gli risposi...di certo non avevo nessuna intenzione di gettarmi sul corpo di una sola di quelle donne che chissa' con quanti ragazzi erano state....Non era per me quell'ambiente....Stavo rimuginando dentro di me un po' di cose, quando all'improvviso sentii una mano accarezzarmi un braccio in modo sensuale...Apparve una splendida ragazza che mi fissava in modo provocatorio sotto gli occhi quasi soddisfatti di Donald che schizzandomi di occhio e facendomi con una mano un gesto di "ok " esprimente " vai e colpisci" , si allontano' lasciandomi con lei....In quel momento l'avrei accoltellato....
" Ciao bello, hai voglia di compagnia?"
Mi chiede la ragazza incollando all'istante le sue labbra sul mio collo senza nemmeno darmi il tempo di presentarmi o di farle capire se il mio serbatoio aveva il pieno di benzina...
" A dir la verita' ho gia' una compagnia che mi sta aspettando, anzi, dovrebbe essere qui a momenti...."
Mentii spudoratamente...La ragazza che avevo davanti era uno sballo, altrocche', pero' non avevo nessuna intenzione di finire a letto con una di quelle ragazze....
" Cosa c'e'? Non ti piaccio? Su, non fare il timido...Ho sempre avuto una particolare passione per gli abbronzatissimi....Dai, regalami un po' del tuo sole"
Alla faccia dell'intraprendenza..Mi trascino' in un attimo su un divanetto di una stanza vicina quasi gettandomi di peso...Inizio' a sfilarsi la maglia piombando su di me con una velocita' incredibile come se non vedesse un ragazzo da un'intera vita...
"Dai...voglio vedere come se la cava un ventenne..Quanti anni hai? ventidue? Ventitre?"
Mi chiede mentre incollava le sue mani sulla mia cintura come fanno i tentacoli di un polipo quando vedono la loro preda
" Ventiquattro..Senti....senti, abbi pazienza ma proprio non sei il mio tipo...Ora , scusami, ma devo proprio andare!"
Mi alzai all'istante riattaccandomi la cintura sotto gli occhi di lei che mi fissavano increduli.
" Che ti prende? Qual'e' il problema? Sei il primo che mi respinge...Cosa c'e'? Non l' hai mai fatto con nessuna? Sei ancora come mamma ti ha fatto?"
La fissa con occhi infastiditi.....
"No tesoro, il problema e' molto semplice...Il mio amico qui sotto non ne vuole sapere di fare festa , perche' evidentemente non sei riuscita a destare la sua attenzione..."
Feci risalire la lampo dei jeans con un gesto secco, la fissai qualche istante giusto il tempo per vedere la sua faccia di amareggiamento, poi uscii da quella stanza. Trovai Donald semi sdraiato su un divano con la camicia aperta mentre faceva il galletto con una ragazza,..Lo presi per un braccio e lo trascinai via dal locale nella frazione di cinque secondi.
"Ehi !! Ehi che ti prende!??Cos'e' successo?!? Sei gia' entrato in riserva?"
Lo spinsi contro una parete.
"Non mi piace sprecare benzina su strade di periferia sporche e per niente sicure, quindi la prossima volta sei pregato di lasciarmi fuori dall'autostrada ancora prima di farmici avvicinare!"
Lo lasciai li', infastidito piu' che mai, ma la mia amicizia con Donald era qualcosa di irrazionalmente piu' forte e due giorni dopo tornammo ad essere amici come prima. Per la " felicita' " dei miei....
|