| KANSAS CITY - UMBRELLA COMPANY HANGAR E PIAZZALE ESTERNO
Lewis è molto fortunato ad aver cambiato obbiettivo, perché se le sue attenzioni fossero rivolte ancora tutte per la capetta della Task Force invece che per Caroline, questa se ne approfitterebbe bellamente per fargli fare tutto quello che lei vuole, mentre in questo caso, la caporale non ha intenzione di fargli fare niente che lui non vorrebbe già fare di suo, dandogli solo modo di farlo più spesso e forse con più impeto! Certo, se le sue azioni possono rendere l'uomo più gestibile per la sua squadra, questo è certamente un punto a favore, ma al momento gli scopi della ragazza sono molto più personali e meno subdoli. Come anche il sorriso che lei gli dedica a quell'uomo dopo che lui ha ammesso di poter avere degli incarichi molto speciali da darle intanto che sta ancora aspettando la documentazione da parte della B.S.A.A.
"Sono ai vostri ordini, comandante Lewis. La seguo con piacere, comandante."
Dice lei in risposta, seguendo il graduato della Umbrella, avendo avuto un po' di tempo per recuperare dato che è arrivata solo poco prima di Lewis a controllare l'addestramento delle truppe Umbrella, sonnecchiando per tutto il resto del tempo così da riprendersi un po'. Mentre i due vanno via, la ragazza fa del suo meglio per non sembrare che stia seguendo il suo ragazzo ad un appuntamento, camminando il più regolare possibile senza sculettare o altro, cercando anche di non mostrarsi oltremodo contenta, mantenendo solo una sguardo serio intervallato solo da qualche breve sorrisetto come qualcuno che ne ha sentita una davvero troppo divertente e non riesce a togliersela dalla mente. I due passano davanti al vice di Lewis, il quale lo 'fredda' prima che lui possa dirgli alcun che, liquidandolo dicendo di andare anche lui a sentire quello che si dice nell'hangar e quindi di imparare ad usare quei droni. Sharp li guarda preoccupato e sconsolato, senza accorgersi che alle sue spalle è scivolata di nuovo una persona che sembra quasi averci preso gusto a prenderlo alle spalle di sorpresa.
"Si sono trovati..."
Commenta LesProux, guardando i due che si allontanano, prima di dire ancora, rivolta verso Sharp.
"Simile chiama simile, no? Bah... Meglio che torni a prendere i comandi di questa sottospecie di addestramento, prima che qualcuno si accorga che Jettingham non sa nemmeno come si accende un rasoio elettrico, altro che un drone..."
Commenta la donna, con un tale fastidio nella voce che il suo non sembra una specie di scatto di gelosia o qualcosa di simile, quanto più un atto di costrizione dovendo continuare a vedere capitare certe cose e non potendo fare niente per fermarle o poter esprimere il suo disgusto ormai troppo arresa per credere che possa importarne qualcosa a qualcuno... La donna, comunque, avrebbe al massimo risposto qualcosa a Sharp, l'unico che le vada minimamente a genio li dentro per avere almeno il coraggio di rispondere al suo capo quando questa fa una caz***a quindi praticamente sempre, poi sarebbe tornata a prendere i comandi dell'addestramento, togliendo dagli impicci Jettingham che non è molto uomo di tecnica quanto più d'azione, mostrando quindi alcune azioni avanzate dei droni come aveva detto Floyd.
UFFICIO (photoshoppato xD) DI MAXIMILIAN LEWIS
Floyd entra nuovamente nell'ufficio di Lewis, preoccupandosi che questi chiuda la porta a chiave in modo che nessuno possa disturbare, accarezzando nel camminare il tappeto di moquette così peluchoso e morbido, perfetto per rendere più 'accogliente' anche il pavimento nel caso il comodo divano di pelle non fosse stato sufficiente per contenere quello che lei ha in mente. Se la donna è a conoscenza di quello che nascondono all'interno i droni, non c'è modo di saperlo dal suo comportamento, lasciando quindi ambiguo se lei sia a conoscenza del vero scopo dei droni, o se creda realmente che possano servire per debellare la minaccia dei parassiti, magari essendo stata ingannata anche lei dalla sua capetta come del resto questa ha ingannato altri della sua squadra facendogli credere cose non vere... Ma la donna non nasconde quello che c'è dentro lei stessa, ovvero un 'appetito' davvero insaziabile! Max si siede sul bordo della su scrivania, guardandola con desiderio, cosa che la spingerebbe ad andargli contro fin da subito facendolo aderire ancora più solidamente alla sua scrivania, ma sentendolo dire che vuole levarsi il dubbio su cosa sia stato dei suoi documenti, lei capisce che deve attendere, almeno un poco, per cui risponde solo velocemente all'uomo mentre questo compone un numero ed aspetta un altro tipo di risposta.
"Sempre, comandante. Sono al suo servizio in ogni modo in cui mi sia possibile. Intanto che lei controlla, allora... Inizierei ad accomodarmi..."
Dice lei, sorridendogli, lasciando quindi che faccia la sua telefonata, ma provocandolo andando a sedersi sul divano davanti alla sua scrivania, sedendosi nel modo più seducente che si possa immaginare, accavallando le lunghe gambe affusolate. La donna fa finta di non guardare nemmeno Max mentre questo inizia a parlare al telefono, ma in realtà lo fissa molto, ma molto attentamente, cercando le sue reazioni mentre lei fa finta di avere una botta di calore, ventilandosi leggermente con le mani, prima di iniziare a slacciarsi la camicia militare, aprendo una bella scollatura davanti a se, continuando a fingere di provare calore, tanto da dover aprire ancor di più la camicia, fino a far intravedere la biancheria della donna, con il cordoncino del suo reggiseno che compare proprio nel mezzo dei due lembi della sua camicia, invogliando così platealmente lo spettatore a voler venire a slacciarlo! Dopo essersi preoccupata che la sua scollatura sia molto ben visibile, la ragazza inizia a stiracchiarsi direttamente sul divano, accarezzandolo e muovendosi in modo di far risaltare ancora di più la pelle candida su quella nera del divano stesso, mostrando come lei abbia davvero voglia di poterlo usare per qualcosa di decisamente più 'divertente' di usarlo semplicemente per sedercisi sopra, e il tutto mentre Lewis effettuala la sua telefonata! Deve però ammetterlo: ascoltare Lewis fare il bullo in quel modo con il capo della B.S.A.A., uomo che nonostante sia votato al 'male' deve possedere la pazienza di una divinità sicuramente non della guerra, è alquanto smontante per lei, che deve ammettere che avrebbe quasi voluto dirgli di andarci più piano con quell'uomo, ma sapendo bene come lui non accetti la ben che minima critica al suo modo di fare, si morde la lingua, cercando di farsi piacere il modo in cui l'uomo dimostra sempre di più di essere indisponente e mancante di un po' di senso comune per trattare così Hunter, fissandosi solo sui suoi bicipiti ed i pettorali guizzanti anche attraverso la divisa della sicurezza.
"Gli ha proprio fatto capire, a quel tipo, chi è che comanda! Chi è che da davvero gli ordini e non si abbassa ad aspettare i comodi di nessuno!"
Dice lei, mordendosi un labbro, fingendo che la dimostrazione di potere dell'uomo sia particolarmente sexy, anche se ad essere onesti, anche per una come lei quella era più una dimostrazione degna di un bambino che fa i capricci con dei genitori davvero troppo permissivi.
"Però, forse... Avresti dovuto dargli più di dieci minuti..."
Dice lei, tendendosi in avanti, quasi andando a quattro zampe direttamente sopra il divano, fissando languidamente quell'uomo mentre finisce la frase dicendo...
"... È così stressante essere interrotti quando si è a mala pena a metà!"
Dice lei, con uno sguardo che basta quello per dire tutto, facendo capire all'uomo che ha dei grandi progetti per lui e per lei stessa, se dieci minuti non sono sufficienti per arrivare nemmeno a metà di quello che ha in mente.
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