FORUM DI UNIVERSO TOMB RAIDER

Posts written by Jason Atlas

view post Posted: 10/12/2023, 23:23 Link utili TRLC - Post utili di gioco
JASON dialogo con AARON su preparazione partenza dalla Cobra/ricordi acqua e Kimana

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KHEYD ed EKATSIM contatto astronave da portale specchio

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SHAMAN comunica missione nome ZIP DAVIS

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MORGAN e SOFIE risveglio alla Cobra

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Edited by LARA CROFT - 17/12/2023, 18:19
view post Posted: 6/12/2023, 00:08 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
CITAZIONE
"E so che... quella forza... scorre anche nelle tue vene. Ti chiedo solo una cosa, Aaron. Mi sto rendendo conto che la mia presenza qui, ti crea solo ulteriore dolore e... credo sia il caso di andare. Ti chiedo solo se puoi fare qualcosa per aiutarmi a lasciare la base per raggiungere la prima terra vicina. Diversamente, non potrei far altro che affidarmi al mare, senza nessuna imbarcazione."

COBRA-SALA MENSA
Tavolo di Jason e Aaron


Alla richiesta del padre di poter ricevere aiuto per raggiungere la prima terra vicina, altrimenti avrebbe dovuto per forza di cose, affidarsi al mare senza imbarcazione, Aaron non può ignorare l'alternativa a cui Jason avrebbe dovuto ricorrere, e nonostante il conflitto con l'uomo, Aaron non prova emozioni positive all'idea che quell'uomo finisca inghiottito dagli abissi oceanici.
"Sono deluso e arrabbiato con te per quello che è accaduto in passato, non posso negarlo. Ma non posso volere che tu finisca disperso fatalmente nell'oceano."
Jason coglie nel figlio, una piccola luce di forma di amore, anche se probabilmente l'avrebbe avuta anche nel caso fosse stata un'altra persona e non lui. In ogni caso per Jason è importante, perchè significa che il figlio non ce l'ha così mortalmente con lui, nonostante l'iniziale feroce rabbia che in Islanda aveva portato Aaron perfino a colpire il padre con un pugno.
"Ti sono grato per qualunque tipo di aiuto potrai darmi. Quello che più voglio ora, è non essere ancora un peso o fonte di rabbia e delusione per te. Se pensi che per farti star bene, io deva sparire dalla tua vita... cercherò di accettarlo, ma... non sarà facile."
Aaron resta in silenzio per qualche istante.
"Non è stato facile nemmeno per me, apprendere che il mio padre biologico è sparito dalla mia vita e da quella di mia madre con tale superficialità. Ma continuare a parlare di questo, non farà cambiare nulla, nè cancellerà tutto il dolore che è stato provato."
Jason si zittisce abbassando ancora per un attimo lo sguardo annuendo.
"Vedo cosa posso fare per farti accompagnare nella prima terra vicina o..."
Aaron fa una pausa, pensando ad un'alternativa ancora più generosa, nonostante una parte di lui non abbia nessuna intenzione di essere generosa nei confronti di Jason.
"procurarti un'altra imbarcazione."
Jason allarga lo sguardo con stupore.
"Un'imbarcazione? Non...non posso chiederti tanto. Apprezzo il tuo inaspettato pensiero, ma..."
" se lo apprezzi, evita di respingere questa possibilità, prima che io possa cambiare rapidamente idea e irrimediabilmente."
Lo interrompe per evitare che il padre sminuisca la sua generosità e l'andargli incontro in quel modo, almeno per farlo ripartire con un minimo di positività.
"Hai....hai anche delle imbarcazioni?"
"Ho fondato una base in mezzo all'oceano. Sarebbe assurdo non avere nessun veicolo adatto a solcare i mari, ma evito di tenere imbarcazioni visibili, per impedire ad estranei di servirsene per qualcosa. Dirò alla squadra di prepararne una."
"Non ...non so cosa dire... non... non meriterei un simile favore. Ti prometto che te la resituirò non appena sarò in grado di ricomprarne una e..."
"Non devi restituirmi nulla, e quello che avrei voluto che tu avessi potuto restituire, non potrà mai accadere. Quindi fammi un favore. Prendi l'imbarcazione e considerala come quello che sicuramente mia madre, avrebbe fatto per te, nonostante l'averla abbandonata nel peggiore dei modi."
Aaron vede il padre nuovamente ammutolirsi, e l'islandese si alza dalla panca con l'intenzione di allontanarsi da Jason.
"Puoi restare qui finchè l'imbarcazione non sarà pronta. Entro domani lo sarà, quindi è possibile che domani mattina potrai già essere in mezzo al tuo tanto desiderato e apprezzato oceano."
Dopo queste ultime parole, e l'ennesima frecciatina, Aaron si allontana lasciando Jason nuovamente da solo e con un'espressione in viso indefinibile tra l'affranto e il contento di essere per lo meno riuscito ad ammorbidire in qualche aspetto il figlio nei suoi confronti, nonostante altre dure parole ricevute. Aaron esce dalla sala mensa sparendo alla vista di Jason.
view post Posted: 3/12/2023, 10:44 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
COBRA-SALA MENSA
Tavolo di Jason





Jason si è seduto ad uno dei tavoli della sala mensa dopo essersi preparato un vassoio con cibi per la colazione con movimenti lenti e rispettosi dell'ambiente, notando Aaron ad un tavolo con Reptile e una bambina. La stessa bambina con cui anche Jason aveva scambiato due parole e che gli aveva ricordato senza saperlo, mancanze che lui aveva procurato ad un figlio, abbandonandolo. Jason nota anche come la bambina sembra essere affezionata ad Aaron e per il navigatore, è come vedere ad uno specchio, l'immagine di un qualcosa che lui aveva privato invece a suo figlio. La tristezza e il senso di colpa che riemerge in Jason, è talmente forte, da fargli passare in secondo piano, le forti emozioni che l'uomo ha provato la sera prima, insieme a Melissa Cooper, non essendosi coinvolto così intimamente con una donna in maniera sentita, da parecchio tempo, nonostante abbia decisamente avuto molte esperienze. L'unica esperienza però forte anche a livello profondo, era accaduta molti anni prima, e proprio con la madre di Aaron: Kimana.
L'uomo abbassa la testa come se non volesse più vedere quello che ora la vita gli sta mostrando attraverso quella scena proseguendo a mangiare con lentezza e senza rialzare più lo sguardo dalla tazza e dal vassoio. Quando la rialza, Aaron si è spostato al tavolo di Miranda per poi restare da solo. Seppur Jason vorrebbe andare dal figlio, per rispettare il suo desiderio di non avvicinarsi al padre, resta seduto al tavolo, ma volge in ogni caso uno sguardo profondo verso Aaron, non appena i loro sguardi si incrociano a distanza, mettendo Aaron in un rinnovato conflitto interiore. Jason non può far altro che accennare ad un lieve mezzo sorriso verso il figlio, quasi volesse comunicargli di essere lieto di vederlo ma di non potersi avvicinare a lui senza il suo permesso. Aaron resta impassibile ancora un po', non ricambiando in nessun modo il gesto del padre tornando a finire di bere il suo drink. Jason richina la testa con un sospiro, gestendo la sua tempesta di emozioni per governare come farebbe un marinaio, le emozioni tempestose della rabbia che riemerge contro se stesso per il disastro che ha procurato con la sua scelta di abbandonare un figlio oltre che ad una meravigliosa donna di grandi principi umanitari e che aveva abbandonato nel peggiore dei modi, a causa del suo ego e della sua paura di responsabilità come genitore in età troppo giovane. Ad un certo punto però, Jason vede Aaron alzarsi e avvicinarsi proprio al suo tavolo. Jason interrompe di mangiare vedendo il figlio sedersi davanti a lui silenziosamente e sportivamente.

"Aaron..."
Lo saluta in un mezzo sussurro, vedendo Aaron però ancora impassibile e senza rispondergli nulla, sentendosi fissato con un pesante silenzio.
"Mi dispiace averti scomodato. Capisco quanto per te sia ancora difficile avermi davanti....Ma è giusto che mi tolga dai piedi il prima possibile."
Gli inizia a dire Jason, capendo la difficoltà del figlio a gestire la sua presenza nella base.
"Ho sperato di poter però tentare di poter passare almeno un po' di tempo con te..."
"Ah si? Per poi pensare di andartene come? A nuoto per tutto l'oceano?"
E' la fredda risposta di Aaron, come per far capire al padre che senza il suo aiuto non avrebbe potuto nemmeno togliersi dai piedi. La battuta pesante di Aaron inoltre, rattrista ancora maggiormente Jason, seppur capisca la rabbia del figlio, difficile da gestire.
"Un tempo una persona, mi disse che veniamo qui attraverso l'acqua. Forse, è giusto che alcune persone se ne vadano tornando attraverso l'acqua."
Sono le misteriose ma profonde parole di Jason e nelle prime parole, Aaron ha un turbamento per il ricordo di alcune parole che proprio sua madre gli aveva detto da piccolo.

FLASHBACK

"Mammina... perchè mi piace così tanto giocare con l'acqua?"
Aaron piccolo sta giocando in una pozzanghera d'acqua che ha creato scavando nella neve dopo aver acceso un fuoco che ha fatto sciogliere alcuni tratti di manto nevoso.
"L'acqua è l'elemento più importante che ci permette di vivere qui, piccolo mio. Senza l'acqua, non potremmo nemmeno sopravvivere."
"Ma abbiamo molto cibo!"
"Anche il cibo viene dall'acqua, piccolo mio. Un giorno capirai. Veniamo qui, attraverso l'acqua."

FINE FLASHBACK

Aaron chiude gli occhi serratamente cercando di frenare il suo dolore, capendo che le parole di Jason arrivano proprio da sua madre. Questo gli rinnova la sua rabbia nei confronti di Jason.

"Una persona. Una persona come MIA MADRE. Giusto? La stessa persona che hai abbandonato per proseguire i tuoi giri alla scoperta del mondo. Vero?"
La risposta di Aaron, rimette in disagio Jason, capendo che sembra essere arrivato forse il momento della "resa dei conti" di quella ferita con il figlio.
"Probabilmente non mi basterebbe questa intera vita per ottenere il tuo perdono per quello che ho purtroppo dovuto fare."
"Dovuto fare? Forse intendevi dire: VOLUTO fare. Abbiamo sempre una scelta e ogni scelta decidiamo di VOLERLA fare. "
Altra frecciata pesante per Jason che capisce di non riuscire a far cambiare prospettiva nel figlio.
"Voluto fare per... mancanza di coraggio. Sono stato un codardo. Ormai mi è chiaro. Ma sono fiero di aver contribuito alla nascita di un figlio che poi è diventato un uomo coraggioso e migliore di me."
Jason fa un apprezzamento all'indole del figlio, che però non riesce ancora a vedere le cose diversamente per il dolore. di quella ferita.
"Tu non hai idea di quante volte io abbia tremato dalla paura. Non ne hai proprio idea."
Aaron comunica invece una grande debolezza avuta soprattutto in passato, vissuta proprio per essere cresciuto senza un modello maschile protettivo, ma con una donna che aveva cercato di assumere anche un ruolo paterno/maschile, pur di far sentire protetto un figlio.
"Se sono diventato coraggioso, è stato solo GRAZIE a mia madre."
Aaron ripone ciò che è diventato quindi, esclusivamente alla madre, dandone un valore come mai probabilmente qualcuno avrebbe pensato riuscisse a fare, essendosi sempre dimostrato un uomo "freddo" e comandante di arti militari.
"Kimana era davvero una forza della natura. Mi dispiace non essere stato capace di affiancare una simile forza della natura."
Ora anche Jason sembra dare un maggior valore rispetto al ruolo del femminile, perfino "superiore" alla forza di un maschile, e questo fa trasmettere ad Aaron, la sensazione che Jason non sembra essersi ritenuto all'altezza di un femminile così "potente" nella sua dolcezza, scappando per lasciare a lei il compito di crescere perfino un figlio da sola e partorendolo in mezzo ai ghiacci da sola e senza avere l'aiuto di nessuno.
"E so che... quella forza... scorre anche nelle tue vene. Ti chiedo solo una cosa, Aaron. Mi sto rendendo conto che la mia presenza qui, ti crea solo ulteriore dolore e... credo sia il caso di andare. Ti chiedo solo se puoi fare qualcosa per aiutarmi a lasciare la base per raggiungere la prima terra vicina. Diversamente, non potrei far altro che affidarmi al mare, senza nessuna imbarcazione."
view post Posted: 13/8/2023, 10:08 Link utili TRLC - Post utili di gioco
JASON intimità con MELISSA di valore al famminile

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MORGAN comunica a DONNA di aver ottenuto le cose richieste per difendere la causa di Lara

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MIRCH, EWA e BOAZ lavorano alla documentazione scientifica

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SHEVA lascia la stanza di CLIFF per avviare l'operazione KANSAS CITY

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ROBINSON contatta SOFIE ANDERSEN per incaricarla della diretta televisiva liberatoria

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view post Posted: 25/6/2023, 23:37 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
NOMAD
Cabina di Anaya Imanu



Dopo il frenetico desiderio di approcciare con Jason, Melissa inizia a percepire la bellezza della calma e della non fretta dell'uomo che paradossalmente le sta insegnando ad andarci piano, e a dare valore ad ogni più piccolo gesto, come anche un bacio o delle carezze, e perfino nello sfilarsi reciprocamente le magliette. I movimenti dell'uomo che la ingloba in un abbraccio mentre la coinvolge in un profondo bacio, mandano ancora più in tilt Melissa sentendo il calore del torace dell'uomo quando si trova tra le sue braccia, stando entrambi seduti sul bordo del letto.
<< Min**a... nessun uomo mi ha mai fatta sentire così desiderata in un solo abbraccio! Come min**a può esistere una cosa così bella? >>
Melissa si stacca da Jason con il cuore quasi in corto circuito, guardando l'uomo quasi spaventata.
"Sei bellissima."
Le dice lui con tale semplicità da far emozionare ancora maggiormente la ragazza.
"Min**a... ma è reale questa cosa? Tu sei reale?"
"Beh, io sono reale. Che poi io possa essere qualcosa di realmente positivo, non può che farmi piacere. Riguardo invece a questa cosa...sarà reale solo se vorrai renderla reale."
Melissa posa lo sguardo sul torace dell'uomo e poi lo abbassa sui pantaloni di lui. Torna poi a guardarlo in viso e avvicina la mano con titubanza verso la sua barba in stile vichingo e che termina un po' con due specie di sensuali brevi codine.
<< è la barba più erotica che abbia mai visto. E come min**a faccio ora io a farmi passare questa gran voglia di ... di lui! >>
"Tu vuoi rendere reale questa cosa? Cioè in poche parole, dimmelo chiaramente. Vuoi sco** mi? "
Jason la guarda qualche istante per poi scuotere la testa.
"No. Non voglio sc***ti, Melissa. "
<< Ma come no?! Quindi che min**a vuole fare? Spogliarmi e limitarsi a baciarmi e accarezzarmi? Ma a chi la vuole dare a bere! >>
" E allora che min**a vuoi da me? Non ci credo che non ti sia saltato per la testa nemmeno per un attimo di fot**mi, soprattutto dopo avermi vista mezza nuda. Non ti credo, Jason! E non sono una rinc***ta ingenua!"

"Non voglio sc**ti, Melissa. Ma mi piacerebbe farti sentire e vedere la bellezza che sei. Fuori si...ma...non solo fuori. E' in te che non vedi la tua bellezza. La donna che sei. Ti vedi solo come una prostituta o una che si è fatta di droghe o di alcol, o di uomini. Hai fatto un viaggio. Un tormentato viaggio. Ma la rotta era un'altra. Era verso il porto del tuo valore. Come donna. Non come giocattolo da strada."
Gli occhi di Melissa diventano lucidi con un magone in gola che non le fa più quasi essere capace di parlare.
<< ma come min**a ha fatto ad essere un così' grande bastardo con le donne e la madre di Aaron, se lra vedo un uomo che mi sta facendo bagnare di lacrime di emozione, e anche di altro, min**a di una min**a ancora non sentita nè vista! La sua! >>
"Min**a, allora mostrami come min**a si arriva a quel porto. Fin'ora non sono mai riuscita a raggiungerlo."

"C'è solo un modo per farlo. Decidere di voler raggiungere quel porto. Non importa come e quando lo raggiungerai. Sarà la marea delle emozioni a indicarti la strada. Sarà la bussola delle tue emozioni a dirti se la rotta è quella giusta, o se stai deviando. L'oceano insegna a lasciarsi andare al movimento delle onde istante dopo istante. Il cuore decide la rotta. L'oceano ti ci porta se lasci che ti conduca affidandoti a lui. E' di onda in onda che si arriva al porto. Mai un'onda prima. Mai un'onda dopo. "
Melissa ascolta il magnetico discorso del navigatore.
"Allora min**a, se sei tu come l'oceano di cui parli, portami in quel porto."
"Tu vuoi raggiungerlo?"
Melissa ripensa al discorso dell'uomo prima di dargli una risposta.

Edited by Jason Atlas - 26/6/2023, 00:53
view post Posted: 11/6/2023, 21:20 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
CITAZIONE (Jason Atlas @ 5/6/2023, 00:07) 
"Fammi un favore. Disegna anche le spine. Mi si addice di più."
Jason le si avvicina lentamente sfilandole con movimento lento il quaderno delle mani per rimetterlo sul tavolo.
"Non ti si addicono per niente."
Le sussurra ma con un tono sicuro e morbidamente caldo, per poi avvolgerle con una mano un lato del viso e guidandolo per farla guardare lui negli occhi.
<< oh min**a! >>
"Non ti si addicono per niente"
Le ripete con tono sensuale prima di catturarle le labbra in un caldo e avvolgente bacio, al quale Melissa non può non lasciarsi andare per quanto sia carico di passione, e Jason l'avvolge tra le braccia in una presa così calda, da portare Melissa ad uno stato di piacere sia fisico che interiore tale da farla reagire poi in maniera quasi selvaggia, afferrandosi alla maglia dell'uomo con le mani e come se non vedesse l'ora di strappargliela di dosso...

NOMAD-CABINA DI ANAYA IMANU

Coinvolta per il bacio con il navigatore, Melissa inizia già a perdere il controllo afferrandosi con le mani alla maglia dell'uomo quasi come a volergliela strappare di dosso, come se una forza selvaggia la stesse dominando come mai prima era accaduto con qualcuno, quasi come se dentro di lei si stessero scatenando tempestose correnti oceaniche di un mare in tempesta. Jason mantiene invece una presa della ragazza mantenendo la calma nonostante i suoi baci siano coinvolgenti e carichi di passione, ma non frenetici come quelli di lei.
"Min**a, Jason, mi stai facendo andare in tempesta ormonale"
Farfuglia tra un bacio e l'altro, per poi vedere l'uomo avvolgerle la nuca con una mano calda avvolgente ma calma, staccandola con movimento lento, quasi stesse bilanciando l'energia selvaggia della ragazza.
"Sss..."
Le sussurra lui smettendo di baciarla e guardandola negli occhi, come se solo così stesse avendo il potere di equilibrare quella forza di lei frenetica. Il respiro di Melissa è irregolarissimo.
"Ma che min**a hai nel corpo? Uno tsunami mascherato come un venticello di lieve scirocco?"
"Sei così viva, Melissa...Meravigliosamente viva."
"Min**a, certo che sono viva, e con quello che emani, saresti anche capace di far risvegliare gli ormoni di una vecchia centenaria stesa in un letto di ospizio"
Jason non può non sorridere alla battuta di Melissa, ma lo fa in maniera quasi umile e pacata, nonostante sappia perfettamente di aver sempre avuto un simile potere sulle donne, e senza fare chissà quali sforzi o imprese di conquista.
"Di tsunami ne ho visti, ma forse sei tu quella che ne porta il maggior impeto."
"Min**a, e ora? Non dirmi che dobbiamo fermarci. A questo punto non mi sembra proprio più il caso di non farlo. Non credi? O temi che possa compromettere la tua attività cardiaca dopo quello che hai rischiato?"
"Io non la vedo come i medici."
"Ovvero?"
Melissa stringe tra le mani il tessuto della maglia di lui.
"Un grande dolore non si guarisce mettendo il cuore a riposo. Il cuore è il motore di tutto. E' lui che genera forza rinnovatrice... E' lui che ha il potere di riaccendere qualcosa che si è spento, soprattutto da troppo tempo."
"Oh min**a. Che cosa stai cercando di dirmi? Non dirmi che senti spento quello che porti nei pantaloni perchè ti assicuro che ho sentito quanto è sveglio con tutti i pantaloni addosso."
Jason si ammutolisce dalla schiettezza di Melissa e dalla sua spiccata sensibilità.
"Intendevo dire che... era da tempo che una donna non faceva provare emozioni così forti e in poco tempo."
"Min**a. Questa potrebbe suonare come una frase romantica. Ma non ne ho bisogno. Sono abituata ad andare dritta al punto senza necessità di farmi prima coccolare. Devi solo dirmi se hai voglia di ...."
Sta per concludere la frase con una parola piuttosto scurrile, ma Jason la zittisce a modo suo.
"Hai solo dimenticato quanto possa essere bello sentirti desiderata... Lascia che l'onda del desiderio vada e venga... può regalare emozioni ancora più belle. Permettimi di fartelo vedere."
"Oh min**a, fammelo vedere in tutti i modi possibili se la cosa ti può far piacere. Sicuramente lo sarà per me"
Melissa prende l'ultima frase a doppio senso, prima di ricercare le labbra dell'uomo per poi iniziare a cercare di sfilarsi la maglia con frenesia, ma Jason la ferma con tocco morbido delle mani.. Melissa lo guarda con occhi interrogativi e improvvisamente cupi, all'idea di sentirsi nuovamente rifiutata...
view post Posted: 11/6/2023, 20:53 Link utili TRLC - Post utili di gioco
JASON chiarimento con MELISSA su conversazione con JACKIE

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MELISSA simbolismo tatuaggio della rosa

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MELISSA post disegno semi nuda, approccio con Jason

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ALEXYUS ennesima conversazione con ETHAN su SHAMAN

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view post Posted: 4/6/2023, 23:07 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
Jason mantiene il disegno di Melissa rappresentata semi seduta sul bordo del letto e con visibile la rosa vicino all'inguine, ma con un dettaglio che subito attira l'attenzione di lei.
"Min**a, ma quanto bravo sei? Mi hai fatta così bella da non sembrare nemmeno io."
Esclama alzandosi dal letto e avvicinandosi al quaderno accucciandosi davanti a Jason rimasto seduto. Scena che avrebbe potuto sembrare particolarmente "osè" se qualcuno fosse entrato in quel momento nella stanza vedendo Melissa mezza nuda inginocchiata davanti ad un Jason seduto sulla sedia davanti a lei.
"Tu non riesci a vedere la tua bellezza, ma io si. E non sto parlando solo di quella esterna. "
"Quello che so, è che sicuramente sei un tipo davvero abile con le parole per sedurre una donna."
<< e capisco perchè la madre di Aaron sia finita a letto con te! >>
"Perchè però hai disegnato la rosa senza le spine?"

"Perche mi piacerebbe che, questo disegno ti possa ricordare che non devi avere più bisogno di pungere per abitudine della paura di essere attaccata od offesa da qualcuno. "
"Un bel messaggio sicuramente. Peccato solo che se solo provo ad abbassare la guardia, la gente continuerebbe a parlare offendendomi."
"La gente o... gli uomini?"
La domanda di Jason va dritta al punto come una spada che sa dove "colpire" per smuovere nel centro del vero problema. Melissa chiude gli occhi serratamente chinando il viso, per poi alzarsi lentamente davanti all'uomo. Riapre gli occhi con sguardo carico di sofferenza e Jason capisce di aver centrato un punto di forte dolore.
"Mi dispiace. Lo so che è difficile tornare ad avere fiducia negli uomini e io non sono di certo l'esempio di uomo che può parlarti di fiducia con il passato che ho avuto abbandonando molte donne, ma in particolare una. "
"Min**a, sei più vero e profondo tu con tutto che ti sei comportato da gran bastardo, che di tanti uomini che mi hanno detto parole falsamente di apprezzamento solo per arrivare a quello che volevano e poi riabbandonarmi come un vecchio giocattolo di piacere. Non voglio però essere un'ipocrita. L'ho permesso anche per i miei piaceri e speranze di poter essere apprezzata anche dopo essermi fatta sc***re"
Afferma decisamente schietta e sincera.
"Saremmo proprio una gran bella coppia io e te. Tu quello che si sco**a tutte le donne che può e poi le abbandona, e io quella che si fa sco**re da tutti gli uomini che può e poi si fa abbandonare perchè non è nemmeno capace di farsi tenere da un uomo nemmeno col sesso."
Esclama lei sarcastica per poi riprendere i vestiti e infilarseli con movimenti nervosi.e agitati. Jason appoggia il quaderno col disegno sul tavolo contemplando Melissa mentre si riveste.
"Come femminile non valgo davvero niente. Forse dovrei darmi anche io all'arma come quella grandissima str**za di mercenaria con cui mi sono azzuffata"
Arrabbiata e risentita contro se stessa, Melissa si avvicina al tavolo prendendo in mano il quaderno col disegno, tornando a guardare la rosa senza spine.
"Fammi un favore. Disegna anche le spine. Mi si addice di più."
Jason le si avvicina lentamente sfilandole con movimento lento il quaderno delle mani per rimetterlo sul tavolo.
"Non ti si addicono per niente."
Le sussurra ma con un tono sicuro e morbidamente caldo, per poi avvolgerle con una mano un lato del viso e guidandolo per farla guardare lui negli occhi.
<< oh min**a! >>
"Non ti si addicono per niente"
Le ripete con tono sensuale prima di catturarle le labbra in un caldo e avvolgente bacio, al quale Melissa non può non lasciarsi andare per quanto sia carico di passione, e Jason l'avvolge tra le braccia in una presa così calda, da portare Melissa ad uno stato di piacere sia fisico che interiore tale da farla reagire poi in maniera quasi selvaggia, afferrandosi alla maglia dell'uomo con le mani e come se non vedesse l'ora di strappargliela di dosso...
view post Posted: 3/6/2023, 11:34 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
NOMAD-STANZA DI ANAYA

Jason è steso sul letto appoggiato con le spalle alla parete dello spartano letto facendo delle bozze di disegni con la matita in attesa che Melissa lo raggiunga nella cabina, e quando la donna arriva bussando alla sua porta, Jason si gira verso la soglia della porta, vedendo Melissa con viso un po' insolitamente intimidito. Lui le sorride.
"Vieni."
Le sussurra sollevandosi meglio per mettersi a sedere sul bordo del letto e restando con il quaderno dei disegni sulle gambe mentre Melissa richiude la porta alle sue spalle, ma la chiude a chiave nel caso fosse entrato qualcuno in un momento inopportuno.
"Non lasci mai quella matita, eh? Che cosa stavi disegnando ora?"
Melissa prova a dare una sbirciata vedendo dei tratti di un viso femminile che le ricordano un po' lei.
"Ma sono io? Min**a, ma come fai a ricordare anche i miei tratti?"
"Alcuni li ricordavo, ma ho bisogno che tu posi per poter proseguire."
Le dice alzandosi dal letto.
"Come min**a mi vuoi? Seduta, in piedi, stesa? Beh, detta così suona un po' ambigua."
Jason accenna ad un lieve sorriso, ma gentile.
"Come desideri che ritragga la tua essenza."
"La che cosa? Essenza? Non lo so nemmeno io quale sia la mia essenza. E' un modo gentile per dirmi che mi vuoi ritrarre nuda? E' questa la vera essenza di una donna? Basta che tu lo dica apertamente."
"Si può cogliere l'essenza di qualcosa anche quando è coperta da strati di vestiti."
"Io non sono così profonda come te. Forse parlano così solo gli artisti. Ma forse devo andare io dritta al punto diversamente. Magari mi può essere utile per vedere in faccia meglio, la mia pessima abitudine di finire a letto con uomini che poi mi scaricano e mi trattano come una prostituta."
Sono le dure e ironiche parole di Melissa che però lasciano trasmettere una profonda sofferenza e che Jason coglie. Poi Melissa come se niente fosse inizia a sfilarsi la maglia e ad abbassarsi i pantaloni, sotto lo sguardo confuso e "preoccupato" di Jason nel vedere la ragazza letteralmente spogliarsi davanti a lui senza nessun tipo di imbarazzo restando in biancheria intima rossa e nera. Sull'inguine è visibile un tatuaggio a forma di rosa. Jason resta in silenzio quasi in apnea, contemplando il corpo di lei.
"Beh? Min**a, ti si è bloccata la parola? Non volevi il ritratto della mia essenza? Eccomi qui! O preferisci che mi tolga anche questi?"
Melissa prende con le dita parte del tessuto sia del reggiseno che del femminile slip.
"Sei... sei... bellissima."
Riesce solo a farfugliare Jason come se stesse vedendo oltre in quella ragazza, oltre perfino la bellezza fisica, ma il suo sguardo si sofferma sulla rosa che la donna ha tatuato proprio vicino all'inguine.
"Che cosa significa per te, quella rosa? Se posso chiederti..."
Le chiede poi soffermandosi a guardare quel simbolo.
"Significa che io sono proprio come una rosa: posso essere bella e dolce, ma anche pungente e aggressiva se qualcuno non mi tratta come dico io."
"E come ti piacerebbe essere trattata, Melissa?"
La semplicissima domanda di Jason, mette in grande difficoltà la ragazza che si ritrova a non saper rispondere nemmeno lei ad una simile domanda, derivata da un'affermazione che lei stessa si è tatuata a simbolo sul corpo.
view post Posted: 20/4/2023, 21:45 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
CITAZIONE
"Hai detto che ti sentivi come un dio in quei momenti. Porti un nome maschile. C'è forse un perchè correlato? Mi dispiace che tu abbia avuto difficoltà a causa di uomini. Purtroppo noi uomini siamo in difficoltà su molte cose, e non riusciamo a cogliere quanto una donna fa al servizio della vita. Della vera vita e di quanta bellezza porta nel mondo solo con la sua presenza. Basta guardarvi per vedere quanto è bello il mondo e quanto sarebbe povero senza di voi."
Jack alza lo sguardo su Jason, come se lui avesse detto la cosa più incredibile che una donna avesse potuto sentire e improvvisamente anche il suo vero nome che aveva rinnegato, inizia a prendere un valore differente, anche se lo stesso Aaron aveva cercato di farlo emergere in lei dopo il loro chiarimento. Melissa intanto sta bruciando dalla gelosia...

TAVOLO DI JACK E JASON


Jack guarda Jason in maniera diversamente "interessata". Non per qualche approccio di attrazione, ma proprio per il modo di parlare del femminile, ed è questo che al momento la colpisce.
"Sei diverso dagli uomini che cercano di fare gli sdolcinati con una donna per farle sentire importanti, indipendentemente per lo scopo che potrebbero avere, anche se solitamente hanno un solo scopo."
Gli risponde Jack sulla difensiva, ma miracolosamente con meno rabbia del "normale."
"Non ho bisogno di fare lo sdolcinato per portarmi a letto una donna"
E' lo schietto commento che Jason sente di dover dire a quel tipo di donna.
"Oh, interessante. Sei un tipo che va quindi dritto al punto. Mi piace l'uomo che sa quello che vuole e che lo dice schiettamente. E anche se mi hai detto che sei venuto a questo tavolo per due chiacchiere, metto sempre in dubbio le parole di un uomo."
Gli risponde con sfida.
"Lo comprendo. Però non mi hai risposto. Come mai parli in termini di dei maschili e il tuo nome è maschile?"
Jack abbassa qualche attimo lo sguardo.
"Il mio vero nome è Jackie. Ho scelto di farmi chiamare Jack diversi anni fa."
"E' un gran peccato. Jackie è molto bello e ti sta anche bene. Odi gli uomini ma... al tempo stesso vorresti essere un uomo?"
Jack stringe ancora una volta un pugno, ma non fa in tempo a rispondere perchè si sente un fastidioso rumore di piatti per poi vedere Melissa alzarsi di scatto da un tavolo alle spalle di Jason e andare verso l'uscita della sala mensa. Jason si accorge dell'uscita di Melissa e la segue con lo sguardo, incupendosi un istante, ma poi resta calmo e proseguendo a parlare con Jack.
"Str***tta."
Mormora Jack guardando nuovamente male Melissa che ormai è uscita dalla sala.
"Comunque si, hai ragione. Odio gli uomini ma al tempo stesso ho scelto di farmi addestrare e chiamare come un uomo."
"Posso chiederti come mai?"
Jack fa spallucce.
"Non lo so. Mi era scattato così, forse per farmi sentire di maggior valore. I miei genitori mi hanno abbandonata da neonata"
Jason trattiene un profondo respiro, realizzando di essersi invischiato in un'altra storia di abbandono.
"Hai pensato che non fossi degna di esistere come donna."
Jack annuisce abbassando lo sguardo ma trasmettendolo con durezza.
"Hai centrato perfettamente. E' l'unico modo per non sentire quel dolore. Per abbandonare un neonato femmina, deve essere davvero qualcosa di indegnoso la sua esistenza, no? "
Jason finisce di bere l'acqua dal bicchiere con lentezza.
"La guarigione di una ferita accade quando inizia a bruciare, non quando viene tappata. Il sale del mare fa bruciare una ferita, facendone uscire tutto il dolore ma poi svanisce guarendo quella ferita. Se continuerai a non voler sentire quel dolore, temo che non avverrà mai nessuna guarigione. Ma se hai scelto così', spero che possa farti lo stesso vivere bene."
Jason inizia a raccogliere i piatti vuoti nel vassoio per poi alzarsi.
"Te ne vai?"
"Devo salutarti... "
"Ehi, aspetta. Dimmi dove posso trovarti."
"Sono solo di passaggio e ospite. "
Jason non le da' altre informazioni, quindi si dirige verso il fondo della sala per mettere a posto il vassoio e i piatti sporchi, mentre Jack resta da sola al tavolo. Jason invece, poco dopo va verso la porta di uscita della sala mensa
view post Posted: 19/4/2023, 16:52 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
CITAZIONE
"Anche la noia fa parte della vita."
"Non dovrebbe nemmeno esistere la noia! E infatti io non la posso sopportare!"
Sbotta subito lei, già infuocata per niente, ma la pacatezza dello sguardo azzurro di Jason, sembra avere il potere di non farsi incendiare, anzi, sembra avere il potere di neutralizzare il fuoco della furente Jack.

SALA MENSA
Tavolo di Jason e Jack


"Ti sei mai fermata a guardare il mare o il cielo senza fare nulla?"
Le chiede Jason guardandola con occhi intensi ma pacati e calmi e quella domanda, porta Jack ad aggrottare la fronte.
"E questo che cosa centra con la noia?"
"L'hai mai fatto?"
Le richiede lui tornando a mangiare con movimenti lenti e tranquilli mettendo in difficoltà la feroce Jack con una domanda di una semplicità e calma spiazzante.
"Se l'ho fatto non mi ricordo nemmeno più quando e perchè."
"Pensi ti annoierebbe?"
Jack riprende a mangiare con velocità nervosa.
"Non ho mai avuto tempo per perdere tempo in queste cose."
"Quindi è per quello che tu ritieni mancanza di tempo che non riesci a vedere il valore di fare qualcosa che potrebbe sembrare noioso. Hai cose più importanti a cui dare valore, quindi"
Jack aggrotta ancora la fronte, non avendo mai visto quel tipo di prospettiva.
"Sei una mercenaria anche tu. Lo vedo dagli abiti che indossi."
"Si, sono una mercenaria, e quindi??"
Gli chiede infastidita come se lui stesse giudicando il suo ruolo/mestiere.
"Chi combatte ha difficoltà a vedere il ruolo di ciò che esiste e che ha un essenziale ruolo nonostante un'apparente esistenza immobile. La noia può sembrare immobile ma in quegli attimi di noia, sta accadendo in ogni caso qualcosa di prezioso. Un oceano completamente piatto e tranquillo, avrebbe il potere di non annoiare mai, nemmeno guardandolo per ore. Eppure spesso molte persone, non hanno tempo per vedere questo valore, ma preferiscono dare valore al tempo per fare altro o per combattere o adirarsi."
Jason le lancia una bomba con una grande calma, e Jack si sente turbinare dentro come se un intero oceano tempestoso le stesse facendo un lavaggio interiore di grossa portata. Si ferma di mangiare e stringe i pugni come se volesse esplodere a rispondere per le rime anche a Jason, ma qualcosa la blocca. Lo guarda con occhi arrabbiati e indispettiti, ma anche turbati, rendendosi conto lei stessa che da quella prospettiva, sta dando valore ad adirarsi con l'intero mondo, piuttosto che dedicare del tempo a qualcosa di totalmente opposto o apparentemente "passivo".
"Sarebbe bello che il mondo potesse vedere anche l'importanza di quella che viene chiamata: noia."
Jason si pulisce le labbra con il tovagliolo di carta vedendo Jack turbata.
"Spero di non averti turbata. So che sei una combattente, ma nonostante non ami le guerre e combattere, comprendo anche l'utilità e il ruolo di chi ancora combatte per qualcosa di prezioso. Se fai parte di questa squadra militare, probabilmente anche tu combatti per qualcosa di prezioso e per un mondo di pace."
Jack viene scossa nuovamente dalle parole di Jason, non immaginando che quello è niente di meno che il padre del comandante che un tempo aveva sempre ammirato e considerato un grande esempio maschile. L'ultima frase del navigatore poi, mette in ulteriore difficoltà Jack, rendendosi conto che non sta affatto combattendo per un mondo di pace, se è lei la prima a portare rabbia e rancore verso tutto e tutti a causa di sue ferite profonde. La calma e la profondità di Jason però, hanno il potere di entrare nei suoi più bui abissi con tocco delicato e quasi impercettibile, come l'energia del mare che può scatenare profonde emozioni , sia quando è calmo, sia quando è in tempesta.
view post Posted: 3/3/2023, 20:27 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
STANZA DI JASON

Dopo essere tornato dai bagni, Jason fa sosta nella sua stanza restandoci però inizialmente solo qualche minuto per poi uscire nuovamente e provare a fare due passi per aver modo di scoprire anche qualche nuova area della base, e la prima in cui si imbatte da quella parte di corridoio delle camerate, è quella del biliardo, ed è per questo che quando Kraken è andato a bussare alla sua porta, non ha ricevuto risposta. Dopo aver dato un'occhiata all'area biliardo, Jason un po' si rincuora, come se avesse potuto trovare un'area svago in cui soffermarsi, ma non trovando nessuno con cui dedicarsi a qualche svago in quel settore, alla fine lascia anche quell'area. Rientrato in camera sua, Jason riprende in mano il quaderno dei disegni riprendendo a disegnare per passare un po' di tempo, ma poi sente bussare timidamente alla porta.
"Si avanti..."
Jason si è sistemato a disegnare sul letto con le spalle in appoggio sulla parete dietro, ma con il viso rivolto verso la porta, vedendo apparire sulla soglia Melissa. L'uomo se ne sorprende e appoggia il quaderno sulle ginocchia.
"Melissa... Non mi aspettavo di vederti.."
"Posso entrare?"
"Ma certo, non devi nemmeno chiederlo."
Melissa entra richiudendo la porta alle sue spalle, quindi avanza di qualche passo verso il letto ma senza avvicinarsi troppo all'uomo che resta semi steso sul letto guardandola.
"Min**a, è difficile."
"Cos'è difficile?"
"Ammettere di avere seri problemi ora a non sentirmi a disagio quando ci troviamo nel raggio della visuale e impedirmi di avvicinarti a te anche solo per fare delle min**a di chiacchierate come facevamo prima."
"Mi spiace se ora ti senti a disagio con la mia presenza. Posso fare qualcosa per aiutarti a vedermi come un buon amico con cui scambiarsi qualche chiacchiera?"
<< ma min**a, ma quale buon amico di chiacchiera! Ti vedo solo come un buon amante di sesso! Non l'hai ancora capito?! >>
"Non credo che potremo essere dei buoni amici di bocca. Cioè, in senso di chiacchiera."
<< Ed è meglio che non mi fai pensare a cos'altro potremmo fare con le bocche, min**a di quella min**a! >>

Jason si solleva ancora di piu' appoggiando il quaderno sul materasso, e si gira con il corpo per mettersi seduto sul bordo del letto e guardare con più attenzione la donna.
"Che cosa stai cercando di dirmi? Ammetto di essermi lasciato un po' troppo andare ad un certo punto e questo ha portato a farti fuggire e provare disagio. Vorrei poter rimediare per farti stare tranquilla. Ma già il fatto che ne stiamo parlando, è un buon inizio. Tu lo vedi?"
<< Sapessi che min**a possibile vedo in te! >>
Melissa riprende a sentirsi nuovamente a disagio.
<< per quale min**a di motivo ora mi sto facendo tutte queste seghe mentali! Dovrei fare come avrebbe fatto la Melissa di prima! Chiudere la porta a chiave, e sco***melo come sarei capace di fare! >>
"Onesta? Non me ne fotterebbe una min**a di averti come buon amico di chiacchiere. E' il problema è questo. Ho... min**a ho paura del tuo eros. Ecco l'ho detto. Come la risolviamo ora? Mettendoci a parlare di ricette di cucina o ricette di mare?"
view post Posted: 16/2/2023, 14:30 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
SALA TATTICA

Jason resta seduto composto e silenzioso osservando la sala conferenze, la tecnologia che caratterizza in modo particolare quella stanza, ma anche cercando di capire di cosa si stiano occupando le persone presenti. Jason riesce a vedere il grande plasma collocato infondo a quella stanza, ma a causa dell'invisibilità delle tute ottiche, non può vedere chi sembra essere coinvolto in qualche operazione, nè vede o sente la presenza di Aaron. Riesce però a capire che una donna coinvolta nell'operazione in corso, stia facendo qualcosa di inappropriato, e lo capisce dal modo in cui Melissa commenta. Jason non riesce a capirci granchè, ma è comunque affascinato nel vedere in quale modo quelle persone si prodighino per qualcosa che sicuramente è stato coordinato o avviato sotto la visione o comando del figlio. Quando l'operazione però termina, inizia a verificarsi qualcosa di imbarazzante anche per Jason, che soprattutto quando sente invitare Cortez a voler parlare con la russa, sente l'impulso di lasciare anche lui quella sala. Silenziosamente quindi il navigatore si alza dalla poltroncina e facendo il minor rumor possibile, si dirige anche lui verso la porta di uscita. Melissa nel frattempo si è girata verso la zona in cui si trovano Astrid, Reptile e Cortez.
<< min**a, ma che faccia tosta!! Ma com'è possibile che si atteggi come se fosse la regina al comando delle operazioni anche quando sta mettendo a rischio un'operazione! Ma che min**te spara! >>
Melissa vorrebbe quasi intervenire e dire anche lei la sua, ma ci rinuncia per evitare di rimettere fuoco tra lei e la russa e causare lei stessa altri problemi alla squadra, specie ora che stanno per organizzare forse la più importante delle operazioni esterne per fermare Elena Theb e Maximilian Lewis.
Quando Cortez invita ad uscire, Melissa si accorge solo in quel momento della presenza di Jason e che sta uscendo dalla sala.

<< Jason? Min**a, era qui? E non me ne sono nemmeno accorta? >>
Melissa lo segue con lo sguardo, non sapendo cosa fare, dato che una parte di lei vorrebbe raggiungerlo, mentre un'altra parte di lei vorrebbe evitarlo per paure collegate a fantasmi del suo passato per essere finita a letto con un uomo più grande di lui, e padre del fidanzato o comunque di un ragazzo del quale lei si era innamorata. In un certo senso è anche ora una dinamica quasi simile, perchè inizialmente lei si era intrippata proprio del figlio di un uomo più grande di lei. L'inglesina però non può restare in quella sala, e si vede costretta a uscire anche lei. Una volta in corridoio, guarda a destra e a sinistra, vedendo a sinistra chi ha preso la via per il corridoio della sala mensa. A destra invece vede la sagoma di Jason che si allontana per andare verso il corridoio che sicuramente l'avrebbe riportato verso quello delle camere. L'ex sbandatella decide di seguirlo silenziosamente, ma cercando di non farsi sentire, come per voler vedere verso quale direzione si sarebbe diretto. I due spariscono quindi dal corridoio degli uffici di comando.


Nei frattempo anche Eragon ha raggiunto la sala tattica, ma si ferma sulla soglia della porta nel vedere l'atmosfera che tira, quindi fa un passo indietro restando come osservatore e rispettando la richiesta di Cortez mentre gli altri si dirigono verso il corridoio che li avrebbe portati alla sala mensa.
view post Posted: 12/2/2023, 12:17 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
SALA TATTICA

Jason segue Kraken all'interno di una vasta sala, dominata da un arredamento con poltroncine e sedie sulla tonalità del blu, un po' come anche alcune delle luci rilassanti e piacevoli collocate in alcuni punti del soffitto. Infondo alla vasta sala, è collocato anche una specie di podio e vicino un tavolo dal quale sono riunite alcune persone per il monitoraggio in corso riguardante Kansas City. Alcune persone sono anche sedute verso la fila più vicina alla postazione monitoraggio, e tra queste, Jason riconosce le spalle di Melissa. Il cerusico gli indica gentilmente una possibile zona su cui potersi sedere e l'uomo per un istante si ferma.
"Andrà benissimo anche restare un po' più a distanza. Grazie dottor Kraken. Mi sistemerò ad una giusta distanza."
Jason lascia andare il cerusico verso la postazione monitoraggio mentre lui va a sedersi a metà della platea di poltroncine e al centro, sedendosi con movimenti lenti, rispettosi e il più possibile silenziosi per non disturbare nessuno. Lo sguardo di Jason si posa sulle spalle di Melissa che non si è accorta del suo ingresso, e sapendo di averla turbata nel loro ultimo incontro e chiacchierata, l'uomo preferisce non turbarla ancora. Il navigatore cerca di non pensare alla ragazza soffermandosi a guardare l'ambiente che lo circonda, ma anche per cercare di capire che cosa stiano guardando tutti da uno schermo di computer e anche da un enorme plasma collocata sulla parete più infondo della sala e che mostra l'operazione di Kansas City in corso, suddivisa in varie finestre e sotto-finestre. Aaron resta stupefatto di vedere una così accurata tecnologia, ma qualcosa gli trasmette una sensazione di calore. Si tratta del blu rilassante e che in qualche modo gli fa ricordare il blu dell'oceano al quale è profondamente connesso e "legato".

"Min**a, ma si può essere così' irresponsabili?! Ma che min**a si è messa in testa di fare quella russa!"

<< min**a e poi non posso pensare che Kheyd si sia messo in contatto con una galassia di chissà quale distanza dalla Terra! Come min**a può riuscire a fare una cosa simile? Come si metteranno in comunicazione con la base?? Min**a, ' sicuramente una gran figata questa missione, ma da un certo punto di vista ho le chia**e che quasi mi tremano! >>
"Ma non vede che sta rischiando di farsi sentire da quelle guardie?! E poi sarebbe un'esperta di infiltrazioni come spia? Spia delle min**te!"

A Melissa sta quasi uscendo il fuoco mentre parla di Astrid, ma è sicuramente un bene che la russa non la stia sentendo.
view post Posted: 10/2/2023, 13:07 TRLC : Tomb Raider Limitless Connections - TRLC : Tomb Raider Limitless Connections
COBRA-CORRIDOIO UFFICI DI COMANDO

"Lei è molto saggio dottor Kraken. Apprezzo le sue parole. Non sa quanto."
E' quello che Jason risponde al cerusico dopo avergli ricordato i passi già positivi che sono stati fatti, seppur minimi e lenti, ma non per questo non di valore.
"Dovrei ricordarmi più spesso le sue parole."
Nel sentire una parziale "non consenso" sulla sua richiesta di poter essere presente a qualunque cosa per poter stare in mezzo ad altre persone per non ritornare da solo in una stanza al chiuso senza nemmeno una finestra, il navigatore un po' inizia a restarne deluso, ma comprendendo la motivazione.
"Certo, non intendevo di poter partecipare a operazioni militari. Non sono nemmeno certo di volerle sentire. Ho preso la via del mare in questi anni, anche per stare lontano dalla frenesia di conflitti. Penserà che possa essere una forma di vigliaccheria la mia, e forse lo è. Ho solo seguito quello che poteva dare del benessere a me."
Gli risponde ascoltando anche il piccolo compromesso che il cerusico propone a Jason per potergli risparmiare un altro soggiorno di ore in una stanza da solo.
"L'accompagno molto volentieri e se necessario resterò in attesa nel corridoio. E' sempre meglio un corridoio con la possibilità di poter veder passare qualcuno, che restare chiuso in una stanza. Attenderò un parere medico e anzi...grazie per quello che state facendo per me. Stia tranquillo, capisco quando mi deva staccare da situazioni o conversazioni non adatte al mio benessere. A differenza di mio figlio, non ho tutta questa gran forza per reggere argomenti o situazioni, di cui lui è diventato perfino un comandante capace di gestirle. Lo vede? E' quello che intendevo quando parlavo di un figlio che riesce a crescere diventando migliore e un modello migliore di un genitore che gli ha dato un modello opposto e peggio ancora: assente."
Jason pronuncia le parole con amarezza, ma non con vittimismo quanto con consapevole presa di coscienza e responsabilità.
"La seguo."
Jason avrebbe seguito Kraken fino alla porta della sala tattica e sarebbe rimasto in corridoio ad attendere eventuali permessi. Kraken sarebbe stato libero di entrare in sala tattica per verificare cosa stia succedendo, o se avesse chiesto a qualcuno al comando, come Cortez, la possibilità di far entrare Jason, o ancora di contattare nuovamente Boaz per aggiornarla, nonostante lei si sia diretta in area medica. In ogni caso, Jason avrebbe atteso pazientemente in corridoio
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