Posts written by Alexander Lionheart

COBRA - SALA TATTICA

Florence ormai si era avviata da un po' di tempo presso il Piazzale Esterno Inferiore, recandosi a Biomarine per poter recuperare la chiave di Poseidone e permettendo così l'accesso a tutti ma solo in caso avessero questo potentissimo artefatto. Lilian avrebbe atteso comunque al Piazzale Inferiore, vedendo quindi la discussione animata tra Marco Bartoli e Rick, di cui lei risponde molto semplicemente portandosi una mano alla fronte.

Alexander invece sorride per il commento di Lara, quasi teneramente, dato il rapporto che hanno tra loro due sin dall'infanzia.

"E' da molto tempo che non siamo in missione insieme... Ne è passato di tempo, ma ritengo di essere pronto, sempre se l'istruttore non mi fa una lavata di capo."

Si gira andando alla ricerca di Leonard, nel tentativo di poterlo trovare in Sala Tattica e facendosi così sentire. Nel caso non fosse stato presente, comunque avrebbe lanciato molto semplicemente una battuta ironica.

"D'accordo, allora aspettiamo indicazioni di Aaron e nel caso andiamo via. Speriamo solo di dover trovare qualcosa di utile."

"Sicuramente Florence riuscirà a trovare qualcosa, ne sono sicuro. Hanno detto che a Biomarine sono presenti Sacerdoti di Atlantide, quindi perchè non chiedere direttamente a loro? Sarebbe veramente la scoperta del secolo, Rick sicuramente saprà gestire questa operazione ad hoc."

Commenta quindi Albert. Subito dopo si guarda intorno cercando quindi la figura di Ray, qualora fosse presente si sarebbe soffermato per alcuni secondi. Sovraggiunge quindi la figura di Vanitas dai corridoi, e questo cattura immediatamente la distrazione dello stesso capo della B.S.A.D

"Rick è già qui, Vanitas?"

"Si... Sta litigando con Marco perchè è rimasto affascinato dal mio teletrasporto e dalla base."

<< Chi lo sa il perchè, ma non mi sorprende. >>

"Ottimo lavoro, Vanitas. Non farci caso, RIck è fatto così. Ora lo raggiungo subito al Piazzale Esterno Inferiore. Qualcuno della Cobra che può darmi una mano?"

Avrebbe atteso chi di dovere per aiutare Albert nella procedura di identificazione per Rick, per poi recarsi al Piazzale Esterno Inferiore insieme a Vanitas, che lo segue senza pensarci due volte.

COBRA - PIAZZALE ESTERNO INFERIORE

Alexander si era subito buttato nella corsetta mattutina e in tutto questo prima di colazione, in modo da dare al corpo la giusta carica. In realtà, lui preferisce fare colazione dopo perchè lo reputa come un "premio" per i suoi sforzi. Ma a parte questo, a lui piace proprio il fatto di dover tonificare il suo corpo. Durante la corsa ha modo di vedere Reptile e infine Leon, soffermandosi su quest'ultimo e lasciandosi trasportare dei pensieri, ma per pochissimi secondi. Stranamente aveva una grande antipatia nei suoi confronti, ma proprio in quell'istante in cui lo ha visto, sembra che quella sensazione non ci sia più. Probabilmente la sua scoperta di essere omosessuale gli ha insegnato in qualche modo, a essere consapevole e al tempo stesso, di non darsi la colpa perchè non è stato capace di relazionarsi con Marika.

<< Che strano... >>

Ma poi ritorna alla realtà, sentendo la frase di Leonard sulla fiducia. Il giovane risponde con un sorriso di sfida.

"Amo fare la colazione ma fare un allenamento subito dopo aver mangiato penso non sia proprio l'ideale. Infatti è mooolto meglio fare il contrario, così dopo possiamo meritarci un lauto pasto, non credi? Magari ricco di proteine e grassi naturali, questi ultimi però devono essere pochi."

Leonard va quindi verso la zona più lontana oltre la stalla, seguendolo perfettamente sugli esercizi di respirazione come lui avrebbe voluto, anzi probabilmente per lui è ancora meglio, perchè lo fa con una certa energia. Va a intercettare quindi la sua frase monella e lo risponde, in modo quasi immediato.

"Dipende da quali esercizi di addominali tu intendi. Quelli a flessione sono sempre gli ideali, meglio se lo fai solo con le gambe."

Va a lanciargli quindi questa frase a doppio senso, sorridendo appena ma comunque nonostante questo non perde la dovuta concentrazione. Si lascai quindi spingere le gambe con le fasce addominali e con ripetizioni, restando in perfetta sincronia con il suo addestratore/tutore, nonchè compagno segreto di Alexander.

COBRA - CORRIDOI

Alexander va a ricambiare quel sorriso malizioso con un occhiata complice, quasi di sfida.

"Allora felice di sapere che io sono il tuo allievo prediletto. Quale lezione mi farai, la prossima volta? Altri addominali extra?"

Domanda quindi provocandolo ulteriormente, fino a seguire Leonard in direzione dei bagni. Annuisce poi alla domanda su Sofie Andersen, tirando un sospiro.

"Sofie la conosco molto bene, è stata nella mia squadra e prima di allora lei faceva la professoressa. Si può dire che ne ha fatta di strada da allora, prima era une persona che non era pienamente soddisfatta della sua vita tanto vero che si era infatuato di me. Peccato che era un sentimento mai ricambiato, dato che non mi interessava minimamente. Però ha capito e se ne è fatta una ragione. Da allora siamo grandi amici."

Si ferma quindi di fronte alla porta dell'Area Bagni. Prosegue quindi il racconto.

"Per la precisione nella squadra eravamo tre uomini e tre donne. Peccato che non ho avuto notizie di loro da allora. Infatti a Sofie non la vedevo da quei tempi lì. Non sapevo neanche facesse la giornalistica in una testata giornalistica così importante. Allora è vero che il tempo vola, non trovi?"

Infine resta silente, dando un cenno del capo a Leonard in direzione dei bagni, esortandolo ad entrare.

COBRA - CORRIDOIO SALA TATTICA

Alexander in qualche modo e spontaneamente, senza un apparente motivo, sorride a Leonard. Lo lascia parlare fino a quando il giovane, non va a rispondere mano a mano che il discorso prosegue.

"Beh, d'altronde il tuo senso di movimento l'hai già soddisfatto prima di scendere in missione. Con... L'allenamento?"

Lo provoca con un sorriso maligno, ma comunque nonostante questo torna serio e continua a parlare, questa volta normalmente come ben si spererebbe, iniziando ad annuire in risposta al mercenario.

"Io credo in me stesso, Leonard. Sono stato caposquadra a Balamb per una missione molto delicata che prevedeva la distruzione dell'intera umanità con cose paranormali che non puoi immaginare. Certo che il mondo è piccolo sapendo che una di queste che faceva parte della missione non è altro che una giornalista famosa per tutto il mondo. Ah, non te l'ho detto? Scusami, sono successe tante cose."

Annuisce poi una seconda volta, sorridendo ancora più ampiamente.

"Una passeggiata la gradirei più che volentieri. Magari anche per quello che dovrai fare dopo, mh? Ma non credo avresti obbiezioni, cavaliere."

Dice, incamminandosi anche lui verso il corridoio delle camerate insieme al mercenario.

CORRIDOIO CAMERATE

Sofie viene attraversato da un brivido inspiegabile appena Morgan le riferisce la seguente frase, fino a quando si sarebbe ritirata nella sua stanza lasciando poi la porta leggermente aperta ma nonostante passino diversi istanti, sembra non ottenere alcun riscontro da parte dell'avvocato. La donna si toglie la magliettina per poi mettersene una poco più provocante, quasi come una cannottiera sottile e una sporgenza enorme tale da lasciare ben visibile le sue forme prorompenti. Esce quindi dalla sua stanza per poi avvicinarsi a quella dell'avvocato che è immediatamente accanto alla sua, per poi rispondere alla sua domanda, senza bussare, trovando la porta aperta allo stesso modo di come la teneva aperta il giornalista (più o meno). Il suo tono di voce è alto sufficiente in modo che lui possa sentire.

"Colazione? Che siamo, in una campagna promozionale di una pubblicità per merendine? Io mi sarei aspettata come : le offro un drink con un pizzico di peperoncino dentro. Mai sentito parlare della cioccolata calda con il peperoncino, cowboy?"

Lo provoca ma lo fa con un certo stile, senza sfociare nell'esagerato.

CAMERA DI OLIVER

Oliver Ward aveva passato parte del suo tempo a rimanere sul letto disteso e con il cuscino dietro la schiena, riuscendo a vedere anche la diretta televisiva dal computer dove è apparsa anche l'immagine di Miranda. Dopo un po', lui viene avvolto dai suoi pensieri, ha ancora la testa leggermente pesante ma sembra stare meglio rispetto all'anestesia che gli avevano iniettato un po' di ore fa, quindi i pensieri gli balenano per la testa.

<< Quanto sei bella Miranda... Ti inviterei ad uscire se non fossi in queste condizioni, non mi aspettavo di certo che mi facevi da babysitter. Ma mi saprò rifare, prima o poi. Chi lo sa? >>

E quindi lui tira un lungo sospiro. Ma proprio in quello stesso momento, Miranda fa il suo ingresso e quindi, sorpreso, fa uno sguardo leggermente stupito.

"Miranda sei... Qui? Sono contento di rivederti sana e salva. Sei stata molto brava. Peccato solo di non essere riuscito ad esserci."

E' il commento che lo scienziato va a fare. Lui però riesce a stampare un sorriso ampio, quasi beato, nei confronti di Miranda.

CORRIDOI

Alexander resta poi nei corridoi notando che gli altri si allontanano. Sofie si dirige poi nelle sue camere con Morgan e Miranda e quest'ultima, prima di allontanarsi, va ad appoggiare delicatamente una mano sulla sua spalla destra. Resta poi ad osservare Leonard che poi fa ritorno e prontamente, gli rivolge uno sguardo decisamente affettuoso, seguito poi da un lungo respiro profondo.

"Devo dire che ero preoccupato. Ma sapevo che saresti tornato qui sano e salvo. Tu stai bene?"

Domanda, seguito poi da un affermazione subito dopo, ma rimanendo con i toni bassi.

"Al di là del fatto di quello che è successo, io vorrei essere pronto per la prossima missione. Sono pur sempre stato un caposquadra, per quale motivo non dovrei sentirmi pronto? E poi non sopporterei l'idea... Di non darti manforte."

Dice con un leggero tono di preoccupazione, poi resta lì in attesa di risposta da parte di Leonard.

CAMERA 47

La giornalista si lascia guidare da Miranda fino ad arrivare nei pressi della camera 47, dove sarebbe stato in teoria il suo alloggio momentaneo. Osserva quindi l'avvocato Parker e infine, prende la parola.

"Oh, io sono abituata ai casini, vi ricordo che abito nella città di New York. Ad ogni modo grazie, sembra di stare in una camera i hotel un altro po. Allora buonanotte, vediamo di decidere domani sul da farsi."

Afferma ma poco prima di varcare la soglia di camera sua, ancora prima che Morgan entri lui gli volge un occhiata complice, prima di dirgli una frase precisa.

"Signor Parker, veda di non fare le ore piccole... Se sa a cosa mi riferisco, ovviamente."

E' la frase "piccante" che Sofie va a lanciare nei suoi riguardi e quindi poco dopo, entra nella stanza 47 subito dopo che Morgan varca il suo ingresso. Anche lei lascia la porta semiaperta qualora qualcuno avesse avuto la libertà di parlare con lei. In caso contrario, l'avrebbe chiusa dopo un po' di tempo per poter prendere posto nel letto e successivamente, andare a dormire e lasciandosi trascinare in un lungo sonno fino alla mattina seguente.

COBRA - SALA BILIARDO

Alexander ascolta tutto il discorso di Leonard, e tra una pausa e l'altra, il giovane commenta.

"Guarda che l'idea dell'oceano mi intriga. E' chiaro, magari solo io e te, senza nessuno. Ma io pensavo a uno dei posti addirittura un po' più... Pericolosi."

Commenta anche se non si sofferma molto su quello che ha detto, tornando quindi sul discorso del lavoro. Quindi torna serio. Lui però non è per niente preoccupato sulla risposta di Leonard, proprio perchè sa la pericolosità che può avere questo lavoro.

"Beh, non ti nascondo che quando sono entrato a far parte dei SeeD mi sono reso conto da allora della pericolosità di questo lavoro, per cui so cosa dici. Ma sono convinto che tornerai intero sano e salvo. Comunque, andiamo"

E' l'ultima frase del giovane per poi scomparire in armeria insieme al mercenario.

ARMERIA

Dopo lo scambio di battute tra Leonard e Jeff, si sofferma su quest'ultimo sorridendo, ma senza sfociare in nessuna nota maliziosa per non far capire a lui di quello che aveva combinato lui con Leonard in Sala Biliardo.

"Ormai ci ho fatto l'abitudine."

Dice lanciando un occhiata quasi enigmatica verso Leonard, e una volta che avranno fatto tutto il necessario, lui commenta.

"Penso sia il caso di andarmi un attimo a riposare. Perchè potrei essere ben carico per poter reggere... Altri tipi di ritmi. Ci vediamo dopo"

E' la sentenza ultima e al tempo stesso peperina che va a fare nei suoi confronti, per poi appoggiare una mano sulla spalla di Leonard per alcuni secondi. Poco dopo, ha modo quindi di allontanarsi e dirigersi così nelle camerate di Alexander dove avrà modo poi di riposarsi.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

Alexander continua ad osservare Leonard sotto uno sguardo innamorato ma al tempo stesso acceso di passione, nonostante il rapporto che si è consumato circa poco fa, ma comunque si era rivestito anche lui per non far riaccender i suoi bollenti spiriti. Ma si sa, che Leonard è più passionale di lui, quindi potrebbe fare anche peggio. Non pensandoci due volte, aiuta il mercenario a sistemare il tavolo "delle palle da gioco".

"Hmmm, dipende dalla situazione, sai Leo? Ci sono certi momenti in cui si ha bisogno di un riposo post rapporto e altri in cui ti carichi di energia vitale e ti senti diciamo meglio. Però è eccitante aver provato su questo tavolo, la prossima volta... Dovremo cercarci posti più strani, che ne pensi? Magari... Sopra al tetto di casa mia, all'aperto."

Lo provoca ancora una volta, ma poi torna serio rispondendo alla domanda del mercenario sull'armeria.

"Certo, ti accompagno volentieri. Poi penso che dopo avrai cose più importanti da fare. Ma ehi... Non farmi preoccupare, intesi? Non voglio che ti fai del male."

Lo accarezza ancora una volta sulla barba, ma dolcemente, e dopo che hanno finito di sistemare lui si sarebbe diretto verso l'esterno della sala biliardo una volta che Leonard avrà detto a Ida di sbloccare la porta. Quindi decide di seguirlo facendogli di nuovo compagnia, e verso l'armeria.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

Alexander resta avvinghiato al mercenario ancora per un po', assumendo un atteggiamento piuttosto naturale e affine alla sua stessa natura. Una natura che aveva oppresso da molti anni nè accettato per colpa dei pregiudizi della gente. Ma finalmente ha avuto modo di essere finalmente se stesso. Le sue mani vanno dolcemente ad accarezzare i capelli di Leonard con una presa morbida, quasi felina.

"Oh, guarda che ti prendo in parola. Chissà, può essere che un allenamento corpo a corpo ravvicinato potrebbe diventare qualcos'altro, quindi stai molto ma molto attento."

Commenta in tono fintamente severo, scendendo quindi dal tavolo da biliardo così coem la dolcissima presa sui capelli del mercenario. Afferra quindi i vestiti passati generosamente da Leonard, ma per provocarlo lui li mette un attimo sul fianco mostrando ancora la sua "voglia di poter ricominciare". Quindi sorride maliziosamente.

"O... Cosa?"

Fa finta di non capire, quindi afferra le labbra e gli da un ulteriore bacio appassionato, ma decide di non spingere troppo oltre per non far riaccendere la fiamma del mercenario. Subito dopo poi lascia la presa del bacio e quindi afferra i boxer con decisione, iniziando a rivestirsi.

"Hai ragione, meglio quando torni da Kansas City. Io ti aspetto, eh. Nel frattempo farò il bravo e mi allenerò nel frattempo finchè anche io non avrò una vera missione. Ti serve una mano a sistemare qua, no?"

Domanda ma non aspetta neanche la risposta di Leonard che già comincia a mettere ordine per il trambusto che hanno causato. Resta quindi in silenzio attendendo la risposta del mercenario.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

Alexander non ha la minima idea di cosa ha portato Leonard a quel mix di emozioni, ma quello che riesce comunque a sentire (in tutti i sensi) è la passione e l'emozione che fusi insieme, riescono ad avere un rapporto in qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare in due sole parole. Anche lui non aveva la minima idea che tutto questo sarebbe successo. Probabilmente questo può essere dovuto dal fatto che aveva represso queste emozioni per troppo tempo, o molto semplicemente con la donna succedeva ma era un rapporto forzato. Con un uomo riesce finalmente ad essere se stesso, ma ancora di più di questo concetto quando invece si parla di Leonard, perchè è non è solo "un uomo", ma "l'uomo" unico per la quale lui sa di poterci andare di pancia. Fa una piccola pausa riprendendo fiato, restando nella medesima posizione fino a quando non riferisce una frase.

"Mi sto trattenendo, credimi Leo. Non sai quanto tu stai facendo impazzire me. Vogliamo travolgerci in questo mix di pazzie... Insieme?"

Ma è una domanda quasi retorica ormai perchè lui ritorna in piedi ma comunque non si limita solamente a fare gesti che sono lussuriosi, ma li alterna a momenti in cui invece il corpo di Leonard, lo va ad apprezzare. Come ad esempio accarezzando i suoi pettorali villosi ma lo fa sempre con gesti aggraziati e carini e non va ad alludere per niente in qualcosa che può sembrare una semplice avventura e basta. Dalle parole lui passa ai fatti, restando ad ammirare la mascolinità dell'uomo ma questo non è dato solo da un semplice allenamento ma anche da tante cose, perchè crede che la bellezza sia una cosa che non dico sia secondaria, ma quasi. Anche se Leonard è una persona incredibilmente irresistibile.

"Te le lascerei fare, solo che abbiamo così poco tempo che..."

Ma non termina la frase, troppo intento a concentrarsi su Leonard. Questa volta non prova timidezza nel momento in cui Leonard appoggia le mani sui glutei, al contrario si lascia trasportare in qualcosa che è più intimo e unico, ed è una sensazione che probabilmente in vita sua non ha mai provato prima. Eppure di esperienze ne ha avute, sebbene solo con donne.

"Pensiamo solo a goderci il momento... Prima o poi quelle palle da gioco le sistemeremo, vero? O preferisci farlo sopra al tavolo da biliardo?"

Domanda finale a doppio senso, ma è da lì che non parla più perchè si lascia trasportare e consumare per il resto del rapporto.

DIVERSO TEMPO DOPO...

Alexander resta in quella posizione di raccoglimento, restando completamente a suo agio fino a guardarlo con un viso dolce, appagato ma sereno. La serenità è un espressione che non viene dipinta sul volto di Alexander da tantissimo tempo, forse addirittura ai tempi di Seifer. La mano va dolcemente a sfiorare la barba ma non si scolla da lui ancora, attendendo che lui si svincoli per prima.

"E' stato... Meravigliosamente bello, ca**o. E' da rifare."

Dice così Alexander, ormai da troppo tempo asciutto per quanto riguarda la questione sessuale, ma adesso ha idea di quale sia il suo orientamento, ora come ora.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

Alexander senza alcuna vergogna e senza scendere troppo nei particolari altrimenti ci chiudono il forum xD resta accovacciato nei particolari più significativi, dove questa volta non è soltanto la mano ad agguantare quel famosissimo trofeo d'oro massiccio, bensì altro a dover fare il resto, motivo per la quale non può pronunciarsi almeno per il momento. I suoi movimenti non accennano per niente a volgarità o che manifestano qualche sintomo simile a quello di un cleptomane, ma qualcosa di talmente delicato a tal punto da mandare il mercenario/veterano completamente in estasi. Prende qualche intervallo per potersi privare da lì a poco di tutto ciò che gli opprime, ove rimane solo la pelle completamente visibile. Ma decide che questi movimenti sensuali delicati li va ad alternare a una notevole passione, al momento giusto, andando a "strattonare" ciò che lo veste, andando ad afferrare entrambe le gambe con una certa presa. Quindi lo prende nuovamente in viso andandolo a baciare appassionatamente e continuando a "mordergli" il mento, mentre l'odore di colonia quasi lo sovraggiunge alle narici. Quest'ultimo combinato all'odore mascolino di Leonard lo fa completamente impazzire. Nella foga, lui pronuncia qualcosa.

"Ti voglio... Ti voglio troppo, tu mi fai completamente imapzzire.. Sotto la doccia pure? Vedremo, ora pensa ad... Esplorare il mio corpo."

I loro corpi ora restano completamente avvolti e avvinghiati, travolti da un audace passione oltre al fatto che sembrano di essere coinvolti in una battaglia di Star Wars con le spade laser, anche se non nel senso letterale perchè in questo caso è coinvolto un approccio intimo. Le mani vanno sensualmente ad afferrare il bacino di Leonard restando completamente attaccato a lui. Ovviamente il tutto non è accompagnato in un solo secondo perchè lascia al mercenario il tempo di poter respirare prima di riprendere nuovamente con quel fuoco di passione.

"Lo farei con te... A tutte le ore. Ca**o Leonard, sei incredibile."

Prima di riprendere, lui lo guarda intensamente in volto osservando tutta la naturalezza di Leonard e del suo corpo nudo. Lo accarezza la guancia, delicatamente, mentre le statuette divine restano in quello status di totale orgoglio, ed è da lì che il giovane pronuncia la seguente frase.

"Sei bellissimo... Hai degli occhi profondi e un corpo da urlo. Avrei voluto anche... Farlo sotto la doccia... Ma avevo paura, ora... Non più. Hai detto che mi sono cacciato nei guai, giusto? Ed è il guaio più bello che mi sia mai capitato, in tutta la mia vita.."

Sono le ultime parole che riesce a pronunciare perchè di lì a poco, avrebbero passato diversi minuti a "travolgersi" tra di loro. Ma Alexander non nega sicuramente la possibilità di lasciarsi dominare, perchè qualora dovesse farlo non si opporrà minimamente e avranno finito solo fino a quando non saranno entrambi soddisfatti e l'eruzione dell'Etna, del Vesuvio e di qualsiasi altro vulcano esistente nel mondo sarebbe stata completa. Anche se in questo caso il magma non è che sarebbe stato proprio rosso e con una temperatura elevata, diciamo che è una metafora, si intende.

COBRA - ARAE SVAGO
SALA VULCANI... ehm, volevo dire SALA BILIARDO xD

Alexander inizia ad ansimare come se stesse provando una sorta di eccitazione prolungata, quasi come se fosse in estasi, e si sottolinea anche il fatto che con una donna non ha mai provato una cosa simile. Lui però al momento, riesce a dire la seguente frase.

"Credimi... A me con una donna non avevo mai... Provato un simile piacere..."

Si limita a dire, continuando a tenere il trofeo con fierezza sebbene inizia a fare un movimento naturale che fa salire l'eccitazione di Leonard decisamente alle stelle, e naturalmente succede qualcosa anche al vesuvio dell'altra parte, mentre continua a scambiarsi passionali baci trascinato da un eros che ora è diventato decisamente incontrollabile, ma comunque i suoi movimenti non sono per niente brutali, anzi sono delicati e decisamente sensuali. Lui sorride maliziosamente fino a quando poi non si da la sentenza definitiva, pronunciando queste medesime parole.

"Non vedo l'ora di vedere questo scenario. Leo. Ma lascia prima che ti faccia impazzire ancora un po'"

E' la sentenza rivolta verso il mercenario ma al tempo stesso è anche un autosentenza, perchè non si renderà conto dello scenario che andrà a creare Leonard poi dopo verso Alexander, perchè alla fine è consapevole che prima o poi lo scenario sarebbe diventato decisamente erotico. Non appena Leonard da ordine a Ida di bloccare la porta della Sala Vesuviobiliardo dalle palle da gioco in tutti i sensi, il suo bacio ora finisce per modere leggermente il mento del mercenario, andando a sfioarare la barba ma senza farlo del male ed è da lì che scende in direzione del collo sinistro continuando a baciarlo e farlo andare in estasi, continuando a tenerlo bloccato da un braccio mentre dall'altro i movimenti sono sempre molto delicati. Il resto viene da se perchè Alexander con le labbra non si limita molto semplicemente a scendere in direzione del collo, ed è da quel punto che lo scenario diventa decisamente troppo bollente, gli animi si riscaldano e ora nelle parole di Alexander e forse in quelle di Leonard, non resta decisamente più nulla, perchè trascinati dalla più ardente passione e dal suo vero istinto.

Al tempo stesso, la mano che trattiene il braccio medesimo di Leonard va a scivolare sulla mano, tenendola con una presa più morbida e andando a incrociarsi le dita, ad eccezione del dito pollice, che va a sfregarsi sul palmo della mano di Leonard con una delicatezza tale da toccare tutti i punti dove il mercenario si eccita praticamente al massimo, lasciandosi dominare i tutti i sensi possibili e immaginabili dalle passioni più ardenti che esistono. E a quanto pare Alexander ha iniziato anche lui ad avere un punto di contatto con una delle parti più mascoline di Leonard, restando completamente immobilizzato.

Da lì Leonard avrebbe avuto libera scelta se continuare così, oppure avrebbe completamente ribaltato la situazione dominando Alexander. Nel frattempo però, lui si libera da tutto quello che momentaneamente opprimendo da questa situazione, ritornando in quella situazione di "come la mamma lo ha fatto". Il tempo quindi scorre fino a quando poi non avrebbero entrambi finito. Ma tutto sta nella decisione del mercenario e cosa avrebbe fatto in uno scenario così difficile e pieno di eros.

COBRA - AREA SVAGO
SALA DELLE PALLE xD BILIARDO

Alexander abbandona e svuota completamente la mente, ignorando qualsivoglia intrusione che possa arrivare da un momento all'altro, anche se dubita fortemente perchè appunto come è stato detto già in precedenza, in pochissimi scoprono questa sala, in quanto intenti a fare soltanto allenamenti e nient'altro. Non è più in condizioni di tirare un ragionamento concreto perchè scaturito dalla sua vera energia che va a rilasciare proprio con un uomo che gli piace particolarmente, sia a livello di persona che a livello sessuale. Resta con i bacini completamente attaccati e nulla dice fino a quando non è Leonard stesso a staccarsi. Lui sorride, maliziosamente, non pentendosi neanche per un secondo per l'iniziativa che ha preso anche se in teoria è anche Leonard a provocare in un modo abbastanza particolare e anche menzionando certi tipi di "palle" ripetute volte, innescando qualcosa in lui, mentre indietreggia un po per far vedere il suo antico trofeo d'oro massiccio, anche se in questo caso parliamo di un qualcosa che poi dietro lo scenario, verrà svelato di color carne.

"Mi piaci, Leo. Ti voglio particolarmente e.. Non ho auvto tutte queste emozioni neanche con una donna. Riesco a essere finalmente me stesso e... Non ho affatto dubbi che io sia riuscito in qualche modo ad attivarti."

Alexander però fa l'esatto contrario di quello che fa Leonard, fino a quando poi non si scontrano nuovamente andando ad avere una carica erotica che è quasi alla disperazione, ma al tempo stesso lui prova una sensazione tremendamente piacevole. LA sua mano scivola lentamente fino a quando poi non finisce dove non dovrebbe, mandando (probabilmente) completamente in tilt il mercenario ma se dovesse essere veramente così, avrebbe approfittato per spingere con il bacino mentre l'altra mano va ad agganciare il rispettivo gomito del mercenario in una zona delicata, andando questa volta lui a spingersi in un bacio appassionato. Si dirige verso il tavolo da biliardo e alla fine, il mercenario si sarebbe trovato lui contro il tavolo da bilirado, ma fortunatamente le palle da gioco sono ben lontane rispetto a dove Leonard si sarebbe trovato contro, ovvero una superficie liscia.

Se invece Leonard si sarebbe opposto, avrebbe approfittato per fare un piano B, ovvero agganciare il piede destro a quello della gamba andando ad avvolgerlo come ad avvolgerlo in quello scenario passionale. In entrambi i casi, comunque, il giovane avrebbe pronunciato una sola frase.

"Cosa farai adesso, Leo? Vorresti provare adesso a giocare alla stecca di biliardo e alle palle da gioco? Oppure preferisci fare allenamento come facciamo sempre, eh? Anche tu sei riuscito a farmi attivare in un nano secondo, quindi? Perchè ti trattieni ancora?"

E' il guanto di sfida che lancia Alexander su Leonard, ma la cosiddetta "presa divina" non lo va a lasciare mica, a meno che anche in quel caso Leonard non si sarebbe opposto. Lo scenario rimane così, in suspance.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

Il sesto senso di Alexander si evolve ancora di più, riuscendo a captare quasi subito la malizia che viene dipinta sul volto di Leonard. Non è solo un gioco di sguardi, ma anche un modo per capire le espressioni facciali e molto probabilmente, il linguaggio del corpo. Lui si ferma per un attimo per lanciargli un largo sorriso e quindi rispondere.

"In qualcosa devo pur eccedere sulle tue esperienze, caro Leo. Come ad esempio l'abilità di tirare con una stecca delle palle per infilarle in buca."

Altra battuta a doppio senso, ma fatta appositamente perchè Alexander già da prima aveva capito il gioco malizioso che Leonard gli stava già lanciando diversi attimi fa. Poi però va "fintamente" a smentire ciò che ha detto prima, alzando entrambe le sopracciglia.

"Mi riferivo al gioco del biliardo... Che cosa avevi capito? Però si, per altre cose posso e devo imparare, soprattutto da te e.. Mi trovi assolutamente d'accordo, è sempre bene scaricare la tensione prima di fare una missione così importante. Ma dimmi... Perchè non mi fai vedere qual è il tuo tipo di svago preferito?"

In realtà la sua provocazione nei riguardi del mercenario si trasforma in una sentenza che lo fa segnare, e parecchio. Ma mai prima d'ora si sarebbe sognato comunque di essere così a suo agio come nel caso di stare con un uomo, e mai è successo una cosa del genere ad Alexander con una donna.
Si lascia trascinare dal bacio senza sosta di Leonard e contemporaneamente, lui va ad afferrare la stecca con una mano sola per poi prontamente lanciarla sul tavolo dal biliardo e con maestria, finisce proprio giusto sul tavolo da gioco. Una "palla da gioco" finisce per scivolare lentamente nella sua rispettiva buca, neanche fosse la persona più esperta sul campo. Poi però, lui però mette a dura prova Leonarda andando a fare un gesto avventato.

Entrambe le mani, ora libere, vanno ad appoggiare la schiena del mercenario fino a scendere nella zona del bacino, spingendolo con forza verso di lui, dove entrambe le parti addominali si avvicinano fondendosi in un tutt'uno, e quindi entrambi si ritrovano con due vulcani, uno l'Etna e l'altro il Vesuvio in procinto di voler eruttare. Ma in sè è proprio la vicinanza al corpo maschile che Alexander rimane avvolto da una sensazione piacevole, perchè è in compagnia di un uomo.

Le mani non smettono di tenere la zona del bacino e quindi scivola per le natiche, andando a sfidare completamente Leonard in quel senso lì. Non pensa più a niente, i suoi pensieri sono totalmente annebbiati.
L'unica cosa che riesce ad avere consapevolezza è solo il fatto che lui sta bene, con lui e con quella persona, lasciandosi trascinare da tutto quello che sta succedendo ora e in futuro.

COBRA - AREA SVAGO
SALA BILIARDO

"Beh più che una questione di vestiti sarebbe per me l'ideale recuperare la Lion Heart, che è una delle migliori Gunblade in commercio. L'ho sudata e parecchio per poterla fabbricare, ma se dovessi usarla in allenamento lo farei senza premere in grilletto altrimenti penso ti faresti un po male. Ad ogni modo, mi vuoi fare compagnia, Don Giovanni?"

Lo provoca maliziosamente sorridendo di gusto, lasciandosi trascinare dalla baraonda di doppi sensi lanciati da Leonard e non tralascia nemmeno una sua domanda, andando a voltarsi in sua direzione ma restando sempre con la mano agganciata alla sua. Il mercenario non appena si posa lateralmente ma dietro Alexander, lui si sente pervaso da dei brividi di emozioni ma non fa alcun scatto, lasciandosi "baciare" dalla sua presenza.

"Hai visto? Diverse palle sono finite nei rispettivi buchi."

Afferma lasciandosi sovrastare la mano di Alexander da quella di Leonard, in qualche modo gli viene una reazione inaspettata e ciò che avviene non è solamente ai "paesi dei bassifondi", ma viene inoltre pervaso da una sensazione di calore che gli pervade quasi tutto il corpo, e lui non ha mai provato una sensazione del genere con nessuno, neanche con una donna.

<< Se continua così io... >>

Quindi si concentra sul movimento che fa Leonard fino a trovarsi le braccia completamente sollevate come quelle di un bilanciere. Si lascia quindi trascinare dai movimenti che non sono propriamente propensi a un esercizio fisico, riferendosi a tutt'altro.

"Questo esercizio ti fa sviluppare... Muscolatura in direzione delle spalle.."

Resta dov'è, andando a fissare intensamente Leonard ma non provando in lui alcuna sorta d'imbarazzo, lasciandosi trascinare dalla sua voce calda, sensuale e mascolina. Di tanto in tanto viene distratto con la coda dell'occhio come ad aver paura che qualcun altro possa arrivare da un momento all'altro, ma poi il suo sguardo viene completamente concentrato su di lui, fissandolo intensamente.

"Non avevi detto basta... Allenamenti, e dare spazio allo svago?"

Acclama quindi con una voce anche lui sensuale, ma non sicuramente calda quanto quella di Leonard. Il suo è un invito, un gioco pericoloso più che altro. Resta lì, fissandolo in volto.

COBRA
SALA BILIARDO

Alexander torna nella sua serietà andando a cogliere il discorso di Leonard, ed è da allora che lui annuisce continuamente come ad aver compreso ciò che lui ha detto.

"Ah, su questo hai ragione. Ogni tanto bisogna pensare ad altro oltre che al semplice allenamento, altrimenti non c'è sfizio."

Poi annuisce subito dopo rispondendo in seconda battuta alla frase successiva del mercenario.

"La Gunblade è un arma potentissima, fidati. A Balamb ne creano molte e a casa ho anche la Lion Heart, che è una di quelle più potenti. Dovrei passare a casa a prendere tutto l'arsenale, non si può mai sapere, sempre se Aaron è d'accordo."

Ma il discorso serio dura ben poco perchè ecco che sorride nuovamente in senso malizioso, andando a captare proprio il discorso ambiguo del mercenario. Quindi si lascia scappare una frase.

"Ah si? Qualcos'altro? E dimmi, che cosa per la precisione?"

Gli va a lanciare uno sguardo anche lui "malandrino" nei suoi riguardi ma poi ecco che si avvicina al mercenario alla richiesta di provare il tiro con la stecca da biliardo sulle palle da gioco. La mano destra va a posarsi su quella di Leonard che in questo momento sorregge la stecca, con un movimento delicato e mai prepotente. L'altra mano invece, tiene il centro della stecca. Quella parte non la va a impugnare direttamente ma va solo a "circondarla" con il dito pollice e indice. Non guarda direttamente Leonard ma i visi diciamo, sono abbastanza vicini. Lui però lo sguardo è rivolto verso le palle da gioco.

"Dovresti impugnarla in questo modo qui. Poi tiri con un movimento deciso."

Va poi a "guidarlo" con un movimento deciso ma al tempo stesso delicato, andando quindi a fare centro verso una delle palle da gioco, dove quest'ultima colpisce tutte le altre e la maggior parte finiscono in buca.

"Vedi come è semplice tenere la stecca tra le mani?"

Parte quindi la frase in senso ambiguo ma nonostante questo non lascia la presa di Leonard. La tachicardia sale un po' dall'emozione, ma dopo diversi istanti lui tenta di lasciare la presa. Sta al mercenario capire se gli lascia scivolare la presa o se l'avrebbe al contrario impedito, agendo in qualche modo.