Posts written by Oliver Ward

COBRA - SALA TATTICA

Oliver annuisce alle affermazioni di Alexyus sull'origine del nome della nuova organizzazione scientifica, per poi sorridere, ma debolmente, date le sue condizioni non sono proprio del tutto perfette.

"E' proprio per questo che l'ho scelto. Shiro significa letteralmente, Bianco in giapponese. E il bianco rappresenta la luce, proprio come questa organizzazione."

Dice, andando poi a sorridere di rimando a Miranda, per poi strizzare appena un occhiolino in sua direzione.

"Ci vediamo dopo allora"

Poi si sarebbe allontanato con Leonard fino a raggiungere poi la palestra ma decide di non esagerare, infatti molto spesso è stato soggetto a pause proprio perchè il giorno prima, gli hanno aperto letteralmente la testa. Porta una sensazione di capogiro continuo, se non alternato a pesantezza di tanto in tanto.

COBRA - SALA TATTICA

Oliver osserva Miranda, provando una sorta comunque di leggero imbarazzo anche se al tempo stesso, avverte una certa sicurezza, il che sono due sensazioni decisamente contrastanti tra di loro. Stava per rispondere ma poi, seguono i discorsi successivi della donna, così come quelli di Aaron dove entrambi, fanno i complimenti per il suo aspetto.

"Finalmente ho ritrovato il mio aspetto e in chiave decisamente migliore, il merito lo devo tutto al mio barbiere di fiducia. Anche se a dirla tutta non sono proprio al massimo delle mie energie."

Risponde così lo scienziato, sorridendo poi a sua volta e successivamente nel momento in cui Miranda nomina la Shiro Science Foundation, accorgendosi che comunque ha scelto lo stesso nome che lui aveva proposto.

"Mi fa piacere sapere che la nuova organizzazione scientifica adesso, abbia un nuovo nome. L'avevo proposto io a Miranda proprio questa mattina."

E infine, si va a rivolgere a Leonard.

"Leonard, dimmi tu. Tu che avresti da fare? Magari un po' di movimento mi farebbe bene per riprendermi da questa pesantezza alla testa, però dipende da cosa devi fare dopo."

Dice infine, attendendo quindi la risposta da parte dei presenti.

AREA LAVANDERIA

Lo scienziato Oliver si lascia trasportare da varie ore di tintura, taglio di capelli e pulitura, così come la rasatura e l'acconciatura della barba fino a risultare una persona completamente diversa. Lui resta completamente immobile fino a quando poi il mercenario non finisce di sistemare gli ultimi ritocchi, poi va infine ad afferrare la divisa per potersi cambiare.

"Grazie Leonard, ci metterò un attimo. Mi credi che mi sentivo un po' appesantito e ora che mi hai fatto questo trattamento mi sento leggermente meglio? Mi sentivo quei capelli tutti azzeccati! Immagina che tortura a truccarmi ogni giorno per sembrare una persona che non ero!"

Conferma quindi lo scienziato, prima di mettersi in disparte e lontano dal mercenario, dove ci mette qualche minuto. Poco dopo sarebbe uscito una persona completamente nuova, dove appare molto più giovane di prima, capelli e barba castana, e occhiali decisamente appariscenti e che mettono più in risalto il viso che ora si mostra decisamente più pulito. L'abito è più sullo stile scientifico, mostrandosi con una tunica questa volta scura e nera dai riflessi bordati dorati, accompagnato da un bracciale di spine e un guanto, e con una cintura saldamente stretta in vita. Per finire, degli stivaletti che ricoprono le caviglie tenuti perfettamente da degli appositi lacci.



"Allora, come sto? Direi va decisamente meglio, no? Mi sento un uomo nuovo ora."

Dice ancora un po' timidamente, almeno apparentemente ma ora si mostra per la sua vera identità : Oliver Ward, e non più Ludowick Van Houten.

COBRA - STANZA DI OLIVER

Oliver avrebbe atteso Leonard ma non per troppo tempo, visto che ne ha approfittato per avere momenti per potersi rilassare, dato che è reduce da un operazione. Sente quindi bussare la porta e viene fatto subito l'invito al mercenario di entrare. Nello scienziato viene stampato un sorriso.

"Beh, non posso tenere il passo tuo perchè mi sento la testa pesante, ma farò del mio meglio."

Dice così lo scienziato, e senza attendere oltre lo segue fino a raggiungere così l'area di servizi vicino all'area bagni. Lui si siede e si lascia fare il cosiddetto "trattamento di ispezione" per capire quello che il mercenario effettivamente dovrebbe fargli per dare nuova vita sia ai capelli che a tutto il resto. Lui annuisce mentre va a preparare la tinta.

"Ti do carta bianca su come sistemarmi, l'importante è che non mi faccia sembrare un vecchio di sessant'anni. Se mi è rimasto poi un po di trucco in faccia non ci fare caso, ma me ne mettevo in continuazione, non ne posso più"

<< E spero di non mettermelo ulteriormente, ma come fanno le donne a truccarsi ogni volta? >>

Pensa a sè e sè, ma poi da allora avrebbe atteso l'inizio del trattamento di Leonard.

COBRA - SALA MENSA

Oliver osserva Miranda e nel frattempo, lui aveva già finito il suo pasto e dato che è un tipo precisino, avrebbe comunque riassemblato tutti i piatti in un ordine che non si era mai visto, non lasciando neanche una briciola all'infuori nonostante i piatti fossero già molto abbondanti di loro.

"Sto già meglio. Sento un po' di pressione alla testa, ma penso sia normale considerato che me l'hanno aperta tipo meno di ventiquattrore fa. Ad ogni modo si, ci vediamo dopo, con quello che finalmente sono... Oliver Ward, e nient'altro."

Sono le ultime parole che va a riferire alla donna prima che quest'ultima si allontana verso la sala tattica. Fa quindi verso Leonard, prima che si allontani anche lui a sua volta per poter prendere il necessario per il nuovo look.

"Io ti aspetto in camera mia, sai dove trovarmi, no? Prenditi il tempo che vuoi. Io penso mi rilasserò un po sul letto e poi appena sarai pronto iniziamo."

Dice infine. Avrà posato quindi i suoi piatti e a sua volta, si sarebbe allontanato anche lui verso le sue camerate, dove da lì lo avrebbe atteso per tutto il tempo che Leonard ritiene necessario affinchè lui sia pronto a dare nuova vita allo scienziato.

COBRA - SALA MENSA
TAVOLO DI OLIVER E MIRANDA

Oliver sorride all'entusiasmo di Miranda, continuando a mangiare con un notevole appetito nonostante il tutto lo va a fare con una certa eleganza. Approfitta di quel momento di distacco per parlare.

"Già, su questo come posso darti torto? Anche se potrei avere i capelli bianchi, poco importa. Sono stanco di farmi sempre la tintura color senape e mettermi quegli occhiali che lasciano sembrare un secchione imbranato. Direi che è meglio mettere fine all'esistenza di Ludowick Van Houten. Ad ogni modo, fammi sapere Aaron cosa ti dice."

Afferma, andando poi ad inquadrare Leonard sul suo campo visivo e quest'ultimo si presenta, tendendogli la mano. Lui ricambia con una presa non troppo energica, dato che si è ripreso, ma non del tutto.

"Oliver Ward. Vedo che già conosci il mio nome e tutte le mie intenzioni di voler entrare alla nuova organizzazione scientifica, devo dire che hai evitato di farmi fare una presentazione così lunga."

Afferma sorridendo lievemente, continuando a mangiare e ormai, il suo piatto che prima era più che abbondante, adesso sta diventando quasi vuoto. Lui continua.

"Io tra dieci minuti ho finito, ma tu sentiti libero di iniziare quando vuoi, non ho niente da fare. Basta che me ne esco senza questa tintura e con il look fatto come si deve. Ci si deve dopo allora."

Dice, andando poi a finire il pasto e passando almeno un altro po' di tempo con Miranda. Subito dopo, da precisione come da scienziato, va ad assemblare tutti i piatti e bicchieri vuoti per poi andare a sollevare il vassoio. Si sofferma sulla donna per qualche secondo per poi dire, timidamente.

"Ci... Ci sentiamo dopo, Miranda?"

<< Io però non ho alcun abito di ricambio. Mi daranno anche quello, magari? >>

Pensa per un attimo. Una volta ottenuta la risposta dalla donna, si sarebbe diretto prima per posare i vassoi ormai vuoti da dove li ha presi, per poi dirigersi nelle sue camerate. Da lì, Leonard avrebbe avuto tutto il tempo che vuole per poter fare colazione e successivamente, raggiungerlo.

COBRA - SALA MENSA

Oliver continua a mangiare il suo pasto, e nel frattempo ascolta il discorso di Miranda. Lui risponde con un sorriso.

"Ho passato troppi anni a nascondermi come Ludowick Van Houten e adesso sono Oliver Ward, come ti ho già detto in precedenza. E sono d'accordo con te, è meglio farlo sparire dalla faccia della terra. Ma penso che te lo ricordi meglio di me com'ero prima, no? Arrivato a questo punto mi lascio cambiare il look e mi vestirò come vestirebbe in realtà Oliver Ward. Sono contento che ti sia piaciuto il nome di Shiro Science Foundation."

E' arrivato a metà piatto ma ad un certo punto, si ferma per donarle un altro ulteriore sorriso alla donna. Inarca quindi un sopracciglio, interrogativamente.

"Parli come se avessi già deciso di chiamare già così la nostra organizzazione scientifica. Direi di avere delle ottime speranze. L'Oceano sarà sicuramente una delle prime cose che avrò il piacere di godere, dato che per tutti questi anni ho solo visto deserto, nulla più."

Ma poi Leonard raggiunge entrambi, volgendo lui uno sguardo interrogativo, dato che è la prima volta che lo vede qui alla Cobra. Ma d'altronde come biasimarlo, dato che è qui da un solo giorno. Resta in attesa che si avvicini per poter riprendere così il discorso sul cambio look e sulle eventuali mosse successive da fare.

COBRA - SALA MENSA

Oliver aveva proposto a Miranda di sedersi accanto a lei, dove risponde affermativamente. Quindi appoggia il suo vassoio pieno di pietanze e si siede accanto a lei, andando a dipingersi sul suo volto un largo sorriso.

"Sono stravolto e stanco per via dell'operazione, ma sto decisamente meglio. Infatti mi vedi in piedi. Ma ho capito bene o non ha nome l'organizzazione scientifica? Che cosa ne penseresti con Shiro Science Foundation?"

Non fa neanche una pausa che decide di spiegare anche il significato di questo nome. La sua successiva risposta è quasi immediata.

"Letteralmente significhebbe "Fondazione Scienza Bianca". Il Shiro in giapponese indica il colore bianco, e quale colore migliore se non attribuirlo a una base scientifica che ha come scopo di contribuire per il bene? Potrebbe essere una buona idea."

Quindi inizia a fare colazione, mangiando decisamente con un appetito quasi al pari di una persona che non mangia da una settimana. Ma d'altronde si sa, una persona che subisce un operazione perde un sacco di energie, e come tali necessitano di un recupero massiccio. Finisce di mangiare una parte del suo pasto fino a quando poi, non riprende a parlare.

"Non ho indicazioni particolari. Preferirei ripristinare la tintura che ormai penso stia decisamente annoiato. Sono stanco di essere Ludowick Van Houten, meglio Oliver Ward. Questo look mi fa decisamente vecchio, quindi per chi mi sistemerà al meglio ha la libertà di fare ciò che vuole. La mia unica paura è che i miei capelli a furia di fare la tintura si sono fatti bianchi, ma non mi spaventa. Da una parte non mi stupirebbe."

Continua dunque a mangiare, fino a dire un ulteriore frase.

"Non dormivo così da una vita, Miranda. Nell'Area 51 avevi sempre un occhio aperto e un altro chiuso e non c'erano mai finestrini dove ti potevi affacciare, sembrava di stare in un bunker. La prigione a confronto secondo me è più confortevole."

Attende dunque una risposta da parte di Miranda.

COBRA - PIAZZALE ESTERNO INFERIORE

Alexander continua a tenere il passo di Leonard fino a quando poi non conclude l'allenamento. Si rialza poi, lievemente affaticato ma comunque in qualche modo, gli ha dato la giusta carica per poter iniziare nel migliore dei modi la giornata. Osserva il mercenario fino a quando lui, va a scuotere la testa.

"Su questo puoi stare tranquillo, non una kilocaloria in più andrò ad ingerire. Avrei fame, però resto un altro po prima di venire in sala mensa. Ci vediamo dopo!"

Risponde così, salutando il mercenario andando ad alzare appena la mano destra in direzione del saluto, prima di spendere ancora le sue energie nel resto dei suoi allenamenti fino a quando, non avrà avuto modo di meritarsi un lauto pasto.

CAMERA DI OLIVER ---> SALA MENSA

Dopo aver fatto il letto e sebbene non con la stessa energia di prima (In quanto reduce da un operazione), Oliver va a recarsi in sala mensa. Attualmente i suoi capelli sono scombinati e appena gonfi, lievemente scoloriti. Lui tira un sospiro, sconsolato, prima di volgere il suo sguardo verso il basso, in direzione del pavimento.

<< Mi sento proprio un cretino. Come posso solo pensare che Miranda si prenda uno come me? Un codardo che non ha lottato nell'Area 51 fino alla fine? Non capisco neanche se questo sentimento è ricambiato. >>

E poi arriva in sala mensa. Ma proprio nel punto in ci si stava immergendo nuovamente i suoi pensieri rimpizandosi di cibo, finito di riempire, osserva la figura di Miranda seduta ai tavoli. Lui si agita, appena.

<< Ma proprio ora? Vabbè, o la va o la spacca. >>

Quindi infine si avvicina a Miranda, con il vassoio pieno di cibo.

"Buongiorno Miranda. Mi posso sedere? Mi farebbe piacere avere un po di compagnia"

<< E piantala di fare il pappamolle, non è mica tua sorella, co****e >>

Resta in attesa. Di lì a poco, avrebbe atteso da parte di Miranda un consenso, o un dissenso, prima di poter intavolare qualsiasi discorso di qualsiasi genere.

COBRA - PIAZZALE ESTERNO INFERIORE

Alexander si era recato precedentemente in stanza dopo aver scambiato qualche momento di sfrenata passione con il suo compagno Leonard. Ha modo di svegliarsi molto presto, per vestirsi già con la sua tuta Cobra e partendo spedito in direzione del Piazzale Esterno Inferiore per appena due minuti più tardi rispetto a Leonard. Lui lo raggiunge, affermando queste parole precise.

"Buongiorno a te, uomo di poca fede!"

Sono le uniche parole che va ad urlare prima che l'adrenalina sale e quindi prende l'avviata sempre più spedita cercando di superare il mercenario. Quindi il suo allenamento, tende a proseguire.

STANZA DI OLIVER

Oliver era sveglio già da un po' di tempo, dato che proprio la sera prima, era crollato come un sasso dopo che ha avuto la piacevole visita di Miranda. Rispetto alla giornata precedente, lo scienziato si sente decisamente meglio, anche se ha ancora una leggera pressione sulla testa, a causa dell'operazione subita. Lui si guarda attorno, andando a focalizzare lo sguardo verso l'uscio della porta.

<< Devo alzarmi... >>

Pensa tra se e se, andando a rialzarsi questa volta da solo e a passo più deciso, anche se non proprio in senso pimpante, dato che si è appena svegliato. Va quindi a soddisfare i suoi bisogni fisiologici prima di poter rifare il letto. Lo fa con estrema precisione e cautela, cercando di stare attento per non sforzarsi troppo.

<< Non dormivo così tanto da una vita... Quando ero all'Area 51 stavo sempre sul chivalà. Ho fatto bene a mettere fine a questo lavoro assurdo di spionaggio. Da oggi in poi sarò uno scienziato diverso. >>

E' il pensiero netto mattutino di Oliver, dove va a confermare le sue vere intenzioni. Quella di poter servire il bene ma non più lavorando per l'Area 51. Una volta rifatto il letto, inizia a sgranchirsi un po' le gambe, con movimenti lenti, ma decisi.

COBRA - CAMERA DI OLIVER

Oliver ascolta la prima parte del discorso di Miranda, andando maniacalmente ad aggiustare la testa sul cuscino come se non fosse mai abituato a quella posizione, sebbene lo stia agevolando per la testa pesante post operatoria. Lui continua comunque con il discorso sull'Area 51

"Non posso neanche immaginare quello che ha passato Aaron. Ma sicuramente anche se sono due sofferenze diverse, restano comunque sofferenze. Credo che sia... Come dici tu, io mi fido del tuo giudizio."

Una volta data la stretta di mano, lui sorride al complimento senza aggiungere altra parola. Lui però vuole incalzare altre parole circa la galanteria che sta dimostrando nei confronti della donna.

"Come ti ho già detto, mi sento solo la testa molto pesante e sono molto stnaco... Ma ripeto, credo sia dovuto anche dal fatto che all'Area 51 non c'è stato un... Solo giorno dove ho dormito bene. Ieri è stata la prima vera notte dove posso dire... Di aver dormito senza ansie."

Osserva quindi l'auricolare ora posizionato vicino al comodino. A distanza calcolata vorrebbe prenderlo per studiarselo meglio, ma purtroppo non ce la fa. Fosse stato così sarebbe riuscito anche a prendersi gli occhiali da solo. Annuisce quindi.

"E' vero, devo togliermi questa tinta, mi ha solo... Rovinato i capelli, sperando non sia uscito qualcuno bianco. Sembro invecchiato di 30 anni."

Tentenna poi all'ultima richiesta di Miranda sorridendo ancora una volta. Non è un sorriso qualunque ma un sorriso beato, tranquillo, come se avesse raggiunto la pace dei sensi con la presenza di Miranda. Quindi commenta.

"Sto bene, non preocucparti per me. Mi sono ripreso alla grande, ho solo bisogno di un po' di riposo e vedrai... Che sarò in grande forma, contaci. Mi ha.. Fatto tanto piacere che sei venuta a trovarmi. Significa molto per me."

Dice infine, attendendo che la scienziata esca dalla camera e non appena Miranda avrà avuto modo di pronunciarsi per le ultime frasi dette da Oliver, lui si sarebbe steso un altra volta ma al momento, senza riaprire gli occhi. Si è ripreso alla grande e si sente energioc, tuttavia aveva bisogno di appoggiare la testa sul cuscino ancora un po'.

COBRA - CAMERA DI OLIVER

Oliver sorride lievemente, anche in modo tenero, all'apprezzamento che Miranda riceve. Lui però si mette all'ascolto della donna senza interromperla neanche per un istante. Nonostante sia in una posizione comoda e la testa pesante non è che lo aiuti molto, lui si mostra interessato e riesce ad aspettare, quindi questo fa capire che la sua reazione all'operazione è più che positiva.

"Ho avuto modo di conoscere buona parte dell'Area 51, anche se non tutta, perchè non mi davano mai la possibilità di sapere e di scoprire di più. Avrei tante cose da dire ma.... Preferirei non andare in racconti complessi adesso o fatichrei... Il mio cervello."

Lui fa una pausa, accompagnato da una decina di secondi di silenzio prima di riformulare un ulteriore discorso.

"Aaron... Walker? Non mi stupisce. D'altronde ho confessato a lui la volontà di... Doer ricominciare daccapo senza farmi rinchiudere in quelle quattro mura. Non hai idea di quanto sia stato liberatorio per me, dire basta al Ministro Robinson perchè non ne potevo più. Da una parte la mia paura è cresciuta proprio per colpa loro, e tu pensa che osno stato in entrambe le aree 51 sebbene loro avevano motivi completamente diversi... Seppur oscuri."

Ancora un altra pausa, mentre cerca di adagiare bene la test al cuscino. Ad ogni minimo movimento lui sente la testa pesante, ma se non si muove lui sente come se fosse già operativo e con tanta voglia di fare.

"Non credo che la ripresa sia poi così... Lontana, Miranda. Mi sento solo la testa pesante, come se avessi accumulato tanta... Stanchezza. Ma d'altronde penso che non sia reduce da un operazione ma da tanti giorni passati nella paura più totale... E io sono arrivato al punto in cui ho messo i paletti su questa cosa. Voglio mettermi in gioco con questa nuova organizzazione, per cui considerami anche il tuo braccio... Destro, se lo vorrai."

Allunga quindi la mano a stringere così l'azione fisica con Miranda ed energica, nonostante sia reduce da un operazione.

"Peccato che sono in condizioni... Pessime, ti sembro invecchiato ma non è proprio... Così. Mi è rimasto un po', di trucco e... I capelli tinti. Devo rifarmi daccapo buttandomi tutto alle spalle.."

Ma poi probabilmente sorprende Miranda, incalzando un ultima frase.

"E' la verità, ad ogni modo. Tanto giovane ma resti sempre una bella donna... Non sei cambiata affatto, resti sempre la stessa di vent'anni prima."

E' l'apprezzamento che va a fare accompagnato da un sorriso debole. Poi attende la risposta da lei, cercando di aggiustarsi al meglio per adattarsi con il cuscino ma cerca di tenerlo stretto per non farlo ricadere da dove è appoggiato.

COBRA - CAMERA DI OLIVER

Oliver sente ancora la testa pesante nonostante l'aiuto fornito da Miranda, anche se il fatto di aver appoggiato il cuscino un po' più sollevato rispetto a quando stava steso, lo aiuta sicuramente a fargli sentire la testa meno pesante. Tiene ancora gli occhiali tra le mani e una volta che si trova in una posizione più comoda, ha modo lentamente di poterseli mettere e mettere finalmente a fuoco l'immagine di Miranda. Si trova quindi a fare un sorriso flebile.

"Ora vedo meglio... Il tuo splendido viso."

Commenta azzardando a un complimento nei confronti della donna, ma poi focalizza l'attenzione maggiormente verso i discorsi successivi di Miranda, alternandosi tra un sorso d'acqua e un altro. Lui annuisce.

"Non lo è, ma non è neanche colpa tua. Ho deciso io... Di fare questa vita per vent'anni. Avrei potuto combattere... Le organizzazioni criminali già alla giovane età ma ho lasciato che la paura mi assorba... Ora mi sento decisamente, più leggero. E' come se oltre agli elettrodi, mi avessero tolto anche... Tutta la paura assorbita in questi vent'anni."

E' la confessione che va a fare lo scienziato nei confronti di Miranda, ma poi ecco che parte la proposta diretta parlando di una nuova organizzazione scientifica. Sbatte più volte le palpebre come segno di assenso.

"Non ho intenzione di tornare lì, non più. Specie senza gli elettrodi mi ucciderebbero.. Nell'arco di pochi giorni. Avevo pensato di trovare un altro modo per combattere... Le organizzazioni criminali, ma non così. Eppure, mi hai dato un motivo in più per andare avanti... Ancora una volta lo devo a te con la tua bravura... E la tua intelligenza. Saresti perfetta a dirigere un organizzazione del genere."

Di tanto in tanto lui usa le spalle per raddrizzarsi ancora di più nella posizione in cui è ora. Stava per dire qualcosa ma al momento tace, un po' per la stanchezza e n po' perchè non lo riteneva un momento opportuno per poterlo dire. Attende una risposta quindi da parte di Miranda.

COBRA - CAMERA DI OLIVER

Oliver riamne ancora incapace di muoversi con la testa, dato che ora sta si sta giusto riprendendo da un intervento alla testa. Rimane per alcuni secondi a focalizzare la figura di Miranda anche solo per una parte, dato che ha decisamente problemi alla testa. Poi però si ricorda dell'esistenza dei portali e quindi inizia a connettere le sinapsi, segnale postiivo che il cervello opera bene con le sue funzioni cognitive nonostante l'intervento decisamente invasivo.

"Aspetta.. No, sto bene. E' solo che non riesco a vederti bene perchè ho problemi alla vista. E mi sento la testa un tantino appesantita. Sono lucido e riesco a rispondere, credo."

Dice quel "credo" con un tono un po' insicuro, considerato che comunque si sente la testa pesante ma sarà anche il risveglio, considerato che lo scienziato è stato svegliato in modo estremamente dolce e non invasivo.

"Mi ero ricordato solo ora dell'esistenza dei portali, ecco perchè sei qui. Ma... Posso parlare. Ti prego.. Fammi capire. Che intendi per cose da fare... Insieme? Non preoccuparti per me, davvero."

Rimane affascinato dalla bellezza della donna, nonostante la sua sia per una maggior parte di percezione, dato che l'immagine chiara e nitida di Miranda ora riesce ad immaginarsela solo nella sua testa.

"Magari se riesci a prendere i miei occhiali riesco a vederti meglio, e un po' d'acqua, non mi serve altro... Comunque ascolta..."

Sussurra quindi con una voce debole, seppur abbattuta da una stanchezza quasi imminente.

"Non devi pentirti di ciò che hai fatto anni fa... Di certo sei una persona brillante e dalle grandi doti. E' vero che tutto questo lo ha voluto il governo ma hai comunque hai dato fiducia nonostante... L'identità. Per avere addosso una tecnologia come... La Cobra, è un onore. E' vero che quegli elettrodi avevano un peso sulla mia vita ma... Li ho sempre portati con orgoglio, per cui non devo fare altro che ringraziar...ti"

I gomiti vanno ad appoggiarsi inevitabilmente soto le braccia, cercando in qualche modo di sollevarsi un minimo per cercare un appiglio e aver modo di appoggiare la testa da qualche parte, almeno per parlare con Miranda. Attenderà quindi risposta dalla donna.

STANZA DI OLIVER

Lo scienziato naviga per diverso tempo nel mondo dei sogni, ancora travolto dall'invasiva operazione che gli è stata applicata per la rimozione degli elettrodi piantati nel cervello. Oliver trova in qualche modo la serenità e la liberazione di potersi togliere di un simile peso ma ancora non ha modo di godersela, perchè è convalescente anche se non lo sarà ancora per molto. Questa sua condizione di tranquillità nel mondo dei sogni viene dolcemente interrotta da Miranda che poco a poco, inizia ad aprire gli occhi, cercando di mettere a fuoco la figura della donna per diversi istanti. A questo si somma non solo la sua condizione da convalescente ma anche per un fattore che è senza occhiali. Ma comunque riesce a riconoscere la voce, anche se vede una figura molto sfocata.

"Miranda...? Ma sbaglio o poco fa... Eri in una videoconferenza? Che ci fai... Qui?"

Parla a malapena, intontito ancora per la condizione ma ancora non riesce da alzare la testa, dato che sente una sensazione di intorpidimento e pesantezza. I suoi occhi vanno a cercare in automatico gli occhiali, ma non riesce a trovarli perchè non solo lei, ma anche tutta la stanza, non riesce a metterli bene a fuoco.

"Hanno già fatto? Come... E' andata?"

Domanda a lei pur non avendo la minima idea di come Aaron, Kraken e molti altri abbiano provveduto a una simile e delicata operazione. Ha i capelli ancora scombinati, completamente immobile. Attenderà quindi una risposta dalla donna.