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PARIGI-STUDIO LEGALE
Bagni Morgan fa rapidamente una doccia nel bagno dello studio legale che è anche provvisto di doccia con un tumulto di emozioni addosso, dovute alla difesa della causa di importanza mondiale e che potrebbe dare anche una profonda svolta alla sua carriera e vita. Non che non gli piaccia la professione che ha scelto di fare, ma essendo anche un tipo da avventure, e avendo avuto anche un passato un po' burrascoso, starsene sempre dietro una scrivania non è proprio l'ideale per lui. Ora che ha la possibilità di mettere al suo servizio la sua vocazione e abilità professionale girando anche in vari luoghi, la cosa lo entusiasma nonostante la pericolosità del tipo di esposizione a cui ci avrebbe messo la faccia pubblicamente. Questo però non sembra preoccuparlo, altrimenti non si sarebbe azzardato nemmeno ad attuare stratagemmi anche fuori regola per questioni legali come il suo ingresso forzato e astuto all'interno dell'edificio del procuratore generale dell'Inghilterra. La chiamata della misteriosa Miranda Lawson gli ha quindi innescato una certa fretta di prepararsi il prima possibile, in modo da essere pronto a qualunque tipo di evenienza e di incontri che avrebbero potuto portarlo a stare un po' lontano da Parigi e lo studio legale che condivide con Donna. L'uomo esce dal bagno dopo aver indossato i pantaloni ma restando a dorso nudo per entrare nella stanza in cui Donna sta lavorando su un caso al computer, e che quasi prende un colpo nel vederlo apparire frettoloso a dorso nudo. "Santo Cielo, Morgan! Hai preso questo studio legale per un centro termale?!" Esclama quasi però arrossendo un po', notando sul corpo dell'avvocato una sfilza di tatuaggi e anche alcune cicatrici addosso che fanno restare sconcertata la donna. "Lo sapevo che avrei dovuto tenere in armadietto anche un ricambio più appropriato per casi di emergenza! " Risponde lui andando a rovistare in un armadietto collocato proprio in quella stanza alla ricerca di qualcosa. Donna guarda le spalle nude dell'uomo con la coda dell'occhio vedendo altri tatuaggi e ferite, o almeno cos' sembrano. "Emergenza? Santo Cielo, quale emergenza? E si puo' sapere che cosa stai cercando? L'emergenza mi sembra essere più che altro gridata dal tuo corpo. Sembra che tu sia appena tornato dalla guerra." Morgan si gira verso Donna , guardandola perplesso. "Guerra? E da dove viene questa assurda idea?" "Non mi sembra tanto assurda! Non sto parlando dei tuoi tatuaggi che, rinuncio anche a tentare di leggere o tradurre nel loro simbolismo, ma sembra che ti abbiano ferito addosso." "Ahhh, queste!" Morgan "apre" il torace allargando le braccia per indicare con le mani una delle cicatrici presenti in mezzo ai due pettorali. "Nessuna guerra, ma sai com'è. Mi ero pentito di alcuni tatuaggi e nel cercare di farli rimuovere purtroppo le mani a cui mi ero affidato non hanno fatto un gran bel lavoro facendomi restare delle cicatrici. Così ho pensato di trasformarle rendendole cicatrici ancora più evidenti con tatuaggi rossi." "Oh Santo Cielo! Se ti davano già fastidio per essere state procurate dalla rimozione di tatuaggi, perchè renderle ancora più visibili! Sei impazzito?" Morgan torna a frugare nell'armadietto alla ricerca di altri indumenti e che sembra riuscire a trovare. "Ho pensato di dare un senso anche ad un altro tipo di cicatrici che ho portato dentro per eventi di vita poco simpatici. Visto che un macellaio mi ha rovinato in alcuni punti, ho pensato di dare un diverso valore al tutto. Mi conosci, non sono il paladino del vittimismo, anzi lavoro per l'esatto opposto. Queste ferite mi ricordano con orgoglio la forza che ho avuto per affrontare, superare e vincere determinate esperienze di vita. Le ferite non andrebbero compatite o maledette, ma guardate con fierezza, non trovi? Mi urta solo che a me quelle fisiche siano state provocate da un imbecille che però sono anche riuscito a portare in tribunale." Risponde ancora con fierezza per poi infilarsi una nuova maglia, sotto lo sguardo colpito di Donna. "Non ....ti facevo così profondo. Parecchio svitato si, ma non con così profondo." Morgan si gira verso di lei agganciandosi la particolare camicia sportiva. "Ah, e così' sarei svitato eh? Però ammetti che senza uno svitato di socio come me, molte cause non saresti riuscita a portarle in tribunale con il giusto materiale" Ridacchia lui e con voce anche un po' accattivante e furba alzando le sopracciglia alla diavoletta. Donna sorride. "Lo ammetto. Con te ho rischiato di mandare a quel paese alcuni dei miei valori e da procuratore della Repubblica non è che sia propriamente corretto. Ma non dirlo a nessuno." Morgan le schizza un occhiolino complice e divertito, per poi andare a sedersi davanti a Donna. "Lo vedi che come socio ti faccio comodo? Dai, ora però ti racconto tutto meglio." Morgan racconta della telefonata avuta con Miranda e del programma. "Santo Cielo, ma quindi devi partire ora stesso? E per quale zona di preciso e con che modalità' o veicolo quindi ?" "Non ne ho la più pallida idea, ma meglio che mi faccio trovare pronto in qualunque momento." I due restano ancora nella stanza a parlare della questione fino a quando il telefono di Morgan suona nuovamente. Edited by Donna May - 13/8/2023, 18:37 |