nuovo articolo (leggetelo voi, io mi scoccio
)
È a Londra che Toby Gard, il “papà” di Lara Croft, ed una parte della squadra dello studio Crystal Dynamics ci ha presentato un primo abbozzo di Tomb Raider: Anniversary (TRA). L'opportunità di farsi spiegare dalla viva voce il contenuto di questo nuovo episodio che supera lo statuto di semplice rifacimento. Se il gioco includerà tutti i momenti chiave dell’originale Tomb Raider, in particolar modo l'incontro col T-rex, gli sviluppatori hanno riconsiderato in compenso interamente la disposizione dei livelli ed il collocamento in scena grafica. Peraltro, una parte delle innovazioni introdotte da Crystal Dynamics, come il rampino magnetico che utilizza Lara in Tomb Raider: Legend, sarà conservata, e ciò che avrà necessariamente un'influenza sul modo di evolversi negli scenari e di risolvere gli enigmi. Decisamente moderno nel suo gameplay, questo TRA intende riagganciarsi anche con le fondamenta della serie, rimettendo l’esplorazione al centro dell’esperienza.
E così abbiamo tutti gli ingredienti del Tomb Raider perfetto?
L'INFERNO DI LA GIUNGLA
Quando lo studio Crystal Dynamics ha ripreso la bella Lara in mano, gli occorreva fare dimenticare imperativamente i molteplici rimproveri formulati a riguardo della serie, soprattutto l'ultimo episodio (The Angel of Darkness): pessima giocabilità, difficoltà male dosata, mancanza di omogeneità, eccetera. Tomb Raider: Legend ha corretto enormemente la rotta ed ha rilanciato la carriera della bella avventuriera. Tuttavia, i fan della prima ora si sono sentiti un pò traditi da questa nuova Lara, molto meno energica degli inizi. Aiutato continuamente da una squadra tecnica e dei gadget high-tech che la agevolano, non faceva quindi troppo fatica a procedere nei percorsi supposti pericolosi. Tomb Raider: Legend è stata dunque la sua avventura più facili e più corta. Cià sarà diverso con TRA che intende rendere a Lara Croft il suo statuto di esploratrice solitaria. Escluse le comunicazioni radio piene di indizi sul cammino da seguire, lo scanner che permetteva di mettere in evidenza gli elementi dello scenario manipolabili, addio allo scintillio che indicava i punti di appiglio col rampino! Ritorno all’esplorazione alla vecchia maniera dove il giocatore
non ha il cammino pre-indicato. Una decisione presa che incanterà i puristi ma che rischia un pò di sconcertare quelli che hanno scoperto la serie con TR: Legend. Non c'è un rischio di frustrare una parte del pubblico mirato? “No!”, ribatte Toby Gard, “perché è questo aspetto di Tomb Raider che ha decretato il suo successo iniziale. La gente ci metteva a parecchio per risolvere gli enigmi, compresi quelli con le leve. È uno dei fattori della popolarità del serie”. Non bestie...
NEMICI A QUATTRO ZAMPE
Parlando di bestie, sappiate che esse faranno il loro grande ritorno in Tomb Raider: Anniversary. Fin dai primi minuti di gioco, Lara affronterà dei lupi, degli orsi e dei dinosauri. Abbiamo titillato gli sviluppatori di Crystal Dynamics su questo punto: non temono di mettersi contro le associazioni di protezione della natura? La salvaguardia degli specie minacciate è un dibattito molto attuale...
“Abbiamo riflettuto molto, essendo coscienti del problema etico che ciò può porre”, ci spiegano, “ma gli animali selvaggi fanno parte integrante dell’universo di Tomb Raider. Nei vicoli remoti ci si aspetta di incrociare delle belve feroci che tentano di sgranocchiarvi. Per non tradire lo spirito della serie, occorreva dunque decisamente che Lare affrontasse degli orsi, dei lupi, ecc. Abbiamo fatto in modo da renderli molto minacciosi, affinché non urti nessuno doverli colpire.” E poi dopo tutto, resta un videogame e dunque un mondo virtuale...
RIGUARDO AL VERO TOMB RAIDER
Quando l’abbiamo interrogato sulla sua opinione riguardo a questo remake, Toby Gard si rallegra dell’approfondimento della sceneggiatura apportato alla serie. "Sono andato su Wikipedia ed ho constatato che quello scritto nell’articolo sul primo Tomb Raider era tutto falso: la storia che immaginai all’epoca non ha niente a che vedere con ciò che racconta! Ma all’epoca,” continua, “ci siamo concentrati soprattutto su l’aspetto tecnico, tralasciando un po’ la narrazione. Questo rifacimento è l'occasione di sviluppare meglio la sceneggiatura.” Da parte nostra è innanzitutto l’aspetto grafico che chi ha sedotti:quel piacere di riscoprire dei luoghi familiari largamente abbelliti! Basta paragonare due foto dello stesso luogo, una della "vecchia" versione PSone ed l’altra su PS2, per comprendere che ciò è cambiato. Il remake ha anche una buona giocabilità, copia fedele di quella inserita in TR: Legend. Lara si muove dunque con spigliatezza ed agilità, ciò che non accadeva assolutamente un decennio fa. Ci si rallegra in anticipo all’idea di esplorare degli ambienti naturali vasti e complessi, senza avere l’apprensione di morire al successivo passo falso, ciò che accadeva spesso all’epoca.