| Vabbeh, visto che insistete! Vediamo di finire almeno il primo capitolo! Cerchero di postare i vari capitoli (interi stavolta) ad intervalli più o meno regolari. fate conto che questo primo capitolo sarebbe l'introduzione! I livelli di gioco sono una ventina, ma anche di più, distribuiti in sette aree principali, per cui preparatevi gli occhi / occhiali da vista: da leggere ce n'è per tutti! Ma ora basta indugi, vi presento la seconda metà (o anche i 3/4 rimanenti) del primo capitolo introduttivo! Spero vi piaccia e vi sorprenda! Ho ripassato molto la storia di Tomb Raider per cercare di ricollegare al meglio questo mio capitolo Fan-made al gioco vero, cambiando qualcosina, ovviamente, ma cercando di rimanere fedele all'originale. Per quanto so che le speranze di vederlo un giorno realizzato davvero siano esigue, spero comunque che risulti interessante anche per gli altri fan accaniti di Tomb raider come me!
Capitolo sempre 1: Seconda metà
L'uomo estraneo entrò in casa, senza preoccuparsi di non essere stato invitato ufficialmente, ne di nient'altro. Teneva ancora una mano all'interno del soprabito occidentale, mentre camminava velocemente a fianco a Winston. L'uomo tirò fuori la mano dalla tasca interna del suo spolverino, allungandola verso il vecchio riverso per terra "Lasciamo stare i morti, anche se molti mi scambiano per mio fratello." Winston trasalì, vedendosi allungare la mano di un uomo che aveva scambiato per un vecchio avversario. "Fratello?" disse il vecchio maggiordomo, cercando di alzarsi sui gomiti, con un gemito sommesso per la fatica di muoversi accumulata con la vecchiaia "Sì, fratello, mio fratello morto." Continuò l'uomo, sempre offrendo la mano al vecchio per terra. Questi decise di accettare l'offerta, stringendogliela "Mi chiamo Jason Conway." Disse quindi l'uomo, aiutando Winston ad alzarsi. L'uomo, Jason, si tolse il cappello nero, rivelando ancor di più il volto. Sembrava molto, davvero molto simile allo scomparso fratello Larson, anche se più vecchio.e dallo sguardo più duro. Jason poggio il suo cappello ad un appendiabiti vicino alla porta d'ingresso, per poi aprire di nuovo il cappotto, ed estraendone qualcosa, prima di svilarselo di dosso e poggiare anch'esso al appendiabiti, prima di girarsi di nuovo verso Winston, mostrando quello che stava cercando di estrarre prima. Anziche un'arma, il maggiordomo si vide rivolgere contro alcuni vecchi fogli di pergamena. L'uomo gli guardò un istante, segliendone uno e rivolgendolo come importante verso il maggiordomo "Ti è famigliare questo?" La pergamena ingiallita mostrava il disegno di qualcosa che Wilson conosceva. E conosceva bene. Il maggiordomo fece un passo in avanti, prendendo il foglio di pergamena dalla mano dell'ospite, riconoscendo nel disegno il talismano di Horus "Questo è... Questo è l'ultimo artefatto inseguito dalla signorina Croft, il talismano di Horus..." commentò Winston, ancora stupito. Rimase a fissare il disegno per qualche istante, ma questo non mutò, ne si trasformò in qualcosa di completamente diverso. Non lo stava sognando come accaduto prima, nello sperare un ritorno impossibile al suono del campanello, stava davvero guardando un disegno del talismano di Horus, più accurato di quanto fosse mai riuasita a reperire la signorina Croft studiando le cronistorie di quel oggetto, che si era rivelato racchiudere più di quanto si potesse immaginare. Winston non comprendeva cosa significavano i simboli accanto al talismano, ma sapeva che non volevano dire nulla di buono. "Dove lo avete trovato?" Domando il maggiordomo verso Jason, il quale aveva incrociato le braccia nell'attesa che il vecchio finisse di contemplare la pergamena "Nello stesso posto in cui ho trovato questi altri fogli. C'è speranza di poter stare un po' più comodi, mentre ti mostro le altre carte?" Chiese, senza fingere un educazione che non aveva, l'uomo. Winston ripiegò la pergamena, tenendola in mano mentre faceva cenno all'uomo di dirigersi verso la sala che aveva occupato con i suoi compagni un attimo prima. "Venite. Andiamo a sederci." E detto questo i due andarono a sedersi al tavolo occupato prima dagli altri amici della signorina Croft. Jason fu lesto a spiegare altre carte, che ricalcavano degli antichi vasi Egizi, delle divinità di quel popolo e altri geroglifici che la signorina avrebbe sicuramente trovato appassionante decifrare. Ma quello che più di tutti colpì Winston fu un disegno che raffigurava un altro manufatto rinvenuto da lady Croft, nientemeno che l'Iris. Il maggiordomo lo indico subito "Conosco questo oggetto! Questo è l'Iris, un reperto... Ehm... Rinvenuto dalla signorina Croft. Cosa ha a che fare l'Iris con il talismano di Horus?" Chiese verso il suo ospite "Non ne ho la minima idea! Non so nemmeno cosa siano questi cosi... So solo che queste carte le aveva un tizio alle dipendenze di un certo Von Croy." Alla risposta dell'uomo, Winston trasalì "Von Croy?" Chiese, più scoinvolto di quanto non fosse nel vedere il talismano di Horus o l'Iris "Cosa... Quando è successo? Dove?" Continuò, sempre più scosso. L'uomo alzo le braccia, facendo segno di calmarsi al maggiordomo "Hey frena! E' successo qualche mese fa, negli USA, prima di tutto questo casino. L'uomo che mi ha contattato stava lavorando per Von Croy e sembrava molto interessato a reclutare gente che c'è l'avesse a morte con la Croft. Mi è venuto davanti e mi ha chiesto se non avessi voglia di fare un po' di soldi dando fastidio alla persona che ha ucciso mio fratello. Gli ho risposto che non ero interessato, ma non sembrava voler mollare, cosi ho dovuto ammaccargli la faccia. Con se aveva queste carte e poco altro." Rispose il rude uomo, senza scomporsi. Il vecchio maggiordomo cominciò a riflettere "Qualche mese fa... Dunque prima dell'incidente in Egitto. E' strano. L'incidente dell'Iris è stato molto tempo fa. Capirei se avesse voluto riprendersi l'artefatto, ma perchè aspettare cosi tanto prima di organizzarsi? A quel tempo Warner non era nemmeno..." Tenne per se il fatto della possessione, ma nel pensarci gli sorse un dubbio, alimentato dai disegno mostratogli dall'uomo. Winston continuò "Se l'Irir è collegato in qualche modo a quanto avvenuto in Egitto, allora forse Warner era al corrente di quanto sarebbe accaduto. Era solo da qualche mese che la signorina Croft stava esaminando la documentazione sul talismano di Horus. Ha abbandonato le altre ricerche proprio a favore del talismano..." Disse il vecchio, prima di andare velocemente a prendere alcuni libri e fogli, preparati per la sera, ma poi dimenticati visto che la serata aveva preso una piega diversa da quella che immaginava il maggiordomo. Winston stese tutto sopra le carte di Jason, mostrando antichi testi sulle ricerche abbandonate dalla signorina, tra cui alcune sui miti Norreni e quelli cavallereschi, nonchè alcuni appunti su strane leggende sulle civiltà Pre-Colombiane. Jason riusciva solo a distingue in quel groviglio la sagoma di una strana spada con un acetta in punta e quella di un martello... "La signorina Croft era impegnata con le leggende Norrene. Stava studiando queste, ed il possibile legame tra queste e le leggende cavalleresche Occidentali. Sembrava tenere molto a queste ricerche, anche se non ha mai voluto dirmi il perchè. Trovai strano che la signorina abbandonasse queste ricerche per dedicarsi a qualcosa di completamente nuovo, cosi di punto in bianco. A quanto ricordo, gli furono consegnate delle pergamene, dopo una sua piccola spedizione per il Times per svelare alcuni misteri sulla tomba di Tutankhamon. Una specie di ringraziamento..." Disse, spiegando le pergamene a cui accennava. Appena queste furono visibili, apparverò subito sospettosamente simili a quelle mostrate dal suo ospite "Queste carte... Questi caratteri..." Disse, esaminando i fogli "Mi sembrano un po' troppo simili per non essere collegate." Interveni Jason, esaminando i fogli mostrati da Wilson ed i suoi. Davvero molto simili. "La signorina Croft era rimasta cosi colpita da questi reperti. Diceva di non aver mai visto scritti simili, cosi dettagliati. Aveva messo da parte qualsiasi altra cosa per occuparsi del talismano di Horus. Diceva che nessuno era mai andato cosi vicino a trovarlo come indicavano questi scritti." Jason incrociò di nuovo le braccia, sbottando "Una trappola, a quanto sembra. Una trappola bella e buona per schiacciarla sotto ad una piramide." Winston interveni, scuotendo il capo "No. No, non è cosi. Le cose non sono cosi semplici. La tomba dove la signorina Croft trovò l'amuleto di Horus non è quella in cui rimase sepolta. Ci fu... Ci fu altro, nel mezzo. Qualcosa che il pubblico non era autorizzato a sapere." Disse, rimanendo vago, prima di aggiungere "Ma perchè Von Croy avrebbe informato la signorina della posizione del talismano di Horus. Perchè non lo ha ricercato lui stesso, se sapeva dove si trovava e se questo era cosi importante per lui? Non me lo spiego..." L'ospite azzardo "Forse perchè il coniglio aveva troppa paura di lasciarci la pellaccia?" Winston scosse il capo, continuando "Non è cosi semplice. Ci dev'essere dell'altro. Se solo sapessi leggere queste scritture... Se il signor Kane fosse ancora qui, lui saprebbe tradurle, credo." Jason face spallucce "Uno di quei tizzi che se ne sono andati poco fa? Ho pensato fosse meglio incontrarvi a quattr'occhi." Winston non rispose, tolse solo le pergamene dategli dall'ospite da sotto a tutti gli altri libri, esaminandole come poteva. Non era esperto di archeologia e gereglifici, ma aiutando la signorina Croft con le sue imprese, avveva assimilato qualche nozione sull'argomento. Non che riuscisse comunque a capire molto di quell'antica scrittura, ma riusciva a capire che quegli scritti racchiudevano qualcosa di grande "Non sono un esperto, non posso tradurvi quello che vi è scritto su queste pergamene, so solo che compaiono più volte i segni di Horus, di Seth e del mito di Osiride, ma ninte di più. Posso anche azzardare a dirvi che devono esserci delle altre pergamene come queste. Le scritture sembrano incomplete, come se ci fosse dell'altro. Se ci fosse un modo per recuperare tutte le informazioni potrei farle esaminare al signor Kane o a un altro archeologo amico della signorina Croft, come Jean Yves... Il signor Yves è un esperto Egittologo e fu coinvolto nel incidente in Egitto. Immagino che sia la persona migliore a cui chiedere aiuto. Si trova qui a Londra per i riti funebri. Era anche lui invitato alla nostra piccola riunione, ma un imprevisto lo ha trattenuto all'ultimo momento." Concluse il discorso, il vecchio maggiordomo. L'altro uomo, mentre lo ascoltava, sembrava pensare a qualcosa. Appena Winston ebbe finito, questi emise un lamento riflessivo, prima di annunciare "Contatta questo Yves, allora. Tiralo giù dal letto e fallo venire qui a tradurre questa roba." Disse, cominciando a camminare verso il salone. Winston rimase sbigottito, dando uno sguardo ulteriore alle pergamene, balbettando "Ma... Ma non sarebbe educato... Io non..." Alzando il capo, però, Winston vide il suo interlocutore sul punto di lasciare la stanza "Si... Signore, dove state andando?" Chiese avvicinandosi a quello strano tipo. Questo si girò di scatto, fermandolo "Chiama questo Yves, ti ho detto. Deve iniziare a tradurre queste iscrizioni. Io vado a vedere di procurarmi quelle che mancano." Disse, lasciando la sala e tornando al salone principale principale, sempre diretto verso la porta d'uscita. Ma mentre raggiungeva la maniglia, si voltò un'ultima volta verso il maggiordomo che lo stava ancora seguendo "Von Croy ha un edificio in città. Un palazzo di un azienda di cosmetici andata fallita. Non è lontano, l'ho notato mentre venivo qui. Se Von Croy voleva tendere un trappola alla Croft, probabilmente l'avrà sorvegliata da un punto vicino. Con un po' di fortuna, li ci sarà qualcosa." Disse risoluto, coniando un piano d'azione basandosi su congetture e su pensieri venuti in mente in quel momento. Jason tornò a voltarsi verso la porta, aprendola "Lara Croft ha ucciso mio fratello perchè allo scemo interessava solo la cifra che gli spettava. Io voglio almeno sapere chi ha ucciso lei e perchè." Concluse, uscendo dalla mansione. Winston non potè impedirlo. Malgrado il maggiordomo sapesse già cosa successe in Egitto, lascio uscire quel tipo strano dalla mansione dei Croft, diretto verso un edificio di Warner Von Croy, sperando di ottenere delle risposte. Winston avrebbe potuto dargliele, ma aveva esitato a raccontare quanto successo fino a che l'uomo non era già uscito dalla porta. Adesso era tardi per fermarlo. Il vecchio sospirò, tornando verso l'altra stanza. Quelle carte, appena rivelate, lo incuriosivano. Come mai l'Iris era collegato all'amuleto di Horus? Quello strano legame lo incuriosiva, più di ogni altra cosa. Anche se sapeva che non era educato, ne che avrebbe riportato in vita la signorina Croft, Winston prese comunque il telefono.
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