La musica è vita, la musica è sensazione profonda d’arte.
Dopo questa premessa del ca**o, o ca**o di premessa che dir si voglia
, premettendo che Marylin Manson non fa parte di un genere di musica che prediligo, posso assolutamente affermare con certezza che si tratta di un’artista a tutti gli effetti.
Lo conosco dal lontano 1998 ma come detto prima non ha attirato in modo particolare la mia attenzione acustica perché non rientrante in modo preciso nei miei gusti personali.
Esiste una corrente di pensiero o per meglio dire una leggenda metropolitana secondo la quale le canzoni di Manson avrebbero delle tonalità musicali tali da percuotere nel cervello forti sensazioni emotive e psichiche da alterarne lo stato di normalità. Si dice anche che i cani o altri animali arrivino a comportarsi aggressivamente dopo aver ascoltato una sua canzone….
Queste sono e rimangono leggende metropolitane sulle quali si è sempre basata la fama e la notorietà “cattiva” di Manson. E così è sempre stato nella storia della musica, soprattutto nel versante rock prima e metal poi. La cattiveria, l’essere sbandati, l’essere tossicodipendenti sono tutte caratteristiche che hanno sempre attirato l’attenzione degli ascoltatori. Solitamente se un ragazzo ascolta un gruppo metal con delle canzoni forti e poi viene a sapere che questi musicisti vanno a messa la domenica, tutto il fascino, tutto il carisma da bad band viene meno. Se invece lo stile di vita, o presunto tale, di un’artista viene sempre messo in risalto con eventi o dichiarazioni particolari, allora acquista un valore diverso e consono allo stile di musica che si crea.
Come dimostrato dai testi di Giorgia, non tutte le sue canzoni percorrono tematiche macabre.
Se poi ragazzi molto molto molto molto (4 dovrebbero bastare) deboli ascoltano una canzone di eminem o di manson, o di ozzy Osbourne e si suicidano o commettono omicidi è un discorso che è totalmente estraneo alla musica e alla sua concezione di base. Fidatevi. Apparte il fatto che sono episodi a dir poco sporadici e di alcun valore generico. Quanti ragazzi e adulti ascoltano Manson o Osbourne? Milioni? E se si suicida un solo ragazzo debole su milioni di ascoltatori, bisogna pensare che la musica influenza la mente umana?
La risposta è scontata ed è un NO secco!
La musica viene accolta da ognuno di noi in modo differente, con tutte le sue sfaccettature artistiche e le emozioni differenti che provoca. Ma è assolutamente certo che non crea disturbi psichici di alcun tipo. Ovvio che se certe canzoni vengono ascoltate da ragazzi dal carattere debole e privo di forza interiore, o da ragazzi con lievi disturbi mentali, allora si vengono a creare situazioni critiche. E a questo si aggiungono le dicerie, le correnti di pensiero che valorizzano il pop e mandano a puttane altri generi come il rock e il metal come se fossero intasati dai demoni. Ma per piacere.
Prendiamo delle cuffie, degli altoparlanti e spariamoci la musica che ci piace, aldilà del genere o di quello che pensa la gente, cazzo!
Viviamo per quello che desideriamo, per quello che ci fa stare bene e che ci porta ad essere contenti e a respirare la vita nel vero senso della parola!
P.S: c’è una canzone che mi piace di Manson… è davvero ottima!... “If i was your vampire”