FORUM DI UNIVERSO TOMB RAIDER

DIARIO DI MARIKA SMITH, ( Ex fidanzata di Zip)

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view post Posted on 5/11/2006, 10:27
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DIARIO DI Marika Smith scritto interamente dall'interprete del personaggio
AUTRICE : ELISA27


diario_marika


Cap.1- Piacere ,Marika Smith

La vita di certe persone è veramente imprevedibile, a volte mi capita di incontrare persone alle quali nella vita è veramente capitato di tutto, ma se ci penso un po’ su credo che io faccia parte di questa moltitudine di persone.

Mi chiamo Marika, ho 27 anni e vivo a Londra.

Sono un elettronica, mi intendo di informatica e di sistemi di sicurezza, un lavoro non molto comune tra le ragazze, ma che vi devo dire? Io sono una ragazza particolare e leggendo le pagine di questo mio racconto lo scoprirete.

Vivo a Londra in un appartamento tutta sola, prima convivevo, ma di questo ne voglio parlare più tardi.

Prima di tirarmi la mazza sui piedi e di andare a convivere vivevo con i miei genitori e un cane, sempre a Londra....

Voi direte: “E che c’è di male? Una ragazza normalissima...” , anche io mi definivo una ragazza normalissima, ma ragionando mi sono accorta di non esserlo proprio.

La mia vita è molto più complicata di quanto sembra, ne ho passate veramente di tutti i colori e visto che ora non ho altro da fare, ho voglia di raccontarvela, ogni cosa di me verrà detta.

Pronti? Sicuri? Se siete veramente intenzionati a leggere l’ingrovigliata vita di Marika Smith...A voi la lettura!!!

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:22
 
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ILENIA_UTR
view post Posted on 5/11/2006, 10:29




Cap2.- Diversa

Nacqui nel 27 Giugno del 1979, mia madre mi considerava una bambina molto vispa, piena di voglia di fare.

A quanto pare già nella tenera età mi divertivo a smontare e rimontare i miei giocattoli, mio padre lo considerava un prodigio, mia madre una disgrazia!

Quando iniziai ad andare all’asilo ero sempre sola in un angolo dell’aula a fare e rifare un maledettissimo puzzle che mi era stato regalato da mia madre per il mio quarto compleanno, deve essere da qualche parte in casa, uno di questi giorni mi sono ripromessa di cercarlo!

Oltre a fare e rifare puzzle all’asilo giocavo sempre con un bambino, era biondino, occhi azzurri, me lo ricordo ancora perfettamente! Si Chiamava Robert e aveva la mia età, eravamo inseparabili e giocavamo sempre insieme, diciamo che i giochi più pericolosi li proponevamo sempre noi (tipo arrampicarsi sullo scivolo o “ammazza le lucertole”...dipendeva dai giorni) e senza dubbio eravamo la disperazione della maestra.

Ma l’ultimo giorno di asilo arrivò e per me e Robert era giunto il momento dei saluti, ricordo ancora che mi misi a piangere come se mi fosse morto il cane e lui mi diede un bacio sulla guancia, da quel momento non piansi più.

Una bambina monella ma “romantica”, mi si poteva definire così...

Finito l’asilo iniziai ad andare a scuola, e anche li feci subito amicizia con un gruppetto di bambini (diciamo che le femmine erano fin troppo tranquille per i miei gusti), quando mostrai a mia madre i miei nuovi amici lei disse :”Mia figlia diventerà una teppista a furia di stare con i maschi! Marika per l’amor del cielo fai amicizia anche con qualche femminuccia! C’è la figlia della signora Scott che è un amore! Oggi devo giusto andare da lei, così fai amicizia!”

E mia madre lo fece veramente, andammo a casa della signora Marie Scott, una signora ben distinta amante del lusso.

La sua casa era veramente enorme, piena di cose eleganti e raffinate.

Marie ci accolse in salotto, io me ne stavo seduta sul divano giocherellando col le stringhe delle scarpe che avevo appena imparato ad allacciare, quando una bambina con una vestina rosa e capelli rossi si presentò.

“Marika! Ti presento mia figlia Annie, da brava Annie saluta la tua nuova amica!”

“Ciao Marika!! Vuoi venire a giocare con me?”

Rimasi un po’ perplessa, a guardarla bene sembrava l’esatto mio opposto.

Senza dire nulla mi alzai dal divano e la segui.

La cameretta di Annie era molto grande, piena zeppa di bambole e di giochi, le pareti erano tinteggiate di rosa pallido e al centro della stanza c’era un letto a baldacchino.

Annie mi invitò ad avvicinarmi a una specie di casa per le bambole, non avevo mai giocato con una casa per bambole in vita mia.

“Tu chi scegli di fare?”

“Non lo so...” Risposi a Annie

“Allora tu prendi questa!! Io faccio la figlia”

Mi porse una bambola con una gonnellina di jeans e i capelli lunghi neri.

“Ha i capelli neri come i tuoi!!”

Annie continuava a sorridermi e a malavoglia giocai con lei con le bambole.

Dopo due ore di bambole tornai a casa.

“Allora Annie è simpatica?”

Chiese mia madre.

“Si...Ma non mi piacciono le bambole!!”

Risposi io come se fossi annoiata.

“Bè Marika un conto che non ti piacciano le sue bambole, ma lei mi è sembrata molto educata nei tuoi confronti...”

Il giorno dopo a scuola quando arrivai salutai tutti i miei amici e tanto per gentilezza andai anche a salutare Annie.

Mi avvicinai e la salutai, lei era con tutte le sue amichette del club delle bambole.

Appena rivolsi la parola ad Annie si scateno una leggera risata tra le bambine...

“Mi prendono in giro?”

Pensai...

“Ciao Marika!! Cosa c’è? Perché non vai dai tuoi amici? Tu sei amica solo dei maschi!!”

A sentire quella parole capì che fino a ieri mi aveva presa in giro...

“Marika il maschiaccio!! “

E ridevano....

E io? Che feci? Mi misi a piangere? Lo dissi alla maestra?

Le ignorai. Era l’unica cosa che mi sentivo di fare, mi allontanai da loro e mi riavvicinai ami miei amici.

Entrai in classe, quel giorno c’era la verifica di matematica.

Feci la mia verifica in poco tempo, ero brava a scuola e le maestre erano molto contente dei miei risultati.

Appena mi alzai per consegnare il mio compito, rieccole all’attacco.

“ A Marika non piacciono le bambole, si crede un maschio! Lei è un maschio!”

Risata generale della classe.

La maestra riprese Annie e chiese il silenzio per quelli che dovevano ancora finire il compito.

Ma non finiva qui, ero (e sono tuttora ) una tipa molto vendicativa...

Appena Annie si alzò dal banco per consegnare il suo compito, sporsi la gamba fuori dal banco, Annie non la vide e inciampò nella mia gamba cadendo a terra.

Mentre io sorridevo soddisfatta e i miei amici ridevano come pazzi, tutte le amichette sfigate di Annie accorsero e la maestra si arrabbiò un casino con me.

Mi mise una nota, la mia prima e unica nota in vita mia.

I miei genitori appena la lessero, si infuriarono con me, cercai di raccontare cosa mi avevano detto ma ovviamente mia madre diede ragione alla maestra.

Non osai mai più salutare quella mocciosa!!

Ora Annie la vedo ancora in giro, è conciata peggio di Paris Hilton, i genitori le concedono tutto e lei sembra una diva uscita da un film...

Non è il genere di amica per me...

Per il resto le elementari furono positive, con i miei amici mi divertivo e la scuola andava a gonfie vele, mi impegnavo molto e i miei genitori all’inizio del secondo anno di scuola mi regalarono un oggetto che per me ora costituisce una passione che mai e poi mai si spegnerà, un computer.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:22
 
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view post Posted on 5/11/2006, 10:30
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Cap:3- Capacita'



Entrai in casa correndo (come al solito), gettai la cartella per terra e mi precipitai in camera mia.

I miei genitori mi avevano detto che c’era una bellissima sorpresa per me in camera mia e io impazzisco per le sorprese.

Aprì la porta e notai che la mia scrivania era occupata da qualcosa, mi avvicinai e ancora non ci credevo.

Un computer!

Iniziai a saltare, e subito senza nemmeno sapere come fare, lo accesi.

Mia madre rimase di stucco come se accendere un PC fosse un’azione che solo pochi esseri umani sono in grado di fare...

Mi misi a esplorare questo mio nuovo amico, e dopo 4 anni ero capace ad utilizzarlo perfettamente!

Mia madre mi presentava a tutti come una specie di “ragazza prodigio” in grado di fare tutto con il “compiuter “ come diceva lei con tanta eleganza.

Mio padre invece era convinto che ero portata per il computer e che un giorno sarei entrata a lavorare in questo campo.

A volte mi chiedo se mio padre è veggente...

Dopo i 3 anni di medie che passarono velocissimi...

Entrai nell’ambito del liceo e infatti frequentai il liceo informatico.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:23
 
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ILENIA_UTR
view post Posted on 5/11/2006, 10:31




Cap. 4 - Ragazzo


Il Liceo che bei tempi!

Durante l’adolescenza si fanno tantissime nuove esperienze e si percepiscono delle nuove emozioni.

Al liceo informatico ero una delle più brave, ero stimata da tutti i professori e mi avevano anche dato una specie di borsa di studio per l’acquisto di un PC portatile, ovviamente colsi al volo l’offerta.

Comprai un PC portatile molto bello, lo possiedo tuttora ma ovviamente non è rimasto sempre come all’ora, l’ho modificato un bel po’...

Tornando a parlare della mia adolescenza, ricordo che fisicamente ero un po’ più bassa , ma ero totalmente uguale a ora!

Sono cambiata così tanto nel periodo del liceo, credo di essere maturata molto in quel periodo.

Anche se a dire il vero, ero molto diversa dalle mie coetanee, loro avevano un atteggiamento da esaltate e vestivano sempre perfette e impeccabili.

Io ero il contrario, vestivo sempre con jeans scarpe da ginnastica e magliette sportive.

Forse era per quello che nessun ragazzo mi guardava...

Durante i primi due anni di liceo non avevo trovato nessun ragazzo, non è che mi interessasse molto averne uno, ma mi sentivo in qualche modo “sola”.

Ma un giorno le cose cambiarono...

Me ne stavo seduta con le gambe incrociate su una panchina mentre scrivevo un compito sul mio portatile quando un ragazzo si sedette accanto a me.

Era castano, occhi verdi e indossava una polo rossa , jeans e scarpe da ginnastica.

Non gli feci molto caso e continuai a digitare sul portatile, fin quando non fu lui a rivolgermi la parola.

“Bello il portatile!”

Mi voltai e gli feci un sorriso.

“Bè grazie...”

“Ma tu devi essere Marika! Oh tutti parlano di te come una delle migliori!”

“Oh bè grazie...”

Così tutti mi conoscevano come una secchiona quindi, perfetto!

“Mi chiamo Nicolas”

Nicolas mi porse la mano e io la strinsi.

“Marika! Di che classe sei?”

“Sono della terza C! Tu A vero?”

“Si A....”

Rimasi in silenzio, non sapevo veramente che dire, praticamente non sapevo nemmeno come chiedergli il numero di telefono, un vero disastro.

Nicolas era carino, sembrava anche simpatico, ma come fare?! Mi sentivo tanto stupida in quel momento.

“Senti Marika...”

Disse lui avvicinandosi.

“Che ne dici se domani sera andiamo a farci un giro da qualche parte?”

Mio Dio, mi stava dando un appuntamento?

“Oh Bè certo...Ok....”

Arrossii leggermente, era la prima volta che un ragazzo mi invitava ad uscire.

“Allora ti lascio il mio numero...”

Nicolas annotò il suo numero su un foglietto strappato dal diario e me lo consegnò.

“Ci sentiamo ok?”

Nicolas si rialzò dalla panchina e mi sorrise.

“Certo! Ciao!”

Come mi batteva il cuore, talmente ero scossa per quello che era appena successo che smisi addirittura di scrivere sul portatile.

Entrai in casa e corsi subito in camera da letto, gettai la borsa a tracolla che mi avevano regalato l’anno precedente al compleanno e mi tuffai sul letto di schiena.

Restai immobile a fissare il soffitto, ragionando e ripensando a Nicolas.

Sembrava simpatico e carino, domani sera l’avrei conosciuto meglio, è così che si fa con i ragazzi no?

Mi rialzai e andai a mettere un CD nel lettore, aprì la finestra e restai sul davanzale ad osservare la gente che passava.

Mentre ero intenta a guardare fuori, il cellulare squillo'.

Mi girai di scatto e corsi verso la borsa e cercai il cellulare in tutta fretta, quando riuscì a trovarlo osservai lo schermo con un sorriso.

Era lui.

“Caio Marika! Allora avevo pensato che potevamo andare al cinema domani sera!Poi decidiamo la' che film vedere! Ci vediamo la per le 8. un bacio Nicolas”

Mio dio! Mio Dio! Cominciai a ridere dalla felicità e lo dissi subito a Susan, la mia migliore amica.

Lei era felicissima per me e l’indomani a scuola mi accolse con un abbraccio.

“Finalmente Marika Smith ha trovato un ragazzo!”

Mi disse in un orecchio quasi ridendo.

“Eddai! Comunque sono contentissima!”

Susan era ed è tuttora la mia migliore amica.

Ha la mia età, ha i capelli ricci sul castano chiaro e un carattere molto amichevole.

Credo che sia la sorella che non ho mai avuto.

Entrammo nella scuola e camminando lo vidi.

Era con i suoi amici e parlava, lui mi vide e mi salutò con la mano, io risposi con entusiasmo ed entrai in classe.

Quella mattina a scuola fu veramente stressante, ma appena finirono le 5 ore me ne andai a casa insieme a Susan.

“Allora stasera come ti vestirai?”

“Mmm credo che mi vestirò in modo molto semplice, ma femminile allo stesso tempo”

“Brava! Domani voglio l’esclusiva mi raccomando!”

Arrivammo davanti a casa e mi abbracciò.

“Fai la brava stasera eh?!”

“Lo sai che io faccio sempre la brava!!”

Dissi ridendo, lei mi abbracciò e mi disse:

“Ciao Marikuccia, per qualsiasi cosa telefona, ti voglio bene!”

Ero così contenta, sapevo che lei era felice per me.

Pranzai e il pomeriggio passò in fretta, alle 8 il mio cavaliere mi attendeva al cinema.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:23
 
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view post Posted on 5/11/2006, 10:32
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Cap.5 - Delusioni


Quella sera alle 7 e 30 ero già pronta, non che ci avessi messo molto a prepararmi, indossavo camicetta bianca, jeans e scarpe comode.

Alle 8 ero al cinema, mi guardavo intorno cercandolo, alla fine lo vidi.

Lui si diresse verso di me e mi salutò.

“Ciao Marika! Allora come stai?”

“Oh Bè Io...Bene grazie! Tu?”

Ero agitata! Non sapevo nemmeno cosa dire...

“Molto bene grazie! Allora vediamo un po’ che film vedere, a te cosa piace?”

“Qualsiasi cosa va bene, l’importante che non sia horror!”

Odio i film horror! Sono stupidi e per di più si vede che sono tutte cavolate fatte a computer e quindi noiosi...

“Anche a me gli horror non piacciono, si vede che è tutta finzione...”

Qualcosa in comune, perfetto!

Alla fine andammo a vedere un film comico,non ricordo il titolo, ma era molto divertente.

Durante la proiezione ero seduta sul sedile della sala con le gambe incrociate e ridevo come una pazza, sentivo Nicolas accanto a me fare altrettanto.

Alla fine del film mi invitò al bar del cinema, ci sedemmo e ordinammo.

“Piaciuto il film?”

Chiesi a lui, sembravo più sveglia tutto d’un tratto.

“Moltissimo! Molto divertente! Ho scelto bene a quanto pare, ma la prossima volta scegli tu ok?”

La prossima volta...

“Oh Certo!”

Sorrisi e osservai meglio gli occhi di Nicolas, erano verdissimi, sembravano uno specchio d’acqua e io in esso mi ci stavo specchiando...

Restammo a chiacchierare al bar per un ora buona, ci raccontammo un po’ tutto di noi e delle nostre passioni...

A fine serata mi accompagnò a casa, era una bella serata per passeggiare, le stelle erano tantissime e luminose.

Davanti al cancello ci fermammo un paio di minuti per chiacchierare un altro po’.

“Mi sono divertito stasera! Veramente!”

“Anche io mi sono divertita moltissimo!”

Dissi sorridendo.

“Allora a domani...”

Esclamai infilando la chiave nella serratura del cancello, ma senti la mano di Nicolas stringermi il polso.

“Dove scappi?”

Nicolas mi allontanò dalla porta del cancello e stringendomi la mano, si avvicinò al mio viso...

Il mio primo bacio...

Chiusi gli occhi, durò qualche secondo , ma mi senti come se un fulmine di un temporale estivo mi avesse colpita.

Nicolas si allontanò dal mio viso sempre stringendo la mia mano, mi sorrise e io feci altrettanto, anche se non ero molto presente dopo quello che mi era successo.

“Ciao a domani Marika!”

Disse, e si incamminò verso casa...

Rimasi sul cancello ancora qualche secondo, giusto per capire meglio quello appena successo, poi sorrisi, mi sfiorai le labbra e iniziai a ridere di felicità proprio li davanti al cancello.

Il mattino dopo raccontai tutto a Susan, lei era felicissima per me e alla fine del racconto mi abbracciò.

“Oddio Marika finalmente!! Visto come ci si sente bene! E tu che dicevi che avere un ragazzo era inutile!”

“Hai ragione Susan, ieri sera sono successe tante belle cose....”

Mi passai una mano tra i capelli e alzai lo sguardo e feci appena in tempo a notare Nicolas che si avvicinava a me.

“Ciao!!”

Mi salutò lui.

“Ciao!! Ti voglio presentare Susan, la mia migliore amica...”

“Piacere...”

Disse lei porgendo la mano a Nicolas.

“Il piacere è tutto mio Susan, Marika potrei rubarti un attimo?”

Guardai Susan come per chiederle il permesso e lei mi sorrise come per dire E devi anche chiedere?? Muoviti e vai da lui!! .

Mi alzai e mentre camminavamo lui mi prese per mano e ci andammo a sedere su una panchina.

“Sono stato molto bene con te ieri sera, ti va se continuiamo a frequentarci?”

Mi chiese abbassando lo sguardo.

“Certo Nicolas!”

Lui alzò lo sguardo e mi diede un bacio sulle labbra.

“Sono così felice! Credo di non aver mai conosciuto una come te, sono...sono...”

Non fece in tempo a finire la frase, questa volta fui io a prendere l’iniziativa e lo baciai.

Appena i nostri visi si allontanarono di nuovo io sorrisi e dissi.

“Vado in classe, ci sentiamo dopo ok?”

“Certo Marikuccia, a dopo!”

Ma tutti sono fissati con il chiamarmi Marikuccia?!

La lezione passò in fretta, come passarono in fretta due mesi...

Era giunta la fine della scuola e come ogni anno ricorreva la leggendaria festa di fine anno, dove la maggior parte del materiale scolastico veniva bruciato o distrutto.

Quella sera io e Nicolas dovevamo incontrarci direttamente la.

Mi vesti con camicia nera, jeans, cintura borchiata e All Star nere, lui adorava quando mi vestivo così.

Arrivai alla festa e mi diressi subito verso il bar e presi due bottigliette di birra, una per me e una per Nicolas.

Cominciai a cercarlo tra la folla, era impossibile vedere Nicolas in tutta quella folla: gente che ballava,che cantava cori, che era talmente sbronza già alle 9 e mezzo di sera che era coricata per terra e straparlava...

Sorrisi a un paio di amici che avevo riconosciuto in mezzo alla folla e alla fine eccolo!

Ma non era solo...

Accanto a lui c’era una ragazza con i capelli rossi e mossi, vestita in modo abbastanza “provocante” con un vestito mega-scollato a fiori e scarpe con il tacco.

Non vi dico cosa sembrava o meglio a chi assomigliava...

La mia espressione di fece incuriosita e cominciai a camminare in direzione di Nicolas, ma appena notai che la tipa vicino a lui si comportava in modo sempre più “aperto” nei suoi confronti, bevvi un sorso di birra e successivamente appoggiai le due bottiglie su un tavolo.

Ero più che arrabbiata, ero furiosa!

Dopo qualche passo ci fu il vero disastro, Nicolas e quella tipa si stavano baciando come due sanguisughe proprio sotto i miei occhi.

Si senti un brusio nella folla, appena tutti videro che mi avvicinavo sempre di più a quei due.

Mi sentivo da schifo, la rabbia mi saliva sempre di più, ma come aveva potuto?? Quindi due mesi di storia erano andati a quel paese in una sera?!?! Così?!

Eh no signorino, adesso facciamo i conti...

Appena vidi che le due sanguisughe si staccarono, mi avvicinai a Nicolas con aria arrabbiatissima.

“Vedo che ti diverti stasera...”

“Oh Marika!! Senti ti posso spie...”

Gli arrivò uno schiaffò talmente secco che mi fece sentire il formicolio in mano...

“Ma che stai facendo?? “

La ragazza prese il viso di Nicolas tra le mani...

“Annie non è nulla...”

Annie?

Il mio sguardo si fece incredulo e scrutai Annie da capo a piedi.

Annie! Quella mocciosa che avevo fatto cadere a terra alle elementari ora mi aveva fregato il ragazzo!

“Marika....Mio Dio...”

Da come aveva pronunciato quella frase lei si ricordava benissimo di me.

“Annie...”

La osservai in cagnesco, poi chiusi gli occhi sospirai...

“Mi fate schifo, tutti e due!!”

Urlai, ma non mi misi a piangere, ero furiosa quella sera.

“Tra noi è finita!! Bastardo che non sei altro mi hai soltanto usata!!”

Corsi fuori e Susan fece in tempo a fermarmi in cortile, mi abbracciò e mi passò una mano sulla schiena.

“Marika, mi dispiace veramente, è stato uno stronzo...”

“Uno stronzo bello e buono...”

Tutti i miei sforzi per non piangere svanirono, scoppiai in lacrime tra le braccia di Susan.

Tornai a casa con il trucco sbavato per via delle lacrime e con una faccia tristissima.

Mia madre mi accolse e mi guardò con espressione seria.

“Marika, tesoro mio, cosa è successo?”

“Ho lasciato Nicolas, l’ho beccato con un'altra...”

Dissi mentre me ne stavo appoggiata di schiena alla porta a osservare il pavimento.

“Oh piccola mi dispiace....”

Mia madre si avvicinò e mi abbracciò.

“Mamma, c’è una medicina per le ferite del cuore?”

Chiesi mentre una lacrima mi bagnava le guance.

“Certo che c’è amore, si chiama AMICIZIA”

Mia madre mi baciò sulla fronte e con un sorriso disse.

“Questa medicina però è rara, sfogati con Susan domani, magari invitala a pranzo, ma per le ferite profonde la mamma ha un rimedio segreto...”

Andammo in cucina e mia madre prese l’occorrente per preparare una cioccolata.

“Una cioccolata bollente addolcisce sempre l’animo Marika, secondo me è la medicina più efficace”

Mi sedetti al tavolo e dopo qualche minuto iniziai a bere la mia cioccolata bollente.

Mia madre aveva ragione, in pochi minuti mi senti subito meglio.

E ancora una volta il vecchio detto si fa utile:”La mamma è sempre la mamma.”

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:24
 
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view post Posted on 5/11/2006, 10:33




Cap .6 - Incidente



Gli ultimi due anni di Liceo andarono bene, passai l’esame di quinta con il massimo dei voti.

Ormai ero maggiorenne e decisi di continuare con gli studi.

Frequentai l’università di Londra per un solo anno, ma fu veramente intenso.

Passavo gli esami con ottimi voti dopo ore ed ore di studio ed ero veramente stanca.

Avevo anche fatto amicizia con un ragazzo del mio corso, ci chiamava Jack e aveva un anno in più di me, lui sapeva tutto su tutti.

Un giorno durante la pausa pranzo mentre eravamo nel cortile seduti su una panchina all’ombra di un albero, lui mangiava il suo sandwich pieno di schifezze e io una mela mentre smanettavo con il portatile.

“Hey Marika togliti un po’ da quel portatile! Almeno durante la pausa pranzo!”

Jack chiuse il portatile e io gli schiaffeggiai la mano.

“Scemo! Devo scrivere una cosa per l’esame di settimana prossima e...”

“Marika!! Eccolo! Quello si che è un genio! Hai mai sentito parlare di quel tipo laggiù?”

Jack mi indicò un ragazzo con la carnagione scura e un look molto sportivo, lo osservai, ma non avevo idea di chi fosse.

“Non so chi sia...”

“Si chiama Zip! E’ un genio quel ragazzo!”

“Bè deve essere sicuramente un asso con il PC...”

“Aspiro a diventare come lui un giorno, ha i massimi voti in tutte le materie!”

Disse Jack con aria speranzosa, ma Jack era una vera schiappa a scuola...

Continuai ad osservare il ragazzo mentre camminava sul viale dell’università...

Le lezioni finirono e mi incamminai verso casa, ero stanchissima e camminavo lentamente portandomi sulla spalla la mia pesante borsa contenente pure il portatile.

Mentre camminavo e osservavo la strada davanti a me, incominciai a sentire sei passi, come se qualcuno stesse correndo.

Non feci in tempo a voltarmi per capire chi fosse e mi trovai a terra...

Mi massaggiai la testa e mi chiesi chi poteva essere quel pazzo che correndo così mi aveva scaraventata a terra...

“Porca zozza!! Scusami veramente, stavo correndo e non ti ho notata, stai bene?...”

Mi alzai leggermente da terra e misi a fuoco la persona che stava accucciata davanti a me...

Era Zip!

“Oh Emn...Si si è tutto ok...”

Mi inginocchiai e raccolsi i fogli che erano caduti dalla borsa.

Zip raccolse un libro e me lo porse, mentre aprivo la borsa notò il mio portatile.

“Un portatile! Ma sei anche tu all’università?”

“Si...”

Dissi un po’ seccata...

“Ecco scusami veramente sono un cretino! Dovevo stare più attento”

Mi aiutò a rialzarmi e mi mise una mano sulla spalla.

“Tutto ok?”

“Certo, sto benone....”

“Perfetto, allora ti saluto, scusami ancora veramente!”

“Dai non è successo nulla...”

Sorrisi e lui mi salutò schizzando l’occhiolino.

Lo vidi allontanarsi con la sua corsa sportiva.

Certo sarà stato un asso con il PC, ma era proprio uno zuccone! Dove aveva la testa in quel momento?!



Da quel giorno non lo incontrai più, almeno nell’università.

Mi annoiai di stare all’università e per 3 anni la mia vita fu molto monotona, continuavo a fare dei lavoretti qua e la sempre nel campo dei sistemi di sicurezza e informatici.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:25
 
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Cap.7 - Conoscenze


A 23 anni, ero conosciuta molto bene sul campo dell’informatica.

Infatti un giorno mentre ero a casa a finire un lavoro di modifica sul mio prezioso portatile, mio padre prese una telefonata per me.

“Marika al telefono!”

“Arrivo solo un secondo....”

Chiusi il portatile e andai in salotto.

“Chi è?”

Chiesi prendendo in mano il telefono coprendo il microfono con la mano.

Mio padre sorrise.

“..Lavoro...”

Sorrisi e iniziai a parlare.

“Si pronto?”

“Parlo con la signorina Marika Smith? Sono Mike Arthur, avrà sicuramente sentito parlare di me in giro...”

Mio Dio si! Quello è il capo di una società informatica di Londra, la più grande d’Europa!

“Si certo! Desidera?”

“Ho sentito parlare di lei molto bene, dicono che sia molto abile con i sistemi di sicurezza e una eccellente elettronica! Volevo proporle di entrare a far parte della mia società, ho bisogno di una ragazza valida come lei, ma la avviso sin da ora che non lavorerà sola, sarà in coppia con un altro suo collega.”

Mamma mia!! Avevo il cuore che mi batteva velocissimo e un sorriso stampato sulle labbra, ero entusiasta della proposta che mi avevano appena offerto.

“A me farebbe molto piacere lavorare per lei! Mi dica quando posso cominciare!”

“Domani anche! Signorina sono veramente felice che lei abbia accettato la mia proposta!”

Ci salutammo cordialmente e appena posai la cornetta andai ad abbracciare mio padre e poi mia madre, era sicuramente un ottimo lavoro quello che avrei iniziato l’indomani.

Il giorno dopo mi presentai al lavoro e Mike Arthur mi accolse calorosamente.

“Benvenuta! Prego mi segua...”

Mi strinse la mano e poi mi fece cenno di seguirmi, mi sembrava un sogno camminare nei corridoi di quella importante società: Il clima era così formale e ognuno aveva il suo posto ordinato su cui lavorare.

“Ecco signorina, da questa parte, ora le presento il suo collega”

Chissà che tipo era? Sicuramente era un ragazzo, ragazze che fanno il mio stesso lavoro sono veramente poche.

Entrai in una sala con parecchi PC, un ragazzo era seduto su una sedia e appena lui senti che la porta si apriva, si girò e sorrise.

Capelli neri, carnagione scura, muscoloso e un look molto sportivo.

Rimasi stupita per qualche istante, era veramente lui.

Il ragazzo si alzò e si diresse verso di me porgendomi la mano.

“Hey come va? Mi presento mi chiamo Zip”

Era veramente lui! Non ci potevo credere.

Sorrisi e strinsi la mano di Zip, incredibile! Allora era un segno del destino!

“Marika piacere!”

Zip si allontanò e mi scrutò, poi mi guardò con aria incuriosita.

“Porca zozza! Ma io ti ho già vista!! Si porca zozza quella volta che stavo correndo e ti ho fatta cadere!”

“Vedo che hai una buona memoria! Si sono io”

Dissi mentre continuavo a sorride, ero sicura che lavorare con lui sarebbe stata una bellissima esperienza.

“Porcaccia! Quanto tempo che è passato da quella volta! Tu non sei cambiata di una virgola...”

“Tu invece lo sei parecchio, ci ho messo qualche secondo prima di riconoscerti...”

Infatti era più alto, più muscoloso...

Più bello.

Dio Marika rimetti la testa a posto!

La voce di Mike mi riportò alla realtà.

“Zip!! Le ho detto una marea di volte di smetterla di dire “porca zozza”!! Rovina l’immagine della nostra società!! La prego non mi faccia fare brutte figure con la signorina...”

Mike mi appoggiò una mano sulla spalla.

“E’ un ragazzo un po’ troppo allegro, se le da fastidio venga subito da me a riferirlo...”

Mike diede un occhiata particolare a Zip, io sorrisi prima a Zip e poi a Mike.

“Che c’è di male ad essere un po’ allegri? Sono certa che non mi darà alcun problema, anzi sarà un piacere lavorare con lui!”

Mike mi diede un occhiata perplessa e sorrise, poi tornò a guardare Zip in cagnesco.

“Mi raccomando ok?”

Mike si avviò verso la porta e poi si rivolse a noi.

“Buon lavoro allora!”

Ma prima di chiuderla, Mike spuntò da dietro la porta .

“E Non dica “porca zozza” o frasi simili!”

Mike chiuse la porta alle sue spalle, ma Zip ignaro che Mike era ancora dietro la porta esclamò:

“Porca zozza!! E adesso non posso nemmeno dire quello che voglio!”

Come non detto, Mike aprì la porta di scatto.

“Cosa ha detto?!?!”

Zip si spaventò e mettendosi una mano sul petto disse:

“IO?! Marika ho per caso parlato? Non ho detto nulla!!”

Mike osservo per l’ultima volta Zip e poi mi sorrise, stavolta se ne andò veramente.

Rimanemmo soli, io e Zip.

Lui sorrise e si passò una mano tra i capelli.

“E’ fatto così, comunque posso dire “porca zozza” vero?”

“E mi devi pure chiedere il permesso? Certo che puoi! E’ una frase simpatica!”

“Meno male che qualcuno la pensa come me! Dai vieni ti mostro il tuo PC...”

Ci avvicinammo ad un PC veramente bello, uno dei più belli che io abbia mai visto in vita mia.

Rimasi stupita a guardarlo, era veramente bello.

“Ecco e tutto tuo Marika!”

Disse Zip allargando le braccia e guardandomi.

Io sorrisi e mi sedetti davanti al PC mettendomi comoda sulla sedia.

“Bel PC, allora Zip racconta un po’ del lavoro, Mike mi ha accennato qualcosa...”

Zip e io parlammo per qualche minuto del lavoro e mi spiegò un paio di cose...

Rimasi ad ascoltarlo quasi affascinata dai suoi modi di fare e di parlare.

“Tutto chiaro quindi?”

Mi chiese.

“Certo Zip! Mi metto subito al lavoro...”

“Ascolta Marika durante la pausa pranzo possiamo andare a mangiarci un boccone insieme se ti va, magari riesco a farmi perdonare per la caduta che ti avevo fatto fare...”

Mi disse Zip con un sorriso, sorrisi a mia volta e accettai.

“Volentieri! Magari ci facciamo una chiacchierata...”

Finimmo di lavorare alle 13.00, presi la mia borsa e insieme andammo in un bar che preparava anche dei panini, mi accontentai di quello.

Dopo aver preso il pranzo ci andammo a sedere su una panchina del parco di Londra , che non era molto distante dal nostro ufficio.

“Allora Marika, che mi racconti di te?”

Mi chiese Zip mentre mordeva un pezzo del suo pranzo.

“Bè che dirti, ho 23 anni, sono di Londra vivo con i miei e adoro l’informatica, credo che questo sia il lavoro che ha sempre fatto per me, tu che mi racconti di te?”

Mi ritrovai a guardare Zip negli occhi, nerissimi, io guardo sempre gli occhi di un ragazzo, sembra esserci scritto tutto il suo carattere e le sue emozioni...

“Bè Marika, ho 27 anni e fino a l’anno scorso andavo ancora all’università, ma poi mi sono annoiato, la mia adolescenza e della mia infanzia l’ho passata a distruggere elettrodomestici per la gioia di mia madre!”

Scoppiai a ridere, distruggere elettrodomestici?!?

Lui sorrise e si mise più comodo sulla panchina.

“Porca zozza quanti forni a micro-onde gli avrò fatto esplodere?! Ero un genietto dell’elettronica già da piccolo io! Dovevo pur esercitarmi con qualcosa...”

Non riuscivo a trattenere le risate, Zip era veramente un ragazzo che trasmetteva allegria.

“Bè almeno tua madre ora sarà contenta di avere un elettronico in casa!”

“Vivo solo! Sto negli appartamenti la in fondo...”

Zip mi indicò con la mano una palazzina, carino come posto!

“Ah Ecco, allora sarai la disperazione dei vicini!”

“Oh io e il mio vicino siamo la disperazione di tutto il palazzo! Si chiama Michael ed è il mio miglior amico...”

Zip diede un occhiata all’orologio.

“Marika tra dieci minuti dobbiamo essere di nuovo al lavoro, ci incamminiamo?”

Mi alzai dalla panchina e camminai affiancando Zip.

“E’ difficile trovare ragazze che lavorano in questo campo, devono essere tutti fieri di te...”

Misi le mani in tasca e sorrisi.

“Si in un certo senso si...”

“Immagino che il tuo ragazzo si vanti molto di avere una fidanzata come te...”

...Il tuo ragazzo?

Cosa gli era saltato in testa di dire una frase del genere?

Arrossi leggermente.

“Emn, non sono fidanzata....”

Zip si voltò verso di me e mi osservò come se fossi un extraterrestre.

“Porca zozza! Ma ce ne sono così poche come te e ancora non ti hanno trovata?!”

Scemo! Mi aveva appena trovata! Ancora adesso che scrivo questi miei ricordi mi viene da ridere...

Sorrisi, ma non gli risposi...

Entrammo nel nostro ufficio e mi misi di nuovo al lavoro.

Come lavoro era bello, poi lavorare con una persona allegra come Zip lo rendeva ancora più piacevole!

Mi divertivo un casino a sentire tutti i suoi commentino del tipo porca zozza! File danneggiato del cavolo! Devi fare quello che ti dico io!, e io puntualmente scoppiavo a ridere.

Zip era veramente una persona speciale, ogni giorno che passava me ne rendevo conto sempre di più.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:26
 
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ILENIA_UTR
view post Posted on 5/11/2006, 10:34




Cap:8 - Bacio



Ormai era un mese che lavoravo con Zip, eravamo una coppia lavorativa molto affiatata e Mike era molto soddisfatto del nostro “lavoro di squadra”.

Ogni tanto MIke irrompeva in ufficio con le sue lamentele sul modo di fare di Zip e per il suo “porca zozza”, una volta mentre era in ufficio da noi a guardare mentre lavoravamo, non so che mi è preso, sarà che ormai con Zip ci lavoravo da un mese e ormai lo conoscevo molto bene, mi scappò un “porca zozza”!

Zip appena lo senti si girò verso di me quasi ridendo e io mi misi una mano davanti alla bocca.

Mike ovviamente mi guardò sbalordito.

“Anche lei signorina Marika!! Zip è tutta colpa sua! Vede lei mi rovina i dipendenti, lei e il suo brutto vizio di dire quella insignificante frase! “

Mentre Mike era ancora perso sulla questione del “porca zozza”, Zip si avvicinò alla mia scrivania portandomi un CD contenente dei file sul quale stava lavorando.

Intanto Mike continuava a parlare...

“...Non è possibile! Ma che cosa vorrà dire “porca zozza”? Ma piuttosto dica “acciderbolina” o “puffunga”, ma non “porca zozza”, che parola volgare.”

Mike finalmente usci dalla stanza.

Automaticamente io e Zip iniziammo a ridere come due pazzi.

“Ma l’hai sentito?? Acciderbolina?!?”

Dissi io mentre tentavo di frenare le risate...

Zip continuava a restare li mentre non riusciva a smettere di ridere, ma non me ne accorsi.

Mi alzai di scatto e mi trovai davanti lui, i nostri sguardi si incrociarono.

C’era qualcosa di particolare in quello sguardo, Zip smise di ridere, mi fissava dritta negli occhi come nessun altro aveva fatto prima.

Rimasi immobile, incapace di pronunciare parola.

In quell’istante capi per la prima volta in un mese che forse la nostra non era più una semplice amicizia tra colleghi, l’avevo capito solo ora osservando quegli occhi scuri che ora mi fissavano...

Fu lui a spezzare il silenzio per primo.

“Marika...”

Con una mano mi scostò una ciocca di capelli dal viso e poi portò la sua mano dietro la mia nuca.

Di nuovo, la scossa...

Accarezzai il viso di Zip con un dito e pian piano i nostri visi si avvicinarono.

Ci trovammo coinvolti in un bacio che non mi sarei immaginata mai prima d’ora, con Zip poi?!

Feci qualche passo indietro e mi ritrovai appoggiata all’armadio dell’ufficio.

Mio Dio ma che stavo facendo?! Marika fermati è un tuo collega!

No Marika, non fermarti, tu lo ami quel ragazzo.

Due vocine si contrapponevano nella mia testa, mente io e Zip eravamo coinvolti in quel bacio.

Passai una mano nei suoi capelli mentre lui teneva le mani sulla mia vita.

Continuavo se sentire quelle voci.

Fermati ma che stai facendo?!! Marika tu lo ami.

Zip si staccò dalle mie labbra e mi fisso negli occhi.

“Marika io...Non so cosa mi è successo...”

Sorrisi e gli accarezzai il viso.

“Non è successo nulla Zip...Anche io...”

Ascoltai il mio cuore, lo baciai di nuovo.

Ero attratta da lui, quel suo sguardo mi aveva scatenato delle emozioni fortissime, ero persa di lui, o forse è stato solo quell’attimo?

No, non era solo un brivido provocato da uno sguardo qualunque, sapevo benissimo che ormai per me Zip non era solo un amico o un collega, era molto di più.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:26
 
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view post Posted on 5/11/2006, 10:35
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Cap.9 - Never been so happy


Dopo quel bacio, i rapporti tra me e Zip cambiarono notevolmente.

Una sera mi invitò pure a cena!

Quella sera me la ricordo come se fosse successo tutti ieri, difficile dimenticare un evento come quello.

Zip mi passò a prendere e mi portò in un ristorante sul fiume, era un ristornate stupendo!

Le luci erano soffuse, il posto era arredato in modo molto elegante, mi sedetti in fronte a Zip e mi guardai intorno.

Il posto era così raffinato, così bello, troppo per me.

“Zip, ma questo posto è bellissimo!”

“Ti piace? Sono rimasto anche io colpito, avrei scommesso qualsiasi cosa che ti sarebbe piaciuto...”

Zip prese la mia mano e mi guardò negli occhi.

“Stasera non voglio sentire nominare la parola “lavoro” capito?”

Disse sorridendo e facendo l’occhiolino.

Io sorrisi e risposi.

“Ci puoi contare Zip...”

Arrivò il cameriere e prese le ordinazioni.

Mi misi più composta sulla sedia e io e Zip iniziammo a chiacchierare.

Mi voltai un secondo per osservare di nuovo quel posto meraviglioso, ma appena mi rivoltai verso Zip, notai che mi stava guardando come se si fosse “incantato”.

“Marika, ti ha mai detto nessuno che hai degli occhi stupendi?”

Zip che dice certe cose?!?! In quel momento mi veniva solamente da ridere, ma non lo feci per educazione.

“Grazie, veramente sei il primo che mi fa questo complimento”

Dissi sorridendo.

Finalmente arrivò il cameriere con la nostra cena.

“Buon appetito!”

Disse Zip con un sorriso.

“Altrettanto”

Anche il cibo era perfetto! Ma Zip è un mago a scegliere i ristoranti?! Pensai...

Durante la cena parlammo di tutto, tranne che di lavoro come promesso, capì molte cose di lui e lui capì molte cose di me, almeno credo.

Finita la cena lui si offrì di pagare il conto, chissà quanto aveva pagato in un posto del genere...

Uscimmo e andammo a fare una passeggiata sul marciapiede che costeggiava il fiume, la serata era splendida e la luna era piena, una leggera brezza mi accarezzò il viso e i capelli.

Era tutto perfetto quella sera, non trovai nulla di sbagliato.

Mentre camminavamo Zip mi prese per mano, con il pollice mi accarezzava il dorso della mano...

Mi sentivo così bene con lui...

“Vieni ti devo far vedere una cosa...”

Zip mi porto in un punto del marciapiede dove si godeva di un panorama al dir poco stupendo.

Londra di sera, con tutte quelle luci, il Tower Bridge illuminato, le luci che si riflettevano nell’acqua del fiume...

Rimasi senza parole, Zip mi cinse la vita con un braccio e io misi la mia mano sulla sua...

Un momento che non scorderò mai...

“Ho qualcosa per te...”

Disse baciandomi i capelli.

Ho amato quel istante, chiusi gli occhi e quando li riapri senti la mano di Zip prendermi delicatamente per il polso.

In automatico il mi voltai e Zip allacciò al mio polso un braccialetto in argento.

Rimasi senza parole, mi misi una mano davanti alla bocca e osservai il bellissimo braccialetto che mi aveva regalato...

Rimasi senza parole, gettai le mie braccia attorno al suo colo e lo abbracciai.

Quella sera mi sembrava di vivere in un sogno, e Zip mi stava facendo vivere senza saperlo tante emozioni che non avevo mai provato in vita mia.

Scostai il mio corpo da quello di Zip e lo guardai negli occhi.

“Tu...Tu...Mi fai impazzire con i più piccoli gesti...Io stasera...E’ un sogno Zip! Ti prego non svegliarmi...”

Accarezzai il viso di Zip, sentivo i miei occhi lucidi di felicità, guarda un po’ te cosa era riuscito a scatenare nel mio cuore...

“Non è un sogno Marika, è la realtà...”

Disse cingendomi la vita e avvicinandosi al mio viso.

Aveva ragione, era la realtà, una realtà che avevo visto solo nei sogni, ora quel sogno lo stavo vivendo.

Mentre eravamo coinvolti in quel bacio, sentivo il mio cuore battere.

Appoggiai la mano sul petto di Zip, anche il suo cuore batteva come il mio.

Ero veramente innamorata.

Quel ragazzo mi aveva fatto scatenare mille emozioni in una frazione di secondo.

Quando si stacco dalle mie labbra appoggiò la sua fronte alla mia e mi fissò negli occhi.

“Sei speciale Marika...Veramente...”

“Zip, tu non ti rendi conto di quello che mi fai provare, credo che sia uno dei momenti più belli della mia vita, non sto scherzando Zip...”

Dissi rubandogli un altro bacio sulle labbra.

Ci incamminammo nuovamente, mano nella mano, io continuavo ad osservare quel bracciale.

Era veramente bello.

Ancora adesso mentre lo osservo mi sembra di rivivere quei brividi...

“Marika ti va di venire a vedere casa mia? Dai magari ti preparo un tè...”



Accettai e arrivammo a casa di Zip, ignara che quella sarebbe stata la mia futura abitazione...

Entrai in casa, era veramente bella...

Spaziosa con arredamento molto semplice, ma particolare allo stesso momento.

“Prego accomodati sul divano, arrivo subito con il tè...”

Mi sedetti sul divano a tre posti sul quale sono seduta ora nello stesso punto e accavallai le gambe.

Mi guardai intorno, ogni cosa era al suo posto.

Un ragazzo ordinato a quanto pare.

C’erano molte cose tecnologiche in casa, proprio alla “Zip”.

Ci sono tutt’ora...

Zip arrivò in salotto con due tazze di tè ustionanti.

“Ecco qua...”

Zip mi porse la tazza.

“Grazie Zip...”

Presi in mano la tazza e bevvi un sorso di tè, o meglio, cercai di farlo, era troppo bollente per essere bevuto subito...

“Marika qualcosa non va nel tè?”

“No Zip figurati è perfetto! E’ solo un po’ bollente, basterà aspettare un attimo...”

Dio mio! Quel tè sembrava cotto nella lava di un vulcano!!

Appoggiai la mia tazza sul tavolino basso davanti al divano.

Zip invece da bravo masochista bevve un sorso...

Rimase in silenzio per qualche secondo, credo che in quel momento desiderasse soltanto un cubetto di ghiaccio in bocca...

“Zip tutto ok?”

“Certo Marika, avevi ragione il tè è un po’ bollente, meglio aspettare che si raffreddi un po’...”

Anche Zip posò la tazza di tè sul tavolino.

“Nel frattempo ti faccio vedere la umile dimora, dai vieni...”

Zip alzandosi mi porse la mano e io la presi giusto per alzarmi, ma lui la strinse per tutta la “visita” per la casa, la mia futura casa...

Zip aprì una porta, la porta dell’ufficio.

“Ecco, qui c’è l’ufficio, quando non ho voglia di andare in ufficio a sentire Mike che si lamenta, lavoro da qui, come vedi c’è tutto...”

Infatti era perfetto, è perfetto....

Quando la visita guidata nella casa di Zip finì, pensai che aveva proprio una casa stupenda.

Tornammo in salotto, mi misi di nuovo seduta sul divano e provai a prendere in mano la mia tazza di tè.

Finalmente aveva raggiunto una temperatura normale.

Bevvi metà tazza di tè e poi la riappoggiai sul tavolo.

Zip accanto a me sembrava tranquillo, quando mai Zip è tranquillo?

Colsi l’occasione per guardare l’orologio.

22.30

Era ancora presto.

“Zip, come mai sei così tranquillo?”

“Ogni tanto dovrò eppur star tranquillo non credi?”

Disse accarezzandomi il viso.

“Sai che sono stato benissimo con te stasera?”

Le avevo già sentite quelle parole, pensai subito...

“Zip ad essere sincera è stata la serata più emozionante della mia vita...”

Strinsi la sua mano e lo guardai negli occhi.

“Grazie”

Non so perché lo dissi, ma mi sentivo di dirglielo...

Caspita esattamente 3 anni fa è successo, e lui se ne stava seduto qui...

Io sorrisi e lui mi baciò, in modo sempre più passionale...

Si allontanò dalle mie labbra per qualche secondo guardandomi con occhi carichi di desiderio...

Lo baciai sul collo, accarezzandogli i capelli, questa volta non c’era nessuna voce nella mia testa che mi diceva di fermarmi, sapevo bene ciò che stavo facendo.

Lo ribaciai sulle labbra, ma pian piano quel bacio si era trasformato in qualcosa di infinitamente bello, qualcosa che ci fece diventare una persona sola.

Quanto lo amavo! Solo lui in quel momento lo sapeva e in quel istante io capì che lui mi amava.

Quella sera quando tornai a casa, feci tutto nel silenzio più assoluto per non svegliare i miei.

Anche il cane non si era accorto che io ero tornata.

Mi chiusi in camera e mi sedetti sul bordo del letto, mi mancava già il calore delle sue carezze...

Mi passai le mani sulle braccia e alzai lo sguardo.

Ero veramente felice quella sera, ma questa volta non lo dissi a Susan, quella felicità volevo viverla solo io.

Chissà lui che stava facendo in questo momento?

Quando sei innamorata ti fai veramente dei pensieri stupidi.

Ma credo che ne era valsa la pena essere stupida in quel periodo...

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:28
 
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larangie
view post Posted on 16/11/2006, 19:27




Cap10 - Rumori



E fu così che io e Zip ci fidanzammo.

Sono certa che in questo istante vi state già facendo delle storie tipo...Si vede che ha nostalgia di lui...Dai guarda come racconta certe cose...

Mi dispiace per voi, ma sono soltanto bei ricordi.

Nei mesi successivi a quella sera io e Zip cercavamo di tenere nascosta la nostra storia in ufficio e soprattutto a Mike.

Mike era un pettegolo di prima categoria, se l’avesse saputo tutti nel giro di due minuti sarebbero stati a conoscenza della nostra storia.

E purtroppo accadde.

Quel giorno in ufficio fu veramente odioso!

Zip e io eravamo appena arrivati in ufficio, c’eravamo salutati e avevamo iniziato a lavorare molto tranquillamente.

Ma a Zip venne la bellissima idea di avvicinarsi a me...

Porca zozza ma non poteva starsene seduto bello comodo sulla sua sedia?!?

Certo che no!

Si avvicinò a me e mentre io ero seduta mi cinse le spalle con le braccia e mi diede un bacio sulla guancia.

“Come procede il lavoro Marikuccia?”

Anche lui?!?!

“Bene Zip, non mi manca molto, devo soltanto sistemare quest’ultima cosa e poi ho finito”

“Allora visto che per finire ti manca poco e alla pausa pranzo manca ancora un oretta buona...”

Zip si mise davanti a me appoggiando le mani ai braccioli della mia sedia.

“...Direi di prendere una piccola pausa già ora, non credi?”

Quanto mai gli diedi corda...

Con il dito accarezzai il torace di Zip e poi lo fissai negli occhi...

“Una pausa? E tu cosa intendi per “Pausa”? ”

Zip si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi:

“Intendo....”

Mi baciò sul collo.

“...Soltanto fare una piccola chiacchierata con te....”

Si come no, chiacchierare!!

Io cedetti alle sue provocazioni, non sono fatta di legno!

Iniziammo a baciarci in modo sempre più passionale...

Mi staccai dalle sue labbra solo dopo qualche minuto.

“E se Mike entra all’improvviso come sempre?”

Dissi fissandolo negli occhi.

“Bè se entra...”

Zip spiò la porta e poi tornò a guardarmi.

“Vedrai che non entra, è già arrivato stamattina a rompere”

Le ultime parole famose...

Mi baciò di nuovo il collo e le labbra....

E in proprio in quell’istante, sentimmo la porta del nostro ufficio che si apriva.

E’ stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita...

Avevo ancora il viso di Zip tra le mie mani, ma mi voltai lentamente verso la porta.

Mike era li, a guardarci sbalordito indicandoci con un dito...

Allontanai le mie mani dal volto di Zip e abbassai lo sguardo.

“Voi due?....”

Zip si alzò e si passò una mano tra i capelli.

“Bussare no eh?”

Sussurrò Zip mentre guardava il pavimento.

“PORCA ZOZZA!!!”

Esclamò Mike, è stato in un certo senso anche divertente sentirlo dire “porca zozza”!

Ma non era certo il momento per mettersi a ridere.

“Voi due?! Voi due state insieme e mi avete tenuto nascosto tutto fino ad ora?!”

Mike si avvicinò a noi due con un sorrisone.

“Ragazzi sono così felice! Ma guardatevi come siete belli! Siete uguali in tutto e per tutto! La mia società fa sbocciare nuovi amori, che cosa romantica, sono commosso veramente!”

Disse Mike tutto contento...

“Complimenti!”

Sembrava che dovevamo sposarci...

“Che dire....Grazie...”

Disse Zip abbozzando un sorriso.

“Fiori d’arancio nella mia ditta!! L’amore è sbocciato!!”

Canticchiò Mike mentre usciva dall’ufficio.

“Ah scusatemi per aver interrotto il vostro momento romantico ragazzi! La prossima volta però avvisate! Mettete un cartello con scritto non disturbare!!”

Mike usci dall’ufficio ridacchiando...

Mi portai l’indice alla bocca e guardai Zip davanti a me che non sapeva cosa dire.

Ma porca misera non poteva evitare di avvicinarsi e baciarmi!?

“Bene...”

Disse Zip sospirando e guardandomi negli occhi con aria strana, sembrava quasi che la colpa fosse mia.

“Perché mi fissi così?”

Chiesi a Zip mentre accavallavo le gambe sportivamente.

“Perché è colpa tua! Perché mi hai baciato?”

Colpa mia?!

“Cosa?? Senti bello, se tu hai gli scatti di passione e ti metti a fissarmi in quel modo è difficile resisterti! E poi scusa è stata tutta un idea tua quella di venire qua a baciarmi!”

“E tu non dovevi rispondere al bacio! Sapevi o no che poteva entrare da un momento all’altro? Dovevi fermarmi!”

Fermarlo?!? Insomma era colpa mia alla fine dei conti...

Lui vuole baciarmi e se Mike ci ha beccati era solo colpa mia!

“E allora vedi di non avvicinarti a me per tutto il resto della mattinata, potrei saltarti addosso e magari Mike potrebbe entrare con la videocamera a registrarci!!”

Dissi con tono seccato...

“Stanne certa signorinella! Non voglio certo fare altre figuracce per colpa tua!”

Il nostro primo battibecco, il primo di una lunga serie...

Alla fine della giornata però avevamo già fatto pace, verso le 6 all’uscita dall’ufficio appena abbiamo messo il naso fuori dalla porta, Mike ci venne incontro con un sorriso a 36 denti...

“Auguri ragazzi!! Sono felice per voi! Chi saranno i testimoni?”

Mi voltai di scatto a vidi Katerine (la donna delle pulizie) che fissava me e Zip con uno sguardo sdolcinato...

“I...Testimoni?”

Chiese Zip un po’ sconcertato...

“I testimoni di nozze!! Dai ragazzi ormai lo sa tutta la società che vi sposate il mese prossimo!! Ma guardatevi come siete carini! Somiglianti in tutto e per tutto!! Oh Marika già ti vedo con l’abito bianco e il mazzo di rose bianche in mano!”

Disse Katerine con aria da sognatrice.

“Cosa?!? Io e Zip non stiamo per sposarci!! Ma chi ha messo in giro questa notizia?”

“Bè Mike! Ha detto che vi ha scoperti insieme....Dai ragazzi è inutile che negate ormai lo sappiamo tutti che vi amate! Ma guardali che piccioncini!”

Katerine era una donna paffuta e bassa, capelli bianchi sulla 50 di anni...

Io e Zip ci guardammo senza dire una parola, ma fu lui a mettere in chiaro le cose.

“Senta, va bene, io e Marika stiamo insieme, ma è solo da 3 settimane e non ho ancora intenzione di sposarla! Non crede che sia un po’ troppo presto?”

Zip fissò la donna con aria interrogativa in attesa di una sua risposta, Katerine un po’ delusa disse:

“In effetti, mi dispiace però! Vi immagino voi due insieme sotto lo stesso tetto, Zip che porta la colazione in camera a Marika, le serate insieme a guardare la TV...”

Oddio! Si vede che non è mai entrata in casa nostra mentre io e lui stavamo insieme!

Zip sospirò e si passò una mano fra i capelli.

“Katerine, lei guarda troppe telenovelas! Lei si monta troppo la testa!”

Io mi misi a ridere come una pazza mente la signora Katerine fulminava Zip con lo sguardo.

“Ma quali telenovelas!? Io non mi monto assolutamente la testa!”

“Si come no, tra un po’ magari si immaginava che andavo a prendere Marika con la carrozza per andare al Pub!”

Zip mi prese per mano e insieme ci avviammo verso la porta.

“Arrivederci!”

Disse Zip con tono deciso.

Io con un sorriso salutai Katerine con la mano.

Lei ci fissò con aria sognante mentre era appoggiata al carrello per le pulizie e poi ci salutò.

Appena fummo fuori dall’ufficio scoppiai di nuovo a ridere e Zip lascio la mia mano per cingermi la vita con il braccio mentre camminavamo per raggiungere l’auto.

“Dici che stanotte si sogna veramente me e te che andiamo al Pub con la carrozza?”

Chiesi a Zip mentre continuavo a camminare.

“Sicuramente! Quel genere di persone che guardano le fiction in TV sono tutte fatte così sai? Quelle si montano la testa in una maniera impressionante!”

Anche io misi il braccio dietro la schiena di Zip.

A guardarci così sembravamo apparentemente la coppia perfetta: Stesso lavoro, stesse passioni, stesso modo di vestire...

No, non era la frase più appropriata per noi...

Però in quel periodo ero veramente persa per lui!

Mi voltai verso di lui sorridendo, anche lui so voltò e mi sorrise per poi baciarmi le labbra.

Arrivammo alla macchina e lui mi aprì la portiera, io lo ringraziai con lo sguardo e mi sedetti.

Appena lui salì in macchina mi chiese subito

“Allora stasera come mi devo vestire per presentarmi dai tuoi?”

Quella sera avevo promesso ai miei che gli avrei presentato Zip!

Lui era più agitato di me.

“Zip vestiti come vuoi! L’abito non fa il monaco sai?”

Dissi sorridendo.

“Allora vedrò di inventarmi qualcosa, magari ti chiamo e mi consigli...”

“Ma smettila! Dai sono certa che starai benissimo in qualunque modo vieni vestito!”

“Ah Grazie! Allora se vengo solo con i boxer mi accetti lo stesso in casa?”

Disse Zip quasi mettendosi a ridere.

Io scoppiai a ridere e gli diedi un lieve schiaffo sul braccio.

“Scemo! Ai miei verrebbe un infarto! Non credo che gli farebbe molto piacere...”

Scoppiammo entrambi a ridere.

“Ma che ne sai, magari alla figlia fa piacere...”

Disse guardandomi malizioso.

“Ma guarda....”

Dissi avvicinandomi al suo viso...

“Non credo proprio!”

E mi allontanami di nuovo allacciandomi la cintura di sicurezza.

Mamma mia!Uno scherzetto che mi riesce sempre!!

“Hey hey cosa sono questi scherzetti!?!”

Zip mi appoggiò una mano sulla guancia e mi baciò con passione.

Appena arrivai a casa, Zip mi salutò con un rapido bacio sulle labbra e scesi dalla macchina chiudendo energicamente la portiera della macchina.

“Hey! Occhio a quella portiera!! Vuoi per caso spaccarla?”

Disse Zip.

Io gli feci una linguaccia e entrai in casa.

Quella sera si preannunciava una delle sere più strambe della mia vita e fu veramente così.

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:29
 
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larangie
view post Posted on 17/12/2006, 15:47




Cap.11 - Ti presento i miei



Quella sera mentre preparavo la tavola e mia madre cucinava ero un po’ tesa.

Non avevo la minima idea dell’impressione che avrebbero avuto i miei genitori su Zip.

Mentre mettevo un piatto in più in tavola, sorrisi, non vedevo l’ora!

Mio padre arrivò a casa e si tolse la giacca.

“Papà! Su fila a prepararti!”

Dissi a mio padre dandogli un bacio sulla guancia e prendendo la sua giacca.

“Si Marika! Mamma mia non ti ho mai vista così emozionata!”

Mio padre andò in cucina per salutare mia madre e poi salì le scale per andare a prepararsi.

Quando ebbi finito di preparare mi sedetti sul divano, e accarezzai la testa del mio dolcissimo Labrador che stava accucciato accanto al divano...

Dilan, il mio amoruccio! Domani vado a trovarlo!

Dialn è un cane molto tranquillo, non ha mai combinato disastri o cose simili.

Tranquillo, fin troppo....

Erano le 8, Zip sarebbe arrivato a momenti.

Tutto era pronto: la tavola, la cena...

Mancava solo lui...

Io e i miei genitori eravamo seduti tutti e tre sul divano, senza parlare, c’era un silenzio tombale in quel salotto...

Ma fu interrotto dal suono del campanello, Zip!

Ci alzammo tutti e tre di scatto.

“Vado io!”

Disse mio padre sistemandosi la camicia.

“No caro vado io...”

Disse mia madre...

“Cara, meglio se vado ad aprire, non vorrei fare una figuraccia...”

“Sentite ci andiamo tutti ad aprire la porta ok? Basta che non lo lasciamo fuori a congelare!”

Era Marzo ma faceva ancora freddo...

Ci avvicinammo alla porta, i miei erano tesissimi e io gli sorrisi.

Apri la porta e davanti me si presentò Zip con tanto di scatola di biscotti in mano.

Feci una risatina, era veramente strano vederlo così...

“Buonasera Zip! Prego accomodati...”

Feci entrare Zip in casa e lui porse la scatola di biscotti a mia madre.

“Buona sera signora Smith! Buonasera signor Smith!”

“Buona sera figliolo! Prego accomodati...”

Presi il cappotto di Zip e lo appesi all’attacca panni all’ingresso...

“Bè...Mamma, papà...Vi presento Zip!”

Appoggiai una mano sul braccio di Zip, lui sorrise e disse:

“Salve! Sono il ragazzo di vostra figlia!”

Disse sorridendo porgendo la mano ai miei genitori.

I miei sembravano entusiasti, ma a qualcuno pare di no...

Dilan comparve sulla porta che dava sull’ingresso di casa e iniziò a ringhiare guardando Zip...

“Che ha quel cane? Lo vedo un po’ nervoso...”

“Non so...”

Ci avvicinammo al salotto, ma appena Zip si avvicinò un po’ di più a Dilan, il cane saltò addosso a Zip facendolo cadere a terra.

Dilan cominciò a leccare il viso di Zip che era impossibilitato dal rialzarsi poiché Dilan lo bloccava con la zampe...

“Dilan!! Santo cielo!! Vieni subito qui!!”

Urlò mio padre, mia madre era disperata quasi con le mani nei capelli e io appena Dilan si allontanò da Zip, andai da lui per controllare le sue condizioni...

“Hey Zip! Tutto ok? Mio Dio mi dispiace!”

Zip si rialzò leggermente e si massaggiò la testa..

“Porca zozza che volo! Stò benone Marika, quel cane deve aver provato qualcosa di irrefrenabile appena mi ha visto! Porcaccia nessuno mi era mai saltato addosso in quel modo...”

Disse Zip rialzandosi e accarezzandomi il viso.

“Dai Marika stò bene! Ho avuto modo di capire che il tuo cane nutre molto affetto per me...”

In effetti mi sentivo un po’ il colpa, ma io sorrisi.

Nel frattempo i miei ci raggiunsero all’ingresso.

“Zip! Il cane ora è fuori! Ora puoi entrare tranquillamente!”

Disse mio padre.

“Figliolo mi dispiace moltissimo!! Mamma mia che figuraccia!”

“Non si preoccupi signora! Adoro gli animali e credo che Dilan voleva semplicemente giocare!”

Disse Zip sorridendo.

“Marika vorrei almeno rinfrescarmi il viso, sai avere la saliva di un cane in faccia non credo sia il massimo! Dov’è il bagno?”

Disse Zip sorridendo.

“Vieni...”

Dissi facendo cenno con un dito a Zip di seguirmi..

“Ecco...Su per le scale, la seconda porta a sinistra...”

“Ok Marika...”

Zip si avvicinò al mio viso, ma poi si fermò...

“Ok, ti bacerò dopo che mi sarò ripulitò il viso, intanto non mi scappi”

Disse Zip con un sorriso di sfida, poi sportivamente salì le scale...

Che carino che era quando faceva quel sorriso!

Andai in cucina e vidi mia mamma che era disperata.

“Ecco! Chissà che figuraccia ci abbiamo fatto con quel ragazzo!”

“Tutta colpa di Dilan!!”

Andai a tranquillizzare i miei...

“Dai! Non credo che si sia fatto una brutta idea di noi solo perché Dilan gli è saltato addosso...”

Passarono i minuti, mi chiesi se era possibile che per lavarsi il viso Zip ci mettesse tutto quel tempo...

“Marika, Zip si è per caso perso per casa?”

Chiese mio padre...

“In effetti, vado a vedere...”

Sali le scale rapidamente e mi avvicinai alla porta del bagno.

Bussai una volta.

“Zip!”

Due volte

“Zip! Tutto ok?”

Tre volte....

“Zip! Stai bene?”

Avvicinai l’orecchio alla porta del bagno...

Non si sentiva una mosca volare...

Allora rischiai, apri la porta del bagno molto lentamente e spiai all’interno...

Zip non c’era!!

Richiusi la porta e mi guardai intorno, entrai in camera dei miei, nell’ufficio di mio padre...Nulla.

Andai in camera mia e la porta era aperta.

Mi misi sul ciglio della porta con le mani sui fianchi mentre osservavo con aria interrogativa Zip seduto sul mio letto con un album di foto in mano.

Zip non sembrava essersene accorto della mia presenza, continuava a sfogliare l’album di foto con tanto di commenti ad alta voce!

“Oh ma guardala qui che carina! Com’era paffuta...e Qui? Mmm carina con il costume da bagno, avrà avuto più o meno 15 anni...Hey ma chi è questo tipo?”

Respirai profondamente e incrociai le braccia.

Finalmente Zip mi notò.

Aveva un espressione in faccia del tipo: Oh porca zozza mi a beccato! E adesso che le dico?

“Emn...Marika...Bella camera sai?! Proprio bella...Stavo spiando le foto...Belle anche quelle....”

Era veramente buffo!Entrai in camera e mi appoggiai al muro, abbassai lo sguardo e poi tornai a fissarlo.

“Zip...Ti conviene uscire da camera mia nel giro di 3 secondi...Altrimenti...”

Lui posò l’album di foto sul letto e si avvicinò a me con rapidità...

“Altrimenti?”

Mi trovai Zip davanti a me e lo guardai negli occhi un po’ nervosa...

“Bè altrimenti...”

Abbassai lo sguardo, è impossibile minacciare Zip, si sa che è un tipo molto persuasivo...

“A proposito...”

Zip appoggiò una mano al muro, come se volesse impedirmi di fuggire, mi girai a guardare il braccio che mi stava bloccando, poi Zip appoggiò anche l’altra mano al muro.

Ero in trappola...

“...Prima ti avevo per caso detto che ti avrei baciata?”

Zip si avvicinò al mio viso, ma non mi baciò...

“Sempre se non sei arrabbiata perché ho fatto una piccola gita turistica in camera tua...”

Lo fissai negli occhi, ancora indecisa se perdonarlo o no, ma poi lo fissai con uno sguardo malizioso mordendomi un labbro...

“Baciami...Stupido!”

Misi una mano dietro la sua nuca e mi avvicinai di più al suo viso.

Insomma, i miei genitori erano li ad aspettarci mentre noi eravamo in camera mia a baciarci!!

Dopo qualche minuto, mi allontanai dalle labbra di Zip...

“Ok Zip! Meglio se ora scendiamo...”

Zip mi scostò una ciocca di capelli dal volto e mi sorrise in modo molto dolce...

Io sorrisi e lo presi per mano, come per invitarlo a scendere...

Entrammo in cucina, i miei ci guardarono con un aria un po’ strana...

“Ma dove eravate finiti?”

Chiese mio padre..

“No è che....Zip non trovava il bagno e poi gli ho fatto vedere la mia camera...”

I miei si lanciarono un occhiata perplessa e poi tornarono a fissarci...

“Ok...Emn, meglio se ci sediamo a tavola! Zip sarai affamato!”

“Si in un certo senso...”

Cenammo e chiacchierammo allegramente, Zip fece un ottima impressione ai miei genitori.

A fine serata mio padre aveva fatto amicizia con Zip parlando di PC e del nostro lavoro e mia madre era rimasta soddisfatta dal ragazzo che le avevo presentato...

Zip salutò i miei genitori e usci di casa accompagnato da me.

Rimanemmo qualche minto a parlare in giardino...

“Peccato...”

Dissi mordendomi un labbro mentre incrociavo le braccia per il freddo.

“Peccato di cosa?”

Disse Zip avvicinandosi a me...

“...Che non sei veramente venuto in boxer!”

Risi e Zip sorrise, si avvicinò a me abbracciandomi.

“Se venivo in boxer a quest’ora tua madre mi avrebbe già spedito a casa e tuo padre mi avrebbe negato di stare con te!”

Lo abbracciai anche io, mi sentivo al calduccio tra le sue braccia, non volevo più allontanarmi...

“Ma io avrei fatto qualsiasi cosa per stare con te!”

Dissi, mamma ero veramente andata!

Zip mi baciò sulla fronte e mi guardò negli occhi...

“Piccola mia è meglio se entri in casa, fa freddo e tu sei qui solo con il maglione non vorrei che ti ammali e poi stai a casa dal lavoro e mi lasci da solo in ufficio con Mike che rompe!”

Piccola mia?!?!

“Ok entro...”

Mi allontanai dal corpo di Zip e gli sorrisi.

“Non ti lascerei mai in ufficio da solo con Mike...”

Gli diedi un leggero bacio sulle labbra e poi gli sorrisi.

“Buonanotte!”

“ ’Notte piccola! A domani!”

Ma che è ‘sto nome?!?

Entrai in casa e vidi i miei genitori seduti sul divano con un sorrisone...

“Bè...Come lo trovate?”

Chiesi sorridendo incrociando le braccia.

“Marika, credo che sia un bravo ragazzo, molto simpatico e amichevole!”

Disse mia madre sorridendo...

“Si un bravo ragazzo, molto sicuro di se...”

Si limitò a dire mio padre.

“Posso considerare che siete contenti di lui?”

“Certo che siamo contenti Marika!! Ma adesso toglimi una curiosità...”

Mio padre si avvicinò a me.

“Io non ci credo che la camera gliel’hai fatta solo vedere, occhio a quello che fai signorinella...”

Disse mio padre con tono duro, mia madre sorrise...

“Ok...”

Dissi, poi mio padre mi augurò buona notte e salì le scale.

Mia madre si avvicinò e mi disse mettendomi una mano sulla spalla:

“Lo sai com’è fatto...”

“Si si...Buona notte mamma!”

“Notte tesoro...”

Ma madre andò a dormire e io mi sedetti sul divano incrociando le braccia.

Ero molto felice in quel momento....








Cap.12 - Rivoluzione


Passarono 7 mesi di fidanzamento, sembravamo “la coppia più bella del mondo” così, ma in realtà eravamo soltanto “La coppia più strana del mondo”.

Ogni mattina prima di andare al lavoro mia madre mi bloccava sulla porta di casa.

“Marika salutami Zip! Digli di venire a cena ancora da noi!”

“Si mamma....”

Dissi sorridendo quella mattina, senza rendermi conto che quel giorno mi avrebbe cambiato completamente la vita.

Appena arrivai in ufficio andai a prendermi una tazza di caffé, non era da me fare colazione con il caffè, ma quella mattina mi serviva qualcosa per svegliarmi.

Non avevo dormito molto la notte precedente, ero un po’ stanca.

Entrai in ufficio, Zip non era ancora arrivato, posai la mia tazza di caffé sulla scrivania e andai ad aprire la finestra dell’ufficio...

Eccolo la sul marciapiede, correva, era in ritardo di 5 minuti...

Andai a prendere la mia tazza e tornai alla finestra, aprendo maggiormente la tapparella con le dita.

Zip era sparito dalla visuale, probabilmente era entrato...

Ma passarono i minuti e lui non era ancora arrivato.

Decisi di mettermi al lavoro comunque, mi sedetti e accesi il computer.

Iniziai a lavorare, ma dopo qualche minuti finalmente senti la voce di Zip e Mike.

“Zip!Lei è quasi sempre in ritardo! Visto che lei è tanto bravo con la tecnologia perché non si costruisce una sveglia con una sirena per svegliarsi la mattina!!”

“Suvvia sono solo in ritardo di qualche minuto! La sveglia non mi serve, ho un vicino di casa che mi sa svegliare a dovere con la sua musica a tutto volume!”

Zip entrò in ufficio e io mi voltai verso di lui.

“Era ora! Di al tuo vicino di alzare un po’ di più il volume! Perché a quanto pare non basta...”

“Buongiorno Marika! Stamattina mi sono svegliato a suon di musica rock! E tu sai quanto detesto la musica rock, quindi ho messo la testa sotto il cuscino per non sentirla, ecco perché mi sono riaddormentato”

“Capisco...”

Dissi con un sorriso, Zip si avvicinò alla mia postazione di lavoro...

“Hai già iniziato a lavorare?!? Porca zozza allora sono veramente in ritardo!”

“Si ho fatto poco fino ad ora, ma qualcosina ho fatto...”

Zip mi diede un bacio sulla guancia e iniziò a lavorare.

Quella mattina lavorammo con particolare tranquillità, Mike stranamente non venne in ufficio a rompere.

Per la pausa pranzo andammo al solito posto a prendere i panini e poi al parco.

Il sole di settembre era ancora caldo e si poteva stare fuori tranquillamente.

Mentre pranzavo sentivo una certa tensione da parte di Zip, non parlava e mi lanciava degli sguardi di sfuggita.

“Zip...Tutto ok?”

Dissi, lui si voltò con un sorriso.

“Certo Marika! Tutto bene!”

Disse, ma a me non sembrava per niente tranquillo...

Finimmo di pranzare prima del solito...

“Marika, devo parlarti, facciamo due passi?”

Oddio, mi sentì tesa in quell’istante...Aveva un espressione così seria...

“Va bene Zip, ma è successo qualcosa? Ti vedo serio...”

Dissi alzandomi, lui mi sorrise...

“No Marika, ma devo parlarti...”

Iniziammo a camminare, stranamente non mi prese per mano, io pensai subito al peggio.

Ma finalmente iniziò a parlare.

“Marika, mi vedi un po’ teso perché...Volevo parlarti di questa cosa da qualche settimana e credo che sia arrivato il momento di parlartene.”

Rimasi ad ascoltarlo, lui si grattò la nuca e guardò per terra...

“Dimmi Zip...Di cosa devi parlarmi?”

“Marika, la nostra storia va avanti ormai da 7 mesi e ti posso giurare che sono stati i sette mesi più belli della mia vita, ma...”

Zip si fermò e si mise davanti a me prendendomi le mani...

“Credo che quello che ho vissuto con te fino a questo momento...”

Mi voleva lasciare?!? Pensai...

“...Non mi basta Marika, io vorrei stare ogni secondo della mia vita accanto a te...”

Il mio cuore inizio a battere più forte...

“Marika, te lo sto chiedendo seriamente...”

Zip strinse maggiormente le mie mani...

“Vorresti venire a convivere con me?”

Il mio respirò si blocco per qualche istante, guardai Zip incredula.

“Veramente?”

Chiedi sbalordita, lui mi guardo come se mi stesse supplicando.

“Si Marika, voglio vivere con te! Io credo che io e te siamo perfetti! Io sto benissimo con te e ti amo...Voglio provarci...”

Disse accarezzandomi il viso.

“Cosa ne pensi? Verresti a vivere da me?”

Zip aveva un espressione dolcissima, sembrava un gattino!

Rimasi qualche secondo a osservarlo negli occhi, non mi rendevo conto che quella parolina che avrei detto qualche secondo dopo mi avrebbe sconvolto la vita.

Presi un bel respiro e risposi.

“...Si Zip...Proviamoci!”

Dissi sorridendo, lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò con passione li davanti a tutti.

Dopo qualche secondo si stacco dalle mie labbra sorridendo come non aveva mai fatto prima.

“Marika credimi , sono felicissimo!!”

Ci abbracciammo, io ero felicissima della sua proposta...ERO...


CAP: 13 - Nuova vita



E così andai a vivere da Zip.

Ricordo che quel giorno arrivai a casa di Zip con un numero indefinito di borsoni e scatoloni, infatti Zip guardò tutta quella roba con uno sguardo sconvolto.

“Che hai da fare quella faccia?”

Chiesi a lui.

“Nulla...Nulla...Dai ti aiuto...”

Disse ancora un po’ incerto.

Mentre entravo nella porta del condominio un ragazzo con in mano un mazzo di fiori mi si presentò davanti.

“Ciao!! Tu sei la famosa Marika vero? Io sono Michael! Il tuo nuovo vicino di casa!”

Quella non era la prima volta che vedevo Michael, l’avevo visto già una volta quando ero venuta a casa di Zip, ma l’avevo semplicemente incrociato...

“Wow che accoglienza!! Grazie Michael sarà un piacere avere un vicino di casa come te!”

Presi i fiori e gli sorrisi, Zip arrivò da noi.

“Marika! Vedo che hai fatto conoscenza con Michael! A volte dice troppe scemenze, ma sotto sotto è un bravo ragazzo!”

Disse Zip dando una gomitata amichevole a Michael.

“Hey Hey qui se c’è uno che dice scemenze sei tu!”

I due scoppiarono a ridere, io me ne stavo li a osservare quel quadretto amichevole sorridendo, con in mando il mio mazzo di rose e margherite.

“Dai se volete vi aiuto a sistemare la roba!”

Disse Michael, infatti ci aiutò a sistemare un po’ la casa....

Io me ne stavo in camera da letto a sistemare i miei vestiti nell’armadio, avevo chiesto a Zip il permesso di spostare i suoi vestiti per fare posto ai miei e lui mi aveva lasciato il consenso.

L’armadio aveva 4 ante, 2 ante per uno, pensai...

Zip entrò in camera e io mi voltai.

“Ho sistemato un po’, ho fatto posto alle mie cose e ai vestiti...”

“E i miei vestiti dove sono finiti?!”

Chiese Zip come se qualcuno gli avesse rubato il portatile.

“Li ho messi in due ante! Hai detto tu che facevamo due ante per uno!”

Zip fissò prima l’armadio e poi me con aria perplessa...

“Sai che sei un po’ disordinatello... “

Dissi a Zip con una nota di ironia...

“Io non sono disordinato!! Ma scusa Marika non puoi riempire due ante dell’armadio! Per riempire un anta di....Di...”

Zip fissò un anta dell’armadio quasi con aria schifata indicandola con una mano.

“Roba da matti...”

Disse Zip scuotendo la testa.

“Ma che cos’hai adesso? Avevamo deciso tutto prima e adesso ti lamenti?!?”

Zip è molto strano, cambia idea ogni 5 minuti...

“Ok Ok ma vedi di non invadere anche la mia parte!”

Disse Zip uscendo dalla stanza un po’ seccato.

Quella sera quando tutto fu ordinato e al proprio posto ci trovammo io e Zip in casa da soli...

Era una sensazione strana, insolita, in quegli istanti mi sentivo osservata.

Mi avvicinai a Zip lentamente e appoggiai una mano sul suo braccio.

“Visto che c’è stato tutto? E tu che ti lamentavi...”

Dissi sorridendo a Zip, lui si voltò verso di me con uno sguardo ancora un po’ cupo, ma poi si trasformò in un’espressione radiosa...

“Hai ragione Marika, scusa per prima, ma vedi sono abituato a stare solo e mi sono lasciato un po’ andare scusa...”

Mi baciò sulla fronte e ci abbracciammo.

Che istanti, i primi istanti della nostra vita insieme.

“Sei felice?”

Mi chiese lui...

“Certo che lo sono Zip! E tu?”

“Marika, iniziare un nuovo capitolo della mia vita così importante con te mi rende veramente felice!”

Ci fissammo negli occhi e i nostri visi si avvicinarono.

Ci trovammo coinvolti in un intenso bacio, che sarebbe anche volentieri continuato se qualcuno non sarebbe intervenuto...

La porta di casa si aprì e Michael entrò con tanto di bottiglia di champagne in mano.

“Heilà allora come stanno i due piccioncini?”

Disse Michael allegramente, io mi allontanai dal viso di Zip abbassando lo sguardo...

Bene...Almeno fino ad un secondo fa pensai...

Poi Michael fece una faccia dispiaciuta e ci guardò.

“Oh...Scusatemi ragazzi! Vi ho forse interrotti?!”

“NOOOO Michael!! Entra pure quando vuoi e mi raccomando non suonare il campanello altrimenti provocheresti troppo casino in casa! Io non so perché li hanno inventati i campanelli! Tanto ognuno entra ed esce quando vuole...”

Disse Zip con tono seccato ma ironico osservando Michael con aria di rimprovero....

“Scusatemi veramente....Allora io avevo pensato a una bella cenetta tra noi!! Cosa ne pensate?”

Alla fine cenammo insieme, Michael aveva cucinato dell’ottimo pesce e quella sera mi diverti molto con loro due, Michael è un chiacchierone e quella sera si mise a raccontare “vita, morte e miracoli” della sua vita.

Zip ascoltava e ogni tanto faceva battutine ironiche su quello che Michael raccontava.

Mi divertì come una pazza quella sera!!

“E ora se permettete vorrei fare un brindisi a voi due!”

Disse Michael riempiendo i nostri bicchieri con lo champagne che aveva portato.

“A voi e alla vostra storia! Spero possa durare per sempre!”

Disse Michael sorridendo e insieme brindammo...

A mezzanotte Michael finalmente usci di casa.

Mentre sistemavo le ultime cose in cucina sentivo una sensazione strana.

Mi sentivo più matura, mi sentivo una “donna di casa”.

Finì di sistemare tutto e andai in salotto dove Zip era spaparanzato sul divano a guardare la TV.

“Non sei stanco?”

Gli chiesi sorridendo.

“Tantissimo Marika, infatti credo che sarebbe anche ora di andare a letto...”

Zip spense la TV e si alzò dal divano, mi sorrise andò in camera.

Diedi un ultima occhiata alla casa per vedere se c’era tutto in ordine, io sono maniaca dell’ordine.

Quando andai in camera Zip era già sdraiato a letto con le braccia incrociate dietro la testa.

Era settembre e faceva ancora caldo, mi avvicinai alle finestre per socchiuderle un po’ in modo che passasse almeno un po’ di aria in camera.

In quel preciso istante mi ricordai che avevo un lavoro importante da fare entro il giorno dopo al portatile.

Quindi presi il portatile e mi andai a sedere sul letto con le gambe incrociate, misi gli occhiali da vista che solitamente metto quando sto tanto al pc e spensi la luce tenendo accesa solo la abatjour sul mio comodino.

Mentre digitavo sul portatile sentì Zip alzarsi e osservare quello che stavo facendo al portatile.

“Ti metti a lavorare ora?”

Mi chiese aggrottando il sopracciglio.

“Eh si...Mi sono proprio dimenticata che dovevo portare questo lavoro per domani in ufficio, ma finisco subito Zip”

Dissi sorridendo, lui fece altrettanto guardandomi dritto negli occhi mentre chiudeva il mio portatile.

“Tu sei completamente pazza, sai?”

Mi disse quasi ridendo, quindi prese il portatile dalle mani e lo spostò sul comodino.

“Zip! Se non porto quel lavoro domani Mike mi ammazza!”

Zip mi fece zittire appoggiando un dito sulle mie labbra.

“Mike si può arrangiare! Questa sera è la nostra prima sera da conviventi e tu ti metti a lavorare al portatile?! Non esiste!”

Infatti non è esistito...

Come ho già detto Zip è un ragazzo molto persuasivo, lascio a voi lettori immaginare il seguito....

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:34
 
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ILENIA_UTR
view post Posted on 8/1/2007, 00:13




Cap. 14 - Screzi



Tutto faceva prospettare a una convivenza tutt’altro che tranquilla.

La prima domenica mi dedicai a mettere in ordine la casa e fare un po’ di pulizie.

Zip era uscito per una commissione, quindi avevo tutta la tranquillità di fare le pulizie senza nessuno che girava per casa.

Mentre faccio le pulizie amo ascoltare musica, quindi prima di iniziare misi nello stereo un Cd dei System of A Down e successivamente iniziai a fare le pulizie.

Mentre passavo la cera d’api profumata sul pavimento canticchiavo le canzoni del mio gruppo preferito, mentre spolveravo i mobili fischiettavo!

Sembravo una drogata, ma almeno le pulizie risultavano più divertenti!

Dopo un paio d’ore Zip tornò a casa.

“Marika sono tornat....”

Sentì un tonfo, ma che era successo??

Andai all’ingresso quasi di corsa e appena lo raggiunsi notai Zip per terra che si massaggiava la testa.

“Mio Dio Zip!! “

Mi chinai per controllare se stava bene...

“Tutto ok?”

Chiesi, lui mi guardò in cagnesco dritto negli occhi...

“Tutto ok certo, solo una cosa non va bene, SI PUò SAPERE CHE TI è VENUTO IN MENTE DI METTERE LA CERA SUL PAVIMENTO?? CHE PER DI Più PUZZA IN UNA MARIERA TERRIFICANTE!!! Ma che è?? Cera di carogne d’api?? Chi te la venduta? Un becchino??”

Esclamò Zip visibilmente irritato, io mi rialzai e misi le mani sui fianchi per poi guardarlo con irritazione.

“Senti un po’ bello, mentre tu eri fuori a farti i cavoli tuoi io ero qui a pulire casa! Non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato! Se tu sei stupido e non ti accorgi che ho messo la cera al pavimento non è certo colpa mia! E poi sappi che la cera ha un ottimo profumo e non me l’ha ventura un becchino!”

Fu la mia risposta alla sua esclamazione.

Zip lentamente si rialzò e mi fissò con astio per poi volgere lentamente lo sguardo verso lo stereo.

Sempre guardandomi con passo lento si diresse verso lo stereo e lo spense.

“Questa musica mi da i nervi! Già sono nervoso per la caduta e per quella cera se poi mi metti su anche questa musica da malati di mente do di matto!”

Detto questo si andò a sdraiare sul divano e accese la Playstation.

Non avevo parole.

Silenziosamente continuai a fare le pulizie mantenendo un espressione seria.

Cucinai per il pranzo anche se non avevo molta voglia...

“E’ pronto”

Dissi sempre con aria seria.

Zip si alzò da divano e si sedette a tavola davanti a me.

“E non fare quella faccia, tanto ho ragione....”

A sentire quelle parole alzai lentamente il mio sguardo gelido su di lui che mangiava i suoi spaghetti con tranquillità.

Fu l’istinto a dirmelo, in quel momento volevo solo far saltare in aria la sua bella testolina...

Ma mi limitai soltanto a prendere la bottiglietta dell’aceto che c’era in tavola e di versarla nel piatto di pasta di Zip, tutto questo mente lo fissavo con aria seria e lui sbalordito mi fissava.

Mi rialzai da tavola con un sorrisino soddisfatto.

“Mangia tutto mi raccomando!! Io vado a farmi un giro!”

Uscì di casa, avevo bisogno di una bella camminata per calmare i nervi.

Quando tornai trovai Zip seduto sul divano con le braccia incrociate che fissava la televisione spenta.

“Sono tornata...Com’era la pasta?”

Dissi ironicamente, lui non rispose...

Io mi avvicinai accucciandomi davanti a lui...

“Ascolta...Mi sono comportata in modo un po’ infantile...Scusami...”

Dissi prendendo una sua mano, lui mi fissò con uno sguardo innocente come quello di un bambino che ha rotto un vaso prezioso del salotto...

“No, sono stato io a comportarmi male, scusami tu...”

Disse infine, io sorrisi.

“Ok è colpa di entrambe...”

Dissi ridendo, poi mi alzai e dissi a Zip:

“Un piatto di pasta?”

“Si grazie...Possibilmente senza aceto...”

Risi e mi avvicinai a lui per dargli un bacio sulle lebbra...

Le nostre litigate finivano più o meno sempre così, un sorriso, una battuta, un bacio...

Certo non litigavamo sempre, andava a momenti.

Certe volte eravamo coinvolti entrambe da qualcosa di inspiegabile...Come una calamita...

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:36
 
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view post Posted on 8/1/2007, 00:14
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Cap.15 - Regalo




Michael era un ottimo vicino di casa, con una pazienza fuori dal normale.

Zip e lui erano veramente due amiconi inseparabili, sempre a farsi battute e a scambiarsi pacche amichevoli...

Mi piaceva vederli così amici e vederli parlottare in gran segreto e giuro che mi sarebbe piaciuto sentire tutti i loro discorseti...

Un ottimo amico, forse un po’ invadente...

Nel senso che io e Zip ce lo trovavamo tra i piedi quando meno ce lo aspettavamo!

Una volta mentre stavamo guardando la TV lui si è precipitato in casa nostra supplicandoci di lasciargli guardare una partita di calcio sul satellitare...

Alla fine lo accontentavamo sempre, si metteva a fare le scenate se non lo accontentavi!

Così mentre lui era concentrato a guardare la partita e a insultare i giocatori, io e Zip ci annoiavamo a morte scambiandoci ogni tanto qualche occhiata nervosa...

Per non parlare di quando si auto-invitava a cena!

Una sera stavo preparando una normale cena per me e Zip mentre lui stava apparecchiando la tavola...

Avevamo previsto di cenare e poi andare al cinema a vedere un film.

Secondo voi quella sera ci siamo andati? Certo che no!

Michael piombò in casa fingendo di piangere (perché si vedeva venissimo che fingeva...) dicendo che la sua ragazza l’aveva appena lasciato e ora era disperato.

“Lei era tutta la mia vita! Come farò a stare senza di lei? Mi sento tanto solo ora...”

Disse sgranando gli occhi mentre osservava me e Zip...

“Vi prego...Non lasciatemi solo in questo atroce momento!”

Supplicò...

Io e Zip ci scambiammo un occhiata perplessa, alla fine ci rassegnammo entrambi.

“Ok Michael...Per stasera sarai nostro ospite a cena...”

“SIIIII!! GRANDI RAGAZZI VOI SI CHE SIETE FORTI!!”

Esclamò lui allegramente...

“Ma non eri mica afflitto perché la tua ragazza ti ha lasciato?”

Chiesi io vedendolo tutto contento...

Michael rimase qualche secondo immobile, poi riprese a fare le sue sceneggiate...

“Hai ragione Marika, sono veramente distrutto...Ero felice perché ho degli amici come voi...”

Se come no!! Quello aveva soltanto una gran fame!!

Cenammo e parlammo come sempre, Michael sembrava aver dimenticato la questione della ragazza, sempre che una ragazza sia esistita...

“Ragazzi...La settimana prossima è il mio compleanno e avevo pensato di dare una bella festa! Vorrei invitare un bel po’ di gente e divertirci! Voi ovviamente siete gli ospiti d’onore! Allora venite alla mia festa?”

“Porca zozza è vero! Certo che ci veniamo Michael stai scherzando?! Non mancherei per nessun motivo alla festa del mio migliore amico!”

“Giusto Zip! Festeggeremo con te il tuo compleanno!”

Dissi sorridendo a Michael..

“E sentiamo che regalo vorresti?”

Disse Zip fissandolo...

“Vedi di non scegliere qualcosa di costoso altrimenti te lo puoi scordare!”

Disse Zip scherzando.

“Ma ragazzi quale regalo?! A me basta che venite alla festa!! Quello si che sarebbe un regalone!”

Disse Michael, poi comincio a fissarmi...

“Però in effetti mi piacerebbe togliermi una piccola soddisfazione...”

Captai lo sguardo di Michael su di me e io lo fissai con aria interrogativa...

“Bè...Che hai da fissarmi così?”

Chiesi a Michael...

“Ora che ci penso Marika, sai che non ti ho mai vista indossare una gonna...Perchè non la indossi per il mio compleanno?”

“COSA?!? Io odio le gonne! No No Non se ne parla!”

Zip scoppiò a ridere e Michael mi sorrise.

“Suvvia Marika si tratta solo di una serata...Qualche ora anzi, giusto per togliermi lo sfizio! Secondo me staresti benissimo!”

“Ci devo pensare...”

Michael scoppiò a ridere e Zip mi disse.

“Marika, lo sai che lui si accontenta con poco...Consideralo un regalo di compleanno...”

Disse Zip.

“E va bene...” Dissi rassegnata “Indosserò una gonna...Ma solo la settimana prossima! E poi devo pure comparala perché di gonne non ne ho...”

Michael gioii e si alzò dal tavolo

“Bene!! Sono felice ora!! Ragazzi ci sentiamo domani, grazie per la cena era veramente ottima, Marika complimenti! Buona notte!!”

“Buonanotte Michael”

Dissi a Michael mentre usciva di casa...

Dopo aver sistemato la cucina mi preparai e mi infilai sotto le coperte.

“Leggi?”

Mi chiese Zip vedendo prendere in mano un libro.

“Si solo due paginette... Spengo subito...”

Iniziai a leggere, dopo appena 5 minuti Zip mi chiamò:

“Marika...Puoi spegnere la luce?”

“Solo 5 minuti Zip...”

Cavoli! Era veramente un bel libro...

“Marika...Mi dà fastidio la luce...”

“Si Zip scusa, mi mancano solo due righe...”

Niente da fare! Il libro mi prendeva troppo...

“Marika...Spegni la luce per favore!!”

Cominciò a innervosirsi...

“Uffa!! Ti dico che mancano due righe e dopo spengo!”

“Anche 10 minuti fa mancavano due righe!!”

“E va bene spengo!”

Appoggiai il libro sul comodino e spensi la luce...

“Contento ora?”

“Certo! Sono stanco e vorrei riposare!”

“Ok Ok Buonanotte...”

“ ‘Notte Marika...”

Mi addormentai dopo poco tempo...Mentre pensavo alla stamaledettissima gonna che avrei dovuto indossare alla festa di Michael...

Invece al contrario dei miei pensieri con la gonna stavo bene! E poi quella fu veramente una bella festa...Come è possibile dimenticare una festa del genere??

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:36
 
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ILENIA_UTR
view post Posted on 11/1/2007, 15:46




Cap.16 - Feste noiose




Era arrivato il “grande giorno”.

Dopo il pomeriggio passato in casa a smanettare sul portatile e a sopportare le crisi di Zip sul cosa mettere alla festa, arrivarono le 21.00.

Apri l’armadio...Eccola...Li davanti a me che mi diceva “Mettimi! Che aspetti?”

Mi feci una doccia e la indossai quella gonna, era in jeans...

Mi guardai allo specchio...Niente male Marika Smith!

Allora iniziò la paranoia di cosa mettere oltre alla gonna...Optai per una camicia bianca un po’ sbottonata e degli stivali molto belli che avevo comprato...

Sembrava un po’ sempliciotto come abbigliamento, quindi decisi di chiedere a Zip...

“Zip!! Dammi un tuo parere!”

Mi misi davanti a Zip con una finta posa da modella, lui sorrise e mi scrutò da capo a piedi...

“Marika...Per quanto sia semplice stai benissimo!”

“Sii sincero”

“Lo sono!! Veramente stai benissimo!!”

Disse lui sorridente...

Io tornai in camera davanti allo specchio, fissai la mia immagine riflessa...

Per una volta decisi di raccogliere i capelli in un signon...

Erano le 21.30...Ora di andare!

“Ok Zip andiamo?”

Chiesi a Zip mentre usciva dal bagno spruzzandosi un po’ di colonia.

“Sono pronto possiamo andare!”

Mi fermò sul ciglio della porta e mi diede un bacio sulla guancia.

“Stai benissimo stasera!! Non stò scherzando!”

Aveva addosso un profumo di colonia molto forte, mi piace il suo profumo!

“Bè grazie!”

Dissi io sorridendo, quindi uscimmo da casa e bussammo alla porta della casa di Michael che era proprio in fronte alla nostra...

Michael ci accolse allegramente.

“Ragazzi!! Allora tutto ok?”

Chiese lui, poi si allontanò leggermente per fissarmi...

“Ecco il mio regalo!! Visto che stai benissimo Marika!!”

“Bè grazie Michael!! Tantissimi auguri”

Dissi io.

“Auguri Michael!! Vediamo un po’ di divertirci stasera!”

Entrammo in casa, c’era tanta gente...Musica ad alto volume e un tavolo pieno di bibite e snack..

“Ma quanto cavolo è alta sta musica?!”

Disse Zip, in quell’istante c’era su “BYOB” dei System of a Down...

“La musica rock va ascoltata ad alto volume...Altrimenti togli tutto il divertimento”

Dissi io.

In effetti la musica era l’unica cosa bella della festa se devo essere sincera.

La gente non dava un minimo cenno di divertimento, erano tutti a chiacchierare e a fare gli auguri a Michael...

Andai al tavolo e presi una bottiglietta di birra...

Annoiata mi sedetti sul divano mentre tamburellavo le dita sulla bottiglietta a ritmo di musica.

Mi spallai al divano e notai Zip parlare con un gruppo di ragazzi, bè almeno lui stava facendo qualcosa...

Mi spallai al divano e accavallai le gambe, che noia!!

Mai stata più annoiata in vita mia! Le riunioni di lavoro sono uno spasso a confronto di questa festa.

Mentre pensavo volsi di nuovo lo sguardo verso Zip e lo sorpresi mentre mi fissava...

Anche lui con un espressione annoiatissima...

Michael sembrava la persona più felice di questa terra...Si aggirava per casa sempre circondato da qualche ragazza (era ubriaco già alle 22!!) mentre cantava canzoni stupide.

Ancora qualche minuto e mi sarei addormentata, ma per fortuna arrivò Zip e si sedette accanto a me...

“Che noia! Senti Marika andiamo a casa!”

“Ma no! Se ci vede andare via magari si offende!”

Dissi dopo aver bevuto un sorso di birra.

“Guarda il lato positivo, almeno il festeggiato si stà divertendo...”

Dissi a Zip

“Già, ma anche gli invitati dovrebbero divertirsi!”

Disse appoggiando la sua mano sulla mia gamba...

Lo fissai con aria interrogativa, poi sorrisi...

“...Qualche idea per rendere queste festa più allegra?”

Zip si alzò dal divano e mi porse la mano come per invitarmi a seguirlo...

“Io un idea ce l’avrei Marika...”

Presi la sua mano e mi alzai, lui mi guidò tra la gente e mi accorsi solo li che stavamo andando verso la camera di Michael...

Zip si voltò e poi aprì la porta della camera e entrammo.

I minuti che si susseguirono furono...Come definirli? Mmmm no, non c’è aggettivo in grado di descriverli...

“Marika...”

Disse Zip avvicinandosi a me mentre mi fissava con uno sguardo particolare...

“Stasera sei uno schianto lo sai?”

Disse mentre si trovava a pochi centimetri dal mio viso...

“Non ho smesso due secondi di fissarti...”

Disse baciandomi...

“Ah si?”

Mi allontanai avvicinandomi a un mobile sul quale c’era una pianta...

“E quali erano i tuoi programmi per rallegrare la serata?”

Dissi mentre appoggiai le mani su quel mobile.

“Bè...Avevo in mente di surriscaldare un po’ l’atmosfera...”

Disse mentre mi scioglieva i capelli dal signon e mi avvolgeva le spalle con un abbraccio.

“Ti va la mia idea?”

Disse Zip abbassando la voce...

“Qui?”

Dissi a Zip con aria interrogativa...

“Si..Tanto chi vuoi che venga?”

Allora mi voltai e mi appoggia al mobile sportivamente mentre guardavo Zip con uno sguardo provocatorio...

“Ci stò...”

Mamma mia...Quella festa è entrata nella storia!! Non vi immaginate come cavolo abbiamo ridotto quella camera!!

Lui iniziò a baciarmi in modo sempre più intenso, poi si staccò alle mie labbra e io mi issai sul mobile che c’era dietro di me...

E senza volerlo provocai un danno...

Salendo sul mobile la pianta che c’era appoggiata cadde sul pavimento facendo uscire tutta la terra dal vaso!!

“Oddio che ho combinato?!?!”

Sussurrai a Zip mentre avevo le mie mani sulle sue spalle...

“Marika! Hai fatto cadere la pianta!”

Zip e io scoppiammo a ridere...

“Và bè...Pulirà Michael...”

Disse mentre si riavvicinava al mio viso e con una mano mi sbottonava la camicetta e con l’altra mi accarezzava la schiena...

Mi lasciai trasportare da lui...ma dopo qualche istante mi allontanai per alzarmi dal mobile, quindi presi le mani di Zip e lo indirizzai verso una libreria che c’era accanto al letto...

Senza volerlo lo spinsi troppo bruscamente contro la libreria e all’istante tutti i cd che c’erano riposti nella libreria caddero sul pavimento...

“Hey piccola!! Vacci piano!”

“Ops...Non doveva essere troppo resistente questa libreria...”

Dissi sorridendo.

“Oh bè...Riordinerà Michael...”

Zip sorrise e io lo baciai sul collo, mentre lentamente gli sfilavo la camicia...

Successivamente Zip mi condusse verso il letto e questa volta fu Zip a fare danno!

Mentre era impegnato a baciarmi, non so come cavolo ha fatto...Mosse un braccio verso la lampada e la fece cadere a terra, facendo uscire la lampadina dalla sede facendola andare in mille pezzi!!

“Stavolta è colpa tua!!”

Dissi ridendo

“Porca zozza!! Pure la lampada abbiamo rotto!”

“Abbiamo ?! HAI rotto!”

“Si Si ok a quello che abbiamo rotto ci pensiamo dopo...Ora voglio solo te...”





Dopo minuti che sembravano essere infiniti...Mi alzai dal letto e mi sistemai i capelli...

Guardai la camera di Michael...Era veramente un disastro...

C’era la terra del vaso che era sparsa per tutto il pavimento, i CD per terra i quali erano o rotti o aperti o semplicemente li chiusi, e i vetri della lampadina e della lampada accanto al letto...

Feci attenzione a non pesare i vetri e andai a recuperare la mia camicia...

La camera di Michael non era molto spaziosa e con i nostri danni sembrava più che una camera una cantina!

Zip si alzò dal letto osservano la stanza...

“L’abbiamo ridotta male...”

Disse ridendo...

“Già...”

Dissi mentre riabbottonavo la camicetta...

“Direi che questa festa si è rallegrata abbastanza non trovi?”

Dissi a Zip mentre ridevo..

“Direi di si Marika...Ora direi di fare una piccola fuga a casa prima che Michael trovi immediatamente i colpevoli di questo disastro...”

Mi guardai intorno l’ultima volta, quella camera era un disastro veramente! Non che sia stata ordinata un ora prima, ma adesso era veramente un disastro!

“Andiamo!”

Zip mi prese per mano e senza farci notare da nessuno tornammo a casa...

Chiusi la porta a chiave e mi appoggiai alla porta di spalle...

“Zip...Tu prova solamente a raccontare una minima parte di quello che è successo in quella stanza e puoi considerarti un uomo morto!”

“Stai tranquilla, potrei dire la stessa cosa di te...”

Disse Zip con uno sguardo di sfida avvicinandosi a me.

“Questo sarà il nostro piccolo segreto ok?”

Zip mi diede un bacio sulle lebbra e se ne andò in bagno sorridendo...

Dio che serata quella festa!!

Uno dei ricordi più pazzi che io abbia della mia storia con Zip, in assoluto!

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:37
 
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view post Posted on 1/4/2007, 11:02
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Cap.17 - Convivenza



Era Dicembre e il Natale si stava avvicinando, mi è sempre piaciuto il Natale! Le luci, la neve.

Il Natale crea sempre un’atmosfera particolare!

Quel Natale avevamo deciso di passarlo con la famiglia di Zip! Suo padre è veramente simpatico!!

Il giorno prima di iniziare il week-end per le festività natalizie dovevamo lavorare solo la mattina, poi sarebbe stata vacanza per almeno 4 giorni!

Troppo bello per essere vero!! Pensai...

Infatti non era vero...

Entrai in ufficio con Zip e Mike era già la sul ciglio della porta ad aspettarci, notò che guardava me particolarmente, di solito questi sguardi li fa a Zip quando non gli porta qualche lavoro...

“Marika! Sbaglio o lei è un po’ in ritardo con quel lavoretto?”

“Lavoretto? Quale lavoretto?”

“Quello da consegnare dalla Digital Corporation entro oggi alle 18! Ecco di quale stò parlando!”

In quel momento mi sentì mancare... Quel lavoro era importantissimo! E io non l’avevo nemmeno iniziato!

“Emn...Credo di finirlo sicuramente entro oggi pomeriggio!!”

Dissi sicura di me...

“Che sia oggi pomeriggio però!”

Esclamò Mike mentre si allontanava...

Entrai in ufficio frettolosamente e tolsi la giacca e la borsa lanciandola sulla scrivania di Zip...Lo so...E’ un gesto un po’ maleducato...Ma ero in panico!

“Ehy Marika!! Per chi mi hai preso? Per un appendiabiti?”

Chiese Zip...

“Senti Zip ho un importante lavoro da fare...Entro oggi pomeriggio! Quindi scusami per il gesto, ma mi devo subito mettere al lavoro senza sprecare un minuto di tempo!”

Dissi, poi mi misi subito al lavoro...

In fretta, feci tutto di fretta quel giorno, Zip venne un paio di volte per chiedere come andava il lavoro, un bacio, basta! In fretta Marika!

Non mangiai nemmeno alla pausa pranzo, Zip andò a casa dando inizio alle sue vacanze...Beato lui!

Tutto il pomeriggio a lavorare, senza parlare con nessuno, l’unica cosa che mi ero permessa era la radio che, come per rallegrarmi, trasmesse una canzone molto bella che diceva così:” Time grabs you by the wrist, directs you where to go” ...Hai proprio ragione Billie! Il tempo ti prende per il polso e ti trascina dove vuole lui, senza chiedere nulla .“It's something unpredictable, but in the end is right.
I hope you had the time of your life.” Già...E’ veramente imprevedibile quello che può accaderti nella vita, dici che è giusto? Lo spero Bille Joe...Anche a me capiterà la mia occasione buona per farmi valere!

Good Riddance dei Green Day, come non si fa ad amare una canzone del genere?!

Erano le 17.30 e finalmente terminai il mio lavoro!! Tutta soddisfatta usci dall’ufficio consegnando a Mike tutto il lavoro di una giornata e me ne tornai a casa stanchissima.

“Sono a casa!”

Dissi entrando in casa stanca morta...

“Marika!! Tutto ok con quel lavoro?”

Esclamò Zip dal salotto

“Si Zip! Senti vado a farmi una doccia rilassante perché sono stanca morta!”

Dissi a Zip passando per il salotto dove lui stava digitando qualcosa sul suo portatile.

Lui schizzo l’occhio e mi sorrise.



Finalmente doccia! Non ne potevo veramente più! Avevo acceso la radio e come canzone stavolta trasmettevano “Speed of sound” dei Coldplay...

Che rilassamento! L’acqua portava via tutta la mia stanchezza e lo stress...Mi stavo veramente rilassando, fino a quando l’acqua che prima era calda diventò di botto fredda gelata!

“ZIIIIIIIIIIIIP!!”

Urlai mentre usci di scatto dalla doccia indossando l’accappatoio...

Era veramente necessario aprire il rubinetto dell’acqua calda per rovinare la mia doccia rilassante per renderla un getto d’acqua ghiacciata?!

Zip era in cucina e lo sorpresi mente chiudeva in fretta e furia il rubinetto...

“Emn..Marika...Non ho fatto apposta”

“Ma cos’hai al posto del cervello?!? Le scimmie urlatrici?!? Sei pazzo ad aprire l’acqua calda mente sono sotto la doccia?!?”

Esclamai io rabbiosa mentre Zip mi fissava perplesso...

“Marika ti giuro che non era mia intenzione rovinare la tua rilassante doccia! Ti chiedo scusa!”



Dopo il solito diverbio quotidiano, firmai l’armistizio di guerra...

“Pace! Ma guai a te se che ti azzardi di nuovo ad aprire l’acqua mentre sono in doccia! Ok?!”

Dopo essermi messa in abiti comodi cenai e mi misi subito sul divano per guardare un po’ di TV...

Presi il possesso del telecomando per prima! Evvai! Stasera decido io!

Cominciai a girare un po’ di canali e trovai l’illuminazione...MINORITY REPORT!

Adoro quel film!! Parla di futuro, tecnologia, servizi segreti...WOW!

Dopo qualche minuto mi raggiunse anche Zip e si sedette accanto a me.

“Che film è?”

“Minority Report! Mai visto?”

“No...Non sembra male però...”

Zip mise un braccio intorno alle mie spalle e io appoggiai la testa alla sua spalla mentre guardavamo il mio film preferito...

(nota dell’autrice: Che quadretto è? XD)

Natale lo trascorsi benissimo con Zip e la sua famiglia, e pian piano un anno di fidanzamento stava volando via....

Edited by V.Raider - 12/11/2011, 23:38
 
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