Il Team Silent ha creato a detta di tutta una vera e propria saga capolavoro già dal lontano 1998,che vide l'uscita nei negozi del primo Silent Hill. La loro opera terminò però dopo il quarto capitolo,Silent Hill 4 The Room,poiché il team lasciò il progetto. Era la fine del Team,ma non della saga tanto amata,tanto che lo sviluppo passò a una casa occidentale,dando il suo debutto con il primo Silent Hill nelle console next generation,con precisione : Silent Hill Homecoming (inizialmente annunciato come Silent Hill 5)
Riuscire a riproporre il lavoro del Team Silent non sarebbe stato facile,ma venne promesso un titolo che riuscisse in tale compito.
Prima di tutto,cos'è Silent Hill? Ovviamente ognuno può avere la sua visione,ma è noto che si tratti di un gioco di un horror psicologico in cui nostro compito è sopravvivere in una città deserta da esseri umani,ma abitata da fitta nebbie e da creature dall'aspetto disturbante. Ciò che più terrorizza del titolo non sono i mostri,benché già quelli potrebbero bastare a terrorizzare l'utente,ma è appunto il fattore psicologico e di come i produttore riescano a giocare con la mente del giocatore per creare momenti di tensione che riescono alla perfezione.
Silent Hill Homecoming riesce a soddisfare questi requisiti?
Le ambientazioni ricordano appieno i predecessori e l'atmosfera che si può respirare ricalca il passato. In questo riesce a mantenere il marchio della saga. Sangue,ruggine,nebbia e strade distrutte non mancheranno e benché tutto ciò sembrerebbe solo un copia e incolla degli sviluppatori per accontentare i fan di vecchia data,di questo aspetto quasi nessuno ne è rimasto deluso. Ciò però funziona solo nelle prime fasi,man mano che si progredirà nell'avventura l'ambientazione perderà sempre più originalità perdendosi poi in una location finale che è stata fortemente criticata da tutti i giocatori del titolo.
Altra nota positiva sono i mostri,molto ben realizzati siano nella qualità dei poligoni che nel loro aspetto terrificante degni dei suoi predecessori.
Il resto? Silent Hill Homecoming non si preoccupa di innovare ma riproporci la stessa esperienza "migliorandosi" solo nei combattimenti,ma partiamo per gradi.
Ci troveremo quindi a vagare per la cittadina sino a raggiungere le strutture che ci troveremo ad esplorare. Come in passato ci è fornita una mappa per orientarci,peccato che in questo Homecoming ci è completamente inutile. L'esplorazione è terribilmente lineare,sopratutto quella della città che è praticamente nulla ed è una presenza forzata e poco curata. Stessa cosa per le strutture chiuse in cui se in passato l'uso della mappa era quasi obbligatorio qui dimenticheremo anche di averla. Ebbene si,questo capitolo è il Silent Hill più lineare in assoluto,cancellando quindi quello che era uno dei punti forti della saga.
Stessa cosa vale per gli enigmi. Se nei primi SH erano ben presenti ed originali,stavolta saranno invece elementari e inutili,mostrandosi anch'essi come un elemento forzato dalla Climax tanto per accontentare gli appassionati della serie,fallendo miseramente.
E l'horror? Anche in questo campo fallisce miseramente,dimostrando quindi già da adesso di non possedere i requisiti di un degno Silent Hill pari a questo nome L'apparizione dei mostri non è gestita nel giusto modo da infondere il giusto timore e la maestria con cui i precedenti capitoli riuscivano a colpire la psicologia dello stesso giocatore sembrano mancare,colpa forse anche della telecamera libera che segue perennemente le spalle del giocatore abbandonando quella fissa,ma a parer mio non è quello il problema.
Vera nota dolente sta proprio nei combattimenti...
A mio parere un'innovazione su questo punto di vista forse non guastava,poiché la fase action della saga è sempre stata molto macchinosa. C'è però da dire che è si vero che i combattimenti andavano migliorati,ma in questo caso hanno davvero esagerato e questi diventano quindi talmente facili da far diminuire ancor di più il terrore che dovrebbe dare il titolo. Sarà infatti possibile fare schivate,attacchi veloci o potenti e quindi eseguire vere e proprie combo,facendovi bastare un semplice coltello per completare facilmente tutto il gioco.
Scelta a parer mio sbagliatissima,giustificata dal fatto che il protagonista sia un ... militare....
Ora,la scelta di avere a che fare con un militare snatura un po' le cose- Silent Hill aveva lo scopo di farci vedere un'avventura terrificante non con un soldato esperto e capace come in Resident Evil,ma una persona di tutti i giorni,come noi,che si trova improvvisamente proiettata nell'orrore più assoluto. Ovviamente,utilizzare una persona che possiamo incontrare in mezzo alla strada che un eroe dell'esercito ha una sua belle differenza ed Homecoming sembra aver annientato anche quest'aspetto,.
Va bene migliorare l'action,ma attenersi comunque alle abilità di una persona comune con poco conoscenza delle armi. Difatti.la fuga ci parrà inutile tanto sarà semplice uccidere i vari nemici che ci ostacoleranno,così come i boss dandoci difficoltà solo nei quick time event,che nemmeno sono impegnativi.
Pare ovvio che i pochi pregi iniziali sono stati surclassati dai ben più numerosi difetti sopra citati.
I mostri ben fatti sono però criticabili dal fatto che in passato questi avevano un loro senso o motivazione per esistere oltre che simbolismo,mentre qui non significano nulla e sono slegati della trama principale,senza un senso (cosa che per fortuna non accade per i boss)
La grafica è appena sufficiente e i poligoni dei personaggi sono sotto tono,così come il loro carisma.
Stesso non si può dire della colonna sonora che ha mantenuto il gran maestro Akira Yamaoka (compositore anche dei precedenti capitoli) e fa pressoché un lavoro fantastico,regalando al titolo per lo meno una soundtrack degna del nome che porta con musiche vocative come siamo abituati,se bene non gestite nel montaggio con la cura con cui siamo abituati.
Anche la trama si può dire buona e con spunti interessanti,benché si propone peggio degli altri Silent Hill e comunque non regge il confronto col passato,anche se devo dire che comunque la storia è abbastanza riuscita,non brilla ma di certo non è un difetto e poteva andar peggio dato che il gioco,inutile dirlo,non è riuscito nella sua impresa.
In conclusione,Silent Hill Homecoming è un titolo consigliato solo ai fan della città nebbiosa,che comunque in maggioranza avranno da ridire e neanche riusciranno ad apprezzare il lavoro della casa occidentale.
Il gioco non si svolgerà subito a Silent Hill (in cui ci troveremo in un secondo momento) ma in una cittadina non troppo lontana dalla città fantasma : Sherpard's Glen
Il giovane Alex Sherpad è stato via per diverso tempo dal suo paesino natale a causa della guerra,essendo lui un soldato,e dopo essere stato ferito e portato in ospedale riesce finalmente a tornare a casa,benché nel tragitto avrà brutti sogni riguardanti suo fratello minore Joshua.
Quando giungerà a casa,scoprirà che la cittadina e oramai desolata e scoprirà che suo padre e suo fratello minore,non a casa,sono fra le persone sparite. Alex inizierà quindi la sua avventura per cercare il fratellino verso cui sento un particolare senso di responsabilità,andando però in contro a un incubo che si accorgerà non essere un sogno e che il tutto è legato a un lato del suo passato celato.
