IL SEGUITO DI RATASH

LUOGO INCOGNITO

Ratash e' inginocchiato davanti ad un bambino mentre gli aggancia la fibbia di una scarpetta...
"E' tempo di andare"
La vocina del bimbo rivolta a Ratash che con gesto lento e preciso sistema poi anche l'altra fibbia...
" Il tempo di andare non esiste Shyam"
" Ma e' tardi"
Ratash alza il viso verso il bimbo con occhi rigidi ma al tempo stesso comprensivi.
"Il tempo e' stato inventato dall'uomo. E cio' che e' stato inventato dall'uomo puo' anche smettere di esistere "
Ratash da un colpetto con la mano sulla scarpa sistemata del bambino per poi rialzarsi lentamente.
" E questo non e' il mondo dell'umana specie"
Ratash posa una mano sul capo del bambino che alza ora la testa verso il re degli angeli neri....

"Mi ci riporti qui? "
"A patto che non racconti piu' bugie alla mamma"
Il bimbo abbassa gli occhi con espressione di chi e' stato appena scoperto per qualcosa..
"Io non ho detto bugie alla mamma..."
"Ridimmelo guardandomi negli occhi e ti credero'"
Il bambino resta a capo chino....Ratash con un dito morbidamente gli solleva il viso per portarlo a guardarlo negli occhi.
"Avanti... ti prometto che ti credero'...ma se me lo dirai guardandomi negli occhi "
Il bambino sostiene lo sguardo di Ratash per poi chinarlo e abbracciare Ratash nascondendo il viso sull'addome del giovane re....
"Perché piangi?"
La voce di Ratash e' ora pacata mentre sente i singhiozzi del bambino...

"Perché hai ragione tu...Io ho detto tante bugie alla mamma..."
Altri singhiozzi...
"Non piangere...oggi e' un gran giorno per te"
Il bambino scosta il viso rigato di lacrime da Ratash per guardarlo alzando gli occhi...

"Un gran giorno per me? Per...perché?"
"Perché oggi hai smesso di dire bugie."
"Come...come fai a dire questo?"
"Non l'ho detto io...L'hanno detto i tuoi occhi. E io credo ai tuoi occhi"
Ratah posa una mano sulla testa del bambino in un avvolgente e caldo gesto per poi tendergli una mano...
"Andiamo...la mamma sara' in pensiero"
Il bambino allunga una mano verso Ratash per poi incamminarsi con lui verso una cascata di acqua colorata di viola....

DHARAN

"Ratash!"
Una giovane donna corre incontro al re nephilim trattenendo con le mani i lembi del tessuto della lunga gonna e arrivando a lui scalza attraversando il terreno della casa in cui Ratash vive....Il nephilim lascia scivolare la terra dalle mani dove stava lavorando su qualcosa, alzandosi per vedere che cosa la donna stia correndo a dirgli..
"Mirel..."
La donna di gradevolissimo aspetto gli prende le mani di slancio tra le sue lasciando ricadere la femminile gonna vedendole gli occhi commossi per qualcosa...
"Le tue mani Ratash, hanno il potere di fare miracoli"
Ratash guarda la donna con aria interrogativa
"Che cosa te lo fa pensare Mirel?"
"Mio figlio....ha finalmente smesso di dire le bugie....E mi sta parlando di cose fantastiche, non sembra quasi piu' lui...Mi ha confessato ogni cosa....E mi ha detto che sei stato tu a fargli capire il valore della sincerita' "
"Ti ha detto questo?"
Mirel annuisce sorridendogli grata e stringendogli le mani mentre le lacrime le solcano gli zigomi..
"Tu non sai com'era prima...mentiva dalla mattina alla sera....Come hai fatto?"
Ratash non sorride, ma l'azzurro dei suoi occhi e' profondamente amabile senza che nemmeno lui se ne accorga.
"Ho semplicemente visto cio' che non e' e gliel'ho detto...."
"E' lo spirito di Arioch che ti ha mandato qui. "
L'affermazione di Mirel mentre continua a stringergli le mani...
"Allora...dovrei ringraziare lui"
Ratash finalmente si abbandona ad un sorriso giocoso.
"Com'era il suo motto? Cio' che Arioch afferma Arioch compie? Beh, se era questo cio' che ha inviato per tuo figlio, doveva averlo affermato in precedenza"
Mirel di slancio abbraccia il re nephilim senza avere la minima idea che colui che sta abbracciando nel ruolo che lei gli ha dato, era proprio stato mandato per uccidere Arioch e tutta la sua gente...
"Se avessimo ancora un re governatore, tu saresti il suo successore perfetto"
Gli dice Mirel staccandosi poi dall'uomo....
"Secondo me....il suo successore sara' presto visibile....Abbraccia tuo figlio da parte mia "
Mirel lancia a Ratash un altro sorriso di gratitudine per poi allontanarsi mentre un bambino bellissimo a piedi nudi a petto nudo e coperto solo da una tunica strappata e piena di buchi in zona bacino , si avvicina a lui....Ratash si gira verso il bambino e il suo viso si illumina

Ratash vede il bimbo avvicinarsi affondando i piedini nella terra e vedendolo in difficolta' a rischio di caduta...
Il nephilim lo segue con sguardo fisso e attento per poi chinarsi attendendolo in quella posizione e allargando le braccia appena in tempo per afferrarlo prima di vederlo finire di peso a terra...Il bambino ride gioioso come se avesse appena fatto il piu' bel gioco del mondo.
"Hai visto che ce l'hai fatta ? Pero' non hai ancora imparato a vestirti...e soprattutto a metterti abiti senza buchi"
" Ho sete...e la mamma dice che il pozzo non ha acqua per bere"
"La mamma ha ragione...Perché andare al pozzo quando l'acqua che si puo' bere e' in casa?"
" A me piace il pozzo"
"Credevo ti piacesse l'acqua."
Il bimbo dai profondi occhi verdi e azzurri afferra la mano di Ratash per farsi seguire accompagnato per mano..
"Dove vuoi portarmi?"
Pochi minuti dopo, i due sono davanti ad un pozzo nel retro della casetta....
"Ho visto acqua nel pozzo"
"E' impossibile Rashid...questo pozzo non ha acqua..."
"Ma io ho visto l'acqua e il fuoco qui dentro"
Ratash ora incupisce lo sguardo....
"Quando hai visto acqua e fuoco in questo pozzo?"
Il bambino resta in silenzio...
"Rashid..."
Ratash si china prendendo poi tra le mani le tempie del bambino come a voler percepire qualcosa con quel gesto...
"Io stavo dormendo....ho visto acqua e fuoco qui"
"Hai fatto un sogno vedendo questo pozzo con acqua e fuoco?"
Il bambino annuisce...
"Dov'e' la mamma?"
Il bimbo scuote la testa facendo spallucce...
"Quando hai fatto questo sogno?"
"Lo faccio ogni notte padre...."
Ratash resta chinato davanti al bambino mentre lo sguardo di Ratash si incupisce...
"Andiamo a cercare la mamma"
Si rialza prendendo per mano il bimbo e allontanandosi con lui verso casa

Ratash e Rashid raggiungono l'interno della casa dopo alcuni minuti...
" Metti le scarpe ora e qualche straccio in piu' addosso...hai anche bisogno di lavarti"
"La mamma e' nel bagno"
Ratash sofferma maggiormente gli occhi sul bambino...La spontaneita' di Rashid con cui il bambino sembra essere sicuro di dove sia esattamente la madre pur non avendola vista, fa capire maggiormente allo stesso Ratash, quanto il bimbo sia con un dna "Potente" gia' in cosi' tenera eta' essendo nato dalla fusione di due "magiche energie"..una ariochense e l'altra nephilim.
" Sei bravo con la mente Rashid...."
L'apprezzamento del re degli angeli neri che si dirige verso la sala da bagno seguito dal figlioletto che continua a seguirlo a piedi nudi e sporchi di terra...Lo scenario in cui vede Enora nel bagno non e' dei migliori....Ratash blocca con un braccio Rashid non facendolo entrare nemmeno....
"Vai a giocare in qualche altra stanza...."
"Ma io voglio giocare con te e la mamma"
"Lo faremo dopo...ora vai"
Rashid si dilegua....

Ratash osserva Rashid mentre il bambino si impiastriccia le mani con la farina...Ratash e' accucciato per terra guardando il figlioletto che gioca senza turbamento mentre lo sguardo del re nephilim e' ombrato...Quello visto e percepito in Enora non gli e' piaciuto e i suoi sensori fisici si sono come attivati per qualcosa che sta cercando di controllare..
"Padre! "
La voce di Rashid distoglie Ratash dai suoi assorti pensieri che nel sentire il modo in cui quel nomignolo viene pronunciato dal figlio, si irrigidisce trasformando il suo sguardo chiarissimo in qualcosa di quasi fulminante anche se non volutamente...
" Rashid! Ti ho detto mille volte di non chiamarmi cosi'!"
Il tono secco e imperativo del nephilim ammutolisce Rashid che resta con le manine sporche immerse nella farina quasi mortificato. Ratash comprende, si alza e gli si avvicina per riaccucciarsi davanti al bambino e guardarlo dritto negli occhi ma in modo piu' morbido.
" Papa'..."
Mormora Rashid mantenendo lo sguardo sul padre che annuisce in senso affermativo...
"Non chiamarmi cosi' mai piu'...Forse un giorno ti diro' il perche'...quando sarai grande...e pronto"
Un vento freddo entra dalla finestra facendo girare Ratash che alza lo sguardo verso il soffitto come se avesse visto delle ombre come ombre del suo passato che tornano a fargli visita...
" Perche' la mamma e' strana?
"
La domanda di Rashid distoglie ancora Ratash che torna a guardare il figlio
" La mamma e' solo stanca...vedrai che tornera' a giocare con te presto...Tu nel frattempo perche' non le prepari qualcosa di buono?"
Rashid annuice e Ratash lo prende in braccio uscendo dalla casupola per andare alla ricerca di qualcuno...
" Merylin, puoi tenermelo per un po'? "
La giovane donna che di tanto in tanto si occupa di Rashid annuisce , quindi il ninja nephilim esce dal luogo sparendo dalla zona...

Ratash percorre il sentiero ghiaioso che conduce verso una casupola dove e' solito rifugiarsi per stare solo con i suoi pensieri.
Una volta entrato nella casupola si siede su un giaciglio di paglia appoggiandosi con i gomiti sulle ginocchia inclinandosi avanti e chiudendo gli occhi come se volesse entrare in contatto telepatico con Enora, ma nuovamente un vento fresco entra nella casupola facendo sbattere le ante della finestra di legno....Gli occhi profondi di Ratash si aprono indirizzandosi subito verso la finestra e riconoscendo lo stesso tipo di vento avvertito in casa....Il vento cessa dopo qualche istante...Nel tornare a chiudere gli occhi per cercare di connettersi a Enora per capire che cosa le sta succedendo avvertendola "distante" improvvisamente, ma il vento nuovamente si fa strada nella casupola andando ora a far volare delle foglie facendole arrivare ai piedi di Ratash...Il re nephilim si china raccogliendo una delle foglie per poi avvicinare l'altra mano verso di essa come a voler esaminare qualcosa per poi incupire lo sguardo...
"Chi c'e' qui? MOSTRATI!"
Il vento cessa e tutto torna silenzioso...Mentre il nephilim fa dei passi verso la finestra per andare a richiuderla, un'altra folata di vento invade la stanza facendo turbinare le foglie che si dispongono secondo un simbolo preciso....
"Sei ancora tu!? Non e' possibile! Sephir!?!"
Le foglie si dispongono ora in un altro modo andando a formare la scritta "no"
"Chi sei. Non mi piace giocare a carte coperte. E la tua energia e' rigorosamente nephilim! Chiunque tu sia, da qualunque dimensione, questo e' il momento di dirmi chi sei! E lo voglio sapere ora!!"
Ratash non sembra conoscere ombra di paura in quello che afferma guardandosi intorno ancora...Le foglie si dispongono formando la scritta "tradito"....
Il ninja nephilim resta con gli occhi fissi sulla parola iniziando a vedere della linfa nera sgorgare dalle foglie mentre gli occhi di Ratash si incupiscono ancora di piu'....Esce dalla casupola e si dirige velocemente verso casa

Ratash si ferma nella ricerca di Enora come se un pensiero l'avesse bloccato...
<< non posso dirle dove sto per andare...si preoccuperebbe a livelli incontrollabili>>
Ratash va quindi alla ricerca della persona a cui aveva affidato il figlioletto prendendola in parte per parlarle privatamente...
" Hai capito? Solo se non dovessi tornare entro dodici ore, consegna questo foglio ad Enora....Solo in quel caso...."
"Per favore Ratash, dimmi che non ti stai andando a cacciare in qualche guaio....avete un figlio ora , non siete soli!"
"I guai potrebbero arrivare se non agisco. Devo capire la fonte da cui potrebbero arrivare i guai...Ho bisogno del tuo aiuto..."
Ratash pone le mani sulle spalle della donna...
"Per favore..."
La richiesta di Ratash che per la prima volta usa un per favore con qualcuno....Il suo sguardo profondo convince la donna dell'importanza della cosa...
"Vabene....per favore pero' Ratash.... torna presto!"
Ratash annuisce anche se con un velo di cupezza come se nemmeno lui sapesse a cosa sta per andare incontro....
"A presto"
Ratash volge uno sguardo furtivo al figlio che sta giocando all'esterno preferendo non andare da lui ma con l'idea di tornare presto...
Il ninja nephilim lascia quindi la zona allontanandosi

Ratash esce nel giardino di casa dopo essersi assicurato che Rashid non sia nei dintorni ma in compagnia di Merylin. Quindi si china verso il suolo chiudendo gli occhi e alzando una mano verso l'alto come se stesse iniziando ad attingere energia visualizzando nella mente la linfa nera uscita dalle foglie.....
"Tempo!"
Afferma poi con determinazione per lanciandosi in una dimensione collegata all'energia derivante da quella delle foglie e scompare in un alone nero che lo catapulta in una nuova dimensione e tempo antichissimo...Quando recupera i sensi, Ratash si trova steso con del sangue perso da una narice, tipico disagio che accade a chi non viaggia nel tempo come quando era accaduto ad Amanda o Enora dopo averle portate con lui, ma che accadesse a lui non era una reazione normale...Si solleva dal suolo erboso accorgendosi subito del sangue e tamponandosi con la mano la narice per evitare che il sangue coli...Ratash capisce di essere finito in una dimensione particolarmente lontana e potenzialmente negativa nonostante il posto sia immerso in un idilliaco verde ...Si alza guardandosi intorno avvicinandosi ad un albero riportante delle incisioni cercando di capire dove si trovi...
<< queste scritte...>>
Posa la mano sulle scritte come a percepirne la fonte.
<< Il regno di Dio??>>
Ratash resta esterrefatto....
"Dove sono finito? Sembra...l'Eden....."
Ratash si incammina attraversando un sentiero incontaminato vedendo un serpente strisciare piu' distante intorno al tronco di un albero. Piu' avanti invece vede delle sagome alate e gigantesche quasi interamente nude riconoscendo la razza nephilim primordiale...
"Non puo' essere...sono....nel tempo dell'origine nephilim...."
Ratash finisce su un ramo del suolo che calpesta spezzandolo, ma il rumore non sembra far girare i nephilim, come se lui non esistesse per loro...Si rende conto di essere tornato indietro nel tempo come spettatore, quindi come se non potesse esistere....Si avvicina quindi alle alte sagome nephilim iniziando a sentirle parlare nella lingua d'origine e che lui comprende perfettamente...

Ratash continua a osservare i nephilim d'origine...Statuari con grosse ali nere chiuse alle loro spalle. Si avvicina ai nephilim, la razza dalla quale lui stesso aveva avuto origine..La loro energia e' intensa e Ratash la percepisce nonostante sia "invisibile" agli occhi dei nephilim ...
" Mi vedete? Mi sentite??"
Ratash parla ai nephilim girandoci intorno, ma nessuno sembra degnarlo di risposta, proprio come se non esistesse.
Resta cosi' in ascolto nelle conversazioni dei nephilim capendo di trovarsi in una dimensione vicina a quella dell'Eden ma non l'Eden vero e proprio...Nonostante questo, sembra essere quello in ogni caso il regno di Dio.
" Qualcuno mi sente?! Guardatemi!! Sono Ratash!! Re degli angeli neri!"
Continua ad affermare illudendosi di poter essere ascoltato o riconosciuto.. ma tutto tace...Il ninja si siede sull'erba mettendosi cosi' in ascolto dei dialoghi dei nephilim....


" Non possiamo disobbedire... non hai sentito?"

"Abbiamo gia' disobbedito, non vedi? Ci troviamo qui ora! Abbiamo deciso di seguire Shemezai, e ora non possiamo tornare su...Abbiamo deciso di seguirlo, ora non possiamo piu' tornare indietro"

A quel nome, Ratash si allarma alzandosi di scatto e guardandosi intorno...
"Shemezai!?!"
Gli occhi di Ratash blu verdi si accendono capendo di essere finito nel regno degli angeli caduti capeggiati dal leader degli angeli neri e capostipite della razza nephilim......
"Non puo' essere....sto vivendo l'epoca della caduta degli angeli neri dal paradiso?"
Ratash continua a guardarsi intorno per poi restare ancora in ascolto finendo poi per seguire un gruppo di nephilim che sembrano dirigersi verso un santuario....

Ratash segue i nephilim fino alle porte del santuario vedendoli sostare poi davanti all'ingresso mentre uno di loro entra nell'edificio.
Gli occhi vigili del ninja nephilim perlustrano la zona attentamente individuando anche la donna dai lunghi capelli color platino che e' appoggiata ad un albero vicino..Ratash puo' percepire anche l'energia di quella figura femminile che pero' e' di fattezze diverse dai nephilim maschili e sprovvista di ali, almeno apparentemente...Ratash si avvicina a lei nonostante abbia capito di non poter essere visto, ma le si avvicina cercando di capire che cosa stia facendo differentemente dai nephilim uomini intenzionati ad entrare nel santuario...
" Nephilim ovunque! E nessuno in grado di vedermi! Non so se esserne contento o meno!"
Commenta Ratash spavaldo quasi come se volesse ironizzare l'accaduto

Ratash resta altamente sorpreso nel capire che la donna riesce a vederlo a differenza dei nephilim e ancora di piu' nel capire che anche lei come lui, e' "umana".
"Dunque puoi vedermi...Sei l'unica in assoluto che e' stata capace di vedermi. Sei una nephilim ma...Chi sei?Stai viaggiando con tua volonta' ? Ho capito giusto? E di quali risposte sei venuta in cerca?"
Le chiede quindi trovando delle cose in comune con quella misteriosa nephilim che come lui si e' catapultata in quella dimensione per motivazioni personali.