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"UNBROKEN" Secondo debutto da Regista per Angelina

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view post Posted on 12/8/2014, 11:32
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L'attrice alla seconda regia con la vicenda di Louis Zamperini, l'atleta americano torturato in un lager dai giapponesi. Era suo vicino di casa, è scomparso il 2 luglio. "Dicono che non dovresti mai incontrare i tuoi eroi. Io l'ho incontrato, ed era un uomo straordinario"

LOS ANGELES - "Mi sono bastate poche pagine del copione per sentire che questo era il film che volevo dirigere" dice Angelina Jolie poco prima di mostrarci una dozzina di minuti del suo secondo lavoro come regista, Unbroken, basato sulla storia di Louis Zamperini, il corridore olimpionico preso prigioniero dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, scomparso il 2 luglio scorso a 97 anni. "Quella sera Brad (Pitt, ndr) mi ha detto: "Non ti illudere, sarà difficilissimo che qualcuno ti dia i soldi per farlo". Ho passato tre giorni sulle spine, in attesa della risposta della Universal. Quando è arrivato il sì, mi sono commossa ed entusiasmata, mi ci sono buttata a capofitto". Angelina Jolie, pantaloni neri e giacca bianca, interrompe il montaggio del film ispirato al libro biografico di Laura Hillenbrand (Seabiscuit), adattato dai fratelli Coen. E a giudicare dalle scene che abbiamo visto sarà un serio concorrente a Golden Globe e Oscar dopo la sua uscita americana il prossimo Natale (in Italia a gennaio).
Seduta in fondo alla sala di proiezione, Angelina segue attenta le scene che scorrono sullo schermo: Zamperini (interpretato dall'attore inglese Jack O'Connell) giovanissimo che inizia il suo allenamento, le prime vittorie, il suo arruolamento nell'aviazione americana come bombardiere e l'abbattimento del suo aereo, la sopravvivenza su una scialuppa con altri due aviatori per 47 giorni in mare fino alla cattura e alla lunga prigionia nelle mani dei giapponesi, torturato, picchiato, affamato. "Ho parlato tante volte con voi giornalisti dei miei film" spiega Jolie "ma questo ha un significato particolare per me, e ci abbiamo lavorato tantissimo per essere sicuri di rispettare la vita di questo grande, gigantesco uomo. Per 57 anni hanno provato a fare un film su di Zamperini senza riuscirci. Spero che grazie ai Coen e all'aiuto di Laura e di Louis, con cui ho avuto la fortuna di passare tanti pomeriggi, il nostro sia riuscito".

Che rapporto ha avuto con Zamperini?
"Dicono che non dovresti mai incontrare i tuoi eroi, io però ho incontrato il mio ed era straordinario. Lui voleva che questo film venisse fatto, perché pensava che avrebbe dato un buon messaggio, una speranza. Louis mi ha aiutato ad affrontare il mio intervento chirurgico (la mastectomia per prevenire il cancro, ndr) e mi ha insegnato ad apprezzare ogni giorno della mia vita. Gli ho fatto vedere il film all'ospedale, sul mio computer, ed è stata una cosa incredibile: un uomo giunto alla fine della sua vita, che guardava se stesso, la sua famiglia, i suoi amici, la sua esistenza, mentre il suo corpo si stava spegnendo. Nei suoi ultimi giorni era pieno di entusiasmo e di amore, sorrideva a tutti, era straordinario. Siamo andati tutti al suo funerale, abbiamo pianto nella sala di montaggio e continuiamo a piangere, non perché siamo tristi per la sua fine, è un uomo che ha avuto una grande vita, ma perché ci manca e non incontreremo mai un altro Louis Zamperini nella nostra vita".

Eravate vicini di casa.
"Sì, lo salutavo dal tetto di casa mia. E dopo aver letto il libro su Zamperini ho cominciato a passare tanto tempo con lui, mi sono innamorata sempre di più della sua storia. Un giorno gli ho detto: "Se lo studio mi dà il via, salgo sul tetto a sventolare la bandiera". E quando ho ricevuto la telefonata della Universal ho chiamato Brad, l'ho costretto a salire sul tetto per sventolare la bandiera americana. Così Louis ha saputo che finalmente, dopo tanti anni, avrebbe avuto il suo film".

Quali sono state le persone che l'hanno a trovare il suo stile come regista?
"Sugli spazi e i movimenti ho imparato molto da Michael Winterbottom, e quando ho lavorato con Robert De Niro ho imparato come un attore dirige gli attori, mentre ho imparato da Clint (Eastwood) ad essere molto solida ed economica. Ma soprattutto, come succede a tanti nella vita, ho imparato soprattutto dalle persone con cui ho avuto una cattiva esperienza, giurando di non comportarmi mai in quel modo".

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Angelina Jolie con Louis Zamperini, scomparso lo scorso 2 luglio. Dopo In the land of blood and honey, con Unbroken l'attrice è alla sua seconda prova da regista

Fonte: Repubblica.it
 
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view post Posted on 13/8/2014, 00:15
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MISTICA

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Sembra un film interessante! spero le vada bene :)
 
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