| CITAZIONE (LARA__CROFT @ 8/10/2014, 00:39) "L'Apocalisse...." Il breve sussurro di Lara abbassando gli occhi alcuni istanti quasi come per ripercorrere quanto di ombroso e malefico aveva rischiato di sperimentare assieme al gruppo e in quanti momenti era sembrato che fosse la fine di ogni cosa... " Rendere possibile... l'impossibile...e' questo quello che mi ha sempre spinta a non mollare" Lara alza lo sguardo negli occhi di Dave quasi come se quelle frasi appena pronunciate fossero familiari anche per lui... "Si scopre di poter andare oltre i limiti solo quando si inizia a provarci." Lara riabbassa lo sguardo qualche attimo per poi decidere di andare a vedere che cosa Kurtis voglia dirle specie dopo averlo visto adombrato. "Ne sono sicura....anzi non vedo l'ora di vedere questo giardino...rinascere. Nulla da togliere a Winston, ma non l'ho mai fatto salire su una scala per potare alcuni alberi" Lara ora si lascia andare ad un sorriso piu' aperto e ironico come se fosse sicura che Dave avrebbe fatto anche questo per il giardino... " Prendi pure il bagaglio di te e Sunny e sistematevi in una delle camere al piano superiore...scegliete quella che volete se stare in una unica o divisi....Avvertiro' anche mia madre e Winston" Lara si allontana a passo lento lasciando Dave girandosi verso di lui qualche attimo prima di uscire completamente dal salone, come se avesse voluto ricordare la giornata in cui Dave era stato alla mansione durante il loro iniziale avvicinamento intimo. Raggiunge Kurtis poco dopo avvicinandosi a lui... " Tutto bene Trent?" Gli chiede quindi con occhi indagatori Quell'ultima breve interazione con l'archeologa genera nell'uomo una sorte di conforto, che forse non sentiva da un po' di tempo. Paradossalmente gli sembra di non aver mai abbandonato la mansione dai giorni in cui le cose con Lara andavano bene. Eppure, non può lasciarsi abbindolare dalla nostalgia, poiché oramai la donna non è più raggiungibile sentimentalmente e l'occasione di star con lei è andata via, come un treno perso pochi secondi prima la partenza. Dovrà accontentarsi della sua semplice confidenza e interazione, che non sono sicuramente poche per David, anzi hanno più valore di ogni ornamento prezioso che potesse circondarlo in quel momento.
Lascia perdere altri pensieri per prendere i bagagli e accingersi con essi alle scale. Prima di calpestare il primo gradino, la piccola Sunny sopraggiunge affiancandosi a lui così da salire insieme.Sunny : "Serve una mano?" Chiede con tono solare. Sembra molto felice di essere lì, difatti ha abbandonato il broncio perenne di quando stavano in quella catapecchia."Non preoccuparti, sono abituato a pesi maggiori" In realtà si potrebbe riferire ai cadaveri che ha dovuto spostare e nascondere nelle sue varie missioni, per cui non avrebbe approfondito il riferimento."È bello qui, vero?" "È fantastico! Mi sembra quasi di esserci nata"Afferma, guardandosi attorno. È meravigliata dalla bellezza strutturale e anche storica che possiede quella mansione. È proprio l'abitazione di un'archeologa professionista e per la piccola è come visitare un luna park."Sai, mi occuperò del giardino" Sunny resta un attimo interdetta da quella frase, ma non riesce a intrattenere una risata divertita"Tu a curare i fiori? Non ci posso credere! Non vedo l'ora di vederti : sarà uno spasso!"All'uomo viene da sorridere. Vedere Sunny così allegra e scherzosa è una novità, quel posto ha una sorta di "magia" su di lei."Metterai anche un grembiule con le margherite?"Insiste nella sua simpatica e affettuosa presa in giro"Continua pure a ridere, vedremo quando useremo il giardino per giocare a nascondino chi dovrà invece piangere." "Ma davvero? Sei grande e grosso, non ci metterei niente a trovarti!""Ehi, stai parlando con un esperto di infiltrazione e mimetizzazione, non dimenticarlo." "E tu stai parlando con una ragazzina con un QI superiore al tuo, non dimenticarlo!"Il loro scambio di parole si conclude con l'arrivo al corridoio degli ospiti. La bambina supera l'uomo di qualche passo prima di girarsi verso di lui."Posso scegliere io la mia stanza?""Si, certo." "Posso anche metterci i miei poster e libri?""Hm credo di si" "Fantastico!"Sunny, saltellando a canticchiando, si avventura per il corridoio a perlustrare ogni stanza alla ricerca di quella che più la ispiri.<< Mah... tanto sono tutte uguali >> È il suo pensiero, ma per un bambino e la sua fantasia non c'è alcun limite.
Un minuto dopo David ha già posato la propria valigia nella sua camera e raggiunge la stanza scelta da Sunny, poco distante dalla sua, per portarci il baule della ragazzina. Dopo aver posato la roba della bambina, David si avvicina all'uscita ma prima fa un avvertimento alla giovane"Ascolta, ricorda che non è casa nostra. Prima di fare qualcosa chiedi sempre il permesso a Winston, va bene?" Sunny annuisce un po' scocciata, ma capisce"E non infastidire troppo Winston. Lavora tutto il giorno e ha bisogno di riposare, quindi non farlo stancare troppo dietro i tuoi giochi, ci siamo capiti?" Stavolta, la ragazzina sbuffa"Ci siamo capiti?" Ripete, con tono più decisoVa bene, basta che sparisci che devono abbellire questa stanza!L'uomo esce, richiedendo la porta con se. Si sente sollevato, anche come "educatore". Anche se non è detto che Sunny gli dia retta, sarà più intelligente di qualsiasi altro suo coetaneo e non solo, ma comunque non è matura. In ogni caso, gioisce dal fatto che la bambina si senta a suo agio lì e abbia ripreso a divertirsi. Otacon ne sarebbe stato entusiasta, senza dubbio. Torna nella sua camera per mettere a posto le sue di cose, che in realtà sono poche ma quanto basta per vivere lì.
|