FORUM DI UNIVERSO TOMB RAIDER

TRLC : Tomb Raider Limitless Connections

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view post Posted on 30/1/2024, 17:37
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Sala conferenze

<< Porca tr**a, sta prendendo una brutta piega la questione su Astrid. >>
Donald non sa cosa suggerire al momento, dato che la questione è piuttosto delicata, ma quello che salta fuori, da' da pensare anche a Donald.
<< I risultati di quando si fanno continue ca**te criminali! E ora praticamente una volta uscita da questa base, rischierebbe di essere riconosciuta come latitante e arrestata. Che ca**o di vita di mer**a. A confronto della sua, quella del mio passato era paradisiaca. Però non si può pretendere che ora la sua fedina penale venga portata alla pulizia totale dopo quelle le ca**te che ha fatto e ancora non si sa se ne potrebbe fare altre >>
Donald tiene d'occhio la zona della russa fino all'ingresso di Walker e che dopo un breve aggiornamento, comunica anche lui le sue novità.
<< Florence e Lilian Croft? Porca tr**a. Quando si dice coincidenza! Mondi collegati ad Atlantide? Ma...oh ca**o. Un'altra impossessata?? >>
Donald se potesse scuoterebbe la testa nel risentire una storia un po' ormai scontata di possessioni malevole, ma se non altro ci sarebbe da capire lo scopo di questi possessi e del perchè avvengano.
 
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view post Posted on 30/1/2024, 21:04
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BASE COBRA
SALA CONFERENZE TATTICHE


La squadra sta ancora monitorando la situazione a Kansas City, quando il capo della Base fa il suo ingresso nella sala conferenze, venendo quasi annunciato da Ray che, come al solito, si illumina alla vista del suo superiore. Walker chiede subito un quadro della situazione, venendo aggiornato da Cortez, che gli riassume quello che è appena successo in Kansas City con Lewis che progetta di guidare un attacco frontale alla Cobra usando oltre che le sue forze anche quelle della B.S.A.A. e della Task Force.

"La Task Force ha dell'attrezzatura tendenzialmente pericolosa avendo accesso alle risorse del Senza Volto, senza contare che la B.S.A.A. è una associazione militare, con personale esperto e equipaggiamento di tutto rispetto. Se Lewis riuscisse ad ottenere per davvero l'aiuto di ambedue potrebbe davvero risultare pericoloso, anche per una base solida come quella Cobra."

Conferma la mentalista, suggerendo quindi prudenza nel gestire la situazione, in quanto potrebbe facilmente degenerare se Lewis dovesse essere lasciato libero di operare e di muovere quindi guerra alla Cobra.
Aaron probabilmente non sottovaluta la cosa, ma ha già intuito che un progetto simile non si può concretizzare in pochi minuti, e neanche in poche ore, soprattutto dato che chi può autorizzare l'aggregazione della B.S.A.A. alle forze dell'uomo è Jeremy Fox, e questo è li con loro proprio per fermare Lewis, per cui è facile intuire che farà tutto quello che è in suo potere per impedire che la B.S.A.A. si immischi ad un impresa simile, anche se purtroppo c'è chi potrebbe cercare di scavalcarlo comunque. Proprio per questo l'uomo dice alla squadra di monitoraggio di non perdere di vista quanto accade all'Umbrella, vedendosi rispondere.


"Non tema, comandante Walker: non ci perderemo una singola parola, se sarà a portata delle sonde piazzate."

Dice lei, sicura che vigileranno a dovere, ma dovendo anche ricordare che sfortunatamente non hanno microspie in ogni angolo della Umbrella, e se i loro avversari dovessero discutere in una zona senza monitoraggio, sfortunatamente per loro non gli sarebbe possibile ascoltarli.
Comunque, Walker ha anche lui delle notizie da portare, affermando di essere stato in contatto con dei parenti di Lara Croft, questa volta dei veri parenti e non una specie di parente acquisito ed assassino. L'uomo parla di come Lara sia stata contattata da sua cogina Lilian, e di come questa avesse informazioni riguardo a due mondi collegati ad Atlantide. Ma oltre a ciò, la donna ha messo loro, Lara e Aaron, in contatto con la nipote, Florence, figlia del governatore di uno dei due mondi collegati ad Atlantide, che però sembra essere perseguitata da un entità oscura capace di controllarla per inviare dei messaggi. Amanda si sente presa in causa nel sentire la faccenda, iniziando un piccolo dialogo sulla faccenda, chiedendosi come non si sia ancora imparato a non avere paura di tali entità e di non farsi dominare da esse.


"Non è sempre così facile gestire delle entità simili. Anche i parassiti, tecnicamente, sono entità che prendono possesso di un corpo non loro, ma è difficile pensare di non doverli temere, ancor meno pensare di riuscire a non farsi dominare da loro. Ciò che per te sembra facile, per qualcuno può sembrare impossibile."

Commenta la mentalista sulla nuova questione, ma senza staccare manco un occhio dal monitor, sorvegliando sempre il suo obbiettivo. Non c'è cattiveria, però, nella sua voce: non sta dando contro ad Amanda, sta solo costatando qualcosa di sfortunatamente vero... Amanda ha avuto molto tempo, e molti 'maestri' per riuscire a dominare le sue 'entità oscure'. Non tutti hanno avuto la stessa esperienza e lo stesso aiuto...
 
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view post Posted on 31/1/2024, 17:04
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COBRA-SALA TATTICA




Dopo essersi andata a sedere su una delle sedie della platea, visibilmente provata e nuovamente "indurita", Astrid viene raggiunta da Reptile che cerca di parlarle a bassa voce in via confidenziale dimostrandole ancora una volta supporto e comprensione. La russa lo ascolta restando con il viso e il busto lievemente chinati in avanti con i gomiti in appoggio sulle gambe e con lo sguardo puntato verso il basso anche mentre ascolta le parole del sauro.
"Cambiare mondo?"
Astrid ora ruota il viso lentamente verso Reptile, guardandolo con occhi interrogativi e sorpresi per cercare di capire che cosa il sauro intenda e per arrivare alla possibilità addirittura di trasferirsi nel mondo dell'Outworld. La cosa da una parte turba la russa, ma dall'altra le apre uno spiraglio di luce all'idea di non doversi più nascondere da qualcuno e da quando anche lei si è ritrovata a dover restare segregata in quella base, le ha fatto capire meglio cosa significhi non potersi muovere e agire liberamente, nemmeno più come esperta terrorista. Ma l'idea di non poter più fare ritorno nella sua casa di infanzia, alla villa Derevko dove la governante Irina ancora la sta aspettando, questo porta Astrid a provare una pesante malinconia che prima aveva probabilmente rinnegato e nascosto dentro un bunker interiore protettivo di ghiaccio. La mente di Astrid torna alla sua villa che anche Reptile aveva avuto modo di conoscere e vedere almeno in parte, insieme ad Amanda.

mosca1


Incredibile come una donna che avrebbe potuto vivere una vita da grande regina nello sfarzo e nella ricchezza economica, abbia scelto di fare un percorso killer a causa di una distorta visione del mondo che il padre le aveva fatto conoscere. Un mondo ingannevole e che si era preso gioco non solo del padre, ma perfino di lei e che lentamente come la più silenziosa delle medicine corrosive, l'aveva lentamente portata senza nemmeno accorgersene verso l'inferno e quindi in una vita infernale, simile al cerchio di fiamme in cui era finita in Islanda a causa delle sue stesse malefatte. Un cerchio di fiamme dal quale era stata "salvata" proprio da chi l'avrebbe portata sotto una prigionia farmaceutica nel laboratorio di Excella, e liberata niente di meno che dal gruppo che lei aveva combattuto un paio di mesi prima per servire Liquid.

"L'Outworld? Il mio mondo è qui. Non dall'altra parte della galassia"
Al primo impatto la russa gli risponde glacialmente, quasi rimproverandolo, ma è una reazione istintiva dettata dalla sua rabbia inconscia per non essere stata capace e all'altezza di evitare di finire di mettersi in simili casini di prigionia. Fa poi un rigido respiro stringendo i pugni e chinando il viso davanti facendo pero' un grande sforzo per ammettere una scusa con qualcuno e quel qualcuno è proprio Reptile.
"Non ce l'ho con il tuo mondo. Mi dispiace."
Parole che avrebbero quasi dovute essere stampate e farne un quadro epico per la rarità di essere uscita dalla sua bocca nel doversi scusare o dispiacersi per qualcuno.
"Apprezzo la via di uscita che mi hai proposto."
Seguono diversi istanti di silenzio con lei che continua a guardare verso il basso e la sua mente va all'immagine di Irina.

irina


"Devo tornare in Russia."
Afferma poi come se fosse la cosa più semplice del mondo da fare, girandosi verso il sauro, quasi chiedendogli con lo sguardo di aiutarla in quella nuova missione.
"Devo tornare alla villa. Devo vedere una persona prima di decidere cosa fare della mia vita. Decidere se rovinarmela del tutto facendo fuori quel figlio di put**a di Lewis, o se andarmene nel tuo mondo, probabilmente ad arare i campi. Forse sarebbe più dignitoso consegnarmi a quel figlio di put**a di Slate nuovamente."

E' l'alternativa di Astrid, ma alcune parti di lei si stanno ribellando perchè bramano di risolvere i conti in sospeso con alcune persone: Dimitri Kosow, Maximilian Lewis ed Excella Gionne.
Prima però Astrid sembra aver bisogno di rivedere Irina, la governante che l'aveva cresciuta alla villa sia quando erano ancora presenti i genitori, sia quando era rimasta in quella villa da sola con Irina per poi dedicarsi ad una vita di altalenanti viaggi nel mondo criminale, alla ricerca di chissà quale dimostrazione di valore. E se questo è il risultato di una dimostrazione di qualche valore, doveva essere un valore completamente distorto e sballato visto che l'ha praticamente portata a non poter più mettere piede liberamente da nessuna parte o sarebbe finita dietro le sbarre. La russa va alla ricerca con lo sguardo di qualcuno a cui avrebbe potuto chiedere di essere portata alla villa, ma qualcuno che non avesse spifferato la cosa a qualcuno che si sarebbe potuto opporre. Chiederlo all'ultimo arrivato capace di aprire portali ? Vanitas? Oppure semplicemente fare la richiesta esplicitamente a tutti senza nascondere la sua idea? La russa resta in attesa per vedere se Reptile avrebbe potuto aiutarla in qualche maniera o suggerirle come procedere mentre gli altri continuano a seguire le vicende di Kansas City e che poi portano anche all'arrivo di Aaron in sala tattica
 
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view post Posted on 31/1/2024, 18:16
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Ufficio di Maximilian


Maximilian avvia la chiamata al numero ufficiale della divisione B.S.A.A. australiana, infischiandosene che in quella zona, sarebbe piena notte anche se verso l'alba. Nel sentire però in ogni caso qualcuno rispondere, Max si presenta.
"Parlo con l'ufficio della B.S.A.A. australiana? Sono Maximilian Lewis, comandante della squadra di sicurezza dell'Umbrella."
Si presenta pompando il suo titolo di comandante, ma senza specificare nè il vecchio nome dell'Umbrella ne' quello nuovo.

"Si, esatto. Sta parlando con l'ufficio della B.S.A.A. australiana."
"Devo parlare con assoluta rapidità e importanza al responsabile della divisione, per la questione della minaccia mondiale in corso e che sicuramente conosce. E' lei Hunter Byron?"
"Non sono io ma posso riferire e farla richiamare appena possibile"
"Non: appena possibile, ma SUBITO. Le ho detto che di assoluta importanza per la questione di minaccia mondiale. E anzi, data la delicata importanza, dica a Byron che mi contatti da un dispositivo sicuro a questo numero o indirizzo di coordinate."
Max riferisce una sequenza di numeri o coordinate, per poi attaccare la conversazione e accendersi una sigaretta.
" E vedi di non farmi aspettare troppo "
Commenta ad alta voce per poi appoggiarsi pesantemente alla poltrona, a causa della stanchezza da prestazione notturna e che torna un po' a farsi sentire nonostante avrebbe nuovamente voglia di spassarsela con il caporale Floyd e che bussa alla sua porta provando a chiamarlo, ma sia un po' per l'insonorizzazione della porta, sia perchè la testa dell'uomo ora sta nuovamente fantasticando su Caroline, non sente. Caroline quindi avrebbe dovuto bussare un po' più forte per farsi sentire e ricevere risposta. Max però non deve aspettare molto per sentir suonare il suo dispositivo/telefono speciale, ricevendo la chiamata in persona da Byron.

CONVERSAZIONE MAXIMILIAN-BYRON

"Maximilian Lewis? Il mio sottoposto mi ha riferito che mi cercava per una questione di importanza mondiale. Mi dica."
La voce di Byron è fintamente cordiale nonostante la serietà, ma dall'altra parte della linea, Byron sta letteralmente imprecando interiormente per doversi mettere a conferire con un elemento simile, ed infatti nemmeno si rivolge a lui come comandante Lewis, ma lo chiama semplicemente Maximilian Lewis, quasi non volesse dargli nessuna importanza. Se Caroline avesse ribussato alla porta più forte, Max si sarebbe alzato per andare ad aprirle facendola entrare nonostante fosse stato al telefono con Byron, altrimenti sarebbe rimasto comodamente seduto alla scrivania. Chiaramente, se Caroline sarebbe stata presente nell'ufficio, è possibile che alcune cose Max non le avrebbe potuto dire liberamente, ma avrebbe cercato in ogni caso di farsi capire con i termini più appropriati.


"Signor Byron, mi sono permesso di contattarla dietro consiglio dei più importanti esponenti per la difesa mondiale dal bioterrorismo, e soprattutto come conseguenza della diretta televisiva che sono certo deve aver visto anche lei, con quella Lawson e l'avvocato Parker."
"Inutile dire che ho decisamente visto quella diretta televisiva, signor Lewis."
I due continuano a chiamarsi reciprocamente "signor", per non volersi abbassare nessuno dei due a dare titoli che non riconoscono nell'altro.
"Non c'è bisogno che le dica a quali importanti esponenti mi stia riferendo, vero Byron? Uno riguarda proprio una divisione della B.S.A.A. e che mi ha affidato il compito di amministrare l'Umbrella insieme al dottor Zeta."
"Ne sono al corrente"
E' la fredda risposta di Byron.

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"E l'altra è il tenente colonnello presidenziale ELENA THEB e che al momento è ospite e in collaborazione con l'Umbrella per la difesa dalla minaccia di quei parassiti. Quindi come vede, nel caso non fosse aggiornato, che ho preso in mano io l'amministrazione dell'Umbrella in collaborazione con i due importanti esponenti delle rispettive organizzazioni."
"Passi al dunque, signor Lewis. Per quale motivo mi sta chiamando?"

"I membri del consiglio, e chiaramente io compreso, hanno il sospetto che la Lawson insieme a quell'avvocato Parker, potrebbero essere delle truffe escogitate dalla Cobra e che ha nuovamente cercato di attaccare tecnologicamente l'Umbrella mentre la Task Force presidenziale stava conferendo con me e la mia squadra , proprio mentre stavamo ricevendo informazioni su una nuova tecnologia di difesa parassitaria. Riteniamo che devano essere mobilitate delle squadre per andare alla radice del problema e che riteniamo sia la Cobra. Sono personalmente a conoscenza delle coordinate in cui si trova la Cobra, ma è necessario l'invio di squadre altamente addestrate da inviare sia via mare che aerea, dato che la base si trova in mezzo all'oceano Atlantico."
Seguono alcuni istanti di silenzio da parte di Byron...


"Mi sa chiedendo supporto con l'invio di squadre della B.S.A.A. per attaccare un'organizzazione sospettata di truffa mondiale e collegata ad un'organizzazione scientifica misteriosa ? Sarebbe questo il progetto lanciato dai membri del consiglio?"
Max capta della riluttanza da parte di Byron, non capendone però il vero motivo, ma che forse poi intuisce
"Non le stiamo chiedendo supporto per attaccare un'organizzazione a suon di mitragliate, se è questo che ha capito, signor Byron. Per quanto sia grave la minaccia mondiale, non sarebbe nè etico nè umano mettersi a scagliare mitragliate contro qualcuno o qualcosa senza una vera necessità, mi sembra palese! Ma devo organizzare una infiltrazione per scoprire se è davvero la Cobra ad aver architettato una truffa simile, facendo apparire l'organizzazione scientifica di quella Lawson. La cosa è piuttosto sospetta, quindi serve il supporto di organizzazione di difesa dal bio terrorismo esperte, per arrivare a scoprirne di più e l'unico modo è andare alla radice sospettata. La base della Cobra."
Spiega Max mettendola in termini il più possibili legali.
<< ma da che ca**o di parte stai, cog**e?? Dimitri Kosow lavora alla B.S.A.A russa! Ed è suo il progetto anche se l'ha affidato a me! >>
"In questi termini suona decisamente meglio, signor Lewis. Siamo al servizio della difesa dal bio terrorismo. Non possiamo di certo metterci a mitragliare noi per primi qualcosa, anche se solo sospettato. Servono delle prove tangibili per giustificare un attacco armato, non crede? Siamo un'organizzazione seria, signor Lewis, non dei terroristi, anche se ne capisco lo scopo positivo. Purtroppo non tutti i problemi possono essere estirpati facilmente dalla radice. Si trova d'accordo con me?"
<< Non farmi perdere tempo, ca**o! >>
"SIGNOR BYRON! Non perdiamo tempo con simili giri di parole, è chiaro che tutto deve essere fatto legalmente! Ma al tempo stesso in maniera astutamente legale, e temo che potrebbe esserci un problema da questo punto di vista e che porta il nome di JEREMY FOX."
Max sente un sospiro sbuffo da parte di Byron.
"Mi deve dire se invierà il supporto per organizzare le squadre adatte, senza che quel cog*e di Jeremy Fox con cui ci ho anche avuto a che fare, e anche la Task Force presidenziale, non metta i bastoni tra le ruote. Lei sa cosa intendo, vero?"
"Conosco le abilità di Fox, non c'è bisogno che me le spieghi lei, signor Lewis. La richiamo appena possibile dopo aver valutato la questione e aver parlato anche io con chi di dovere per dare conferma di simili procedure. Bisogna andare con cautela."
"Direi con cautela TEMPESTIVA. Mi faccia sapere il prima possibile entro la giornata."
La conversazione si conclude e subito dopo Byron impreca inveendo perfino contro Dimitri.

" Pezzo di mer**a di russo! Affidare ad un elemento simile, un incarico del genere!! "
Sbraita per chiamare subito qualcuno e riferire della chiamata di Maximilian.
 
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view post Posted on 31/1/2024, 20:22
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BASE COBRA
SALA CONFERENZE TATTICHE


Reptile cerca di confortare Astrid, esprimendole a parole la possibilità di avere una via di uscita da un possibile futuro fatto di latitanza o di prigionia per via di tutte le malefatte compiute. La donna si ferma per qualche secondo, probabilmente pensando a qualcosa di molto importante vista la sua espressione concentrata su qualcosa, ma la sua risposta non fa ben sperare in quanto questa commenta come il suo posto sia sulla Terra, e non nell'altro angolo della galassia. Il Sauro vorrebbe dirle ancora qualcosa, cercare di spiegare cosa intendeva, ma il modo in cui lei risponde lo zittisce, facendosi quasi indietro per paura di aver offeso la donna con la sua 'proposta indecente'. Ma prima che scappi con la coda tra le gambe, la donna sembra calmarsi, arrivando addirittura a chiedergli scusa in quanto in realtà non è arrabbiata con il suo mondo, o con lui, anche se è innegabile che quella discussione sui suoi crimini avvenuta con Kheyd, Cortez, Slate e Ekatsim l'ha ovviamente fatta alterare. Ora, però, che la donna sembra meno furente e più calma, il varano si arrischia quindi a risponderle.

"Non hai niente di cui dissspiacerti... Avrei dovuto ssspiegarti meglio cosssa intendevo con quella proposssta e magari formularla con un po' più di tatto..."

Dice lui, che come al solito è molto più abituato a porgere scuse invece che a riceverne, quasi che se la donna gli avesse dato un pugno in faccia, invece di arrabbiarsi le avrebbe chiesto scusa per averle fatto male alla mano con la sua pelle scagliosa... Ad ogni modo, la donna spiega che deve almeno rivedere una persona prima di prendere una decisione sul cosa fare della sua vita, ammettendo anche di avere preso in seria considerazione l'idea di eliminare Lewis, anche a costo di rovinarsi completamente la vita perché un tale atto sarebbe comunque un omicidio, anche se i motivi per questo sono sotto gli occhi di tutti.

"Possssssso capire che hai bisssogno di fare chiarezza, e di parlare con qualcuno che davvero ti conosssce e di cui potresssti rissspettare i sssuggerimenti. E posssssso capire come tu sssia legata al tuo mondo e al luogo in cui sssei nata: persssino io che non ho mai conosssciuto il mio vorrei tornarci, ssse potesssssssì."

Dice lui, dimostrando di comprendere la reazione della donna nonostante in teoria lui non dovrebbe saperne niente di certe cose, non avendo mai avuto un vero mondo di appartenenza dato che il suo è andato perduto molti anni fa. In compenso, la lucertola troppo cresciuta tenta quasi timidamente di dire anche, forse per stemperare un po' la tensione o forse per spiegare meglio cosa intendeva nella sua proposta.

"Comunque, non esssissste sssolo l'arare campi, come lavoro, nell'Outworld. Con la tua esssperienza, potresssti farne molti altri. E poi, con la possssssibilità di aprire portali, potresssti tornare sssulla Terra, di tanto in tanto o anche ssstabilmente, una volta che le acque sssarebbero più calme..."

Dice lui, commentando come una 'principessa', o forse visto la nazionalità si potrebbe dire una 'granduchessa', come Derevko non deve per forza finire a zappare la terra, ma potrebbe fare molte altre cose, così come non è detto che dovrebbe stabilirsi sull'Outworld in pianta stabile, ma potrebbe comunque tornare a casa, o per un tot tempo, o anche per sempre, quando le legislature terrestri si sarebbero 'dimenticate' di lei in modo da poter mettere un piede all'esterno senza rischiare di venir arrestata sul posto.
Anche se, tecnicamente, la cosa migliore sarebbe che lei pagasse il suo debito con la società scontando una pena per i suoi crimini passati, anche se però ciò vorrebbe dire trascorrere molti anni in carcere data la sua lunga sfilza di reati commessi... Anche con un giudice e giuria indulgente, difficilmente avrebbe rivisto la libertà tanto presto se fosse finita in carcere...
 
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CORRIDOIO ESTERNO UFFICIO DI LEWIS


Floyd prova a bussare una prima volta alla porta di Lewis, ma questo sembra non accorgersene, segno che la stanza deve essere ben isolata acusticamente, il che potrebbe essere un punto a favore per lei. La donna aspetta qualche secondo, prima di riprovare, con più insistenza, aspettando di sentire se Lewis le avrebbe risposto questa volta, dandogli quindi tempo di rispondere, ora che non dovrebbe essere impegnato avendo finito di parlare col segretario o comunque con una persona all'interno della struttura Oceanica della B.S.A.A. e sta aspettando la chiamata di Byron Hunter. Anche con tutta la buona volontà e la celerità possibile, comunque Floyd avrebbe avuto un paio di minuti per riuscire ad inserirsi nell'ufficio di Lewis prima della fatidica chiamata.
Infatti, sia che fosse arrivata la risposta sia che non sia arrivata, la donna avrebbe comunque aperto la porta, presentandosi all'uomo, con un bel sorriso sulle labbra per poter addolcire ancor di più quello che gli deve dire.


"Comandante Lewis? Le chiedo perdono per l'interruzione, ma al momento, vista la mancanza di comunicazioni da parte di... Quel tale con cui dovete sfortunatamente condividere la gestione dell'Umbrella, la mia squadra non ha incarichi da portare avanti. Per cui, se me lo permettete, gradirei mettermi a vostra disposizione per poter portare i vostri ordini alla mia squadra."

Dice lei, e a meno che Maximilian non l'avesse presa male per quell'intromissione mettendosi ad urlare o scacciandola in malo modo, avrebbe preso l'iniziativa, entrando nella stanza e chiudendo la porta, mentre i due sono soli, dato che Sharp non è ancora tornato così come anche la sua capetta e gli scienziati.

"Ed intendo... A vostra... 'Completa', disposizione."

Propone la ragazza, passandosi una mano sul corpo con fare decisamente ammiccante, per ben predisporre Lewis ad accettare la sua offerta. Ovviamente, durante la telefonata tra questo e Hunter, lei se ne sarebbe stata buona e brava, senza dire niente ed evitando di tentare il capo della sicurezza... Non troppo, almeno... Sempre che lui non le avesse chiesto specificatamente di andarsene, in quel caso non avrebbe avuto scelta e sarebbe dovuta uscire, senza poter ascoltare la discussione.


Intanto, la ragazzetta torna nella lobby della Umbrella per recuperare la sua squadra, portando quindi LesProux e gli scienziati al piano degli uffici, collocandoli momentaneamente nella stanza messa a loro disposizione da Lewis, a bere bibite grazie al distributore automatico e poco altro dato che al momento non hanno molto da poter fare, a parte iniziare a discutere dei turni di sorveglianza della loro attrezzatura dato che prima o dopo si dovrà pure dare il cambio a Jettingham e ripassare quello che gli scienziati dovrebbero spiegare ai ricercatori della sede.
 
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In attesa del ritorno di Lara per poter iniziare a leggere il diario riguardante Atlantide ed eventuali importanti segreti, Leon resta anche lui nella sala tattica seguendo quanto viene detto non potendo però più di tanto intervenire non essendo il suo campo quello di fare lo stratega militare, ma quando Walker arriva per comunicare delle novità riguardanti alcuni membri della famiglia Croft, Leon si "riaccende" per poi però "rispegnersi" nel sentire l'ennesima persona che sembrerebbe essere impossessata da un'altra entità oscura.
<< Ancora?? Acciderbole, speravo non si aggiungessero altre rogne. Un'altra entità che si aggiunge di cui liberare una persona. >>
Leon si passa una mano sul viso riflettendo ora nuovamente su come possa essere di aiuto.
<< E Lara dov'è finita ora dopo simili notizie? Perchè non è qui con Walker? >>
"Quindi, non si sa nemmeno che cosa vorrebbe questa entità da Florence Croft. Possibile che molte entità o menti pazze abbiano preso di mira la dinastia Croft?"
Chiede Leon allargando le braccia.
"Bisognerebbe capire che cosa vuole questa entità."
<< E capire anche in cosa possa essere di aiuto una persona impossessata da una entita'. >>
 
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view post Posted on 1/2/2024, 16:58
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Ufficio di Maximilian


Proprio quando Max è sul punto di iniziare a comunicare con Byron, l'uomo sente bussare alla porta per poi veder entrare una sorridente Caroline, cosa che si rivela un'eccellente arma per rendere vulnerabile Max e che restando seduto sulla sedia, riesce a rispondere alla donna prima di rispondere alla chiamata di Byron.
"Caporale Floyd, sei decisamente la persona più adatta per metterti a mia disposizione e per fare la portavoce per far sapere alla tua squadra i miei ordini"
E' la pronta risposta di Max, particolarmente soddisfatto e contento anche per i termini che la soldatessa usa e che lo fanno sentire sempre al potere, e basta questo per trasformare lui stesso in una specie di burattino per la Task Force, nonostante lui creda sia l'esatto opposto. Molto probabilmente potrebbero pero' considerarsi reciprocamente uno il burattino dell'altro.
Nel sentire però quel: a COMPLETA disposizione, inutile dire: L'ormone maschio di Max si "agita" già dal piacere.

"Completa disposizione caporale? Mi piace."
Le risponde ancora con voce e sguardo accattivante, e starebbe quasi per risponderle qualcosa o perfino ad avvicinarsi a lei per manifestare con qualche gesto fisico quelle parole, ma la chiamata di Byron lo vede rimandare la cosa. Fa un cenno a Caroline quindi di sedersi sul divanetto in pelle nera che Zeph ha fatto in modo di fargli avere nell'ufficio, per poi occuparsi quindi della conversazione con Byron. Caroline quindi avrebbe sentito ogni parola che Max comunica a Byron, anche se lei non avrebbe potuto sentire quello che Byron risponde al capo della sicurezza Umbrella. La soldatessa però avrebbe potuto intuirlo dal modo di rispondere di Max e dalle parole, spesso non dirette ma comunque che lei avrebbe potuto capire. Durante la conversazione, di tanto in tanto, Max si gira verso Caroline, non essendo capace di fare come se non esistesse. Con altre persone gli riesce praticamente facile, ma con quella caporale, o almeno quando si trova da solo con lei, diventa piuttosto difficile ignorarla. Alla fine della conversazione però, Max chiude il dispositivo e si spalla più comodamente sulla poltroncina, come se fosse davvero un imperatore di comando e potere.
"Era Hunter Byron come probabilmente hai sentito. Era al corrente del mio ruolo di comando all'Umbrella assieme a quel cog**e di dottor Zeta. Non era sfavorevole al supporto di squadre da inviare per attaccare la Cobra, ma l'ha messa inizialmente parecchio sull'opposizione per: MANCANZA DI PROVE della responsabilità della Cobra. E ca**o, lo capisco, però per certe emergenze bisognerebbe chiuderci qualche occhio per certe cautele burocratiche."
Inizia a spiegarle.
"Ha detto che mi avrebbe fatto sapere dopo essersi consultato con chi di dovere valutando la questione, quindi ora dobbiamo aspettare che cosa mi dirà. Ma conosce anche molto bene Jeremy Fox, quindi è probabile che per concordare con me, dovrà fare in modo di alleggerire le pratiche burocratiche con le rogne che potrebbe dare Fox. Ci ho avuto a che fare, è una grande rogna, ma basterebbe convincere il presidente della B.S.A.A. per ottenere tutti i permessi rapidamente. Chi meglio di un presidente può avere maggior potere di decisione? Se non mi darà la risposta che mi aspetto, contatterò direttamente Mark Evans, presidente della B.S.A.A."
Sono le parole sicure di Max che non si smuove dalla poltrona imperiale, come se quasi si aspettasse che sia Caroline ad andare da lui e non il contrario.
 
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CITAZIONE
"Lei è di una gentilezza squisita, signorina. Un po' com'è stato possibile intuirlo nella diretta televisiva di ieri. Gentile e sicuramente professionale e addestrata, considerando con quali minacce abbiamo a che fare nel mondo da qualche giorno ormai, dico bene?"
"Oh, grazie per l'apprezzamento e non posso negare l'esistenza di una simile minaccia... signor?"
Miranda insiste per poter conoscere il nome ufficialmente di Zeph.

COBRA-SECONDO LIVELLO
Ufficio di Miranda Lawson



Dopo aver cercato di sapere il nome ufficiale di Zeph, Miranda riceve una risposta dopo qualche istante.

"Sono il professor Zeta. Lavoro nelle più grandi organizzazioni scientifiche mondiali per la difesa umana, quindi può immaginare il motivo della mia chiamata. Nonostante il mio importante incarico tra le varie organizzazioni scientifiche però. non avevo saputo dell'esistenza di un'organizzazione come quella di cui lei ne sarebbe presidente, signorina Lawson."
"Oh, onorata allora di essere stata chiamata da qualcuno di cosi' importante per la difesa scientifica della popolazione"
Gli risponde Miranda con un nascosto sorrisetto, stando al gioco del demente che a quanto pare, sta riuscendo a mantenere un tono professionale senza le sue solite sghignazzate, tanto da non sembrare nemmeno lui, e non solo per la voce un po' modificata. La cosa strana però è che Zeph ha dato lo stesso nome che ha dato come co-amministratore per l'Umbrella, aggiungendoci di lavorare per le più grandi organizzazioni scientifiche. Questo in particolar modo, motiverebbe il perchè della sua chiamata.
"Che ne dice, presidente Lawson, di poterci incontrare in modo da poter collaborare per questa brutta situazione mondiale? La Task Force presidenziale è già una eccellente risorsa per far fronte alla difesa parassitaria, ma con l'aggiunta della sua organizzazione scientifica, ci sono probabilità di maggior riuscita per lo scopo comune, non crede signorina Lawson? Mi ha fatto un'ottima impressione vederla nella diretta televisiva. Avrei anche il piacere di fare la conoscenza del suo legale. Un uomo che pare altrettanto professionale, quindi, si potrebbe collaborare insieme, che ne dice? Si trova a Kansas City anche lei in questo momento, giusto?"
Sono le abili e astute parole del demente.
"Mi trovo a Kansas City e più che mai indaffarata con molte richieste professor Zeta, proprio per la questione parassitaria. Se ha la pazienza di attendere, sarò lieta di incontrarla nella giornata di domani. Mi dispiace non poterle venire incontro, ma la situazione in corso è particolarmente delicata, lei può capire."
"Domani? Sarebbe preferibile in questa giornata, signorina Lawson."
Zeph ora usa un tono più assertivo.
"Spiacente professor Zeta, sono continuamente chiamata per assistere ad analisi di... Oh, come volevasi dimostrare. Devo salutarla per una richiesta urgente di controllo, professor Zeta, può però richiamarmi più tardi e vedere se sia possibile trovare un compromesso. Che ne dice?"
E' la contro proposta di Miranda.
"Mi farò sentire più tardi, signorina Lawson. Ma una raccomandazione gliela voglio dire subito. Faccia attenzione nel caso dovesse presentarsi la sig ...."
Zeph non fa in tempo a finire la frase che Miranda chiude la comunicazione, impedendo al demente di dare ulteriori raccomandazioni che avrebbe potuto ufficializzare a suo sfavore, nel caso avesse registrato la chiamata. In questo modo, Zeph non avrebbe potuto accusarla di aver ignorato una sua raccomandazione nei confronti di una persona nello specifico.
"Oh, desolata."
Commenta ironica Miranda con un sorrisetto dopo che ha chiuso la chiamata per poi inviare la registrazione anche a Morgan.

KANSAS CITY-UMBRELLA
Ufficio di Zeph


Terminata la comunicazione, o meglio dopo l'interruzione della comunicazione, Zeph capisce che Miranda deve aver attaccato di proposito, e lo sguardo del demente si oscura come se qualcosa l'avesse fatto innervosire, nonostante non la stia vedendo in maniera nera come l'avrebbe vista invece un Maximilian o una Elena Theb. Non molto tempo dopo, lo scienziato sente bussare alla sua porta vedendo poi entrare Kevin, inviato da Max per saperne di più.
"Dottor Zeta."
"Professor Zeta, eheheh. Diamo valore ai nostri ruoli, agente Sharp."
Lo corregge subito, e tornando a fare la sua demenziale mezza risata.
"Se è cosi' importante per lei, la chiamerò professore. Sono qui per chiederle informazioni se ha già provavo a chiamare la Lawson."
"Ho terminato giusto poco fa. Una donna estremamente intelligente, eheheh. Dovrò però richiamarla più tardi. Era particolarmente impegnata."
"Quindi è riuscito a mettersi in contatto con lei. Non era un numero truffa."
"Il numero era reale, ma questo non significa che non sia una truffa il suo operato, eheheh. Ci riproverò più tardi. Le ho proposto un incontro e mi aveva accordato domani."
"Quindi era disposta ad incontrarla."
"Così ha detto, ma non è detto, eheheh che quello che si dice corrisponde a verità, eheheheh. Non crede, agente Sharp?"
I due si squadrano ambiguamente e fastidiosamente.
"Quindi? Cosa succederà se riuscirà ad ottenere un incontro appena domani?"
"Non è affar mio. Sono stato chiaro con tutti che a parer mio, bisognerebbe lasciar perdere la Lawson. Prima o poi la Gionne, tornerà a riscattare la sua poltrona e ruolo, e non importa se da infetta, o da guarita tramite la Lawson o la Theb. Prima o poi, si farà risentire o vedere, e tornare sana, quindi meglio investire il tempo a disposizione per creare qualcosa di costruttivo a favore di tutti. Lo riferisca al capo della sicurezza Lewis, ehehehe. Ora se vuole scusarmi, avrei molto di cui occuparmi."
Zeph si rimette a consultare scartoffie e Kevin si vede costretto a uscire abbastanza presto dall'ufficio del demente, o chissà, falso demente.
 
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view post Posted on 1/2/2024, 19:24
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LONDRA
VILLA ERROL CROFT


Shaman attiva il teletrasporto per far ritorno alla villa di Errol Croft e non appena le due si recano all'interno dell'edificio, troveranno Florence stesa su un divano assorta a guardare la televisione. Lilian aveva le chiavi di casa e quindi è entrata senza problemi, ma Florence non sembra minimamente trascinata neanche alla presenza delle due.

"Florence... Va tutto bene?"

"Non posso entrare in una base dove verrò notata da parecchie persone e additata come una persona abominevole."

"Ma... Perchè all'improvviso questa affermazione?"

"Perchè fino ad allora non sono mai riusciti a trovare una soluzione al mio problema Lilian, ammettiamolo. Io sono la figlia di mio nonno che avrebbe dovuto essere una persona normale, invece è un clone creata da quella pazza di Natla, oltre a mia madre ad essere tramutata in Nephilim mentre era all'ottavo mese di gravidanza.

"Aspetta però, Florence. Non vorresti ascoltarmi prima di tirare conclusioni affrettate?"

La mora annuisce debolmente, calmandosi. Nel frattempo si mette in una posizione più adeguata, tornando in posizione seduta, mentre Lilian riprende nuovamente la parola.

"Hanno accettato la tua entrata alla base. Tutto quello che dovrai fare è indossare molto semplicemente un bracciale, non dovrai essere vigilata ventiquattro ore su ventiquattro. Ci sono stati dei trascorsi simili accaduti in passato, e diciamo che questa decisione anche per loro non è stato semplice, ma purtroppo capisco le loro ragioni. Io però mi fido di te, so che non ti lascerai mai andare alle azioni dei malvagi, anche perchè Elias ti ha istruita bene."

Florence resta ancora silente, tutto quello che va a fare è un sospiro. Lei però continua non preoccupandosi attualmente dello stato d'animo della donna.

"Hai detto tu stessa che è l'unica speranza che hai quello di trasformare portandoti tutto a tuo vantaggio, no? L'hai detto poco fa. Se perdi la speranza ora, non sai se potrai avere realmente la soluzione che tu cerchi. Ma devi avere pazienza. Pensa a tuo padre. Lui deve vivere con il senso di colpa perchè ha ucciso gente e ha ucciso tua madre. Come si dovrebbe sentire al posto suo?"

Florence stringe i pugni e cambia espressione, ma non reagisce perchè in lei vivono sofferenza, rabbia, ma anche un minimo di razionalità che sono tutte cose che tra di loro vanno in conflitto. Lilian questa volta vede il suo stato d'animo e poi risponde di conseguenza.

"Lo so che sei arrabbiata, ne hai tutte le ragioni. Ma proprio perchè tu sei la messaggera delle persone malvagie, lo dovresti sapere cosa sta passando tuo padre. E devi agire. Quindi vieni alla base e sono sicuro che avrai tutti gli aiuti di cui necessiti. Ci sono un paio di mistici oltre Shaman che possono aiutarti nel tuo caso."

Al momento la risposta di Florence, rimane in sospeso. Entrambe le donne comunque avrebbero dato la possibilità a Shaman di poter dire la sua.
 
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UFFICIO DI MAXIMILIAN LEWIS


Il signor Lewis non sembra infastidito dall'intraprendenza dimostrata da Floyd nell'entrare quasi 'prepotentemente' nella sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Ma proprio non gli dispiace nemmeno un po', a giudicare dalla sua reazione all'ardore dimostrato dalla donna.

"Il piacere è mio di poterla servire, comandante Lewis."

Risponde lei, con un sorrisetto furbetto, che sembra accendere completamente il capo della sicurezza, ma prima che questo possa fare alcun che, riceve una chiamata importante da parte di Byron Hunter, al cui è costretto a dare tutta la sua attenzione. O quasi dato che, durante la conversazione tra i due, continua a lanciare occhiatine alla ragazza, che va a sedersi sul lussuoso divano di pelle nera ad un lato della stanza, sedendosi con gesti sensuali, ma facendo finta di stare semplicemente muovendosi nel suo normale modo di tutti i giorni, cercando anche di non rispondere alle occhiatine di lui per non distrarlo, ma il suo sorrisetto 'nascosto' non ha proprio niente di nascosto.
Alla fine, Lewis non la rimprovera per aver origliato, ma anzi, le fa addirittura un piccolo riassunto nel caso non avesse capito bene tutto quello che si sono detti i due uomini di alto rango nelle due società. Lei, ovviamente, ha sentito tutto, o almeno tutto quello che ha detto Lewis, riuscendo a capire che, nonostante questo Hunter non disdegni l'idea di dare fastidio alla Cobra, comunque non può autorizzare di mandare unità militari e bellicose a smitragliare una base autonoma in mezzo all'Oceano Atlantico senza uno straccio di prova, specie dato che di mezzo c'è anche quel burocratico rompip***e di Jeremy Fox, dato che non essendo la base collocata nel territorio Oceanico, la sua area di competenza, Hunter non può farsi carico dell'operazione intera. Maximilian, però, si dimostra risoluto, ed anche se l'ex-generale dovesse fare ostruzionismo, si dice pronto a reclamare l'aiuto dello stesso presidente dell'intera B.S.A.A., Mark Evans, in pratica l'uomo con il più alto potere decisionale nell'intera società, o almeno che apparentemente dovrebbe averlo, visto che anche nella Umbrella l'uomo con il più alto potere decisionale dovrebbe essere Lewis stesso, eppure...

La donna, comunque, non si lascia sfuggire l'occasione, alzandosi lentamente da divanetto, ed avvicinandosi alla scrivania di Lewis, andando dietro l'uomo ancora seduto, prendendo di nuovo l'iniziativa e allungandogli le mani sulle larghe spalle, conscia di dover fare attenzione a quella ferita anche se ormai è molto migliorata, iniziando a massaggiare l'uomo.


"Immagino che anche la B.S.A.A. manchi della visione d'insieme che invece possiedi tu, Comandante Lewis. Sono tutti preoccupati per prima cosa della propria poltrona, e solo dopo del benessere di tutto il mondo intero, anche di fronte ad una minaccia grave e pericolosa come quella dei parassiti. Ma, per fortuna, tu sei diverso: tu non hai paura di agire, anche rischiando, se devi, per il bene di tutti."

Dice lei, ovviamente suonando le corde più dolci dell'arpa che ormai Max sta diventando nelle sue mani, anche se a dire il vero il burattinaio qui sarebbe la sua capetta, in quanto alla donna, benché sia felice di rendere l'uomo più arrendevole nei confronti della sua principale, sta facendo tutto questo soprattutto per appagare se stessa e la sua 'golosità'. Tant'è vero che, ora che sono soli soletti, si mette a dare del tu al comandante, invece che rivolgergli il voi che gli ha dato sin da quando si sono lasciati all'albergo, rispettando la distanza imposta dal rango. Ma in questo momento...

"Se riesci a capire perché gli ufficiali della B.S.A.A. sono cauti nonostante tu sappia bene che bisogna correre questo rischio, vuol dire che sei più intelligente di loro, e riesci a leggere le loro debolezze anche quando dovrebbero dimostrarsi forti. Sono sicura che troverai il modo di convincerli."

Commenta lei, garantendo quindi che l'uomo riuscirà a farsi valere e a far partire la sua operazione, anche perché persone più in alto di lui e di tutti i dipendenti della B.S.A.A. vogliono che questa avvenga, per cui anche se Fox dovesse fare ostruzionismo, alla fine dovrà cedere e dare anche lui la sua approvazione, non potendo purtroppo opporsi al volere di Kosow. Non a lungo, almeno. Intanto, lei continua a massaggiare le spalle ed il collo del capo della sicurezza, sicura di avere una reazione da questo, sperando che non ci siano interruzioni proprio in quel momento, dato che sfortunatamente Sharp dovrebbe essere ancora in giro, e potrebbe sfortunatamente decidere di tornare proprio in quel momento nel caso Zeph non lo dovesse trattenere abbastanza a lungo.
 
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view post Posted on 2/2/2024, 18:59
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Ufficio di Maximilian


Restando seduto spavaldamente e da imperatore sulla poltrona di quello che lui ritiene ormai un grande posto di comando, Max vede Caroline alzarsi dal divanetto di pelle nera per andare dietro l'uomo seguendola con lo sguardo per poi sentire le mani sulle sue spalle.
<< Ca**o, si. Rifammi sentire quelle mani su di me. >>
Max resta a godersi le mani che lo massaggiano insieme alle parole in cui lei nuovamente lo riempie di apprezzamenti per il suo agire.
"Tu si che hai capito chi sono e che non ho nessuna paura di agire"
Conferma lui, ma senza confermare di farlo per il bene di tutti, come se non fosse quello il suo scopo.
"Ti assicuro che troverò il modo di convincerli e anche di impedire a quel pezzo di mer**a di Fox di rompere le palle con chissà quanti documenti burocratici. Ma una cosa alla volta. Prima dobbiamo ottenere il consenso per il supporto delle squadre della B.S.A.A. Fatto questo, farò in modo di far affrettare le procedure. Ho detto chiaramente a Byron che mi faccia sapere entro questa giornata, ma non ho intenzione di aspettare che si faccia vivo lui. Gli do tempo un'ora. Se entro un'ora non si fa già risentire, lo richiamo per verificare se ha già conferito con chi doveva."
Max si dimostra nuovamente attivo per agire rapidamente senza la minima pazienza di voler aspettare i comodi di nessuno. Il tutto lo comunica mentre assapora le mani di lei che gli massaggiano le spalle da dietro e che fanno risalire il "fluido sessuale" in Max e non solo quello, con pochi tocchi di lei.
<< Ca**o, con questa qui parto in due secondi. >>
"E visto che dovremo aspettare un po'... caporale... "
Le dice poi con voce che diventa subito caldamente suadente, e girandosi lentamente sulla poltrona girevole verso di lei, prendendo con le mani i fianchi della soldatessa e facendo in modo di farla perfino sedere su di lui a cavalcioni per quanto sia possibile, in modo da farsela aderire addosso, e senza scomodarsi dalla poltrona, guardandola con occhi già carichi di desiderio.
"... avrei in mente come impiegare i prossimi brevi minuti..."
Le dice incurante se qualcuno avesse bussato alla porta, come se avesse comunque sotto controllo anche un eventuale tentativo ingresso di qualcuno, o certo che se Caroline avesse dato segni di disponibilità intima anche in quell'ufficio, Max avrebbe fatto in modo di accertarsi di non essere beccati da qualcuno entrando nell'ufficio. Kevin nel frattempo è ancora nell'ufficio di Zeph
 
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view post Posted on 2/2/2024, 19:53
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COBRA-SALA TATTICA
Zona platea sedie


Astrid ascolta la risposta di Reptile che confessa che anche lui vorrebbe tornare nel suo mondo nonostante non l'abbia mai conosciuto, ma capisce il concetto del legame che percepisce nel suo mondo. Alla possibilità però di poter utilizzare dei portali per stare un po' nell'Outworld e un po' sulla Terra, la russa cambia espressione, come se stesse un po' meglio aprendosi a quella possibilità di poter usufruire dell'Outworld.
"Sicuramente non potrei trasferirmi in un altro mondo per sempre. Se avessi la possibilità di usarli quando voglio per andare e venire quando voglio, allora si. Potrebbe essere una... soluzione."
Commenta poi la russa, marcando però ancora il concetto sul: come e quanto vorrebbe lei.
"Non tornerò in carcere."
Afferma poi come se avesse già preso intanto la decisione di non consegnarsi alla polizia per scontare nessuna pena, segno che quindi avrebbe preso in considerazione l'idea di appoggiarsi all'Outworld.
Il discorso però non viene ascoltato da nessuno li' intorno, essendo tutti impegnati ad ascoltare Aaron o eventuali informazioni provenienti dai monitoraggi.

"In ogni caso io devo tornare in Russia alla mia villa per vedere una persona anche per pochi minuti. Ma ho bisogno di qualcuno che mi ci accompagni."
La russa si gira in direzione di Amanda vedendola impegnata nella conversazione della sala, ma qualcosa le fa passare la voglia di chiedere aiuto proprio all'altra bionda di ghiaccio. Il suo sguardo si proietta piuttosto verso Eragon.


Intanto anche Leon si unisce alla conversazione riguardo la situazione di Florence spiegata da Aaron, e l'archeologo suggerisce che bisognerebbe capire che cosa potrebbe volere quella entità da Florence.

"Giusta osservazione, Leon! Prima cosa bisogna sapere che cosa questa entità vorrebbe"
Interviene quindi l'antropologa incrociando le braccia, ed è Aaron che poi riferisce quello che Lara gli ha accennato durante la spiegazione.
"Lara mi ha riferito che a quanto pare, questa entità vorrebbe ricreare l'Atlantide Oscura, e distruggere Biomarine e Labirintya. Si chiedevano anche se potesse trattarsi di una certa Natla".
"Natla?? L'abbiamo conosciuta, ma è Impossibile che si possa trattare di lei a meno che non sia resuscitata!! E' stata uccisa. Quindi questa entità potrebbe avere uno scopo simile a quello che aveva Natla nel ricreare l'Atlantide oscura, ma non capisco perchè impossessarsi del corpo di Florence per dirle che il suo scopo è quello di distruggere due mondi collegati ad Atlantide"
Risponde poi l'antropologa allargando le braccia.
"A meno che, da quei mondi, non si possa arrivare ad... Atlantide? Con portali collocati in quei mondi?"
Riflette ancora la donna.
"Ma non dovrebbe essere sprofondata epoche fa, Atlantide?? Come fanno due mondi ancora esistenti in chissà quale dimensione e luogo, essere collegati ad una civiltà o mondo che dovrebbe essere sprofondata, secondo la leggenda?"
Interviene Ray scuotendo la testa e non capendoci più granchè, dovendo quasi ammettere con se stesso di essere negato per certi ragionamenti di mondi antichi o soprannaturali.
"Bella domanda."
Concorda Amanda.
"Natla probabilmente sapeva come ricreare l'Atlantide oscura, e aveva iniziato a forgiare un esercito di schiavi oscuri. Il problema è che non abbiamo mai saputo se Natla sapesse dove potesse ancora trovarsi Atlantide... a meno che..."
"Sentite... non sarò un cima in queste riflessioni e argomenti, ma... se Atlantide non fosse affatto scomparsa?"
Chiede Ray sollevando e aprendo una nuova possibilità, visto i difficili intrecci di mondi e leggende che ruotano intorno ad Atlantide
 
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view post Posted on 2/2/2024, 20:07
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Quando Shaman e Lilian fanno ritorno alla villa di Errol Croft, le due donne trovano Florence con un umore diverso, come se durante la loro assenza, qualcosa le avesse messo in testa che sarebbe stata additata come persona abominevole da parecchie persone.
"Capisco i tuoi pensieri di preoccupazione, ma alla base, hanno accettato di accoglierti, anche se con alcune cautele. E' comprensibile che alcuni di loro possano temere qualcosa."
Risponde Shaman unendosi al discorso che Lilian fa alla nipote.
"Nonostante questo timore però, hanno accettato di accoglierti. Riesci a capire che questa è una decisione importante e di accoglienza nei tuoi confronti, nonostante le paure di alcuni?"
Le chiede Shaman parlando a Florence con voce morbida e occhi che cercano di trasmetterle rassicurazione.
"Non so come il bracciale che ha proposto il comandante della base, possa tutelare alcune persone da questa entità, ma dobbiamo fidarci sia di te, che della tecnologia ideata da Aaron, sia nella protezione che tutti avremo in ogni caso, anche con un'entità che ha trovato spazio nella tua mente, ma non nel tuo corpo. E' la tua mente che filtra l'energia dell'entità, ma il tuo corpo non è in possesso dell'entità, altrimenti avresti già agito pericolosamente. Non percepisco pericolo di questo genere, ma percepisco e vedo le tracce energetiche di frequenze basse, in una zona della tua aura"
Le spiega Shaman che ha anche la visione di tradurre delle informazioni scritte nel campo energetico delle persone e che si estende per chilometri intorno alle persone.
"Ma solo tu puoi decidere se aprirti alla possibilità di essere aiutata da nuove persone, se fin' ora non sei riuscita a ricevere aiuto da nessuno."
La sciamana cerca di far vedere a Florence l'importante opportunità di cambiare le cose, riguardo la sua situazione collegata alla misteriosa entità. Shaman resta in attesa della decisione di Florence. Se avesse accettato di andare con loro alla base, Shaman avrebbe quindi avvisato prima Lara per poi attendere che Florence si prepari a lasciare la villa, nel caso avesse appunto accettato di andare con loro.
 
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view post Posted on 2/2/2024, 20:23
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KANSAS CITY - UMBRELLA COMPANY
UFFICIO DI LEWIS


La ragazza sente Lewis darle ragione, confermandole di aver capito bene che tipo di uomo è lui, che non ha paura di dover agire quando le cose lo richiedono, anche se lui non specifica se questo è per il bene comune, o solo per il suo. Del resto, la donna ha davvero capito bene che tipo di uomo sia lui, ma non è certo quello che racconta nelle sue lusinghiere parole, quanto più quello che brama con le sue azioni, massaggiandogli spalle e collo sapendo bene che lui l'avrebbe presa come un avances e non certo come un semplice 'massaggio'.

"Tra simili... Tra persone che preferiscono agire più che corazzarsi dietro ad una marea di scartoffie burocratiche, è facile riconoscersi, comandante Lewis."

Commenta lei, volendo stuzzicarlo ancora di più, suggerendoli che anche lei è fatta della stessa pasta di lui, ed in effetti si può dire che sia così: nonostante di certo la donna è ancora almeno un po' provata dopo la nottata praticamente insonne dato che più che dormire sono ambedue svenuti dalla stanchezza, si capisce bene che lei lo desideri ancora. E lo fa capire chiaramente quando lei gli risponde.

"Hai intenzione di richiamarlo tra un ora, comandante? Forse... Dovremmo fare due ore, non credi?"

Suggerisce lei in maniera che è impossibile definire con una parola diversa da 'birichina', avvicinandosi con il volto verso l'orecchio di lui, suggerendogli quelle parole languidamente, mentre le mani le scendono leggermente sui pettorali di lui, accarezzandogli il torace in maniera piuttosto esplicita, anche se tra i due lui e l'uomo è lei la donna. Del resto, non bisogna certo essere di sesso femminile per associare con quel gesto una chiara avances di natura erotica!
Difatti, Max non si lascia scappare l'occasione, girandosi con la poltrona mobile verso di lei, che si fa indietro di un solo passo per lasciargli lo spazio di muoversi, prima di sentirlo richiamarla a se, volendo sentire più veemente il suo corpo contro il suo, cosa che lei ovviamente stava ardentemente sperando. La donna gli si avventa quasi sopra, facendosi accompagnare dalle sue mani, montando in braccio all'uomo e mettendosi a cavalcioni su di lui sopra la poltrona sul quale è seduto, mettendosi in braccio al capo della sicurezza cingendolo quasi con le gambe, o almeno lo farebbe se non ci fosse lo schienale della sedia a impedirglielo, chiaramente disponibile per lui.


"I prossimi brevi minuti? Ho paura che non ci siano cose come 'brevi minuti', con te, comandante! Al massimo ci possono essere 'lunghi e appaganti minuti'."

Dice lei, prima di avvicinarsi a lui, mettendogli le braccia lungo le spalle che spuntano dallo schienale della poltrona, avvicinandosi per cogliere le sue labbra con le sue, chiedendo fortemente un bacio da lui, una voglia che non sarebbe stata appagata se questo non fosse durato almeno una manciata di lunghi e appaganti secondi, dimostrando come niente, nemmeno un singolo bacio, possa essere breve tra di loro.

"Forse... Dovremmo almeno chiudere la porta... Ci sono troppe persone che non sanno cosa voglia dire bussare!"

Suggerisce lei, che vorrebbe lasciarsi andare in quello stesso preciso momento, ma nonostante il desiderio, si ricorda dove sono e cosa stanno facendo, per questo suggerisce di prendere almeno un minimo di precauzione chiudendo almeno a chiave la porta.
 
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