| KANSAS CITY - SEDE UMBRELLA COMPANY CORRIDOIO UFFICI
Che Lewis non fosse esattamente in luna per chiacchierare, la ragazza lo aveva capito, ma anche solo dopo due parole, capisce che la situazione deve essere peggiore di quanto crede. C'è qualcosa che Max non sta dicendo che lo sta corrodendo dentro, ed è strano che lui non lo sbandieri ai quattro venti, visto che solitamente utilizza la ragazzina quasi come una specie di confidente mettendola al corrente di tutte le stramberie e i problemi che lo affliggono, data la natura supportiva che la stessa ha sempre fornito all'uomo aiutandolo e aizzandolo nella sua scalata al potere.
<< Cosa gli è preso ora a questo? Mi sta nascondendo qualcosa, e solitamente sono l'ultima a cui nasconderebbe qualcosa... Meglio far finta di niente, per adesso... Questo qui mi serve, purtroppo... >> "Lo sapevo che quel rompip***e di Fox avrebbe dato problemi, lui e la sua burocrazia... Si vede subito quando qualcuno lavora solo per mantenere la sua bella seggiola di pelle sotto il sedere e quando, invece, lavora per il bene di tutti come dovrebbero fare tutti i veri uomini come voi, comandante Lewis."
Dice lei, cercando di migliorare leggermente l'umore di Lewis sviolinandogli ancora il fatto di preferire lui a Fox, nonostante Max agisca di impulso più che altro perché non ha voglia di dover firmare documenti o di 'pensare' a cosa possono comportare le sue azioni, non avendo una grande lungimiranza, mentre Fox fa semplicemente le cose secondo le regole e secondo la sua coscienza. Comunque, capendo che non è il momento per trattenerlo, lei si fa da parte rispondendo solo.
"Tenterò di farmi dare qualche risposta sensata, tra una delle sue stupide risatine e l'altra. Verrò ad informarvi subito, nel caso. Spero che l'addestramento alle funzionalità dei Chains da parte dei miei collaboratori verso gli agenti di sicurezza della vostra compagnia vi soddisfi, comandante Lewis."
Dice lei, lasciando quindi andare l'uomo, mentre lei si dirige verso l'ufficio di Zeph. La donna bussa alla porta, ma prima di ricevere risposta, la apre ed entra 'di prepotenza' nell'UFFICIO DEL PROFESSOR ZETA avvisandolo subito dei suoi propositi.
"Professor Zeta? Sono la Tenente Colonnello Theb, la sua 'ospite', non so se se lo ricorda, ma sfortunatamente, avrei un problema di cui solo lei può fornirmi la soluzione."
Dice la capetta, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle, avvicinandosi quindi a Zeph senza accettare un 'se ne vada' come risposta, approcciandolo appena abbastanza vicina per dirgli.
"La mia squadra di specialisti scientifici per quanto riguarda i parassiti sono ancora fermi a prendere polvere in una stanza di questa base fornitaci dal comandante Lewis. La cosa è abbastanza strana, dato che questi sarebbero necessari per aggiornare i ricercatori Umbrella su come combattere i parassiti, così da poterne finalmente sintetizzare un vaccino che tutto il mondo sta aspettando. Come intendiamo sistemare questa situazione?"
Chiede lei, volendo finalmente una risposta da questi su cosa fare dei suoi scienziati, dato che li ha portati proprio per sintetizzare quel benedetto vaccino, anche se sei lei che lui sanno bene che non è un vaccino quello che la Umbrella deve creare. La ragazzina vuole proprio sentire che si inventerà ora il 'vero' CEO dell'Umbrella.
HANGAR VEICOLI E PIAZZALE
I due ufficiali della Task Force continuano ad istruire le truppe sull'utilizzo dei Chains, mostrandogli le varie funzioni e mostrandogli come controllarli anche tramite i pochi pulsanti presenti sui visori nel caso non si possa fare rumore, mostrando anche come quei pulsanti aprano un comodo menù a schermo sui visori in modo da accertarsi che i droni stiano seguendo il comando voluto. In breve, gli agenti sono in grado di far eseguire i comandi basilari, ed anche qualcuno più complesso, ai Chains, potendo quindi impiegarli proficuamente per le operazioni di sorveglianza di tutti i giorni e volendo per delle operazioni sul campo. Mentre loro spiegano e fanno fare qualche esercitazione alle guardie di sicurezza, lasciando che inviino i droni a poca distanza per delle brevi ricognizioni e scansioni preliminari, improvvisamente appare Lewis, che confabula con uno dei suoi agenti, prima di mettersi da solo, anche se non si capisce bene se sta assistendo anche lui alle dimostrazioni o se si stia facendo i fatti suoi... La sua presenza non passa inosservata agli occhi degli istruttori, soprattutto ad una di loro...
"Bene, visto che abbiamo fatto pratica con le basi, passiamo a qualcosa di più divertente. Dato che i Chains servono soprattutto alla sorveglianza, non sono dotati di armi letali, ma sono provvisti di alcune funzioni difensive e di alcuni accessori per sottomettere i sospettati in caso di scontro. Ovviamente, sono funzioni che vanno utilizzate con la dovuta cautela, prima di tutto perché il munizionamento non è illimitato, ma i Chains hanno a disposizione solo un numero limitato di questi accessori, e secondo, ma anche più importante, perché bisogna essere sicuri che un sospettato sia infetto e da bloccare, prima di utilizzare la forza per fermalo."
Inizia a dire LesProux, che per qualche ragione ha deciso di passare alla dimostrazione delle capacità 'offensive' dei Chains non appena ha visto Lewis entrare, per qualche motivo...
"Innanzitutto, quella che si può considerare come "l'arma principale" dei Chains sono i loro altoparlanti a frequenze soniche avvertibili solo dai parassiti, capaci di rendere inermi ogni vettore nel raggio di diversi metri dal Chains e di 'disturbare' ogni parassita che si trovi nel raggio d'azione. Per fare un esempio di cosa fa quest'arma ai parassiti, vi è mai capitato di avere una forte influenza e di sentirvi come se fosse immersi nell'olio, ed ogni movimento che fate è più pesante del normale? Quello, più come se vi si fosse incastrata una falena nella orecchie che continua a rullarvi direttamente nel cervello senza che riusciate a toglierla."
Spiega lei, descrivendo la 'mortale' arma anti-parassiti dei droni, che ovviamente è solo un invenzione in quanto sono loro a diffondere i parassiti e non li combattono davvero... In compenso, la donna commenta anche, passando a cose molte più 'serie' e 'vere'.
"Inoltre, i Chains dispongono anche di armi 'secondarie', ovvero uno stock di sei granate flashbang lanciabili a distanza. Per chi non avesse un istruzione di armi non letali o stava dormendo durante queste, le granate flashbang sono delle micro bombe che emettono un bagliore superiore a diversi milioni di candele ed un fracasso superiore ai 170 decibel, capaci quindi di assordare, disorientare ed accecare un bersaglio per diversi secondi, garantendo un lasso di tempo ragionevole per incursioni e azioni senza che l'avversario possa reagire. Essendo non letali non possono causare danni permanenti, ma comunque trattandosi di un ordigno esplosivo, vedete di non ordinare ai Chains di lanciarle direttamente addosso a qualcuno."
Dice lei, spiegando di quali armi e per quale funzione siano dotati i Chains, omettendo però di dire che tali dispositivi potrebbero essere cambiati con ordigni molto più letali, come del resto hanno fatto con il Chains personale della loro capetta, senza contare che in quello ci sono anche altri dispositivi difensivi.
"Ultimo, ma non ultimo, le corazze dei Chains sono abbastanza spesse da renderli dei buoni 'arieti' in caso di bisogno. Usando la velocità raggiungibile con i loro potenti motori in congiunzione con la forma aereodinamica e la robustezza della scocca, i Chains possono schiantarsi senza danni sulla zucca di qualcuno o spedirlo nel mondo dei sogni per un bel pezzo. E se anche quello non bastasse, hanno una modifica che permette di convogliare l'elettricità delle batterie nella corazza, facendoli diventare degli enormi Tazer. Sfortunatamente, per via della durata della batterie, non possono utilizzare questa funzione troppo a lungo, ma la carica è sufficiente a mettere fuori combattimento una persona di dimensioni medio-grandi."
Comunica la donna, che ogni tanto lancia un occhiata a Max mentre parla di come i Chains possano effettivamente dimostrarsi pericolosi anche per dei non infetti con i loro 'trucchetti' difensivi...
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