| KANSAS CITY - UMBRELLA COMPANY UFFICIO DI LEWIS
Floyd sorride nel vedere Lewis così soddisfatto di se, dovendogli però dare atto di meritarselo perché è riuscito a soddisfarla ancora, riuscendo davvero a starle dietro anche con le sue continue voglie. I due, da quel lato, fanno una grande coppia, in quanto riescono a compensarsi l'un l'altra con le rispettive e frequenti voglie sessuali che potrebbero sfinire dei partner meno resistenti e vogliosi. La ragazza si riveste, con lentezza che potrebbe sembrare sia una mossa di seduzione, ma in realtà è per lo più per la stanchezza visto che, anche se è stata solo una volta, è comunque stata sufficiente per spossare ambedue, anche se in modo piacevole dato che, del resto, si sà: lo spirito è forte, ma la carne è debole, anche quando è la carne stessa ad alimentare il desiderio dello spirito. Il suo compagno sembra gradire il termine potenzialmente 'scurrile' da lei utilizzato, ovvero 'botta', ma in questo caso la loro la si può davvero definire così, perché si sono regalati entrambi una botta di vita e di lussuria non da poco, che per uno di loro si sta anche dimostrando potenzialmente positiva in quanto sta sanando delle vecchi ferite riuscendo a portarlo a concedere almeno un minimo di fiducia e di avere a cuore quel genere femminile che così a lungo ha denigrato e odiato.
"Lo faremo, comandante."
Risponde lei, con fare ufficiale e professionale, ma dopo nemmeno un secondo, aggiunge in maniera molto più intima.
"Anche se sarà dura."
Dice lei, sorridendo in maniera licenziosa al capo della sicurezza, ma subito dopo torna ad essere seria, ascoltando quello che Max dice e rispondendogli, avvicinandosi alla porta dell'ufficio.
"Come vuole, comandante. Torno dalla Tenente Conollenno Theb ad avvisarla del vostro imminente arrivo. Con permesso, signor comandante."
Dice lei, senza più tentare l'uomo, entrando per davvero nella mentalità professionale e uscendo quindi dall'ufficio dirigendosi subito verso la sala assegnata da Lewis stesso alla sua squadra.
SALA RIUNIONI
Floyd torna quindi nella sala dove la sua squadra è momentaneamente alloggiata, trovando oltre alla sua squadra anche Kevin Sharp, il braccio destro di Lewis ad attenderla. O meglio, ad attendere Lewis stesso piuttosto che non lei.
"Caporale Floyd."
La accoglie subito la sua capetta, alla quale dedica il saluto militare, prima di rispondere.
"Signora tenente colonnello Theb. Vengo dall'ufficio del comandante Lewis. Il comandante mi manda a dire che arriverà tra poco ad aggiornarvi della situazione riguardo la B.S.A.A., signorina Theb."
La ragazzetta annuisce, lasciando andare la soldatessa a sedersi, e questa lo fa andando a scegliersi un posticino comodo, avendo bisogno di stare comoda, anche se non da a vedere di aver appena compiuto un intenso esercizio fisico, anche grazie alla sua uniforme protettiva che la copre quasi interamente piccoli segni quali morsi o strusciamenti particolarmente intensi. Nel sedersi, la donna dedica un occhiata a Sharp, ma non una di quelle 'tese' o 'scrutatrici' come quelle di LesProux, piuttosto la sua è un occhiatina curiosa, esaminando quasi quello che vede, non dispiacendosi del corpo allenato e giovane dell'uomo, essendo sensibile al fascino maschile, specie quello più 'maschio'. Le parole della soldatessa si rivelano esatte, perché dopo poco, Lewis fa il suo ingresso nella sala, non dando alla caporale più di uno sguardo neutro per non alimentare dubbi o sospetti, anche se in quella stanza probabilmente tutti hanno già più di un sospetto a riguardo. Il capo della sicurezza e co-amministratore Umbrella si rivolge alla capetta della Task Force, che risponde alle sue parole in maniera professionale e gentile.
"Nessuna attesa troppo lunga, comandante Lewis, in quanto sappiamo, io e la mia squadra, come l'operazione alle porte richiede precisione e tempo per coordinare tutte le parti in causa. Ogni informazione, anche quelle minori, sono comunque rilevanti e ben accette."
Dice la ragazzina, ascoltando quindi il rapporto che Lewis fa del suo breve dialogo con Byron Hunter, commentando anche come anche loro dovranno fare la loro parte accertandosi di avere a disposizione delle adeguate contromisure se la Cobra dovesse rivelarsi vettore di contagio parassitario come Lewis crede, malgrado non ci sia alcuna prova tangibile di questo, anche perché in realtà la Cobra non è contagiata e non sta diffondendo il contagio nel modo più assoluto.
"La Task Force presidenziale voluta dal presidente Armstrong fornirà tutto il supporto tecnico di cui dispone per evitare la possibilità di una diffusione del contagio da parte della Cobra. Possiamo fornire i mezzi per contrastare tale possibilità, anche se purtroppo non possiamo fornire tutto il personale ed i mezzi di trasporto necessari per un operazione su così vasta scala."
Dice lei, ribadendo che loro possono metterci le attrezzature e le 'armi', per quell'impresa, ma i veicoli, i soldati e la logistica ce la devono mettere l'Umbrella e la B.S.A.A. Parlando di questa, la ragazzetta riflette sul fatto che la società abbia fatto rimostranze sul fatto che non possono smitragliare a piacere la Cobra senza avere prove, e per questo commenta.
"Se me lo consente, comandante Lewis, nel vostro prossimo dialogo con il signor Hunter, dovreste premere di più sul fatto che almeno una persona di utilità per l'Umbrella sia possibilmente tenuta prigioniera alla Cobra, e di come, quindi, sia imperativo agire per liberarla. Magari, senza fare nomi, possibilmente, dato che anche la B.S.A.A. potrebbe avere determinate informazioni e potrebbe dimostrarsi più collaborativa senza sapere il nome della persona in questione."
Dice lei, proponendo di usare la questione Derenko per 'forzare la mano' di Hunter e, conseguentemente, anche di Fox spacciando quell'operazione per una 'virtuosa' operazione di recupero, certamente più accettabile di una possibile missione 'di smitragliamento' senza vere e proprie prove a suffragio di una soluzione così drastica. Subito dopo, però, Lewis chiede a Sharp di parlare, e di rivelare quanto gli è stato riferito dal professor Zeta riguardo alla sua discussione con Miranda Lawson e la squadra scientifica apparsa dal nulla, ascoltando anche quando Max si lamenta di come Zeph non abbia insistito per programmare un incontro il prima possibile, facendosi 'bloccare' dalla Lawson finendo per dover aspettare i suoi comodi. Il chè è ironico, dato che sia l'agente che lo scienziato sono nella stessa medesima situazione: stanno ambedue aspettando che un altra persona li richiami per avere delle informazioni certe, ma ovviamente Lewis vede la sua situazione come una cosa assolutamente necessaria e corretta, mentre quella di Zeph è frutto del poco nerbo dell'uomo incapace di farsi ascoltare e valere, soprattutto da una donna, colpevole pure di non aver dato la giusta importanza alla faccenda.
"Viene quasi da chiedersi se il professore abbia davvero cercato di organizzare un incontro, o se si sia limitato a sottostare q qualsiasi cosa gli abbia detto quella donna... Forse avrei dovuto prendere questa faccenda nelle mie mani, anziché delegare a quell'uomo..."
Commenta la donna, per rafforzare l'idea di Lewis che Zeph non sia per niente adatto a dirigere la Umbrella, così da mettere in discussione anche il suo veto sui droni.
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