mi riporti alla mente la mia adolescenza, ti racconterò qualche episodio per restare in tema spero possa esserti di conforto. In generale ho sempre avuto difficoltà a trovare degli amici, non solo perchè ho un carattere timido ma anche perchè certi individui non me lo hanno mai permesso escludendomi a priori, non perchè ho qualche handicap particolare, ma semplicemente perchè io non ero come loro. Ai tempi delle medie avevo una classe di 11-12 persone e due migliori amici all'interno, ero felice talvolta venivano a casa mia talvolta andavo a casa loro. Giocavamo alla play insieme, giocavamo a basket ecc, insomma era un buon periodo con poco riuscivamo a divertirci tantissimo senza dover affidarsi a internet o altre cavolate tecnologiche che fanno sclerare la generazione attuale. Con l'inizio delle superiori ci perdemmo di vista, in teoria dovevo andare in classe con uno di loro ma restai fuori numero, per cui dovetti andare non solo in una classe diversa ma addirittura in una scuola diversa. Scuola dove il primo anno ero vittima di atti di bullismo con buona pace dei professori che dissero a mia madre "abbiamo le mani legate non possiamo fare niente". Puoi capire che impatto è stato per me il periodo adolescenziale, un incubo. Talvolta durante i weekend mi vedevo ancora con diego e fabrizio, continuavamo a condividere le stesse passioni, ma il rapporto era già molto diverso rispetto a prima. Con il passare degli anni ci vedevamo sempre di meno e quando capitava mi sentivo mancare puntualmente di rispetto, diego perchè con i suoi amici truzzi si dava delle grandi arie trattandomi con un idiota prendendomi in giro con l'ausilio dei suoi nuovi "amici" , mentre fabrizio capitava dalle mie parti più per noia che per la voglia di rivedermi (eppure io non gli ho mancato di rispetto nemmeno una volta). A volte avrei voluto affrontare l'argomento ma si da il caso che è dal 2007 che non lo vedo, per cui la discussione è sempre stata rimandata all'inverosimile. Con l'avvento di facebook aggiunsi loro e tutti i compagni di classe che ho avuto nel corso dell'infanzia, gente con cui sn stato insieme la bellezza di 11 anni, ma con quale risultato? Nessuna risposta, nemmeno ai saluti. Allora scusa cosa mi aggiungi a fare? Per una rimpatriata fra chissà quanti anni tutti assieme? Alle superiore ebbi un nuovo migliore "amico" si chiamava marco, a differenza di me era davvero forte con le donne aveva del talento, ma non è per quello che ne divenni amico. Semplicemente era l'unico che mi difendeva quando ero vittima di bullismo. Finendo il primo anno la classe cambiò radicalmente dopo la bellezza di 10 bocciati e negli anni ci frequentammo spesso, conoscemmo pure un certo luca frequentava la stessa scuola ma in una classe diversa. Ma anche in questo caso negli anni marco cominciò a distaccarsi, mia madre lo considerava un tipo che faceva il bello e il cattivo tempo e in effetti era vero. Mi dispiaceva solo che lui non mi trattava alla pari solo perchè non avevo le sue stesse passioni, mi fece conoscere un'incredibile numero di persone negli anni, ma nessuno con cui riuscii a stringere un legame solido. Le consideravo persone frivole, gente di pochi principi morali,gente che sa solo divertirsi alle spalle altrui,gente che al di la del divertimento non vede niente. Smisi di frequentarlo nel 2010, andammo al luna rossa una sera assieme ad un suo amico dj e a due ragazze, la serata tutto sommato è stata divertente, non fosse che qualcuno mi mise qualcosa nel bicchiere e dopo poco tempo persi i sensi. Al risveglio mi ritrovai in ospedale da solo e in preda al panico, marco non c'era, cosi come i suoi amici ebbi una crisi isterica. Dovette venirmi a prendere mia madre all'ospedale, mi misi a piangere non per me stesso ma per la preoccupazione che le ho causato. Alla fine delle superiori persi l'amicizia anche con luca, lui era un ragazzo semplice e ingenuo, un individuo che era stanco di passare inosservato, stanco di prese in giro, voleva esser ammirato invidiato ecc ecc. Era diventato sempre più stressante frequentarlo, pietoso vederlo fatto ubriacare da diego e dai suoi amici allo scopo di prenderlo in giro ad oltranza e divertirsi insieme a lui. Una volta dopo averlo fatto ubriacare lo lasciarono nella parte alta della città e se ne andarono. Provai a spiegarglielo,provai a persuaderlo dal frequentarli ma era irremovibile, pensava che lo trattassero come un amico per motivi che francamente ignoro la sua testa per me è sempre stata un mistero. Per farsi notare l'ultimo anno di scuola iniziò a spacciare droga, iniziativa che fortunatamente non andò in porto in quanto si fece fregare 300 euro da uno con cui doveva entrare in affari. Verso la fine dell'anno al seguito di ripetute prese in giro da parte delle sue compagnie di classe (le aveva sin dai tempi del primo anno) un giorno si incazzò seriamente e ne accoltellò una. Le ferite erano superficiali la prese sul braccio, ma non dimenticherò mai il panico generato e le lacrime di questa ragazza, soprattutto perchè accadde tutto cosi velocemente che aver una reazione pronta era pressapoco impossibile, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Lo sospesero e si ritirò, fortunatamente non l'ho più rivisto. Quando iniziai la facoltà di informatica conobbi finalmente gente con un pò di sale in zucca, dei nerd da cima a fondo, erano più le ore di studio e cazzeggio assieme a loro rispetto le ore che passavo a casa. Mi sentii appagato perchè in un baleno ero riuscito a rifarmi rispetto ad una scuola dove se a 15-16 anni giocavi ancora ai pokemon ti davano dello sfigato. Con loro ho condiviso tante passioni, imparai a giocare a magic, conobbi grandi capolavori come berserk,battleroyale, le bizzarre avventure di jojo ecc. Passavamo le nottate alla playstation o magari attaccati a qualche moorpg, effettivamente l'unico difetto del frequentare un gruppo come questo era il fatto che nn si uscisse la sera nemmeno per un aperitivo ma visti i miei trascorsi era una pecca tutto sommato accettabile. Smisi di frequentarli per una ragione sostanziale, quando mi ritirai dalla facoltà di informatica iniziarono a cercarmi sempre di meno era un cercare sempre da parte mia e alla lunga iniziai a stancarmi. Ma il motivo scatenante è stato il lucca comics, dopo alcune settimane di indecisione decisi di andarci un giorno dandomi appuntamento alla stazione di lucca con manuel. Non si presentò o meglio era ancora a pranzo con gli altri in quel momento e mi disse di fare intanto i biglietti, dopo circa un ora di coda (il tempo che occorse per comprarli) provai a richiamare manuel, nessuna risposta. Riprovai,riprovai,riprovai, senza alcun risultato. Praticamente mi sono fatto 300 km per andare ad un evento con alcuni amici senza che questi si presentarono all'appuntamento e girando per lucca da solo come un fesso. Dopo un ora un oretta e mezza ero già stufo, quando alla sera riuscii ad andarmene una volta arrivato a viareggio mi squilla il cellulare e chi era? Manuel, con la puntualità di un orologio svizzero osò pure chiedermi dov'ero. Ci litigai incazzato nero, si giustificò con scuse che ora come ora non mi ricordo nemmeno e ci salutammo, nei mesi successivi tentò di contattarmi su msn un paio di volte ma non risposi. Mia madre ci restò ancora più male dato che manuel lo aveva conosciuto e mangiò più volte a casa mia negli anni. Mi sono dilungato parecchio ma quello che volevo dirti è che essere amici ed esser legati per degli hobby o delle passioni sono concetti profondamente diversi, se cè una cosa difficile a questo mondo non è avere un partner e nemmeno trovare un lavoro, ma avere degli amici sinceri. Troppo facile giustificarsi o inventarsi delle scuse, quando una cosa non è reciproca non è reciproca punto. Prima o poi avranno il fatto loro, io sono estremamente vendicativo e non dimentico un torto subito. Quello che volevo dirti è che se una cosa è nociva tagliare è l'unica soluzione, non porti motivi agisci
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