IL SEGUITO DI LARA CROFT

La battuta di Lara genera una smorfia divertita da parte dell'ex soldato. Lara non cambierà mai, e la cosa in verità non gli dispiace per niente.

Divertente anche sentire il frastuono che procura Sunny e i suoi tentativi di infastidire Alfred. Comprende il povero maggiordomo, poiché anche lui che deve "crescerla" ci è passato. Non riesce a scaldare un po' di latte, figuriamoci con una ragazzina sulle spalle. Ammette però che si è affezionato molto alla piccola.

A quel punto Lara chiede giustamente approfondimenti. Dave torna serio e decide di non farla attendere oltre. Porta il buso in avanti, pogiando i gomiti sulle ginocchia, ed inizia a parlarle.
"Non ho mai avuto bisogno di una vita agiata. Sono sempre stato capace di sopravvivere con poco, ad esempio quando ho vissuto per parecchi anni in un angolo sperduto dell'Alaska, in una catapecchia di legno costruita da me stesso. Non ho mai dovuto chiedere niente a nessuno. Purtroppo, sto vivendo una situazione difficile. Badare ad una bambina è più difficile di quanto credessi e ho temo di non riuscire a dare stabilità a Sunny. Sono pieno di debiti e mi sono trovato a digiunare per farle trovare un piatto pieno in tavola. Non posso più continuare questa situazione."
Ha un'aria un po' affranta. Incredibilmente, sembra che la semplice vita quotidiana possa essere più stressante dello stare in guerra.
"Non ho mai chiesto niente a nessuno, ma ho bisogno di aiuto. Vorrei che prendessi in considerazione l'idea di trasferirmi qui. Sunny ha sempre desiderato studiare a londra, e io potrei lavorare qui insieme a Winston. Qualsiasi cosa andrebbe bene, pur di avere una stabilità. Se non ti convince l'idea di avermi qui, mi basterebbe anche solo che accogli Sunny. Non posso darla in adozione a completi sconosciuti, per la vita che ha vissuto ha bisogno di crescere con "facce amiche"."
Rivolge lo sguardo verso di lei
"Non sei costretta ad accettare. Un tuo rifiuto lo comprenderei e rispetterei, quindi rispondimi anche sinceramente senza temere di risultare poco delicata."
Ciò che più gli fa paura è che Lara possa pensare che sia andato lì solo per quello anziché chiarire, ma spera che l'archeologa lo conosca talmente bene e sia capace ancora di "leggergli dentro" da non farsi venire tale dubbio.

Lara non nasconde il suo stupore a quella richiesta, ed inizia quindi ad anticipargli una risposta che Dave attende con pazienza. Viene interrotta dall'arrivo di Winston, che con a bordo Sunny porta da bere alla padrone e all'ospite.Si congeda per condurre la bambina su un vero cavallo.
"Gli ho portato un bel peso."
<< Non credo che Lara da piccola avesse meno energie >>
Commenta, ironizzando su come dovrà essere paziente per gestire la piccola. David si serve da solo, versando sul proprio bicchiere del vino italiano rossa, che è una delle due scelte portate dal maggiordomo. Potrebbe versarlo anche sul bicchiere di Lara, ma preferisce non farlo. Non per mancanza di galenteria, bensì un piccolo e apparentemente banale gesto che vuole comunicare "non sceglierò più io per te" come ha fatto in passato, impedendole di prendere decisioni con volute mancate informazioni. Non sa se Lara avrebbe colto questa finezza, che comunque è troppo piccola per avere una rivelanza o un ripensamente, però simboleggia che ha cambiato modo di fare.

La donna riprende dalla sua interruzione mentre l'uomo da un sorso. Ella conclude con una frase che al dire il vero un po' si aspettava. Allontana il bicchiere dalle sue labbra a posta per continuare la conversazione senza lunghe pause.
"Io e l'ordine non siamo mai andato molto d'accordo"
Risponde a tono. Sorseggia un altro po' di vino prima di posare il bicchiere mezzo pieno sul vassaio sul tavolo.

"Hm..."
<< Giardino... parco e cavallo... >>
La palese proposta di Lara è tutta fuorché scontata dopo quell'anticipazione. Non avrebbe mai pensato di diventare un giardiniere, e sopratutto trovarsi in una luogo "erboso" senza il bisogno di giocare al camaleonte con soldati nemici di pattuglia.
"Se preferisci potrei provare ad accorciare l'erba con un mitra"
Risponde l'uomo, ironizzando sul fatto che Lara non riesce ad immaginarlo con un tagliaerbe. Ovvio, non avrebbe sicuramente usato niente di militare per quel lavoro, ma quella battuta è il suo modo di accettare l'offerta.
"C'è qualche tuta od uniformore che devo indossare, e che spero non mi faccia sembrare troppo ridicolo?"
Chiede in modo molto tranquillo, dato anche la leggerezza dell'argomento.

Kurtis inserisce la chiave nella porta di ingresso della mansione e fa ingresso nel salone vedendo Lara e Snake nella zona divani a conversare...
"Una inaspettata visita"
Commenta Kurtis con passo lento ma disinvolto avvicinandosi ai due.
"Snake....O forse dovrei chiamarti piu' correttamente Dave."
Kurtis si rinfla le chiavi in tasca.
"Spero di non aver interrotto niente. "

L'ingresso di Kurtis non stupisce l'ex agente, per lo più è una conferma di dubbi passati. Ha sempre pensato che il Lux Veritatis si sarebbe trasferito lì dopo la grande avventura e non in vie amichevole come stava invece facendo lui. In vero, per l'intera missione sono sempre stati complici oltre che un certe tenero tra i due di cui forse nemmeno loro si rendevano conto.
Cosa c'è di talmente insignificante e stupido da essere così terribilmente e anche ridicolamente umano? Certo, la gelosia. David è un uomo tutto d'un pezzo, ha imparato a reprimere i sentimenti più complessi e stressanti che avrebbero condotto alla pazzia qualsiasi uomo, eppure come può qualcosa di così insignificante e fanciullesco perturbare il suo cuore?

Non può darci peso. Non deve. Non può che ignorarlo e rispettare comunque i Lux Veritatis, verso cui nonostante tutto ha stima.

Si alza in piedi e gli si avvicina per stringergli la mano, dato che non lo vede da molto. Un gesto insolito da parte di un "cuore di ghiaccio" come lui, ma qualcosa in David è cambiato, sembra che non abbia più timore di chi lo circonda, anzi sembra ora aperto e benevolo verso altri rapporti umani, caratteristica che forse sarebbe stata più utile durante la battaglia contro il Leone D'oro, ma in ogni caso... meglio tardi che mai.
"È un piacere rivederti."
Forse non in quella mansione, ma comunque le sue parole sono sincere, è felice di vedere il Lux Veritatis vivo e vegeto.

Forse, Kurtits potrebbe non digerire la presenza di un' "avventura" passata di Lara in quella struttura, ma da quella stretta di mano David avrebbe compreso cosa potesse provare Kurtis e se davvero era possibile una degna convivenza.


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Edited by LARA__CROFT - 2/10/2014, 23:53