IL SEGUITO DI DONALD CARTER

Patrick continua a fissare il fratello mentre si prepara il borsone...
"Allora!? Si puo' sapere dove stai andando??"
"Te l'ho gia' detto...Vado in Spagna."
Rigido e duro, Donald non si schioda dal fermarsi, determinato a prendere quella via sotto l'incredulita' di Patrick.
" Io non ti capisco...Hai fatto un incidente che ti ha fatto quasi finire nell'aldila', hai una donna che a mille miglia di distanza fra qualche breve mettera' al mondo tuo figlio e che ti ha chiamato lasciandoti un messaggio importante in segreteria assieme a Xuan che adori, e tu che ca**o fai??! Vai in Spagna a fare non si sa che cosa, e senza degnarti di fare uno straccio di telefonata a Christel!? Non ti importa che cosa lei potra' pensare di te e della tua totale assenza e indifferenza!?"
Donald rigidissimo ancora piu' di prima continua a lanciare alcuni vestiti nel borsone spingendoli per farli stare dentro continuando a ignorare il fratello sempre piu' interdetto..
" Mi stai sentendo?!"
Richiede esasperato per poi allargare le braccia scuotendo la testa alle spalle di Donald
" Domingue? Quello svitato spagnolo? E' lui che centra in questa tua improvvisa partenza?Ti ha fatto qualche proposta di lavoro ambigua come quelle idioti foto che ti eri scattato con Kimberly nella casa della tua amica Lara!?"
Donald si ferma un istante nel sentire Patrick pungere con quel ricordo riferito a Kimberly e come se le foto scattate assieme a lei fossero qualcosa di scandaloso....
" Christel mi conosce. Sa esattamente chi sono."
La freddissima risposta di Donald che chiude il borsone con un movimento secco
" Sei completamente cambiato...non ...non ti riconosco piu' Donald...E Axel?? Dove lo lasci!?"
"Lo porto via con me"
Donald si mette in spalla il borsone e si gira verso Patrick.
" Che ca**o pensi possa fare ora per Christel??Pensi che possa bastare una ca**o di telefonata e dirle che provvedero' a tutti e tre quando al momento non ho un ca**o di centesimo con me se non quelli che mi hai prestato tu per andare avanti?! Pensi che possa permettermi di farle promesse quando nemmeno io sono capace di promettere qualcosa a me stesso?! Pensi che possa rendere felice Christel cosi!?Beh preferisco che lei possa credere che io sia il solito pezzo di me**a piuttosto che illuderla in qualcosa di cui non so se accadra' o se saro' in grado di farlo accadere e passare per uno che e' un incapace! Pensi che sia egoista!?Eh??Rispondi tu ora!"
Gli occhi azzurrissimi di Donald si accendono ancora piu' di prima mentre si avvicina al fratello
" Lascialo decidere a lei! Le stai togliendo la possibilita' di scelta!"
" Per te e' facile parlare. Tu non sei me!Non sai quello che provo....Non sai quello che mi logora...non sai quello che ho vissuto io in tutta la vita....e non sai nemmeno cosa provo per Christel, per Xuan e per .....quello che sara' mio figlio...o ...mia figlia.."
Lo sguardo di Donald si abbassa ora con disagio...
" Ti chiamero'. E tornero' "
Detto questo Donald recupera il guinzaglio di Axel e lascia il luogo sotto gli occhi di un interdetto Patrick

GIORNI DOPO
Angie si avvicina a Patrick che seduto su uno sgabbello del pub, continua a fissare il suo cellulare.
"Non tormentarti Patrick! Non sei responsabile di quello che ha deciso Donald..."
" Mi fa andare in bestia il sapere che Christel sta aspettando una risposta al messaggio che gli ha lasciato gia' da giorni e che non sappia nulla dell'incidente che l'ha fatto stare in coma e il peggio e' che Donald non vuole farle sapere nulla! Come pensi che reagira' e stara' Christel all'idea di avere un simile padre per suo figlio accanto?? Accanto per modo di dire!"
Angie si rammarica.
" Non ci sarebbe cosa peggiore per una donna questa cosa.Vivere una gravidanza cosi' potrebbe farla stare ancora peggio...Lo so meglio di chiunque altro..."
Mormora Angie che aveva perso il bambino concepito con Donald
" Io spero che Christel sia forte e che non si lascera' prendere dallo sgomento per il silenzio di Donald"
"E poi che figura ci faccio io?? Le avevo scritto che si sarebbe fatto vivo! Forse dovrei chiamarla io..."
"Aspetta ancora un po'...vedi se ti contatta lei...tanto il tuo numero ce l'ha...."
Patrick annuisce decidendo di seguire il consiglio di Angie...

SPAGNA
Donald varca il salone dell'edificio spagnolo in cui si e' recato dopo il viaggio attendendo di essere accolto da colui che l'ha contattato per farlo andare li'...Pochi minuti dopo, Domingue appare sulla soglia di un ufficio con un look ancora piu' stravagante del solito e una camicia aperta lasciando intravedere un medaglione sul torace perfettamente depilato e "curato" in modo ossessivo...
"Encanto!! Encanto de vederte finalmente Donald!!"
Esclama estasiato facendolo entrare nell'ufficio...
" Madre de Dios, i miei occhi sono in defibrillaziones"
"Vedi pero' di non farmi pero' girare le coiones e di andare dritto al punto"
La secca risposta di Donald dopo essersi seduto....

Domingue si siede sulla poltrona girevole nera incrociando le braccia e ammirando Donald come se fosse qualcosa di "divino".
"Allora? Mi hai voluto qui per quale ca**o di motivo? Per fissarmi tutto il pomeriggio?"
"Madre de Dios, sarebbe il minimo!"
Donald lo incendia con lo sguardo
"Oh no no, scherzavo! No problemas, stai tranquillo! Ora ti espongo el mio suegno. Cioe' volevo dire , il mio piano professionale"
Donald spazientito si appoggia con i gomiti sul tavolo guardando Domingue con una pazienza che non sarebbe durata a lungo...
" Se tratta de un servizio fotografico come quello fatto con la povera Clarck prima che....Dunque, un servizio simile ma con ambientazioni e posture diverse e in compagnia non di una ragazza"
"Se mi stai chiedendo di posare per un ca**o di servizio fotografico con un omosessuale, toglitelo dalla testa! Non ho nulla contro di voi, ma ce l'ho con voi se mi fate girare le palle per qualcosa che non mi va"
Specifica schietto e deciso Donald.
"Oh no nooo!Niente di tutto questo! Ma ho idee muy piccanti. Tu devi solo dire di si, il resto faccio io"
"Col ca**o che il resto lo fai tu, se devo essere io a posare"
"Suvvia, per quello che sarai pagato ne varra' la pena"
Donald ora ammorbidisce l'espressione mosso dalla curiosita'...
"Vale a dire?"
Domingue sorride a 36 denti come se quasi lo avesse in pugno, quindi inizia a scrivere un assegno con la cifra che Donald avrebbe guadagnato, quindi lo piazza davanti agli occhi di Donald che li sgrana ...
"Mi prendi per il cu**o? Stai scherzando immagino"
"Niente affatto! Potrebbero essere tutti tuoi e in tasca in poco tempo. Dipende da te!"
"Ma che ca**o di servizio fotografico e'?! Un film porno!?Che ca**o e'?!"
"Noooo! Io sono un professionista! Non un depravato !"
"Come no! Non sei un depravato."
"No che non lo sono! Sono un passionale sentimentale, questo sono"
"Certo e mia nonna e' la principessa di Monaco.Mi vuoi dire una volta per tutte di che ca**o di servizio si tratta?"
"La particolarita' e' che devi posare...con un pitone in mano"
Domingue sorride con una soddisfazione sbalorditiva sotto gli occhi di un Donald ancora piu' incredulo e spazientito

Donald sgrana gli occhi temendo di aver capito male..
"Ehhh.....?!!! "
"Oh tranquillo e' inoffensivo...ma tutti lo temono non ho ancora capito perché poverino...E' cosi' tanto affascinante...e tu te ne renderai conto muy presto non appena sara' in todos mani tue!"
Domingue schizza un occhio ammaliatore a Donald che si alza quasi all'istante
"Ehi ehi!!! Dondes vasss! "
"Mi sono rotto le palle di questi tuoi giochini erotici. Valli a fare con ..."
"Carteeeeer!!!!Dammi modo di fartelo provare prima di giudicare! Tu hai grandi palle per fare servizio simile, nessuno fin'ora ha accettato, ma tu....."
"Io COSA?! Ti ho detto che non voglio posare per servizi omosessuali né con te né con altri! E' chiaro!?"
"Muy bien!! Nessuno ti ha chiesto questo , tesoro...."
Donald continua a fissarlo senza ancora riuscire a capire..
"Vamos!! Cosi' vedrai con tuoi ocios!"
Domingue si alza e spinge verso la porta Donald per condurlo frettolosamente verso un ufficio dell'edificio


Minuti dopo

"Ecco qua! Te presento Scooby Dom!"
Donald resta con gli occhi spalancati su una grossa teca di vetro larga quasi quanto una stanza dove al suo interno sta strisciando un grosso pitone rettile....
"Eh te l'avevo detto che non ne avresti mai visto uno di cosi' vaste dimensioni!Eccitante, eh? Ora capisci?? Tutti quei bei soldini per fare un servizio con meravigliose modelle e un pitone tra le tue mani! Sarai un divo! Le donne impazziranno sia di te, che del mio pitone!"
Donald resta ammutolito per svariati minuti incredulo e impressionato soprattutto per l'animale con cui avrebbe dovuto farsi fotografare per un bel mucchio di soldi...


TEMPO DOPO

"Ancora li'?! Allora, hai deciso??"
Chiede ancora Domingue dopo aver lasciato Donald davanti alla teca per oltre un quarto d'ora
"Cioe'...se....se ho capito bene...tu mi spari quella cifra in soldi per... per un paio di foto con quel coso?"
"Siiiiii! YESSSSS! Non e' fantastico!?! Beh, piu' di un paio di foto! Vedrai che spettacolo di cose faremo oltre a quelle"
"Tu devi essere veramente, ma veramente rincogl***o per sganciare simili soldi per una cosa simile...."
"E' un si!?!"
"Quando e a che ora?"
"Yessss!! Domani mattina alle nove in punto qui! Tesoro, muy felicidas!!!"
Donald si dirige verso la porta, ma prima di uscire si gira verso lo spagnolo puntandogli un indice stile minaccia
"E non chiamarmi tesoro"
Detto questo lascia l'edificio

TRE GIORNI DOPO

Donald porta le mani sui fianchi aprendo il torace e facendo un bel respiro mentre fissa il grosso serpente che Domingue ha liberato dalla teca per andare a prenderlo con le mani e dirigendosi verso Donald...
"Sei....sei sicuro che quel coso non ... morda e mi avveleni?"
"Non temere! Nada velenos, puoi stare tranquillo ..Non ha i denti per rilasciare veleno ..Tu sei in totale sicurezza..Vedrai quanto sara' eccitante tenerlo in mano specie attorniato da belle panterone come Naomi e Penelope!"
Domingue tenendo con le mani il grosso pitone, si dirige verso la porta seguente dove l'ambiente e' stato allestito con tutto cio' che serve per il servizio. Donald segue lo spagnolo vedendo due bellissime e snelle modelle una biondissima e l'altra con i capelli nerissimi e che sembrano perfettamente a loro agio e tranquille..
"Donald! Ecco qui i nostri altri due gioielli, ti presento Naomi e Penelope! Scooby lo conoscerai meglio tra poco!Prima di farti fare gli scatti, voglio farti familiarizzare con lui!"
"Non e' meglio se mi fai familiarizzare prima con le ragazze?"
"Ehhhhh, prima il dovere! E poi todos il piacere!"
Donald volge lo sguardo verso le due ragazze che gli sorridono in modo particolarmente compiaciuto...
"Ragazze, vi presento Donald Carter, vedrete che servizietti da grido vi faro' fare tutti insieme!"
Commenta sotto gli occhi di Donald che pero' ora sembra alienato sul pitone avendo serie difficolta' a immaginarselo tra le sue mani e davanti ad un obiettivo fotografico...

ORE DOPO

"Siiii! Cooooosi! Prendila come se fosse la tua linfa vitale e guardatevi come se foste solo due sulla faccia della terra!"
Esclama lo spagnolo mentre esegue scatti fotografici personalmente a Donald assieme a Penelope
"E poi farai la stessa cosa con Noemi e con Scooby! E poi degli scatti tutti e tre insieme! Domani invece faremo un servizio totalmente nuovo e ...."
" Che ca**o dici? Prendere il tuo pitone come se fosse la mia linfa vitale, la vedo totalmente lontana!"
"Vedrai che il serpente riuscira' a conquistarti tesoro!"
"Non chiamarmi tesoro"
"Siiii! Dillo ancora cosi'...sei sexy con quello sguardo minaccioso e quel dito puntato su di me!"
Risponde Domingue scattandogli foto anche in quel momento mentre lo sguardo di Donald diventa ancora piu' minaccioso e infastidito

Dopo diversi giorni, i servizi fotografici di Donald, sarebbero apparsi su un importante rivista spagnola che avrebbe fatto il giro del mondo rappresentandolo in foto assieme a due splendide modelle in posture sexy ma non volgari, in scenari artificiali o digitali esotici, e assieme anche al pitone che Donald avrebbe imparato a lasciarsi strisciare tra le mani o intorno alle spalle e il corpo con non poca difficolta'....

UNA SETTIMANA DOPO

Donald e' con Axel seduto sulla panchina di un parco con in mano una sigaretta...Il cane e' seduto ai suoi piedi rosicchiandogli i lacci delle scarpe per giocarci....la telefonata di Patrick lo distoglie dai suoi pensieri...
" Certo che sono ancora in Spagna.."
"E hai intenzione di restarci ancora per quanto? "
"Sto lavorando, non mi sto grattando le palle..."
"Sono passate settimane a momenti e ancora non mi hai detto che razza di lavoro ti ha offerto quello svitato"
"Quello svitato ha soldi a palate da regalare...Sarei un cogl**e a non accettare un simile lavoro.."
"Quindi fammi capire...ti sei trasferito li'!? Resti a Madrid??"
Donald da' una tirata alla sigaretta scivolando ancora piu' giu' dalla panchina per mettersi ancora piu' comodo...
" Possibile che nemmeno ora posso ricevere un sostegno e apprezzamento dopo tutti quei merd***i di lavori che ho fatto in passato e mal retribuiti? Almeno da te porca tr**a visto che i nostri cosiddetti genitori sono tali solo biologicamente!"
" Se solo mi avessi accennato che razza di lavoro stai facendo forse mi verrebbe anche da fartelo qualche apprezzamento!"
" Poso per delle fotografie per una rivista spagnola che ha fama pero' europea se non addirittura mondiale da quello che ho capito..."
" Modello??Ho capito giusto? Stai lavorando come modello???"
" Diciamo di si....non mi sono mai definito cosi' , ma dovrebbe essere questo...non so quanto durera', per ora finisco il servizio fotografico e poi vedro' che ca**o fare"
" Cioe' fammi capire....sono settimane che sei uscito dal coma, hai trovato lavoro, vieni fotograto finendo sui giornali e non hai fatto una ca**o di telefonata ancora alla madre di tuo figlio?? Non hai paura che quella rivista possa finire dove sta lei e vederti che te la stai spassando in Spagna magari circondato da modelle e lei ora sta pensando che stai cercando di uscire dal coma?! Ti sei rinc**to??Hai idea di come potrebbe rimanerci lei!?"
Donald alza gli occhi al cielo chiudendoli e trattenendo quasi il respiro nel sentire la giusta romanzina del fratello
"Devo andare, mi stanno chiamando. Mi faccio vivo io "
Donald attacca senza mezzi termini gettando la sigaretta e portandosi poi le mani incrociandole dietro il collo...Pochi istanti e la sua mente va a scene vissute in missione assieme a Christel

LONDRA

Donald esce dall'aeroporto dopo essere andato a recuperare Axel nell'apposita area del viaggio degli animali, quindi si dirige verso le strade cittadine per fare rientro alla sua cantina in cui aveva vissuto per anni e attualmente ancora la sua dimora...
"Visto che roba?Ora con un bel gruzzolo di soldi e continuare a vivere in questo buco..."
Commenta parlando con il cane che sembra alla ricerca di acqua da bere. Donald provvede per dargli acqua e cibo, poi esce per andare a fare della spesa senza avvertire minimamente nemmeno il fratello del suo rientro a Londra dopo l'esperienza in Spagna come modello.Qualche giorno dopo vede se stesso fotografato niente di meno finito sulla copertina della rivista che Domingue ha diffuso non solo in Spagna...
"Ca**o"
Resta con gli occhi quasi straniti non essendo abituato a quel genere di cose e di notorieta' come se fosse una specie di divo...Dopo essere vissuto all'ombra per anni facendo i lavori piu' manuali e nel dietro le quinte e sudando per ricavare soldi in continua discesa per i suoi passati debiti dovuti alla droga, gli fa quasi impressione vedersi con quella nuova immagine alla luce del sole e non piu' alle prese con un qualche lavoro da manuale e sfacchinante...
Una ragazzina di circa venti anni gli si affianca guardando con occhi straniti proprio quella rivista e poi alzando lo sguardo verso di lui come per fare un confronto di immagine...

"Mah!!! Sei tu quello in copertina??Uaooo! Sei un divo di passaggio a Londra allora!! Mi fai un autografo?!"
Donald sgrana gli occhi fissando la ragazzina come se fosse un'aliena e come se gli avesse detto qualcosa di altrettanto alieno...
"No ti sbagli...Sono solo uno che gli somiglia..."
"Ma come!?! Ma sei tu!!Avete anche gli stessi tatuaggi!"
"Ti stai sbagliando"
Donald non si trattiene oltre e procede a passo veloce per allontanarsi dalla zona..


DUE GIORNI DOPO

Donald apre la porta trovandosi davanti un Patrick quasi indemoniato che entra nella cantina lanciandogli davanti una copia della rivista che ormai ha fatto il giro delle sue conoscenze...

"Non ci posso credere...Dimmi che ti rendi conto di quello che hai fatto"
L'immediato rimprovero di Patrick...Donald abbassa lo sguardo sulla copertina della rivista
"Si..ho fatto delle foto con un serpente in mezzo a due modelle e ho ricevuto un compenso di parecchi bigliettoni di soldi che non ho mai visto nemmeno in anni di lavoro del mio passato. Non ho fatto nessun servizio o filmino porno, e se anche l'avessi fatto , non vedo il problema"
"Allora tu proprio non vuoi capire... Ma ca**o, non mi allibisco per degli scatti in mezzo a delle donne anche pubblicamente, tu sei capace di tutto! Mi allibisco perché non ti sei preoccupato di quello che potrebbe pensare Christel che sta aspettando ancora tue notizie, specie dopo il coma! Ma ca**o, come fai a non arrivarci con quella testa!Fra poco partorira' e tu ?? Sei in giro per il mondo mezzo svestito davanti a scenari tropicali! Che cos'hai in quel cervello, hai ospitato una compagnia di criceti che girano sulla stessa ruota infinita??"

"Ma possibile che agli occhi di tutti vedete sempre il marcio di quello che faccio!?Nemmeno questa volta che ho trovato un ca**o di lavoro ben retribuito e anche per non far mancare niente a Xuan , Christel e il bambino per non sentirmi in un fottuto disagio e vergogna, e tu mi vieni a dire queste cose per farmi sentire la solita nullita' di sempre!?Vai a fan***o Patrick!"
Donald va ad aprire la porta arrabbiatissimo e lo guarda con il veleno negli occhi
"Fuori!"
Patrick lo guarda con ancora piu' amarezza per poi lasciare la cantina mentre Donald va a sedersi di peso con gli occhi lucidi dal dispiacere rinnovato consapevole che mai nessuno sarebbe riuscito a vedere in lui qualcosa di positivo in una qualche sua azione fuori dall'ordinario...

Donald si ferma davanti ad una vetrina di un salone di motoveicoli attirato da una superba moto sportiva...La sigaretta fumante tra le sue mani....Per lunghi istanti Donald resta fisso con gli occhi sulla sua grande passione a due ruote...passione che l'aveva portato a schiantarsi e a perdere quasi la vita anche se per colpa del camionista...Dall'incidente Donald non aveva piu' rimesso piede su una moto, e la sua era finita allo scasso completamente danneggiata..Avrebbe potuto comprarsi una nuova moto di zecca con i soldi guadagnati lavorando per Domingue, ma non l'aveva ancora fatto...Poco dopo Donald si incammina proseguendo lungo la strada opposta dirigendosi verso il cimitero e arrivando alla lapide di Ted, un amico morto cinque anni prima e che lui aveva "visto" durante il coma...Donald si accuccia dopo aver spento la sigaretta e resta in appoggio con le braccia sulle ginocchia guardando la fotografia dell'amico...
"Forse mi prenderai per pazzo a vedermi qui...non so nemmeno perché ca**o sono qui....anche se tu probabilmente non sei qui.....E ca**o, l'ultima volta che ti ho visto e' stato... credo che tu lo sappia...."
Donald inizia a parlare con la fotografia....
"Forse sono qui perché speravo che in qualche modo mi potevi dire di non aver avuto allucinazioni...nessuno ci ha creduto...per gli altri sono un pazzo...un fottuto pazzo"
Donald si riaccende una sigaretta
"Pero' la sai una cosa? Mi hai fatto vedere un pezzo di vita che non mi sarei mai immaginato di sperimentare nemmeno nella piu' fantasiosa avventura nel globo come quella che ho fatto recentemente..."
Donald allude alla missione con Lara...
"Forse dovrei chiamare la mia amica sciamana...lei si che se ne intende di queste cose...pero' sai che ti dico?A volte essere presi per pazzi e' fottutamente bello"
Donald si alza salutando a modo suo l'amico defunto, quindi si incammina verso la lapide di Kimberly....Stessa scena di prima accovacciato davanti alla sua foto....Un groppo in gola lo prende improvvisamente...
"Ciao Kimb....Avevi ragione...il mondo dello spettacolo e' uno sballo....ma ti fa sentire fottutamente solo in mezzo a un grande chiasso...il paradosso della vita. Ti trovi in mezzo a miliardi di persone....e ti senti in ogni caso solo andando alla ricerca di un qualcosa per colmare quel vuoto nei modi piu' imbecilli..come abbiamo fatto io e te..."
Allude alla droga....
"Mi hai insegnato tanto Kimb....forse piu' di chiunque altro in cosi' poco tempo...Perché mi hai spronato a guardarmi allo specchio con tutti i miei fantasmi....Non lo dimentichero' mai...Grazie....ovunque tu sei...Chissa' forse con il mio amico Ted...."
Donald si alza lentamente guardando ancora una volta il viso di Kimberly nella fotografia e il suo biondo acceso con quegli occhi ridenti assieme al sorriso..Poco dopo Donald rientra nella sua abitazione prendendo il telefono in mano fissandolo per alcuni interminabili minuti....

Donald continua a fissare il telefono sulla rubrica per lunghi istanti..Poi col dito va alla ricerca del nome di Christel visualizzandolo e restando in contemplazione per altri minuti...
"Perché ca**o deve essere cosi' difficile, porca tr**a!"
Donald chiude gli occhi e sbuffa per poi riaprirli sul numero...
"E che ca**o ti dico ora? Ehi ciao, sai, sono stato in coma, e poi mi sono fatto un'esperienza lavorativa come modello con due gnocche in mezzo ad un pitone, ma tra una cosa e l'altra non ho avuto il tempo per chiamarti un solo ca**o di secondo !"
Donald solo ora si rende conto di come si sia comportato da perfetto str**o nei confronti non solo di Christel ma anche di Xuan...E lei aveva anche cercato di sentirlo lasciandogli un messaggio nella segreteria...
"ma che ca**o, ma possibile che non ne combino una giusta con le donne a cui ho tenuto di piu'?! IOra farei solo la figura del cog**e! "
Donald sa che qualunque cosa avrebbe detto a Christel, lei non avrebbe potuto "giustificarlo" anche se tutto sommato, non era partito con lei proprio per fare chiarezza sulla sua vita e non avrebbe dovuto dare giustificazione ulteriore piu' di tanto visto che la motivazione era di farsi chiarezza....Donald lancia il telefono sul letto abbandonando l'idea di chiamare Christel...
"Ma non posso, che ca**o le dico ora..."
Axel alza la testa inclinandola come se stesse cercando di capire che cosa il padrone stia blaterando.
"Axel....la sai una cosa?Patrick aveva ragione...e l'ho anche sbattuto fuori di casa...ora come minimo dovro' chiedere scusa a tre persone...prima o poi...."
Donald rifissa il cellulare, poi lo riprende inserendo il numero anonimo, quindi formula il numero di Christel attendendo di sentire la sua voce nel rispondere alla chiamata...

Dopo aver fatto uscire sua madre dalla cantina, Donald si rende sempre ancora piu' conto di quanto la sua famiglia non gli abbia mai dato nessun valore positivo e di calore affettivo. Si gira verso Axel che si e' messo seduto guardandolo come se l'avesse seguito per tutto il tempo nella conversazione con Cassandra, quindi si china davanti a lui per accarezzarlo con le mani sulla testa...
"Tu sei il solo che mi e' rimasto vicino e fedele per qualunque cosa o stro***a abbia detto o fatto...."
Donald intensifica le carezze all'animale.
"Sai che facciamo ora io e te? Ce ne andiamo da questo fottuto buco topaia in cui siamo sopravvissuti e iniziamo a vivere"
Si alza iniziando a preparare un borsone da viaggio e recuperando tutto quello che avrebbe potuto servirgli per una costruttiva partenza...

Patrick guarda con stupore Donald fermo davanti a lui nel locale con a tracolla un borsone da viaggio e Axel assieme a lui...
"Certo che da te le sorprese non finiscono mai...Sono felice di aver sentito le tue scuse dopo l'ultima nostra conversazione...Ma illuminami sul dove te ne stai andando ora....Vai da Christel?"
Gli dice e chiede quindi Patrick dopo che Donald e' andato a lui per scusarsi della sua ultima reazione e per salutarlo prima della partenza.
"No."
"Eh?? Come no?!"
"Non lo so dove vado.....ho solo voglia di cambiare totalmente vita e lontano da qui...Credo che durante il viaggio mi chiariro' le idee."
"Ma almeno l'hai sentita??"
"Si, l'ho messa al corrente di tutto...Del coma, del lavoro come modello e del fatto che non ho ancora le idee chiare..Non le ho detto del viaggio anche perché ancora non avevo deciso di farlo....Ma la visita di Cassandra mi ha talmente fatto infuriare che mi e' tutto sommato servita per capire che da qui me ne devo andare."
Patrick annuisce.
" Sai che non approvo nulla di quello che ha fatto nostra madre. E non ti biasimo...continua ogni volta a deluderci come madre...E forse anche come donna...Dimmi almeno che non sparirai con me e che ti farai sentire e rivedere"
"Puoi contarci...Sei l'unica persona su cui posso contare ciecamente...anche se mi hai fatto inca***re miliardi di volte...Ma sei mio fratello...Fratello con la F maiuscola"
Patrick guarda qualche attimo Donald per poi abbracciarlo con calore ricambiato da Donald con lo stesso tipo di forte e caloroso abbraccio fraterno...
"Ehi non fare altre str***e ok?"
Lo minaccia sorridendo e scherzoso puntandogli l'indice contro
"Su questo non posso metterci la mano sul fuoco, ma ci provero'...Salutami Angie e trattala bene...Se lo merita specie dopo come l'ho trattata di mer**a io....Era la mia migliore amica...E ora...sta con te...I giri della vita"
Donald allarga le braccia ma facendogli capire di non aver nessun rancore piu' per essersi messo con una ragazza che per lui era ed e' ancora sempre importante nonostante non sia andata come Angie avrebbe voluto....
Donald consulta il suo nuovo cellulare per alcuni istanti
"Ti sei rinnovato con la tecnologia vedo..."
"Si ma ancora non ci capisco un ca**o. Imparero' strada facendo anche questo....Dai saluta Axel che ce ne andiamo..."
Patrick si dedica ad alcuni istanti al cane per poi riabbracciare fortemente il fratello e lasciarlo andare per la sua strada tanto attesa....
Pochi minuti dopo, Donald si incammina verso la stazione dei pulman

AEREOPORTO DI LONDRA

Donald scende dal pulman fiancheggiato da Axel dirigendosi verso il check in con le varie procedure per prepararsi al volo quando una voce femminile che grida il suo nome lo fa girare...
"Angie..."
Sussurra poi non appena lei arriva a un passo da lui col fiatone....I due si guardano negli occhi, poi Angie gli si butta tra le braccia venendo accolta da un abbraccio altrettanto caloroso da Donald....
"Volevi andartene cosi' senza nemmeno salutarmi?"
Mormora lei senza staccare il viso dal suo torace sentendo le braccia di Donald stringersi ancora di piu' intorno a lei.
"Sono felice che sei qui...Ti ha detto Patrick dove trovarmi?"
"Si....Mi ha chiamata immediatamente....Lui sa quanto sei stato importante per me.Nonostante ora stia con lui, ha voluto darmi la possibilita' di salutarti..."
Angie si stacca da lui con gli occhi lucidi.
" Dove te ne stai andando ora?"
"Parigi"
"Che cosa c'e' a Parigi?"
"Parto da li'....non chiedermi altro. "
Angie annuisce
" Non fare lo stro***o e chiamaci ok?Ci hai fatti preoccupare gia' abbastanza ...E facci sapere soprattutto quando arriverai da lei"
"Cosa ti fa pensare che ora stia andando da Christel?"
"Non e' li' che stai andando da Parigi?"
Donald non risponde...
"Devo andare...Abbi cura di te e ...di mio fratello...Sono sicuro che ti trattera' come meriti.E non come ti ho trattata io"
"Smettila di fare lo st**o . Non ti cambierei con nessuno.Stro**o o meno che tu sia....Ne abbiamo passate tante..."
"Grazie Angie....per tutte le volte che mi hai tirato su dalle strade fatto di roba e per tutte le volte in cui mi hai raccolto per le str***te di famiglia e per tutte le volte in cui mi hai aiutato a tirarmi fuori da casini e risse...Sei...la mia migliore amica e...lo sarai per sempre. Non dimenticarlo mai"
Angie lo riabbraccia mentre le lacrime le scendono sul viso...
"Sii felice str**o ok??Come ti avevo detto che saresti stato il ragazzo piu' felice della terra"
Donald stringe Angie talmente forte quasi a soffocarla, poi la scosta da lui per prepararsi all'imbarco....
"Ciao Angie...."
Donald alza la mano mentre si allontana con Axel dopo che lei ha accarezzato anche il cane sparendo alla vista della giovane che resta su una panchina dell'aereoporto senza riuscire a smettere di piangere

PARIGI

Donald scende dall'aereo per poi andare a recuperare Axel e il bagaglio, quindi si dirige verso l'uscita dell'aeroporto di Parigi ricordandosi di quando si era trovato in quella citta' durante la missione e dove aveva anche avuto un flirt con Momo a discapito di Dylan...
" Ora vediamo dove ca**o possiamo andare ad alloggiare "
Si va a sedere su una panchina iniziando a guardare sul cellulare verso dove dirigersi con piu' sicurezza per garantire anche l'alloggio di Axel...Una volta trovato il luogo, si avvia verso la destinazione di partenza prendendo cosi' "Posto" nella nuova ma temporanea dimora parigina...
" Massimo tre giorni per capire se restare ancora qui e poi ce andiamo da un'altra parte migliore"
Commenta parlando col cane mentre si trova nella sua camera d'albergo.

UN MESE DOPO

Donald inserisce la chiave nella serratura della casa di Gregorie , un giovane conosciuto a Parigi e che gli aveva offerto dimora e soggiorno per la simpatia che si era innescata fra i due nei primissimi giorni dell'arrivo a Parigi..
"Donald !! Aiutami!!"
Gregorie quasi travolge Donald mentre sta per entrare in casa con una fretta talmente elevata da farlo andare quasi a sbattere contro una parete
" Meno male che sei arrivato ora!"
"Che ca**o succede?"
" Gabrielle ! Mi devi aiutare! Sta in travaglio e le si sono aperte le acque ! "
Donald sgrana gli occhi
"Chi??E chi ca**o e'??Chiama l'ambulanza no??"
"Non c'e' tempo!Devi aiutarmi! Non possiamo chiamare nessun medico, dobbiamo farla partorire da soli!"
"Ma che ca**o stai dicendo?? Devo venire a casa di una tua amica che nemmeno conosco e aiutarla a partorire perché non c'e' tempo e perché non e' possibile chiamare un medico?? In quale ca**o di situazione di mer**a siete??"
"Ti scongiuro, poi ti spiego!"
Donald viene quindi letteralmente trascinato via dall'appartamento dal suo nuovo amico parigino


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Edited by LARA__CROFT - 2/10/2014, 23:50