IL SEGUITO DI SHEVA

AFRICA , quasi un mese dopo


Sheva cammina in mezzo ad alcuni rifiuti sparsi qua e la' sul terreno ghiaioso africano in uno scenario tutt'altro che pulito e ordinato in un bassofondo africano in cui e' stata inviata per recuperare dei profughi bambini che sarebbero stati altrimenti lasciati in balia di quella realta' povera e triste e che ha fatto salire su un furgoncino guidato da Keb, un membro della B.s.a.a. che l'ha accompagnata
"Non capisco perché tu abbia deciso di restare a operare in Africa invece che andartene in Oceania o in America come ti era stato proposto"
Commenta Keb non appena Sheva risale a bordo
"In realta' avrei dovuto prendermi una meritata vacanza."
"Non mi hai raccontato esattamente cosa e' successo in Oceania....E' stato tanto infernale come mi accennava il colonnello?"
Sheva resta in silenzio mentre il furgone viene avviato facendo sobbalzare ripetutamente i due a causa delle strade dissestate
"Vedere morire le persone specie in quel modo ...e' sempre infernale"
La breve risposta di Sheva che resta a guardare fuori dal finestrino senza aggiungere altro e Keb conoscendola non le chiede ulteriori cose.


DUE GIORNI DOPO

"Sheva!Prendi la chiamata dal terminale 004!"
La voce di un membro Bsaa distoglie Sheva da una meritata pausa pranzo mentre e' seduta con le gambe adagiate sportivamente sul tavolo, quindi attiva il terminale di comunicazione con il centro operativo di comando...
"Alomar, mi dica"
Sheva continua a mangiare indisturbata mentre ascolta la voce del capitano che inizia poi a dirle qualcosa di serio e questa serieta' si manifesta poi anche sul viso di Sheva
"Che cosa e' successo? Ma stanno bene?? Ricevuto...raggiungo l'elicottero e parto oggi stesso"
Sheva chiude la comunicazione per poi restare con lo sguardo fisso verso un punto in infiniti e misteriosi pensieri

OCEANIA

Sheva scende dall'imbarcazione che l'ha portata in Oceania per poi percorrere la banchina conducente ad un edificio utilizzato per operazioni in atto in quella terra circondata dall'oceano.
"Agente Alomar"
"La stavamo aspettando agente "
Le risponde un uomo con distinta divisa come un ufficiale di marina facendole un segno di saluto con la mano di rispetto militare.
"La dottoressa Czyzewski ?"
"E' nella base allestita per le operazioni chimiche...La faccio scortare con il motoscafo di servizio da uno dei miei ufficiali"
"Bene."
Sheva attende di poter essere accompagnata a destinazione, quindi percorre tratti dell'oceano Indiano su un motoscafo per poi dirigersi verso il luogo in cui avrebbe trovato Brunette trovando la scienziata su un pontile mentre guarda la distesa marina...Sheva le si avvicina posandole una mano sulla spalla..
"Brunette!"

Brunette riconosce la voce di Sheva alle sue spalle e si gira verso la giovane agente...
BRUNETTE : "Sheva...Sono felice di rivederti"
Brunette sorride lieta a Sheva ma in quel sorriso traspare qualcosa di teso come se qualcosa la stesse preoccupando o trattenendo dentro di sé.
"Ho fatto prima che potevo...Via radio sembrava qualcosa di estremamente importante..."
"E lo e' , credimi"
" Che cosa succede? Come stanno andando qui le cose con il recupero dei cadaveri dalle acque della base infernale sotterranea, e le operazioni per ripulire le acque dal virus?"
"Le operazioni per ripulire le acque dal virus stanno andando molto bene...non sono quelle che mi hanno preoccupata...Ho prelevato campioni di acqua in diversi tratti di oceano e anche dalla formazione vegetale e animale acquatica....Non c'e' traccia di virus... Abbiamo messo in atto immediatamente un sistema di depurazione acque di grande potenza tecnologica creando l'antidoto al t-virus lavorando con i piu' esperti e validi scienziati che ho voluto con me..."
"Questa e' una notizia meravigliosa Brunette! Sei stata incredibile, ed essenziale in queste operazioni e in quelle fatte nella missione con Lara!"
Sheva e' sorridente mentre le posa le mani sulle spalle come per volerle trasmettere l'entusiasmo che non sembra pero' esserci sul viso di Brunette...
"Si....di questo ne sono veramente felice..."
Le mani di Sheva, scivolano via dalle spalle di Brunette
"Che cos'e' che ti turba allora? E' accaduto qualcosa a Bryan? E' partito con te, lui dov'e' ora?"
"Con Bryan va tutto bene....e' l'unico motivo di piacere che ho quando arriva la sera e rientro nell'abitazione temporanea in cui ora alloggiamo.."
"Continuo a non capire...qual è il problema?"
"Si tratta di Sean"
"Sean?Che vuoi dire?"
"Io l'ho visto"
"Cosa?! Brunette, non puo' essere...Sean, e' morto...L'ho sentito io dietro quelle pareti infernali e le sue grida mentre quelle creature lo stavano lacerando"
"Se non era lui allora....era il suo fantasma o un suo sosia"
Sheva sgrana gli occhi altamente sorpresa e scettica.
"Ora raccontami tutto..."

Brunette inizia a raccontare a Sheva l'accaduto...
"Stavo lavorando sul pontile assieme ad un professore scientifico. Ad un tratto e' passata una imbarcazione..un motoscafo... andava a rapida velocita' ma ha rallentato in prossimita' del pontile....Era guidato da un uomo che si e' girato verso la nostra direzione...Era Sean....Dietro di lui un'altra imbarcazione con degli uomini a bordo....Sono spariti allontanandosi a gran velocita'...."

"Brunette...Forse stai lavorando troppo"
"Mi stai dando della pazza visionaria? Ti dico che era un uomo con il suo stesso viso...E non era un fantasma!"
Sheva si prende qualche attimo di silenzio per capire che cosa o chi Brunette abbia potuto vedere di cosi' somigliante a Sean Barrett
"No, sto solo cercando di capire chi potresti aver visto di somigliante a Sean...Potresti aver visto un uomo somigliante a lui...."
"Che ha rallentato non appena mi ha vista dopo essersi girato?"
"Brunette....se fosse stato Sean, non credi che si sarebbe fermato?"
Brunette resta in silenzio voltandosi verso l'oceano mentre i suoi capelli neri vengono lievemente spettinati dalla brezza oceanica....
"Io non so che cos'e' accaduto....ed e' per questo che ti ho chiamata..Per fare luce su quello che ho visto."
"Brunette..l'unico modo per dimostrarti che quello che hai visto non era Sean, e' che io scenda sui fondali oceanici entrando in quella maledetta base alla ricerca del suo corpo completamente lacerato"
La scienziata si appoggia con le mani alla ringhiera stringendola in modo teso.
"E....non esiste un altro modo?Fai parte della BSAA, avrete possibilita' di rintracciarlo in qualche modo investigando"
"Brunette....Dammi un motivo per cui Sean riuscitosi a salvare, non abbia avvertito qualcuno di noi e fuggito come un ladro su quell'imbarcazione....E da dove pensi possa aver preso una imbarcazione?? E in quelle condizioni guarito? Quali indumenti indossava? Sei riuscita a vederlo?"
"Aveva una tuta nera.....Io non lo Sheva! So solo che era lui e con la sensazione che volesse farsi vedere per poi proseguire per qualche motivo!"
" Non ha senso.....Ad ogni modo cerchero' di fare luce... Le probabilita' che Sean possa essersi salvato in quella gabbia infernale sono meno dello zero percento...Dimmi qualsiasi altro particolare delle imbarcazioni che hai visto, o degli uomini su quell'altra imbarcazione...Poi scegliero' quale via per fare luce su questa apparizione"

Brunette da' a Sheva ancora qualche informazione sulle imbarcazioni viste, poi la giovane agente si sporge sulla ringhiera del pontile guardando la distesa oceanica...
"Non e' possibile che Sean sia riuscito a salvarsi..."
Mormora poi turbata....
"Ma faro' delle ricerche..Invio il materiale con le informazioni che mi hai dato per cercare di risalire alle imbarcazioni e nel frattempo cerco di capire se scendere su quei fondali...Ti tengo informata Brunette..."
Sheva si allontana dal pontile mettendosi subito al lavoro


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Il seguito trovabile leggendo nel topic seguente

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Edited by LARA__CROFT - 2/10/2014, 23:50