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<<marika cosa ti succede? Stai bene vero? Non è che mi stai male proprio oggi che abbiamo la presentazione vero? Loro sono già arrivati e sono nella sala meeting, questi vichinghi sono in anticipo di mezzora!!>> << I vichinghi non esistono più da un pezzo Mike, e comunque si sto bene, avevo solo un’urgenza bagno>> << Oh grazie al cielo! Sai avevi un colorito strano, misto tra il verde e il grigio>> Marika intravvede attraverso le pareti di cristallo della sala meeting che al tavolo sono già accomodate tre persone, tre uomini vestiti di tutto punto che sorseggiano il caffè, probabilmente preparato dalla segretaria di Mike, che sta ancora farneticando qualcosa sui vichinghi. << Vado un secondo dai ragazzi e vedo a che punto sono, ti raggiungo tra un minuto e cominciamo>> Marika si dirige verso l’ufficio dove il suo team solitamente lavora ed entrando trova il gruppetto di ragazzi: Craig digita sui portatili alla velocità della luce, Jason cammina avanti e indietro farneticando e ripetendo la sua parte di presentazione, Kelsie si sta mangiando le unghie e Jay, il ragazzo che solitamente è più agitato, stranamente tranquillo. << Emn, ragazzi? Devo chiamare il reparto psichiatria?>> si, grazie Marika, sarebbe molto utile anche a te, Xanax e Champagne per tutti? Pensa tra sé e sé. << Sei arrivata!!>> Jason la raggiunge e le si piazza davanti, tutti gli altri smettono di agitarsi e la guardano sollevati. << Stiamo sistemando gli ultimi dettagli, Marika, siamo pronti per questa presentazione? Io non lo so insomma ci stiamo lavorando da settimane e se tutto va bene ci ritroveremo tanto di quel lavoro, non so come faremo>> Marika blocca Jason prendendolo per le esili spalle, aveva già avuto lei un attacco di panico, non c’era bisogno che anche Jason o qualcun altro del team ne avesse uno. << Jason, andrà bene, ci siamo preparati, siamo pronti e durante la presentazione saremo impeccabili e professionali, il programma gira alla perfezione, quindi non voglio vedere musi lunghi e insicurezze adesso, ok?>> La voce di Marika funziona come una panacea per le insicurezze dei quattro ragazzi che nel giro di pochi istanti si calmano. << Adesso, vi voglio carichi per questa presentazione, siete pronti?>> << Si>> dice Kelsie rinvigorita dalle parole della loro team leader << Brava Kelsie! Andiamo in sala meeting insieme ok? Prendete i portatili>> Marika aiuta i ragazzi a raccogliere i portatili e il necessario tecnologico per la presentazione del software, quindi si avvia prima di tutti fuori dalla stanza seguita dai quattro giovani programmatori. L’unione di quelle cinque menti messe insieme avrebbe potuto tranquillamente programmare l’implosione del pianeta terra. Mike aveva selezionato quei quattro ragazzi dall’élite dei neolaureati inglesi e con Marika al comando aveva creato una task force perfetta per la creazione del nuovo software di sicurezza ad alto livello. << Ci stanno già guardando male!>> Dice Jason riferendosi agli acquirenti che li stanno guardando dalle vetrate della sala meeting, ovviamente nel loro sguardo non c’è alcun astio, ma il giovane neolaureato mezzo genio è molto ansioso e poco a suo agio ad avere a che fare con estranei. << Jason, non è vero sono tranquillissimi, Janice ha anche fatto loro un buon caffè dei suoi, vedrai che saranno più che interessati alla presentazione>> Marika si avvicina alla maniglia della porta in vetro, si volta verso i giovani visi del suo team e sorridendo dice << Pronti?>>, lo sguardo dei quattro è spaventato come un cagnolino durante un temporale estivo. Marika si volta verso la porta e sfoggiando il suo sorriso migliore fa il suo ingresso nella sala meeting salutando e stringendo le mani agli omoni norvegesi (o vichinghi, come avrebbe detto Mike). Erano tutti e tre parecchio alti, di età tra i 40 e i 50 anni, se li immaginava esattamente così tre uomini norvegesi, mancava soltanto un completo con camicia a quadri, jeans e ascia per tagliare la legna mentre uno di loro si dedicava alla pesca di salmoni. Marika si trova subito a suo agio. Voglio dire, dopo che hai affrontato il Leone d’Oro e i Nephilim cosa può spaventarti? Ah si, le chiamate del tuo ex che deve giustificarsi sul fatto di essere andato a letto con un’altra. Ma non era il momento di pensarci, non ora che un mega attacco di panico le era passato grazie all’aiuto di un affascinante sconosciuto dal profumo inebriante. Marika si appresta a presentare il suo team, finite le presentazioni tutti si accomodano, e lei si mette a capotavola pronta per iniziare la presentazione quando la porta della sala meeting si apre nuovamente. Il ragazzo che precedentemente l’aveva aiutata in bagno fa l’ingresso nella sala << Scusate>> dice << Avete già iniziato? Chiedo scusa a tutti>>, uno dei tre omoni dice qualcosa in norvegese, probabilmente lo riprende per essere entrato qualche istante dopo i saluti ufficiali, lui risponde sottovoce scusandosi e si avvicina ai giovani ragazzi del team di Marika, quindi si avvicina a lei sorridendo, le narici della ragazza si riempiono nuovamente di quel profumo maschile fresco e delizioso, sorride imbarazzata ricordando ciò che è successo qualche minuto prima nel bagno, lui, da vero signore, le stringe la mano presentandosi, come se non si fossero visti prima d’ora. << Molto piacere, Sky Dvala, sono il figlio di Sven Dvala>> il signor Sven è il mega boss dell’azienda, quindi lui in quanto figlio sarà in carico di molte responsabilità e mansioni, pensa Marika. << Marika Smith, piacere, non avevamo ancora cominciato; quindi non c’è bisogno di scusarsi>> dice la ragazza sorridendo cercando di mettere a proprio agio Sky. Ora che aveva l’occasione di guardarlo a mente lucida senza che il panico si prendesse il controllo del suo corpo, poteva notare che lui doveva avere all’incirca la sua età, forse qualcuno in più, la stretta di mani che si erano scambiati era decisa, ma allo stesso tempo non troppo forte. Mentre lo guarda tornare al suo posto al tavolo da meeting non può far a meno di notare la sua altezza effettiva, decisamente importante, come ogni nordeuropeo che si rispetti. Aveva la giusta quantità di muscoli, e il completo blu navy fascia le larghe spalle. Sicuramente è un ragazzo che tiene al suo aspetto. Marika attende che Sky si metta a sedere ed inizia la presentazione del software, quando la ragazza comincia a parlare in “informatichese” i quattro ospiti iniziano ad ascoltare interessati, ogni tanto Marika cede la parola ai giovani membri del suo team, i ragazzi anche se all’inizio sono un po' impacciati, dopo pochi interventi prendono confidenza guidati anche dallo sguardo rassicuratore della loro capa. Marika e il team terminano la riunione dopo circa un’ora, lasciando spazio alle domande e alle richieste dei clienti, creando così una conversazione in merito al programma che avrebbero dovuto creare ad hoc per l’azienda del signor Dvala. <<… Detto questo ovviamente siamo aperti qualsiasi vostra richiesta di customizzazione>> conclude Marika prendendo gli appunti raccolti durante la riunione, i tre omoni e il giovane Sky si guardano e iniziano a parlare tra di loro in lingua norvegese. Marika scambia un’occhiata fugace con Mike che alza due pollici in segno positivo, la ragazza di risposta fa un sorrisino e guarda i suoi giovani collaboratori fiera, schizzando l’occhiolino. I giovani, di conseguenza, nel modo più composto possibile, improvvisano una piccola esultanza, Kelsie forma due “V” con le mani in segno di vittoria. La presentazione era andata, ora stava ai clienti decidere. << Signori, abbiamo organizzato un coffee break nella sala pausa…>> I quattro ringraziano e Mike li accompagna verso la sala pausa allestita dall’eccellente Janice con dolci e caffè. In quel momento Marika rimane da sola con i suoi “pupilli”, i ragazzi si alzano tutti insieme e si avvicinano a Marika esultanti (sempre con contegno) << Marika sei stata grande! Io avevo una paura di storpiare le parole!>> << Le hai storpiate Craig, ma non se ne sono accorti!>> Dice Jay prendendolo in giro. << Chissene ragazzi, la presentazione è andata bene, stasera si esce a bere!>> dice Jason. Marika ride allegra vedendo i quattro ragazzi sollevati e finalmente rilassati dopo tanto tempo, ci avevano impiegato settimane a preparare la presentazione e dopo ansie e notti insonni finalmente era andato tutto bene. << Dai ragazzi, andiamo dai clienti e da Mike, prendiamoci anche noi un meritato break>> dice Marika invitandoli verso la sala pausa. |